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Giornale di Taranto - TEMPA ROSSA - Le donne di Taranto unite incalzano il sindaco e i consiglieri comunali: "Dovete blindare il no a Tempa Rossa"
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Mercoledì, 12 Novembre 2014 19:51

TEMPA ROSSA - Le donne di Taranto unite incalzano il sindaco e i consiglieri comunali: "Dovete blindare il no a Tempa Rossa" In evidenza

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Le donne di Taranto Unite (D.T.U.), pur riconoscendo l’impegno del sindaco e della Giunta comunale nel chiedere al Consiglio comunale di Taranto che, in fase di adozione della variante al vigente PRG venissero esclude le opere che interessano gli interventi di Tempa rossa, con conseguente revisione dell’Atto di intesa città-porto ed il successivo atto di approvazione da parte del Consiglio comunale dell’esclusione dal PRP delle  suddette opere,  esprimono grande preoccupazione per i rischi che ancora incombono sulla città a causa del nuovo  progetto Tempa rossa.

Nuovo progetto che, secondo le Donne di Taranto unite, "aumenterà un inquinamento già inaccettabile per la salute pubblica con emissioni diffuse e fuggitive di pericolosi inquinanti tra cui l'acido solfidrico ( H2S) ed il benzene. Aumenterà i rischi di incidenti rilevanti, con possibili effetto domino. Ostacolerà le agognate alternative di sviluppo del nostro territorio con le  attività connesse con la miticoltura, con l’agroalimentare, con il turismo culturale e con le bellezze paesaggistiche deturpate dalle  numerose petroliere e super petroliere nella rada di Mar Grande. Arricchirà solo le lobby del  petrolio danneggiando il nostro mare, i nostri delfini ed il futuro dei nostri figli".

Per queste ragioni, le Donne di Taranto Unite, per mano della referente Lina Ambrogi Melle, invitano il sindaco ed il Consiglio comunale "a mettere in sicurezza il diniego già espresso a Tempa Rossa da ogni ingerenza governativa (come lo Sblocca Italia) di chi vorrebbe difendere gli interessi di parte da quelli di un’intera città sofferente e bisognosa di ben altro, adottando - aggiunge la Melle- con estrema urgenza un Erir (Elabora Rischi Incidenti Rilevanti, come previsto dalla legge Seveso ) preordinato al suo aggiornamento secondo gli indirizzi programmatici già espressi in campo urbanistico con l’esclusione delle opere di Tempa Rossa e  con tutte le indicazioni delle direttive Seveso 3 . E’ necessario, peraltro, - conclude Lina Ambrogi Melle -  apportare le dovute modifiche al Pee ( Piano d’emergenza esterno) per fornire alla popolazione tutte quelle informazioni utili per tutelarsi in caso di incidenti rilevanti con effetto domino e predisporre una prova di evacuazione della città, in una situazione già di per sé complessa ed allarmante, come richiesto dalla legge".