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Giornale di Taranto - EX ILVA-TARANTO/ Caso di slopping. Gli attivisti: andremo in Procura. Michele Riondino: ci vorrebbe una rivoluzione. Acciaierie d Italia: non è stato slopping
Mercoledì, 03 Gennaio 2024 16:27

EX ILVA-TARANTO/ Caso di slopping. Gli attivisti: andremo in Procura. Michele Riondino: ci vorrebbe una rivoluzione. Acciaierie d Italia: non è stato slopping In evidenza

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Un caso di slopping, emissioni non convogliate, è stato segnalato dal sito web VeraLeaks.

 <Impressionante slopping - scrive Luciano Manna, attivista  -alle 9.10 di oggi dall’ acciaieria 2 dell’ex Ilva Acciaieria d’Italia. Come abbiamo già fatto in altre occasioni è nostra intenzione rivolgerci alla Procura.>

Nel messaggio scritto su fb che accompagna le immagini, Manna ricorda le dichiarazioni rese nel 2013 in Tribunale da un fiduciario della famiglia Riva: <Io ho vissuto a Genova dove non potevamo assolutamente fare nessun, nessunissimo slopping perché ci avrebbero chiuso>.

Parole che suonano tremendamente attuali perché a Taranto, dove il tempo sembra essersi fermato, le cose continuano a funzionare diversamente.

Il fenomeno dello slopping - come spiega Ispra-è caratterizzato da emissione di una nube rossastra che si sprigiona dal tetto delle acciaierie a causa della formazione di scoria in eccesso dentro il convertitore e traboccamento al di fuori dello stesso ed è costituito da un fumo di ossidi di ferro.  Scrive Michele Riondino sulla sua pagina Faceboo: <

Questo è l’augurio  che Acciaierie d Italia e Arcelor Mittal fanno alla città di Taranto. Uno dei più esemplari slopping mai visti. Una nuvola carica di biossido di carbonio che alle 9:00 di mattina gli alunni delle scuole materne, elementari e medie del rione tamburi potranno respirare a pieni polmoni. A quanti sarà fatale questa boccata a pieni polmoni? Sarebbe interessante saperlo, ma è impossibile. Ed è proprio su questa inconsapevolezza che le istituzioni e le parti sociali affidano la la loro dichiarazione di innocenza. Finché non verrà provata la causa effetto di questo tipo di fenomeni nessuni tra ADI, Arcelor mittal, governo italiano, sindacati di base potranno essere accusati di essere mandanti ed esecutori. La magistratura non può nulla se dall’altra parte del nostro ordinamento costituzionale ci saranno partiti che continueranno a far finta di nulla o peggio, ad ignorare che nonostante quella fabbrica non produca più l’acciaio di cui l’Italia ha bisogno, non da più da lavorare a nessuno, lasciando a casa sotto una misera paga, lavoratori che sono totalmente inutili alla crescita del paese. Finché l’ordine della giustizia non sarà ristabilito, donne uomini vecchi e bambini di Taranto continueranno ad ammazzarsi tra loro. Dentro quei capannoni ci sono i padri dei bambini che moriranno domani, i mariti delle mogli che creperanno dopodomani, sono i figli di quei tarantini che non diventeranno mai nonni. Ci vorrebbe una rivoluzione, una vera rivolta che parta dall’interno di quella fabbrica di morte e che si espanda poi a tutta la città. Ci sarebbe bisogno di un organo sindacale che si dichiari finalmente estraneo e non più complice di questa ecatombe di stato. Ci vorrebbe rabbia e orgoglio ma temo che siano state comprate per 20 euro alle ultime elezioni. Buonanotte Taranto, sarebbe bello ritrovarti al risveglio.>

Su caso interviene Acciaierie  d Italia con un comunicato che di seguito pubblichiamo: Con riferimento a notizie stampa inerenti un presunto fenomeno di slopping che si sarebbe verificato nella mattinata di ieri nello Stabilimento di Taranto, Acciaierie d Italia informa che l evento non risulta riconducibile a slopping. 

Lu.Lo.