Si è svolto oggi, nel Castello Aragonese della Marina Militare, l’evento “Spreco Zero Day”. Esperti e operatori si sono confrontati in un convegno sulle “buone pratiche” per ridurre lo spreco alimentare e farmaceutico. Sono state presentate diverse esperienze già realizzate con successo in altre realtà italiane tra cui “Trento Solidale”, “Emporio della solidarietà” di Lecce e le ricette dello “chef del riciclo” Peppe Aloisi di Catania. “La nostra esperienza - racconta Giorgio Casagrande di “Trento Solidale” - é partita con cinque volontari e oggi sono 700. Questi volontari mettono a disposizione il loro tempo, lo fanno gratuitamente, lo dico perché non è scontato. Nessuno prende un centesimo e non è previsto nemmeno il rimborso spese”. “Questo - aggiunge Casagrande - ci permette naturalmente di poter lavorare liberi da ogni obiettivo che abbia a che vedere con il denaro. È un’attività che ci permette di raccogliere e distribuire 80 quintali di cibo fresco al giorno per un equivalente di oltre 4mila pasti, che facciamo tutto l’anno per sei giorni alla settimana, evitando che questo cibo sia buttato in un cassonetto dei rifiuti, e facendo sì che queste persone riescano a mangiare”. “Il cibo - rileva Casagrande - lo troviamo attraverso il contatto che abbiamo attualmente con 330 negozi che mettono da parte la sera il cibo, lo mettono in cella frigo, la mattina noi lo raccogliamo, e nell’arco del primo pomeriggio della stessa giornata viene distribuito alle famiglie. Abbiamo 31 punti di distribuzione su tutta la provincia dove altri volontari sono impegnati nella distribuzione”. “Se avanza del cibo, perché parliamo di fresco, che ci rimane e non riusciamo a smaltirlo, lo diamo ai contadini che lo danno agli animali. Questo aiuta molto le aziende agricole” afferma il presidente di “Trento Solidale”. “Ci manteniamo attraverso un contributo della Provincia che su un bilancio di 300mila euro è pari a circa un terzo e tutto il resto con sovvenzioni e donazioni dei privati”. “Lavoriamo su tutto il Trentino ed una piccola parte dell’Alto Adige e del Veneto” conclude Casagrande. Con il primo evento “Spreco Zero Day” entra nel vivo il progetto “SprecoZeroTaranto” che, finanziato dalla Regione Puglia mediante l’Avviso Pubblico “2018 Sprechi alimentari”, con capofila il Comune di Taranto vede all’opera un ampio partenariato sociale. Il progetto “SprecoZeroTaranto” - é stato detto oggi - entra nel vivo in un momento particolare. Grazie alla pandemia, infatti, negli ultimi due anni si è assistito, per la prima volta nella storia, a una minima diminuzione del fenomeno dello spreco alimentare.
Venerdì, 20 Maggio 2022 16:17
IL PROGETTO/ Spreco Zero Day, anche a Taranto le buone pratiche per combattere lo spreco alimentare e farmaceutico, a Trento 4mila pasti al giorno In evidenza
Scritto da Giornalista1
Pubblicato in
Sanità, Sociale & Salute (medicina)
Ultimi da Giornalista1
- POLVERI SULLE CASE/ Il direttore dell'Ilva condannato in Cassazione, dovrà risarcire gli abitanti dei Tamburi
- IN AGENDA-TARANTO/ Questa mattina workshop su Mar Piccolo tra Cultura e Mitilicoltura
- CONCORSO INTERNAZIONALE/ Composizione di marce per la Settimana Santa tarantina: scelti i 5 finalisti, sabato la premiazione
- KYMA MOBILITÀ-TARANTO/ Il biglietto a bordo dell'autobus, a giugno idrovie e presto nuove pensiline
- GIÙ LE MANI DAL TARA-TARANTO/ Legambiente: no a prelievi ad oltranza, l'ex Ilva deve usare acque depurate