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Giornale di Taranto - EX ILVA-TARANTO/ Inchiesta sulle emissioni di benzene: i CC del Noe acquisiscono nuovi documenti
Mercoledì, 10 Gennaio 2024 10:26

EX ILVA-TARANTO/ Inchiesta sulle emissioni di benzene: i CC del Noe acquisiscono nuovi documenti In evidenza

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Prosegue l’inchiesta della Procura di Taranto e il lavoro dei Carabinieri del Noe ( Nucleo operativo ecologico) sulle emissioni di benzene dal siderurgico di Taranto di Acciaierie d’Italia, ex Ilva. Da quanto apprende AGI, i Carabinieri del Noe nelle scorse ore sono andati in azienda per acquisire informazioni supplementari e documenti su una vicenda risalente a diversi mesi fa. Già in precedenza il Noe è stato in fabbrica per il benzene. Un inquinante che, secondo le rilevazioni Arpa Puglia, l’Agenzia per l’ambiente della Regione, nel 2023 ha avuto una media annuale di 3,7 microgrammi per metro cubo di aria contro la media di 3,2-3,3 microgrammi per metro cubo di aria del 2022. Le norme prevedono come valore limite 5 microgrammi. Acciaierie è nei limiti, ma tuttavia il trend del benzene da un anno all’altro è in rialzo.  Già diverse settimane addietro i Carabinieri del Noe sono stati nel siderurgico e al direttore, Vincenzo Di Mastromatteo, hanno notificato un provvedimento relativo all’acquisizione di documenti sul controllo degli impianti. La Procura - attraverso i sostituti Mariano Buccoliero e Francesco Ciardo - ipotizza i reati di inquinamento ambientale e getto pericoloso di cose. Il benzene è da mesi nel mirino.  Sono state le autorità sanitarie e l’Arpa Puglia ad evidenziare al Comune di Taranto che le emissioni di questo composto chimico ritenuto cancerogeno sono in aumento da qualche tempo.

Dai rilievi fatti da Arpa Puglia emerge che all’inizio del 2023 le emissioni di benzene (riferite sempre a valori medi mensili) hanno avuto un’accelerazione. Nel rione Tamburi (quartiere molto vicino all’acciaieria), la centralina di via Orsini ha segnalato a gennaio 2023 - dati Arpa - 5,9 microgrammi per proseguire con 4,6 a febbraio, 5 a marzo, 3,9 ad aprile, 2,8 a maggio e 3,1 a giugno scorso, ultimo dato disponibile. I valori più bassi si riscontrano invece alla portineria C della fabbrica (intorno all’1 e spesso anche meno), quelli più alti, invece, in cokeria (a febbraio e aprile si è toccato, rispettivamente, 46,5 e 45,7 microgrammi, salvo poi scendere al 26,9 di giugno; ma qui non valgono i valori limite di 5 microgrammi e il personale è munito di dispositivi di protezione). Un altro dato monitorato è quello della centralina parchi, molto vicina alla città, dove il benzene a gennaio e ad aprile ha toccato, rispettivamente, 7,6 e 7,7 per scendere poi a 4,4 e 4,8 a maggio e giugno.  Va detto che già a gennaio 2023 Arpa segnalava ad Acciaierie, ma anche a Ilva in amministrazione straordinaria,proprietaria degli impianti, al ministero dell’Ambiente e ad Ispra, che nei primi 11 mesi del 2022 si sono registrati dati in aumento. A via Orsini una media di 3,3 microgrammi contro 1,3 del 2019, 2,8 del 2020 e 2,9 del 2021. A via Machiavelli una media dell’1,9 contro 0,8 del 2018, 1,7 del 2020 e altrettanto del 2021. Alla centralina parchi, a ridosso del rione Tamburi, la media dei primi 11 mesi del 2022 è stata di 5,2 contro 1,4 del 2019, 3,9 del 2020 e altrettanto del 2021. In definitiva, le emissioni sono rimaste sotto la media dei 5 microgrammi, ma la tendenza è al rialzo.