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Giornale di Taranto - ILVA - Soldi dissequestrati, Pelillo: "Via al risanamento ambientale". Bonelli: "Vabbè, e le bonifiche di terreni, falde e mare inquinati chi le pagherà?"
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Martedì, 28 Ottobre 2014 19:03

ILVA - Soldi dissequestrati, Pelillo: "Via al risanamento ambientale". Bonelli: "Vabbè, e le bonifiche di terreni, falde e mare inquinati chi le pagherà?" In evidenza

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L'Ilva di Taranto potrà essere ambientalizzata con i soldi dei Riva. Le risorse sequestrate alla famiglia Riva dai giudici di Milano, oggi messe a disposizione del commissario straordinario dell'Ilva Piero Gnudi, rappresentano la possibilità di aprire i cantieri previsti dall'Autorizzazione integrata ambientale e far proseguire il progetto di risanamento dello stabilimento siderurgico”.

Così commenta la notizia l'on. Michele Pelillo, vicepresidente della commissione Finzanze della Camera dei deputati. “E' una notizia - aggiunge - di straordinaria importanza; rappresenta un parziale risarcimento al danno ambientale causato dalla grande industria e subìto da Taranto e dalla provincia ionica. La decisione del gip Fabrizio D'Arcangelo, che ha espresso parere favorevole al trasferimento delle somme, valorizza, confermando la sua determinazione ed efficacia, l'intervento legislativo del governo e del Parlamento, che con gli ultimi due decreti aveva stabilito, tra le priorità, l'uso dei fondi sequestrati (anche in inchieste per reati diversi da quelli ambientali) a favore dell'ambientalizzazione. Da oggi, finalmente, - conclude il deputato tarantino del Pd - si potrà procedere speditamente con i lavori, con l'obiettivo di riprendere il passo e accorciare i tempi del risanamento, dilatati anche dalla carenza di risorse. Speriamo che questa sia soltanto la prima di una serie di buone notizie”.

Di diversa opinione è, invece, Angelo Bonelli, coportavoce nazionale dei Verdi e consigliere comunale a Taranto. "Ora queste risorse della famiglia Riva saranno utilizzati per realizzare gli interventi sugli impianti dello stabilimento Ilva di Taranto previsti dall'Aia. Ma un interrogativo sorge spontaneo: chi pagherà le bonifiche per risanare i terreni agricoli contaminati dalla diossina, le falde e il mare inquinato e i danni alle parti civili? Arpa Puglia - aggiunge Bonelli - ha stimato che i danni provocati dall'inquinamento sono intorno ai 4-5 miliardi di euro. Dove sono i soldi per fare le bonifiche e più precisamente i Riva avranno disponibilità economiche tali da applicare il principio chi inquina paga? E' legittimo, purtroppo, pensare che, come sempre, le bonifiche in Italia non si faranno e il disastro ambientale provocato dall'Ilva sui terreni, le falde e nelle aree circostanti rimarrà lì per sempre. I soldi sequestrati ai Riva, sbloccati per legge, andranno ad essere investiti sugli impianti ma le bonifiche non le farà nessuno e il disastro ambientale rimarrà lì come un monumento a futura memoria, monumento di cui faremo volentieri a meno".
Per il segretario provinciale del Pd, Walter Musillo, invece, si tratta "di un risultato straordinario che ripaga dell’impegno profuso il Pd e tutti coloro che si sono battuti per tenere insieme due diritti fondamentali: l’ambiente e il lavoro. Questa scommessa, in cui i democratici hanno caparbiamente creduto e che ha prodotto ben 5 provvedimenti legislativi, oggi sta avendo successo. Le leggi approvate per Taranto stanno funzionando non solo perché consentono di mettere a disposizione del risanamento ambientale importanti risorse, ma anche perché consentono di snellire le procedure burocratiche e, quindi, di procedere in tempi brevi ad attuare le prescrizioni dell’Aia, diventata legge, che rappresentano l’unico modo per rendere l’azienda siderurgica ecosostenibile. Invece, - conclude Musillo - chi ha scommesso sul fallimento della possibilità di coniugare ambiente e lavoro ed ha puntato sulla chiusura della fabbrica, oggi non può che riconoscere la validità delle leggi approvate per Taranto. Il provvedimento di sbocco di 1,2 miliardi rappresenta l’apertura di una fase nuova che contribuisce a salvaguardare i posti di migliaia di lavoratori ma rappresenta, con i lavori di ambientalizzazione, anche una importante opportunità per l’economia del territorio".