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Giornale di Taranto - STRAGE SUL LAVORO/ Un operaio di San Marzano tra le vittime esplosione nella centrale di Suviana in Appennino bolognese
Mercoledì, 10 Aprile 2024 10:36

STRAGE SUL LAVORO/ Un operaio di San Marzano tra le vittime esplosione nella centrale di Suviana in Appennino bolognese In evidenza

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C è un uomo originario di San Marzano Mario Pisani di 73 anni tra le vittime della tragedia che si è verificata ieri alla centrale idroelettrica Enel di Bargi, nel bacino di Suviana nel Bolognese intorno alle 15. Il bilancio, purtroppo ancora provvisorio, è tragico: tre morti, cinque feriti e quattro dispersi. Difficili le operazioni di recupero degli operai e tecnici che stavano operando nell’impianto, in tutto 12 lavoratori, tutti di ditte esterne tranne un ex dipendente di Enel. Il Comune di Camugnano, dove c’è la centrale, spiega che uno dei due gruppi di produzione di energia era in manutenzione straordinaria e oggi era previsto il collaudo. Ma all’accensione c’è stato lo scoppio. “Un inferno” le parole dei sindaci dei Comuni montani della zona.

Avevano fra i 35 e i 73 anni, le tre vittime identificate nella strage di Suviana. Si tratta di Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni e Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina). Proseguono le ricerche, particolarmente complicate, dei quattro dispersi. Nel giro di poche ore, San Marzano, Comune del Tarantino, ha dovuto registrare due morti sul lavoro. È infatti di San Marzano anche uno degli operai morti nell’esplosione della centrale di Suviana. Si tratta di Mario Pisani, 64enne, nato a Taranto ma residente a San Marzano. E ieri mattina questo comune è stato scosso dalla morte di un altro operaio, Angelo Cotugno, 59enne, operaio edile della Semat, folgorato da una scossa mentre era al lavoro in un cantiere stradale alle porte di Taranto, impegnato ad eseguire un getto di calcestruzzo. “Ieri sera  la notizia cominciava a circolare. Questa la mattina la conferma, ancora una volta terribile, inaccettabile. In un giorno San Marzano perde due suoi cittadini sul lavoro. Giorni che difficilmente scorderemo. Anche Mario perde la sua vita lavorando. Una strage senza fine in un Paese che si definisce civile ed avanzato. Alla famiglia, ai suoi affetti più cari, giunga un forte abbraccio da tutta la comunità”. Sono le parole del sindaco di San Marzano Francesco Leo. 

Lu.Lo.