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Giornale di Taranto - EX ILVA- TARANTO/ Arpa Puglia: la nube non ha avuto effetti significativi sulla qualità dell aria, nessun superamento dei limiti di legge
Venerdì, 05 Gennaio 2024 20:57

EX ILVA- TARANTO/ Arpa Puglia: la nube non ha avuto effetti significativi sulla qualità dell aria, nessun superamento dei limiti di legge In evidenza

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\\\\\\\"In tutte le centraline, sia interne che esterne, allo stabilimento, gli andamenti degli inquinanti sono privi di variazioni anomale e non mostrano significative ricadute sulla qualità dell’aria ambiente associabili all’evento emissivo. In ogni caso, non sono stati superati i valori limite prescritti dal D. Lgs. n.155/2010, anche in considerazione della durata dell’evento\\\\\\\". Lo dichiara Arpa Puglia, l’Agenzia di protezione dell’ambiente che fa capo alla Regione, dopo aver analizzato quanto accaduto due giorni fa all’interno dello stabilimento di Taranto di Acciaierie d’Italia (ex Ilva) quando un\\\\\\\'intensa e ampia nube rossastra di polveri e fumo si è sollevata dall’acciaieria 2 del siderurgico dirigendosi verso il vicino quartiere Tamburi.

Sulle prime si è parlato di slopping, fenomeno inquinante che spesso si è verificato nel reparto dell’acciaieria, ma le verifiche fatte hanno escluso lo slopping, escluso anche dalla stessa azienda. Si tratterebbe infatti di un fenomeno emissivo riconducibile al processo di trasformazione della ghisa in acciaio. Adesso Arpa assicura che non ci sono stati impatti inquinanti.   

\\\\\\\"L’analizzatore di PM10 (che fornisce dati con frequenza bi-oraria), ubicato nella centralina di Tamburi-via Orsini, alle ore 10 del 3 gennaio ha misurato una concentrazione di PM10 pari a 195 microgrammi per metro cubo di aria ambiente. Questo valore di picco - dice Arpa - non ha tuttavia causato un superamento del valore limite giornaliero di PM10 fissato a 50 grammi per metro cubo. Infatti, la concentrazione media giornaliera misurata dalla centralina è stata pari a 47 grammi/metro cubo\\\\\\\".

Arpa precisa che \\\\\\\"sono avvenuti due eventi di emissione non convogliata, con fuoriuscita di fumi rossastri dalle pareti laterali e dal basso, oltre che dal tetto del capannone ACC2, conseguenti allo sversamento di ghisa liquida dalla siviera durante il caricamento nel convertitore. I due eventi sono stati consecutivi, per caricamenti su due diversi convertitori\\\\\\\".

Inoltre, spiega Arpa, “è stato anche effettuato un approfondimento dei dati orari di monitoraggio della qualità dell’aria (benzene, PM10, PM2.5, IPAtot, H2S, ozono, NO2 e CO) registrati nelle ore in cui si è verificato l’evento emissivo, sia all’esterno che all’interno del perimetro dello stabilimento, a confronto col giorno precedente e successivo. I dati considerati sono quelli delle centraline afferenti alla Rete Regionale di Qualità dell’aria presenti nell’area del Comune di Taranto e quelli delle centraline afferenti alla rete privata di Acciaierie d’Italia”. Tutte le risultanze acquisite, conclude Arpa, ora “saranno trasmesse agli enti competenti”.