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Giornale di Taranto - TARANTO - Cedimento strutturale in Città Vecchia, in via Duomo.
Giovedì, 14 Agosto 2014 08:42

TARANTO - Cedimento strutturale in Città Vecchia, in via Duomo. In evidenza

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Il punto di vista di Lino De Guido - Associazione Le belle città

 

“La Città Vecchia si sbriciola. La causa? Non regge più al peso delle chiacchiere e al pesante fardello a cui è sottoposta quotidianamente. Le costruzioni popolari e le dimore nobiliari, abbandonate all’incuria e all’inciviltà del privato e del pubblico, si ribellano e non sono più disposte a sopportare le nobili intenzioni, le roboanti dichiarazioni, gli interessanti convegni, i buoni propositi, le coraggiose iniziative, che durano lo spazio di un mattino, per continuare a vivere nel degrado”.  Incominciava così il comunicato inviato alle redazioni lunedì 10 febbraio u.s. all’indomani del crollo di via di mezzo.  

Sono trascorsi sei mesi e ci ritroviamo a fare i conti con un ennesimo cedimento strutturale, figlio dell’incuria e dell’inciviltà del privato, che scientemente ha deciso di abbandonare l’isola senza provvedere a mettere in sicurezza l’immobile.

In questo arco di tempo, la Città vecchia è stata teatro di un cartellone di convegni, che hanno visto il protagonismo delle Istituzioni e delle Associazioni di categoria e professionali. Chiediamo agli scienziati che si aggirano in Piazzetta San Francesco: quali benefici hanno prodotto? Quali le risultanze? E quali sono gli atti concretamente sperimentati? Perché non l’abbiamo ancora percepito.  

In merito all’ultimo crollo, vogliamo precisare che, a parer nostro, è falsa la rappresentazione della donazione, poiché l’atto compiuto dai proprietari dello stabile di via Duomo non ha nulla a che spartire con il gesto del dono; è più corretto affermare che dinanzi ad un serio problema abbiano deciso di consegnarlo alla responsabilità della Curia.

Dobbiamo essere consapevoli che nei prossimi mesi, a causa e a seguito delle copiose piogge che si abbatteranno sul territorio, si verificheranno altri episodi simili, poiché ci sono stabili tenuti in piedi da un fitto ingorgo di tubi innocenti.

Mettere in sicurezza il territorio è la priorità che comporta però investimenti economici non indifferenti per il Comune. E’ doveroso salvaguardare l’immenso patrimonio della Città Vecchia ed è necessario agire con cura e tempestività, prima che si verifichi l’imponderabile.

Ribadiamo, ancora una volta, che occorrerebbe agire in favore del terzo settore, stipulando convenzioni per la rigenerazione e la gestione degli spazi pubblici; agire nei confronti del privato, sanzionando le famiglie proprietarie dei palazzi che contravvengono alle regole della convivenza e della cittadinanza, e, allo stesso tempo, premiando gli atti e i comportamenti dei privati che valorizzano l’ambiente urbano; agire rapidamente per adottare soluzioni efficaci alla tutela del patrimonio pubblico.

Continuiamo a credere che tutto ciò che non può più essere salvaguardato, ristrutturato e rigenerato, debba essere demolito al fine di restituire decoro e bellezza al centro storico della nostra città. I ruderi sventrati, distrutti, privi di vita e pieni di rifiuti, puntellati da lastroni di acciaio, che ancora oggi abitano l’Isola, non hanno più alcun valoro storico-architettonico.

Lino De Guido