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Giornale di Taranto - Su il sipario/ La bella stagione tarantina del Teatro Pubblico pugliese: il calendario degli spettacoli
Mercoledì, 07 Ottobre 2015 11:27

Su il sipario/ La bella stagione tarantina del Teatro Pubblico pugliese: il calendario degli spettacoli In evidenza

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Comincia a novembre, il 18 e 19, dal Teatro TaTÀ al quartier Tamburi la nuova stagione teatrale del Comune di Taranto organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese. Riflessioni contemporanee su testi della tradizione teatrale, momenti di approccio filosofico a tematiche sempre attuali, grandi protagonisti della scena come interpreti. Apre e chiude la proposta 2015-16 un monologo su storie del Sud, Napoli e la Sicilia, introspezioni e racconti di quel che siamo e quel che eravamo. Dal premio UBU Fausto Russo Alesi direttamente dal Piccolo teatro di Milano, al nostro Gaetano Colella con i fratelli Macaluso, alle domande sull’esistenza di Dio di un Freud interpretato da Alessandro Haber, fino alla comicità irresistibile di Silvio Orlando e Marina Massironi, Leo Gullotta, la stagione di quest’anno mette l’accento sulla necessità di frenare l’accelerazione della frenesia contemporanea e fermarsi a pensare, a riflettere.

 

Ha stupito platee e critica Fausto Russo Alesi, unico attore per Natale in casa Cupiello, il 18 e 19 novembre, di mercoledì e giovedì. Sarà attore e regista di una solipsistica rappresentazione di un ventaglio di volti e profili. Sarà Luca e Concetta, sarà ogni figlio, sarà il cognato e il genero, e via via tuti i personaggi. Curiosa idea di portare in scena uno dei capolavori di Eduardo De Filippo con le scene di Marco Rossi. Una produzione del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa che ha trovato l’approvazione di Luca De Filippo che ne ha visto tirar fuori con maestria l’umanità del testo, insieme alle solitudini e disillusioni dei personaggi. Fausto Russo Alesi, recente Premio UBU, a teatro ha lavorato con importanti registi da Luca Ronconi a Nekrosius, al cinema è stato diretto da Saverio Costanzo, Mario Monicelli, Roberto Andò, Silvio Soldini.

Sempre a novembre, il 25 e 26 (mercoledì e giovedì), al Teatro Orfeo un omaggio all’attore pugliese scomparso qualche mese fa Manrico Gammarota dell’amico Alessandro Gassmann. “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, con Daniele Russo, Elisabetta Valgoi e con Mauro Marino, Marco Cavicchioli, Giacomo Rosselli, Alfredo Angelici, Giulio Federico Janni, Daniele Marino, Antimo Casertano, Gilberto Gliozzi, Gabriele Granito, Giulia Merelli. Dal romanzo di Ken Kesey che lavorò al testo dopo aver operato a lungo in un ospedale psichiatrico. Nota la versione cinematografica con Jack Nicholson. Spavaldo, irriverente e oppositivo il protagonista, il suo temperamento emozionerà e sconvolgerà i naturali ritmi della clinica in cui dimora. Cos’è la malattia mentale, la diversità, la provazione di diritti e l’aspirazione alla libertà.

All’Orfeo Leo Gullotta invece sarà al centro di una classica commedia che per la prima volta porta in scena videomapping e scenografie mai viste dal vivo in spettacoli di prosa. Con Betti Pedrazzi, Rita Abela, Federica Bern, Chiara Cavalieri, Valentina Gristina, Sergio Mascherpa, le scene di Ezio Antonelli e la regia di Fabio Grossi, il 9 e 10 dicembre “Spirito Allegro” racconta il soprannaturale. Scritto in piena seconda guerra mondiale, commedia inglese messa in scena tante volte in America, tratta i temi della morte con ineguagliabile ed elegante allegria.

Impertinente e dissacrante anche Il visitatore, lo spettacolo proposto lunedì 18 e martedì 19 gennaio al Teatro Orfeo. Con Alessio Boni e Alessandro Haber che interpreta Freud. Il visitatore è Boni che nella bella regia di Valerio Binasco innnerva una conversazione sui grandi temi della vita. Lo sfondo è il Terzo Reich, persecuzione degli ebrei, occupazione di Vienna da parte dei nazisti, Freud attende notizie di sua figlia Anna portata via dalla Gestapo. Il visitatore si scopre essere Dio in persona, un dialogo tra il sé e il sé, il conscio e l’inconscio e sull’esistenza di Dio.

 

Miglior testo in lingua catalana vincitore del premio Butaca 2012 a febbraio al Tatà martedì 16 e mercoledì 17 febbraio: I giocatori, di Pau Mirò. Con Renato Carpentieri, Tony Laudadio, Enrico Ianniello, Giovanni Ludeno/Marcello Romolo/Luciano Saltarelli, la regia e la traduzione di Enrico Ianniello, in scena quattri uomini condividono fallimenti e frustrazioni giocando a carte. Ironia e solitudine, quattro animi e quattro vite che si confrontano e tentano in riscatto.

Irrompe a marzo (mercoledì 16 e giovedì 17) Silvio Orlandonel testo di Domenico Starnone “La scuola”, con Marina Massironie altri cinque attori in scena (Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini), la regia di Daniele Lucchetti. Nel ’92 per la prima volta in scena con il titolo Sottobanco, divenne nel ’95 il film di successo 2La scuola”. Per Silvio Orlando il film forse più noto. Professori e scrutini, le singole realtà di studenti e docenti si interfacciano, generazioni a confronto, conflitti e dialoghi divertenti.

Chiude la stagione una produzione del Crest, con Gaetano Colellain scena. Venerdì 1 e sabato 2 aprile “spettacolo concerto dei Fratelli Mancuso - Col tramonto su una spalla” al Teatro Tatà. Meridione raccontato attraverso nenie e canti, poeti e autori ricordano e descrivono. Il canto arcaico dalla Sicilia con le voci e le letture suggestive di Gaetano Colella in uno spettacolo concerto sul mondo complesso e immaginifico del Sud. Campagna abbonamenti dal 13 ottobre