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Giornale di Taranto - FATTI E MISFATTI/ TARANTO:LETTERA ANONIMA AL LEGALE DI SAVERIO FARILLA.
Venerdì, 03 Giugno 2016 17:30

FATTI E MISFATTI/ TARANTO:LETTERA ANONIMA AL LEGALE DI SAVERIO FARILLA. In evidenza

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Qualche anno fa aveva denunciato un serie di inadempienze all’interno dell’Ilva. L’Avvocato Caterina Argese:  Questo è un atto intimidatorio da parte di qualcuno che non vuole uscire allo scoperto”

“Non mi farò intimidire. Continueremo su questa strada senza spaventarci”, così l’avvocato Caterina Argese all’indomani di una lettera anonima giunta presso il suo studio in cui, in maniera molto evidente, si parla della situazione di Saverio Farilla, caposquadra nel reparto Ofe/Lte Astepirometriche dell’Ilva (suo assistito). “Evidentemente hanno tentato con questo gesto di intimidirmi e di diffamare ancora una volta Farilla – prosegue il legale -, che, a causa di questa lettera, è caduto in uno stato di profonda prostrazione psicofisica. Il suo stato di salute già di per sé cagionevole per tutte le vicissitudini trascorse ha risentito nuovamente di quanto accaduto”. Ricordiamo che Farilla qualche anno fa aveva denunciato un serie di inadempienze all’interno dell’Ilva che lo hanno reso, a suo dire, “indigesto” ai suoi superiori. Da allora ha iniziato a soffrire di attacchi di panico fino ad un infarto. Il caso ha portato a una denuncia penale verso i vertici aziendali, archiviata, perché non esiste il reato di mobbing. Solo qualche settimana fa, però, dopo la nuova denuncia effettuata nel 2012 del Dr. Salvatore Piccinni, Dirigente Medico della Asl Ta, Specialista in Medicina del Lavoro, il dott. Ingenito, ha colto la richiesta dell’avv. Argese rinviando a giudizio gli imputati. “Intanto Farilla in questo periodo ha avuto nuovi problemi sul posto di lavoro, segno che ancora la situazione non trova un giusto equilibrio – prosegue l’avvocato Argese -. Noi ci stiamo mettendo la faccia. Chi invece ha compiuto questo atto vigliacco, resta nel buio. Perché non esce allo scoperto? Perché non ci mette la faccia come noi? Questa mattina ho comunque depositato la mia denuncia alla Procura della Repubblica per chiedere gli accertamenti del caso”.