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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

Ci sarà anche una forte testimonianza sulla Sicurezza sul Lavoro alla 10^ edizione della Festa dell\'Usb Noi non dimentichiamo, che si tiene dal 26 al 28 luglio presso l\'ex Batteria Cattaneo a Gandoli, Leporano, all\'interno dell\'Estate leporanese. 

Domenica 28 luglio, alle ore 2030, andrà in scena l\'opera teatrale La Gru, testo di Luisa Campatelli, interpretato da Tiziana Risolo con la regia di Alfredo Traversa, ispirata a fatti accaduti a Taranto.

Al termine, interverrà Amedeo Zaccaria, padre di Francesco, morto il 28 novembre del 2012, all\'età di 29 anni, dopo essere rimasto intrappolato nella cabina-guida di una gru del siderurgico caduta in mare al passaggio di un tornado. 

A distanza di 7 anni, era il 10 luglio del 2019, un analogo incidente costò la vita al gruista Cosimo Massaro, di 40 anni.

 

La manifestazione, che ormai è parte dell’estate tarantina, è stata presentata alla stampa ieri mattina nel  Castello Muscettola di Leporano. 

Alla conferenza hanno preso parte anche il sindaco, Vincenzo Damiano e l’assessore al ramo Jolanda Lotta, del comune di Leporano che ospita anche quest’anno la festa dell’Usb. 

Come sempre, l’organizzazione sindacale alterna momenti di confronto ad altri di riflessione, anche a cura dei piccoli della UsbBaby, ad altri ancora di divertimento e musica. Invitata la politica a discutere di temi di assoluta rilevanza: nella prima serata ospiti saranno il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ed il presidente della Regione Michele Emiliano, che affronteranno con Franco Rizzo e Sasha Colautti Esecutivo Confederale Usb, il delicatissimo e spinoso tema dello stabilimento siderurgico.

Nella seconda serata, l’attenzione sarà puntata sulle Sanitaservice come realtà da preservare, e vedrà la presenza del direttore generale dell’Asl di Taranto Gregorio Colacicco, del direttore amministrativo Vito Santoro, dell’amministratore unico della  Sanitaservice Taranto Giuseppe Pulito e di Francesco Massaro, amministratore unico della Sanitaservice di Lecce, per la politica ci saranno i consiglieri regionali Michele Mazzarano, Renato Perrini e Antonio Scalera ed il consigliere del presidente Mino Borraccino. Per l’Usb, con Franco Rizzo, Gianni Palazzo, Usb Puglia. 

Per la terza sera spunti di riflessione sulla sicurezza sul lavoro verranno offerti dalla rappresentazione teatrale La Gru.

La tempesta, meteorologica ed emotiva, è il fil rouge di questa rappresentazione teatrale.
Una donna attende il rientro a casa del marito. La tempesta, il pericolo, se l’uomo che ami lavora in cima ad una gru nell’area del porto di Taranto è sempre presente. In un periodo di tempo relativamente breve, tra una sirena della polizia e l’interruzione dell’energia elettrica, la protagonista rivive gli ultimi attimi vissuti col marito, cerca di ricordare, per darsi forza, i momenti più belli, e spera, fino alla fine, che tutto quel finimondo non finisca per annientarli.

Non sarà così.

Il suo uomo non tornerà.

Sarà travolto a centinaia di metri d’altezza dalla foga del vento.

Opera ispirata a fatti realmente accaduti di recente con processi ancora in corso.
Il titolo La GRU non indica solo la macchina per il sollevamento e lo spostamento di merci e materiali ma per un destino crudele LA GRU fa anche riferimento all’uccello di grandi dimensioni che prima dell’industrializzazione selvaggia di Taranto abitava le stesse zone ora occupate dalle gru/macchine.

La trasposizione scenica de La Gru a cura del regista Alfredo Traversa è un viaggio intimo, lo specchio di ciò che accade quando avverti che qualcosa di inimmaginabile può accadere.

Non mancano i momenti di forte denuncia pubblica.

 L\'opera si snoda lungo un percorso in cui trovano spazio la denuncia, la rabbia, il legame profondo che unisce l\'uomo al suo lavoro, la testimonianza.
La GRU è stata portata in scena al teatro Fusco di Taranto in occasione della Giornata sulla Sicurezza organizzata da Formare Puglia e Comune di Taranto, e insieme all\'Associazione Opportunità alla Paro il Primo Maggio 2023 al Teatro Comunale di Crispiano e il 12 marzo 2024 presso le Artificerie Almagia\' all\'interno del Festival delle Culture di Ravenna.

Festeggiamo il decimo anno con entusiasmo e slancio - ha sottolineato Francesco Rizzo, Esecutivo Confederale Usb- e con l’obiettivo di offrire al pubblico spunti di riflessione, ma anche  momenti di spensieratezza. Siamo forti del risultato ottenuto lo scorso anno, con circa 15.000 ingressi nelle tre serate e ci proponiamo di fare sempre meglio confermando il nostro naturale interesse a garantire il lavoro sano, sicuro e stabile. 

 

Nel corso delle tre serate verrà allestito un banchetto per la raccolta firme contro l’autonomia differenziata.  

Anche quest’anno inoltre sarà possibile gustare la birra artigianale prodotta all’interno della casa circondariale di Taranto grazie all’encomiabile iniziativa di Espedito Alfarano. Cabaret e musica saranno presenti come ogni anno. Direttore artistico Michele Altamura

 

 

 

 

Appuntamento quindi il dal 26 al 28 luglio ore 2030, ex Batteria Cattaneo Gandoli, Leporano. Ingresso Libero. 

Lu.Lo.

Realizzare il Parco Letterario del Fiume Galeso, far rivivere anche da un punto di vista culturale un luogo cui è legata la storia di Taranto. Questo il senso dell iniziativa promossa ieri da un nutrito gruppo di Associazioni e cui ha preso parte anche Vito Felice Uricchio, Commisario Governativo per le Bonifiche.

A rappresentare l esigenza di rendere il Galeso punto di riferimento culturale e paesaggistico attraverso un intervento di riqualificazione e recupero sono stati tra gli altri i rappresentanti di Amici dei Musei, Amici del Quinto Ennio,  ANTA, Associazione italiana di cultura classica, Centro Studi Cesare Giulio Viola, Comitato Parco del Mar Piccolo, Scorpione Editore, Società Dante Alighieri, F.A.I. Taranto, FIDAPA Taranto, Garden Club Taranto, Italia Nostra,

 Lignum Alberi per Taranto, LIPU Taranto, NOI, Lions Club Taranto Poseidon. La proposta lanciata dai promotori è quella di avere il luogo in comodato gratuito per la realizzazione del progetto Parco letterario del Galeso. 

Alla conferenza stampa, promossa dal paesaggista Vito Crisanti, è intervenuto il Dott. Vito Felice Uricchio, Commisario Governativo per le Bonifiche.

Lu.Lo.

Torna il programma che racconta l\'Italia del cambiamento e dell\'innovazione, nel nome della sostenibilità urbana e del rispetto del territorio e dopo il successo della scorsa edizione al timone di Linea Verde Life, in onda dal 14 settembre alle 1230 su Raiuno,  sono confermate la giornalista tarantina Monica Caradonna e Elisa Isoardi.

La trasmissione punterà i riflettori sulla bella provincia italiana, quella virtuosa, identitaria, attraverso l\'incontro con i protagonisti, in un viaggio nella bellezza, storica, architettonica, artistica, imprenditoriale, enogastronomica.

\"Sono felice di condividere l’ufficialità di questa notizia. - scrive monica Caradonna sulla sua pagina fb- Oggi sono stati presentati i Palinsesti RAI e mi hanno confermata alla conduzione di Linea Verde del sabato con la mia amica e collega Elisa.

Una riconferma non è mai scontata.

Quello alle spalle è stato un anno faticosissimo in cui ho imparato tantissimo.

 

C’è una consapevolezza che però mi ha arricchito tantissimo ed è il senso di responsabilità di dover rappresentare un’azienda come la RAI che ogni giorno con #camper   e ogni sabato con #LineaVerde ci fa entrare nelle case della gente. 

 

Serietà, studio, umiltà, rispetto, cultura, sorrisi e la giusta dose di leggerezza continueranno ad essere la cifra del mio lavoro anche in questa avventura.

 

Grazie a chi mi ha confermato la fiducia e grazie alla grande squadra di linea verde 

 

Ci vediamo dal 14 settembre ogni sabato alle 12,20 su Rai1!>
Lu.Lo. 

Gli Ori della collezione del Museo archeologico nazionale di Taranto (MarTa in sigla) sono a Città del Messico per celebrare la tappa finale della mostra “Forme e colori dell’Italia preromana. Canosa di Puglia”. Si tratta dell’ultimo appuntamento del programma “Il racconto della bellezza”, realizzato in collaborazione tra la direzione generale Musei del ministero della Cultura e la direzione generale Diplomazia pubblica e culturale del ministero degli Esteri, che mira a promuovere all’estero il patrimonio culturale italiano, e che ha già fatto tappa a Buenos Aires, San Paolo e dallo scorso 12 luglio e fino al 29 settembre prossimo sono nel Museo Nacional de Antropologia di Città del Messico. La mostra, curata dal direttore generale Musei, Massimo Osanna, e da Luca Mercuri, realizzata in collaborazione con la direzione regionale Musei Puglia e il Museo archeologico nazionale di Taranto, “è una narrazione coinvolgente - spiega il MarTa - di un’importante civiltà italica come quella dei Dauni, ma anche un saggio eloquente dell’archeologia pugliese e degli scambi e degli intrecci di culture che è in grado di testimoniare”. I materiali esposti provengono dai depositi e dalle collezioni di alcuni dei principali Musei della Puglia, il Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, il Museo Archeologico di Santa Scolastica di Bari, nonché della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia e della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo. In mostra sono presenti anche reperti recuperati durante le operazioni di contrasto al commercio clandestino di beni culturali condotte dal Comando Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale. L’esposizione illustra un momento significativo della storia dell’Italia antica, precedente all’unificazione portata a termine da Roma, e si concentra sui Dauni, una popolazione che abitava l’area settentrionale dell’attuale Puglia e parte della Basilicata. “E’ un onore per il Museo archeologico nazionale di Taranto far parte di questo progetto - spiega la direttrice del MArTA, Stella Falzone - perché attraverso queste mostre di livello internazionale riusciamo ad essere ambasciatori della ricchezza e della storia del nostro territorio, anche perché nel progetto scientifico è chiara l’interconnessione culturale che esisteva tra tutti gli antichi popoli che abitavano la Puglia”.

Giorni intensi di vigilia e di preparativi febbrili a Martina Franca per la 50esima edizione del Festival Valle d’Itria, uno degli appuntamenti culturali più rilevanti di Puglia e che ormai da tanti anni ha acquisito uno spiccato rilievo internazionale per la particolarità delle opere e degli allestimenti messi in scena. L’edizione del cinquantenario si apre la sera del 17 luglio, nel grande atrio del Palazzo Ducale, con la Norma di Vincenzo Bellini affidata alla direzione di Fabio Luisi. Il Festival, che si terrà dal 17 luglio al 6 agosto, è un evento musicale che nacque mezzo secolo fa su spinta decisiva di Paolo Grassi, di origini pugliesi, che è stato presidente della Rai, sovrintendente del teatro a La Scala e fondatore del Piccolo Teatro di Milano insieme a Giorgio Strehler. E col cinquantenario, il Festival si conferma riferimento della tradizione stilistica del Belcanto, eccellenza della cultura italiana e fra le più antiche manifestazioni estive dedicate all’opera e alla musica vocale, la prima nella storia del Mezzogiorno. 

 Tre i titoli in programma quest’anno, tre diversi stili musicali, dal barocco al Belcanto fino al Novecento, un arco temporale di oltre due secoli, per riaffermare l’attenzione che da sempre il Festival - che richiama molto pubblico dall’estero - ha avuto per il canto lirico. I titoli sono Norma di Vincenzo Bellini, Ariodante di Georg Friedrich Händel, Aladino e la lampada magica di Nino Rota. L’inaugurazione spetta mercoledì prossimo (repliche 21, 28 luglio e 2 agosto, ore 21) a una nuova produzione di Norma (1831) con la direzione di Fabio Luisi, direttore musicale del Festival, fra le bacchette più autorevoli nel panorama musicale internazionale, alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari.  “La proposta della 50esima edizione - ha dichiarato il direttore artistico Sebastian F. Schwarz, già al Regio di Torino - si declina come una panoramica della lirica, di titoli ritrovati, di una nuova edizione critica di uno dei titoli più amati dal pubblico, concerti per una grande varietà di musica e stili diversi, e ancora prosa, incontri con artisti e studiosi, un calendario ricco di attività che si rivolge a tutte le categorie di pubblico”. Oltre a Palazzo Ducale, location del Festival saranno il Teatro Verdi, i chiostri delle chiese di San Domenico e del Carmine, la Basilica barocca di San Martino insieme alle piazze e contrade e alle più belle masserie di campagna, fra gli uliveti secolari del territorio pugliese. Per il direttore artistico Schwarz, “da 50 anni il Festival rappresenta curiosità e coraggio, grandi emozioni, scoperte di artisti e il ritorno in vita di centinaia di opere andate dimenticate negli anni. Infine per Michele Punzi, presidente della fondazione Paolo Grassi che sovrintende al Festival, “il Festival della Valle d’Itria oggi è forte, libero e coraggioso, uno dei più longevi e conosciuti del nostro Paese. Se oggi esiste il brand Valle d’Itria inteso come luogo attrattivo per un turismo internazionale, credo che buona parte del merito debba essere riconosciuto a chi ha avuto l’idea di un festival così particolare, a chi l’ha portato avanti con tenacia e coraggio in questi 50 anni”. 

 

 

 

Giorni intensi di vigilia e di preparativi febbrili a Martina Franca per la 50esima edizione del Festival Valle d’Itria, uno degli appuntamenti culturali più rilevanti di Puglia e che ormai da tanti anni ha acquisito uno spiccato rilievo internazionale per la particolarità delle opere e degli allestimenti messi in scena. L’edizione del cinquantenario si apre la sera del 17 luglio, nel grande atrio del Palazzo Ducale, con la Norma di Vincenzo Bellini affidata alla direzione di Fabio Luisi. Il Festival, che si terrà dal 17 luglio al 6 agosto, è un evento musicale che nacque mezzo secolo fa su spinta decisiva di Paolo Grassi, di origini pugliesi, che è stato presidente della Rai, sovrintendente del teatro a La Scala e fondatore del Piccolo Teatro di Milano insieme a Giorgio Strehler. E col cinquantenario, il Festival si conferma riferimento della tradizione stilistica del Belcanto, eccellenza della cultura italiana e fra le più antiche manifestazioni estive dedicate all’opera e alla musica vocale, la prima nella storia del Mezzogiorno. 

 Tre i titoli in programma quest’anno, tre diversi stili musicali, dal barocco al Belcanto fino al Novecento, un arco temporale di oltre due secoli, per riaffermare l’attenzione che da sempre il Festival - che richiama molto pubblico dall’estero - ha avuto per il canto lirico. I titoli sono Norma di Vincenzo Bellini, Ariodante di Georg Friedrich Händel, Aladino e la lampada magica di Nino Rota. L’inaugurazione spetta mercoledì prossimo (repliche 21, 28 luglio e 2 agosto, ore 21) a una nuova produzione di Norma (1831) con la direzione di Fabio Luisi, direttore musicale del Festival, fra le bacchette più autorevoli nel panorama musicale internazionale, alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari.  “La proposta della 50esima edizione - ha dichiarato il direttore artistico Sebastian F. Schwarz, già al Regio di Torino - si declina come una panoramica della lirica, di titoli ritrovati, di una nuova edizione critica di uno dei titoli più amati dal pubblico, concerti per una grande varietà di musica e stili diversi, e ancora prosa, incontri con artisti e studiosi, un calendario ricco di attività che si rivolge a tutte le categorie di pubblico”. Oltre a Palazzo Ducale, location del Festival saranno il Teatro Verdi, i chiostri delle chiese di San Domenico e del Carmine, la Basilica barocca di San Martino insieme alle piazze e contrade e alle più belle masserie di campagna, fra gli uliveti secolari del territorio pugliese. Per il direttore artistico Schwarz, “da 50 anni il Festival rappresenta curiosità e coraggio, grandi emozioni, scoperte di artisti e il ritorno in vita di centinaia di opere andate dimenticate negli anni. Infine per Michele Punzi, presidente della fondazione Paolo Grassi che sovrintende al Festival, “il Festival della Valle d’Itria oggi è forte, libero e coraggioso, uno dei più longevi e conosciuti del nostro Paese. Se oggi esiste il brand Valle d’Itria inteso come luogo attrattivo per un turismo internazionale, credo che buona parte del merito debba essere riconosciuto a chi ha avuto l’idea di un festival così particolare, a chi l’ha portato avanti con tenacia e coraggio in questi 50 anni”. 

 

 

 

Tutto pronto per la quinta edizione del TARANTO JAZZ FESTIVAL, ormai uno dei consueti appuntamenti dell\'estate tarantina che andrà in scena dal 18 al 20 Luglio all\'Arena Villa Peripato di Taranto. Un\'edizione segnata dal caso Morgan, artista previsto per sabato 20 luglio, ma annullato in seguito alle vicende che lo hanno riguardato. Queste le parole di Antonio Oliveti il direttore artistico: \"Siamo spiacenti ma non riteniamo più opportuno ospitare il concerto di Morgan previsto in cartellone. Le notizie emerse dalla vicenda giudiziaria e dall\'articolo di Selvaggia Lucarelli hanno messo in crisi il clima che dovrebbe pervadere ogni festival e concerto: quello della tranquillità e della musica al centro di tutto, rispetto ai comportamenti umani che in questo caso, non sono in linea con lo spirito della nostra organizzazione.  Per questo non siamo nelle condizioni di poter confermare come se nulla fosse il suo spettacolo. Non siamo giudici, ma non possiamo far finta di niente, nonostante la nostra stima musicale per Morgan resta immutata\".

L\'Assessore alla cultura e agli eventi, 
Angelica Lussoso\"Siamo in linea con le scelte del Taranto Jazz Festival. Non siamo giudici e non avremmo mai voluto che un concerto e un artista famoso per il suo amore sterminato per l\'arte e la musica, fosse coinvolto in situazioni così deplorevoli come riportate dalla stampa. Ci sentiamo coinvolti e non possiamo far finta di niente\".

In rappresentanza degli sponsor,
 Giorgio Caramia, direttore di filiale BCC San Marzano: \"Siamo da anni in prima linea con la cultura e gli eventi del nostro territorio e condividiamo la sensibilità e le scelte del Taranto Jazz Festival”.

Al suo posto,
 Nino Buonocore con il suo tour \"In jazz\", un artista che ha scritto pagine importanti della musica leggera italiana dagli anni ’80 in poi, rivisita il suo repertorio in chiave jazz con una band d’eccezione. Uno stile davvero unico che condensa tutto il suo bagaglio di esperienze maturate con grandi musicisti provenienti da ogni genere musicale, che porta il meglio della sua musica, riletta in chiave jazzistica grazie all’apporto di ottimi musicisti e speciali ospiti, in questo nuovo ed interessante progetto. Il quartetto base è formato da Nino Buonocore alla chitarra e alla voce, Pino Tafuto al pianoforte, Antonio de Luise al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria. Special guests ai fiati: Max Ionata al sax e Flavio Boltro alla tromba.

Confermate le altre due date: giovedì 18 luglio si parte con Chiara Civello, polistrumentista romana in tour a dieci anni esatti dall\'uscita di \"

Tutto pronto per la quinta edizione del TARANTO JAZZ FESTIVAL, ormai uno dei consueti appuntamenti dell\\\'estate tarantina che andrà in scena dal 18 al 20 Luglio all\\\'Arena Villa Peripato di Taranto. Un\\\'edizione segnata dal caso Morgan, artista previsto per sabato 20 luglio, ma annullato in seguito alle vicende che lo hanno riguardato. Queste le parole di Antonio Oliveti il direttore artistico: \\\"Siamo spiacenti ma non riteniamo più opportuno ospitare il concerto di Morgan previsto in cartellone. Le notizie emerse dalla vicenda giudiziaria e dall\\\'articolo di Selvaggia Lucarelli hanno messo in crisi il clima che dovrebbe pervadere ogni festival e concerto: quello della tranquillità e della musica al centro di tutto, rispetto ai comportamenti umani che in questo caso, non sono in linea con lo spirito della nostra organizzazione.  Per questo non siamo nelle condizioni di poter confermare come se nulla fosse il suo spettacolo. Non siamo giudici, ma non possiamo far finta di niente, nonostante la nostra stima musicale per Morgan resta immutata\\\".

L\\\'Assessore alla cultura e agli eventi, 
Angelica Lussoso\\\"Siamo in linea con le scelte del Taranto Jazz Festival. Non siamo giudici e non avremmo mai voluto che un concerto e un artista famoso per il suo amore sterminato per l\\\'arte e la musica, fosse coinvolto in situazioni così deplorevoli come riportate dalla stampa. Ci sentiamo coinvolti e non possiamo far finta di niente\\\".

In rappresentanza degli sponsor,
 Giorgio Caramia, direttore di filiale BCC San Marzano: \\\"Siamo da anni in prima linea con la cultura e gli eventi del nostro territorio e condividiamo la sensibilità e le scelte del Taranto Jazz Festival”.

Al suo posto,
 Nino Buonocore con il suo tour \\\"In jazz\\\", un artista che ha scritto pagine importanti della musica leggera italiana dagli anni ’80 in poi, rivisita il suo repertorio in chiave jazz con una band d’eccezione. Uno stile davvero unico che condensa tutto il suo bagaglio di esperienze maturate con grandi musicisti provenienti da ogni genere musicale, che porta il meglio della sua musica, riletta in chiave jazzistica grazie all’apporto di ottimi musicisti e speciali ospiti, in questo nuovo ed interessante progetto. Il quartetto base è formato da Nino Buonocore alla chitarra e alla voce, Pino Tafuto al pianoforte, Antonio de Luise al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria. Special guests ai fiati: Max Ionata al sax e Flavio Boltro alla tromba.

Confermate le altre due date: giovedì 18 luglio si parte con Chiara Civello, polistrumentista romana in tour a dieci anni esatti dall\\\'uscita di \\\"

Il Museo archeologico nazionale di Taranto torna nuovamente sul podio delle destinazioni turistiche più apprezzate dai viaggiatori e si consacra tra le migliori “Attrazioni del Mondo” per TripAdvisor: l\'importante portale statunitense, che comprende oltre 200.000 recensioni di hotel, attrazioni turistiche e più di 30mila dedicate alle destinazioni culturali e naturalistiche più belle del pianeta.

Il TripAdvisor Traverlers’ Choice Award, conseguito per il quarto anno consecutivo, è la conferma del buon lavoro svolto in questi anni, da chi mi ha preceduto alla guida di questa importante istituzione, e da chi ogni giorno nelle sale espositive, tra gli apparati scientifici, tecnici e amministrativi, fino a quelli comunicativi e promozionali del Museo archeologico nazionale di Taranto – afferma la direttrice del MArTA, Stella Falzone – dimostra non solo di far bene il proprio lavoro, ma di amare questo museo così ricco e affascinante”.

Il Museo archeologico nazionale di Taranto celebra questo importante riconoscimento puntando alla riconferma per il 2024, considerato l’ampliamento dell’esposizione permanente e dei servizi, compresi quelli di bookshop e merchandising e l’importante lavoro di continua emersione dai depositi di reperti mai visti o poco conosciuti portati in esposizione nella vetrina di ingresso della Temporary Art.

 

I premi Travellers\' Choice celebrano le destinazioni preferite dai viaggiatori, sulla base delle recensioni e delle opinioni raccolte da viaggiatori e clienti di tutto il mondo su Tripadvisor in un periodo di 12 mesi.

Il premio Travellers\' Choice è un riconoscimento per le strutture, i luoghi e le attrazioni che ottengono costantemente recensioni eccellenti. I vincitori rientrano nel 10% dei migliori profili su Tripadvisor. Il premio Travellers\' Choice di Tripadvisor si rivolge a una selezione di destinazioni che dimostrano con costanza il proprio impegno nell\'eccellenza del settore turistico e su basa sulla qualità e sulla quantità di recensioni e punteggi dei viaggiatori pubblicati sullo stesso portale internazionale.

In foto 

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Sala XIII, vetrina 23, 3.2.

 

ARSENALE MILITARE, 1909

325 – 300 a.C.

Terracotta policroma

Inv. 4080

Figura femminile (Afrodite) con Erote (Eros) sulle spalle.

 

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Sala XXII, vetrina 53, 1.2.

 

PIAZZA D’ARMI, 1911

II secolo a.C.

Orecchini in oro e pasta vitrea a disco e triplice pendente

Inv. 6430 A-B

Pendente centrale costituito da un volatile in pasta vitrea, con zampette e dettagli in oro.

 

 

Domani sera , 11  luglio,  21.00 presso Chiesa Regina Pacis il Festival Chitarristico Internazionale “Città dello Jonio” apre le porte al Jazz ed al Funk con una proposta elegante e di grande qualità musicale offerta dal un quartetto di professionisti FIND OUT: Francesco Lomangino (Sax e flauto), Antonio Vinci (Tastiera), Vincenzo Cristallo (Chitarra), Pasquale Angelini (Batteria).

Funky autentico, linguaggio jazz, riff rock, elettronica e soundtrack, sostengono melodie semplici ipnotiche e a volte complesse dei Find Out. Con diverse esperienze ed estrazioni musicali. La forza della Band sta nell’utilizzo di un groove mantrico, come nel brano Saguifunk ispirato al ritmo sexy e ipnotico di “Funky Drummer” di Brown, che accompagna temi ripetitivi, che rafforzano l’ipnosi del pezzo e improvvisazioni jazz d\'avanguardia. In brani come Apollo, dove ritroviamo molto l\'utilizzo di soundtrack ed elettronica, i Find Out esprimono un\'idea di composizione che passa dal progressive fino al crossover, toccando anche momenti di pura psichedelia.

Nato nel 2017 da un’idea della direttrice artistica M^ Maria Ivana Oliva, Presidentessa dell’Associazione musicale “Guitar Artium”, il Festival alla ottava edizione, pone i riflettori sulla “chitarra” con l’intento di offrire al territorio un connubio di musica di qualità e valorizzazione delle risorse culturali della città di Taranto.

Esso è patrocinato dal Comune di Taranto ed è “una manifestazione di elevato spessore artistico- musicale che sposa la mission dell’Amministrazione Comunale quale quella di offrire eventi variegati e fruibili da tutta la cittadinanza”.

La manifestazione è sostenuta moralmente, altresì, da Regione Puglia e Centro di Servizi di Volontariato di Taranto, che ne riconoscono l’importanza esclusiva sul territorio.

L’ingresso agli eventi è libero fino ad esaurimento posti.

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