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Giornale di Taranto - BARI - VIVIANI VARIETÀ di Massimo Ranieri il 25 e 26 ottobre al Teatro Petruzzelli per la Stagione di Prosa '13-'14 del Comune di Bari
Venerdì, 11 Ottobre 2013 06:17

BARI - VIVIANI VARIETÀ di Massimo Ranieri il 25 e 26 ottobre al Teatro Petruzzelli per la Stagione di Prosa '13-'14 del Comune di Bari

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Massimo Ranieri alla Compagnia Gli Ipocriti – Fondazione Teatro della Pergola per lo spettacolo al Petruzzelli di Bari il 25 e 26 ottobre "VIVIANI VARIETÀ" di Raffaele Viviani; elaborazione musicale di Pasquale Scialò; testi a cura di Giuliano Longone Viviani con Ernesto Lama; e con Roberto Bani, Angela De Matteo, Mario Zinno, Ivano Schiavi, Gaia Bassi, Rhuna Barduagni, Antonio Speranza, Martina Giordano; orchestra: Ciro Cascino - pianoforte, Luigi Sigillo - contrabbasso, Donato Sensini - fiati, Aniello Palomba - chitarra, Mario Zinno - batteria regia di MAURIZIO SCAPARRO Poesie, parole e musiche del Teatro di Raffaele Viviani in prova sul piroscafo Duilio in viaggio da Napoli a Buenos Aires nel 1929 Nel 1929 sul piroscafo Duilio, Massimo Ranieri/Raffaele Viviani attraversa l’oceano da Napoli a Buenos Aires con la sua compagnia di attori e musicisti. Nella lunga traversata mette in prova lo spettacolo destinato a cercar fortuna nell’orizzonte di promesse e speranze del nuovo mondo, ma il vero debutto avverrà col pubblico degli emigranti imbarcati sulla nave per festeggiare la notte del passaggio dell’Equatore. Massimo Ranieri e Maurizio Scaparro ricompongono la galleria di ritratti in musica che Viviani ha disseminato nelle sue opere, riunendo nelle sale di terza classe del Duilio il popolo vitale e dolente degli scugnizzi, degli ambulanti, delle prostitute e della povera gente per farne i protagonisti e gli spettatori del varietà popolare che va in scena. Nella sala del piroscafo affacciata sul blu dell’oceano, scorrono le melodie più note di Viviani; Ranieri ed il nutrito cast di attori cantano in acustica, accompagnati dal vivo dall’orchestra. Il piroscafo ricreato per la scena e i costumi portano la firma di Lorenzo Cutùli, le elaborazioni musicali sono di Pasquale Scialò, i movimenti coreografici di Franco Miseria e Massimo Ranieri, e i testi sono stati curati direttamente dal nipote di Raffaele Viviani, Giuliano Longone Viviani.