Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - LA MANIFESTAZIONE/ Michele Riondino: nessuno vuole affrontare il caso Taranto
Mercoledì, 17 Gennaio 2024 07:13

LA MANIFESTAZIONE/ Michele Riondino: nessuno vuole affrontare il caso Taranto In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

“Il problema di Taranto, dell’inquinamento e del rapporto tra la città e la grande industria, è un problema che nessuno vuole affrontare e che bisogna tenere sotto silenzio. Nessuno vuole affrontarlo per quello che è”. Lo ha detto l’attore Michele Riondino intervenendo questa sera a Taranto ad un’assemblea di cittadini in piazza Immacolata, nel centro della città, sul problema di Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva. Riondino é anche regista e attore di “Palazzina Laf”, film uscito di recente nelle sale, che narra di una storia di mobbing avvenuta anni fa nel siderurgico ai danni di un gruppo di operai quando la fabbrica era in mano al gruppo Riva. Vicenda finita anche in Tribunale. Per Riondino, “é dal 2012 diciamo che quella fabbrica non la si può chiudere da un giorno all’altro. E chiediamo alle istituzioni, ai sindacati, ai poteri dello Stato, di occuparsi delle bonifiche. Di pensare, o almeno immaginare, un piano di bonifiche. In questo piano Taranto - prosegue Riondino - noi abbiamo proposto di utilizzare la forza lavoro che è in cassa integrazione. Noi abbiamo oltre 4.500 cassintegrati che stanno a casa senza far nulla e non contribuiscono neanche alla società. Sono a casa come confinati, come la palazzina Laf, e danno un cattivo esempio. Stanno a casa e si portano mezzo stipendio senza far nulla. Noi abbiamo chiesto di formare questa forza lavoro per creare una specialistica in più. Noi avremmo bisogno di bonificare il territorio. Chiediamo - dice Riondino - di formare quei lavoratori che non stanno lavorando, per il futuro, per il lavoro di domani, che sono le bonifiche. Siamo stati specialisti nella produzione di acciaio? Potremmo diventare specialisti nella bonifica del territorio. Bagnoli - sostiene Riondino - ci insegna che lavorare sulle bonifiche fa anche aumentare il prezzo di acquisto degli immobili. Oggi a Bagnoli una casa costa di più. Oggi una casa al rione Tamburi di 80 metri quadri costa 15mila euro”. Riondino polemizza infine con l’ex ministro Carlo Calenda: “Miglior esperto della materia? Bisognerebbe venire qui a parlare con noi - dichiara -. Non avremmo magari i titoli di studio di Calenda, ma conosciamo molto meglio la questione”.