Una parte dei pazienti oncologici ammessi al trattamento di Radioterapia nell’ospedale Moscati di Taranto è attualmente trasferito in altri ospedali della Puglia perché “al momento, presso la Struttura di Radioterapia, è attiva una sola macchina a causa del rinnovo delle apparecchiature e circa il 40% dei pazienti viene inviato presso il Miulli di Acquaviva delle Fonti, e verso i presidi di Lecce e Brindisi”. Lo dichiara Asl Taranto con l’intervento del primario di Radioterapia, Giovanni Silvano. “Al Moscati ad oggi - afferma Silvano - sono presi in carico i casi urgenti, i pazienti ricoverati, gli utenti le cui condizioni non consentono loro di spostarsi (per età e condizioni generali di salute) e alcuni casi particolari di prestazioni che, pur non essendo urgenti, sono comunque programmabili. Attualmente - aggiunge il primario - i trattamenti standard si estendono fino al 20 agosto circa”. Per Asl Taranto e il primario di Radioterapia, intanto “avanzano i lavori per l’attivazione della Tomoterapia, il cui collaudo avverrà a breve. La Radioterapia potrà dunque contare, presumibilmente a partire dal prossimo agosto, sul funzionamento di due macchinari, uno dei quali completamente nuovo. Quest’ultimo - si precisa - richiederà un minimo di tempo aggiuntivo necessario per entrare perfettamente in regime di sicurezza, funzionale in ogni caso all’aumento dell’offerta prestazionale”.
Martedì, 30 Giugno 2020 08:11
LAVORI IN CORSO/ Il 40% dei pazienti oncologici del Moscati di Taranto trasferito in altri ospedali per la radioterapia In evidenza
Scritto da Giornalista1
Pubblicato in
Sanità, Sociale & Salute (medicina)
Ultimi da Giornalista1
- EX TARANTO ISOLA VERDE/ in 98 perdono il posto alla vigilia del Primo Maggio
- UNO MAGGIO TARANTO/ Da palco e pubblico un unico grido: Ilva chiusa!. Antifascismo la parola d ordine
- UNO MAGGIO TARANTO/ Gli operai ex Ilva: noi non vogliamo curarci vogliamo vivere
- MORTE SUL LAVORO/ Operaio 58enne perde la vita nel Barese
- UNO MAGGIO TARANTO/ Riondino: vogliono cancellare la narrazione di questa città.Oggi questo palco è ancora più necessario