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Giornale di Taranto - SU RAIUNO/ Grandi ascolti per la serie sul caso Claps con una strepitosa Anna Ferruzzo nel ruolo della madre di Elisa
Giovedì, 09 Novembre 2023 09:31

SU RAIUNO/ Grandi ascolti per la serie sul caso Claps con una strepitosa Anna Ferruzzo nel ruolo della madre di Elisa In evidenza

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E\' una strepitosa Anna Ferruzzo nella fortunata serie televisiva appena conclusa su Raiuno Per Elisa - Il caso Claps, regia di Marco.

La attrice tarantina interpreta magistralmente Filomena, la madre della giovane assassinata il 12 settembre 1993 per mano di Danilo Restivo. Un caso che fece discutere e che tuttora presenta molti lati oscuri.

E\' tangibile nella interpretazione di Anna Ferruzzo, nella determinazione del suo sguardo, nei silenzi, nella espressione che certifica in ogni piega il più grande e insanabile dei dolori, una intensità che porta il telespettatore a immedesimarsi. 

<Un ruolo difficile ed emozionante - racconta Anna  Ferruzzo- Filomena mi ha stretto in un abbraccio, che ancora mi commuove, e mi ha detto: metteteci il cuore perché noi il cuore lo abbiamo perso. Filomena Claps e la drammatica vicenda di sua figlia Elisa fanno parte dei miei ricordi di ragazza, di quando vivevo ancora in famiglia e con mia madre commentavamo questa drammatica storia. La forza di questa donna, la sua determinazione, i suoi appelli in tv per chiedere che fosse fatta verità e giustizia per sua figlia, mi emozionavano sempre e i suoi occhi profondi pieni di dolore trafiggevano l\'anima. Perdere una figlia e per 17 anni non sapere che cosa ne sia stato di lei credo che sia una tortura senza fine, un inferno sulla terra. Una storia talmente dolorosa e incredibile da non sembrare vera. Dopo 17 anni la  giustizia è arrivata, ma la verità ancora no, non ancora, non del tutto. Interpretare Filomena per me è stato un privilegio, una grande gioia ed una immensa responsabilità. Il giorno in cui è venuta a conoscerci sul set, mi ha abbracciato forte e con voce emozionata e tremante si è raccomandava che ci mettessimo il cuore. Abbiamo pianto tutti.

Questo sarà senza dubbio uno dei ricordi più teneri e struggenti che il mio strano e difficile lavoro mi avrà regalato. Grazie a Marco Pontecorvo per avermi scelta e diretta in una storia  che sicuramente non dimenticherò>.

La serie è stata premiata da pubblico, con un boom di ascolti, e critica.

<La forza che questa storia riesce a sprigionare anche oggi su vari fronti - scrive Tvblog-fa sì che per raccontarla non ci sia stato bisogno di aggiungere altro o di inventarsi colpi di scena ad hoc. Il caso Claps si è chiuso ma al tempo stesso resta una pagina aperta della nostra cronaca nazionale: ed è questo che vuole fare la serie tv, ovvero incentivare il ricordo di Elisa e di come il suo caso sia stato gestito.>

Sul Corriere della Sera il

critico Aldo Grasso sottolinea che <Per diciassette anni la famiglia Claps non ha trovato risposte, nonostante i numerosi sospetti che aveva sulla colpevolezza di Restivo. Un arco di tempo in cui Restivo ha avuto modo di uccidere ancora, in Inghilterra. Sul caso, di cui la tv si è occupata più volte, è stato scritto un libro Blood on the altar di Tobias Jones da cui, adesso, con la consulenza della famiglia Claps, è stata tratta una miniserie in sei episodi: Per Elisa - Il caso Claps, regia di Marco Pontecorvo (Rai1, disponibile in anteprima su RaiPlay).

 Per  Elisa è la storia dell’ininterrotta battaglia di Gildo Claps (Gianmarco Saurino) e della sua famiglia per fare luce sulla scomparsa di Elisa, assicurare il suo assassino alla giustizia e sul perché la verità sia potuta rimanere oscurata per così tanto tempo. Certo, uno dei compiti del servizio pubblico è tenere viva la memoria su situazioni clamorose come la sparizione di Elisa, ma qui si parla di fiction, di regia e di recitazione. La miniserie è girata nello stile delle ricostruzioni che Lio Beghin faceva per Telefono giallo e Chi l’ha visto? : molta attenzione alla realtà dei fatti, stile quasi dimesso, da cronaca giudiziaria.

I due nuclei narrativi su cui si costruisce il racconto riguardano gli errori, le disattenzioni e le sviste con cui sono state condotte le indagini (salvate invano dal poliziotto buono)e il ruolo di Danilo Restivo (Giulio Della Monica), che appare fin dalle prime inquadrature come il colpevole (il che, dal punto di vista narrativo, toglie non poca tensione).Restano le domande di fondo: la vicenda di Elisa nasce da leggerezze nelle indagini o da tentativi di coprire l’assassino? Chi aveva interesse a nascondere la verità? >

<Abbiamo scandagliato nei meandri della personalità dei personaggi per raccontarli al meglio, dandogli sfumature e profondità per renderli veri e tridimensionali- ha dichiarato il regista Marco Pontecorvo, come si legge su La Repubblica nell\'articolo a firma di Andrea Pascoli- Ognuno di loro, vittima o carnefice, ha reagito a un evento drammatico in maniera differente e con il meraviglioso cast artistico che ho avuto a disposizione abbiamo lavorato approfonditamente sulla panoramica dei personaggi che in questo caso si sviluppa lungo i diciassette anni della vicenda reale. E\' un grande privilegio per me aver potuto raccontare questa storia al pubblico televisivo italiano e internazionale, perché si tratta di una storia privata ma esemplare: una storia di ingiustizia, sofferenza e dolore, ma anche di forza, ribellione e riscatto>.

 

Lu.Lo.