Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - TEMPA ROSSA - Bonelli: "Incomprensibili le incertezze del Comune di Taranto"
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 170

Sabato, 20 Settembre 2014 16:46

TEMPA ROSSA - Bonelli: "Incomprensibili le incertezze del Comune di Taranto" In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)
Quanto approvato l'altro ieri dalla giunta comunale a proposito del progetto Tempa Rossa non convince Angelo Bonelli. Secondo il coportavoce nazionale dei Verdi e Consigliere comunale Verdi per Taranto respira, le prime dichiarazioni rilasciate dall'assessore all'ambiente Enzo Baio, che ha spiegato i contenuti della delibera della giunta, lasciano "fortemente perplessi" soprattutto per il fatto che la delibera approvata  invita il consiglio comunale, nell’ambito dell’approvazione del Piano regolatore portuale, "ad impedire la realizzazione delle opere connesse al progetto denominato «Tempa Rossa». La delibera - aggiunge Bonelli - farebbe qualche  cenno alla direttiva Seveso  e si soffermerebbe sui problemi ambientali. Il provvedimento della giunta Stefàno non direbbe altro  perché lascerebbe  al Consiglio comunale la decisione finale. Se quanto dichiarato dall'assessore Baio fosse confermato ci troveremmo di fronte ad un atto assolutamente inefficace, impugnabile e, per essere educato, approssimativo".
Quattro sarebbero, per Bonelli, i motivi che renderebbero impugnabile la delibera. "La legge urbanistica n.1150, e successive modifiche, - spiega Bonelli - assegna ai comuni attraverso il suo organo esecutivo, la giunta, la pianificazione urbanistica e quindi le varianti urbanistiche. In questo caso il sindaco Stefàno fa una delibera  di indirizzo e non una variante in cui invita il consiglio comunale a  modificare la variante del porto per dire no a Tempa Rossa. Perché - si chiede il consigliere comunale - la giunta del comune di Taranto non ha approvato direttamente la variante invece di una delibera di indirizzo?".
Inoltre, secondo il coportavoce nazionale dei Verdi e consigliere comunale, quando si approvano le varianti urbanistiche "queste devono essere accompagnate da elaborati tecnici, planimetrie che indichino la tipizzazione delle aree, i vincoli e una normativa allegata che  definirebbe lo stop alla realizzazione dei depositi di Tempa Rossa e del prolungamento de moli necessari. Di tutto ciò non mi pare ci sia traccia nella delibera della giunta come spiegata dall'assessore Baio.
Non solo, Bonelli punta il dito anche sul fatto che, a suo parere, la giunta del comune di Taranto "dimostra anche una sconcertante mpreparazione nel fare atti di questo genere. Purtroppo con il decreto Sblocca Italia, approvato dal governo 2 settimane fa, è stata introdotta una norma, l'art.38 comma 1-2-3, che dichiara che  le infrastrutture energetiche sono opere di interesse strategico nazionale, introducendo un'unica autorizzazione governativa la quale,laddove si rendesse necessario, autorizza anche le varianti urbanistiche necessarie. Cosa significa? Significa che il governo Renzi si sostituisce al comune di Taranto in materia urbanistica per la realizzazione del Tempa Rossa".
Invece, fa presente Bonelli, la procedura da seguire, insieme ad una corretta variante urbanistica del porto che dica no a Tempa Rossa, "è la procedura di variante urbanistica prevista dalla direttiva europea Seveso e recepita dalla  legislazione italiana in particolare con il DM 9 maggio 2001. E' la direttiva che parla del rischio di incidenti rilevanti per impianti presenti, variazioni di impianti esistenti e di quelli in previsione. La presenza di due serbatoi insieme alla raffineria e a tutte le altre attività ad alto rischio presenti sul territorio tarantino devono portare a dire e scrivere nelle planimetrie che non possono essere aggiunti altri rischi e inquinamento. Da tempo - ricorda Bonelli - chiedo al comune di avviare questa procedura. L'applicazione della direttiva Seveso da parte del comune di Taranto  neutralizzerebbe anche gli effetti del decreto Sblocca Italia, perché la legislazione italiana non può violare quanto previsto dalla direttiva europea e quindi il comune sarebbe tutelato dal punto di vista giuridico e di fronte a eventuali ricorsi Eni". 
Alla luce di queste considerazioni, quello che Bonelli non riersce ancora a capire sono "queste continue incertezze nel recepire la direttiva Seveso da parte del comune di Taranto. Perchè il comune di Taranto, in questi ultimi 10 anni, non ha mai recepito la direttiva Seveso come fatto da altri comuni in Italia, con problemi notevolmente minori di quelli di Taranto, come ad esempio il comune di Trofanello in Piemonte? Forse - è la risposta che si dà l'esponente dei Verdi - perchè avendo il comune dato parere favorevole al progetto Tempa Rossa sia in sede di Ctr (comitato tecnico regionale) e nel passato, teme  eventuali richieste di risarcimento danni da parte dei soggetti proponenti il progetto Tempa Rossa? Anche la giunta regionale della Puglia ha dato parere favorevole al progetto Tempa Rossa nonostante un parere negativo di Arpa Puglia che denuncia che, con i serbatoi che devono essere mantenuti ad una temperatura costante di 40°, vi sarebbe un'immissione di Ipa che - conclude Bonelli - si andrebbero a sommare già ad una situazione critica  dal punto di vista ambientale per Taranto la cui situazione è nota".