Un giovane tarantino ha donato la sua barca a vela all’associazione “Smarè” di Gallipoli (Lecce), che la utilizzerà per riabilitazione e terapia a favore di disabili e giovani a rischio. È l’iniziativa presa da Nicoló, col progetto benefico “Lingua Blu” partito da Taranto nelle scorse ore. Nicolò ha avuto un passato di grande velista, poi nel 2013, quando aveva vent’anni ed era impegnato negli studi universitari a Londra, rimase vittima di una malattia grave e rara che gli ha impedito di muoversi e parlare per un lungo periodo. Il ragazzo sembrava essere entrato in un tunnel senza uscita. Poi, invece, la svolta è arrivata cinque anni fa cambiando radicalmente terapia. Da lì Nicoló ha cominciato una lunga e faticosa riabilitazione funzionale e oggi è ormai a buon punto il suo recupero fisico e cerebrale.
A questo punto, Nicolò ha voluto rimettersi in gioco e tentare un’importante impresa di solidarietà: partire da Taranto, compiere una traversata fino a Santa Maria di Leuca al timone di “Iribumma”, una deriva a vela di 3,8 metri, in compagnia di Audrey, la sua cockerina e pet therapist, e dal papà Antonello nel ruolo di prodiere. Dopo una sosta tecnica per una notte a Gallipoli, “Iribumma” ha diretto la prua verso Santa Maria di Leuca, dove l’imbarcazione è stata donata all’associazione “Smarè”. Il progetto “Lingua Blu” è stato pensato a Taranto, dove Niccolò vive e collabora da oltre un anno con l’Aps “Salpiamo”, associazione tarantina che porta avanti sul mare attività a favore di chi è meno fortunato e vive un disagio.
Attraverso questa impresa, Niccolò, che ha anche ideato il nome “Lingua Blu”, dichiara di “voler dimostrare che il mare e la vela possono davvero rappresentare una reale possibilità di miglioramento della propria condizione, ma soprattutto trasmettere il concetto di sogno, di speranza e di riscatto per tutti quelli che sono in una condizione di fragilità e vulnerabilità e che trascorrono la vita navigando in cerca di braccia accoglienti”. Il progetto “Lingua Blu” si rinnoverà di anno in anno con nuove rotte, sia in Italia che all’estero. Per l’anno prossimo, si sta ipotizzando la traversata da Ravenna a Pola, in Croazia. Al termine di ogni regata sarà donata una imbarcazione ad una associazione no profit locale. Il progetto “ Lingua Blu” ha avviato infine una raccolta fondi sulla crowdfunding “con la quale si intende finanziare un’attività rivolta a minori vulnerabili e a rischio che sarà realizzato dall’Aps “Salpiamo” con il supporto dell’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Taranto”.