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Giornale di Taranto - CORONAVIRUS/ La mappa delle misure anticontagio adottate nel carcere di Taranto
Mercoledì, 22 Aprile 2020 08:07

CORONAVIRUS/ La mappa delle misure anticontagio adottate nel carcere di Taranto In evidenza

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Una serie di misure contro la diffusione dell’epidemia da Covid-19, “per tutelare la salute della popolazione detenuta e degli operatori penitenziari” sono state adottate da Asl Taranto e direzione del carcere di Taranto. “Fuori dalle sezioni detentive, nel cortile interno dell’istituto penitenziario, è stata montata e allestita - spiega Asl Taranto - una tensostruttura all’interno della quale i medici di guardia effettuano il pre-triage, per la valutazione del rischio da infezione da Covid-19, nei confronti dei nuovi detenuti giunti”. Mentre “ai medici presenti nella Casa Circondariale, Asl Taranto ha fornito le linee guida da seguire per l’accesso in carcere e lo svolgimento dell’attività sanitaria nei confronti dei nuovi giunti secondo le disposizioni del Governo". 

 

Settimanalmente, Asl Taranto rifornisce gli operatori sanitari di Dispositivi di Protezione Individuale da indossare per tutta la durata delle procedure di pre-triage, in particolare mascherine chirurgiche, FFP2 e FFP3, guanti e camici monouso, termo-scanner e disinfettate per le mani, nonché mascherine FFP2 per il personale di Polizia Penitenziaria. Sono stati, inoltre, forniti kit completi di Dpi per la tutela del personale adibito al trasferimento dei detenuti. A ciò si aggiunga che la direzione del carcere di Taranto ha individuato delle “aree cuscinetto” dedicate e isolate, dove allocare i detenuti giunti per un periodo precauzionale di 14 giorni, durante il quale avviene “un costante monitoraggio delle condizioni di salute da parte dei medici di guardia”. In presenza di elementi che rendano necessaria l’esecuzione di un tampone, il Dipartimento di Prevenzione Asl Taranto viene allertato. Qualora si riscontrino casi di positività, una volta valutate le condizioni cliniche del detenuto, si dispone l’eventuale ricovero in isolamento sanitario. In caso di dimissioni o trasferimenti, i reclusi vengono sottoposti a visita medica e, in presenza di sintomatologia simil influenzale o stato febbrile, ad eventuale tampone da parte del Dipartimento di Prevenzione. Il personale sanitario infermieristico esegue la rilevazione della temperatura corporea, a coloro che entrano in carcere, tre volte al giorno (ore 8, 14 e  24) dice Asl che infine precisa che “durante il periodo emergenziale, è prevista la limitazione dell’attività medico-specialistica ai soli casi urgenti”.