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Giornale di Taranto - LAVORO - Salario minimo, Stefàno scrive al premier Renzi
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Mercoledì, 08 Ottobre 2014 18:18

LAVORO - Salario minimo, Stefàno scrive al premier Renzi In evidenza

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"Il dibattito in corso sul salario minimo, così giustamente sentito dal suo governo è, senz’altro, un tema di rilevante importanza che auspico fortemente trovi l’accordo di tutte le parti politiche e sociali per giungere ad una definitiva quanto positiva conclusione". Il sindaco Ezio Stefàno proprio non riesce a stare più di una settimana senza scrivere lettere soprattutto quelle indirizzate al presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi. Allora, eccolo tornare a sedersi dietro la sua scrivania a palazzo di città per prendere carta e penna e tornare a scrivere al premier.

Oggetto di questo nuovo intervento non le ben note emergenze ambientali bensì la questione del salario minimo da garantire a quella fetta, ben ampia, di lavoratori privi di qualsiasi forma di tutela. Il salario minimo è la più bassa paga oraria, giornaliera o mensile che in taluni stati i datori di lavoro devono per legge corrispondere a impiegati e operai. Introdotte per la prima volta in Australia e Nuova Zelanda alla fine del diciannovesimo secolo, le leggi sul salario minimo sono state poi introdotte in molti altri Paesi del mondo, e sono oggi in vigore in molti Stati.

In Italia esistono pensioni minime, mentre un livello di salari minimi non è previsto da leggi nazionali, ma dalla contrattazione fra le parti sociali. Gli stage e i contratti a progetto non fanno riferimento ad alcun contratto nazionale di lavoro e ad un livello di inquadramento con il relativo salario base: i rapporti di lavoro regolati da queste tipologie contrattuali non prevedono alcun salario minimo.

"Mi preme in proposito - scrive ancora Stefàno - manifestarle tutto il mio più vivo apprezzamento per questa iniziativa da lei intrapresa in quanto va a tutela di quei lavoratori  più svantaggiati, più deboli, non coperti dalle maglie dei contratti collettivi nazionali e li garantisce da qualunque forma di sfruttamento. Il salario minimo, nella sua capacità di restituire una dimensione sociale ai lavoratori, concorre ad incentivare i consumi, migliorando  l’economia e può essere valido strumento per contrastare l’attuale fase di crisi che sta attraversando il nostro Paese. Ho inteso inviarle questo breve ma significativo messaggio di condivisione e di sostegno all’iniziativa intrapresa,- conclude il sindaco -  in quanto garantisce il diritto di cittadinanza e allevia l’impegno che fortemente sostengono i Comuni nella loro quotidiana azione di attuazione del principio di sussidiarietà".

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Ottobre 2014 18:35