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Giornale di Taranto - AMBIENTE SVENDUTO-APPELLO/ Vendola assente in aula. Prossima udienza il 17 maggio
Venerdì, 19 Aprile 2024 14:30

AMBIENTE SVENDUTO-APPELLO/ Vendola assente in aula. Prossima udienza il 17 maggio In evidenza

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 È cominciato alle 10.15, con l’ingresso in aula della Corte d’Appello, il processo di secondo grado “Ambiente Svenduto”. L’accusa è rappresentata in aula dal procuratore generale Antonio Maruccia, dal pg Mario Baruffa e dai pubblici ministeri Remo Epifani, Raffaele Graziano e Giovanna Cannalire. Non è presente in aula l’ex presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, mentre c’è l’ex presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, che sono tra gli imputati. Oltre alle 39 persone fisiche, il processo riguarda anche 3 società. Si tratta del processo relativo al disastro ambientale contestato al gruppo industriale Riva con la precedente gestione dell’Ilva di Taranto. È il processo originato dai primi arresti e dal sequestro degli impianti dell’area a caldo dello stabilimento di Taranto avvenuto a luglio del 2012. Oltre ai rappresentanti diretti di quella che anni fa era la proprietà dell’azienda, i fratelli Nicola e Fabio Riva, coinvolti anche diversi ex dirigenti e manager dell’azienda, come l’ex direttore del sito di Taranto, Luigi Capogrosso, e l’ex responsabile delle relazioni istituzionali dell’azienda, Girolamo Archinà. Il processo di secondo grado arriva a quasi tre anni dalla conclusione del primo, che a maggio 2021 - dopo ben 330 udienze - si chiuse con 26 condanne nei confronti dirigenti della fabbrica, manager e politici, per complessivi 270 anni di carcere. 

La prima udienza tenutasi oggi in Corte d’Appello a Taranto è durata poco più di un’ora ed è stata dedicata alla costituzione delle parti e alla calendarizzazione delle udienze.La Corte, presieduta dal giudice Antonio Del Coco, affiancato dal giudice Ugo Bassi e dalla giuria popolare, deciderà in una delle prossime udienze in merito all’istanza degli avvocati di alcuni imputati che hanno chiesto il trasferimento del processo a Potenza poiché risiedendo a Taranto i giudici del collegio sono anch’essi da considerarsi parti lese. Analoga istanza fu già avanzata in Corte d’Assise, nel processo di primo grado concluso a maggio 2021, ma respinta dalla Corte che decise il mantenimento del processo a Taranto.