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Giornale di Taranto - ANTEPRIMA/ Palazzina Laf, il film di Michele Riondino, alla Festa del Cinema di Roma
Martedì, 10 Ottobre 2023 05:59

ANTEPRIMA/ Palazzina Laf, il film di Michele Riondino, alla Festa del Cinema di Roma In evidenza

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Debutto romano per la opera prima di Michele Riondino regista. Il suo film, Palazzina Laf, sarà infatti presentato alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Gran Public.

È un film su Ilva di Taranto e in particolare sul luogo divenuto simbolico in cui venivano confinati i lavoratori scomodi.

Nel film, Riondino interpreta Caterino, l\'operaio attorno alle cui vicende ruota la storia sceneggiata dallo stesso Riondino e da Maurizio Braucci, e che trae ispirazione dai libri Fumo sulla città di Alessandro Leogrande e Dall\'Inferno di Cosimo Argentina. Con Riondino, nel cast ci sono Elio Germano, Vanessa Scalera, Eva Cela, Domenico Fortunato, Piero Pierobon, Anna Ferruzzo, Gianni D\'Addario, Marina Limosani. 

Diodato firma la colonna sonora con il brano La mia terra.

Erano 79 i lavoratori confinati nella 

Palazzina Laf, acronimo di Laminatoio a freddo e reparto di ILVA di Taranto, mandati lì a far nulla, mobbizzati. 
Siamo alla fine degli anni Novanta, precisamente nel 1997, e attraverso le storie grottesche dei protagonisti, viene messo in luce lo scandalo che fu al centro di un processo. La cosiddetta novazione del contratto, cioè la cancellazione del ruolo svolto fino a quel momento, sostituito sul contratto da una nuova posizione da operaio, che ha riguardato un gruppo di impiegati e magazzinieri che ribellandosi finirono piazzati nella Palazzina Laf. Pagati per non fare nulla, deprivati della dignità di lavoratori, si aggiravano per i corridoi, senza una scrivania o mansioni specifiche, in attesa che scadessero le otto ore di ufficio. Nel novembre del 1998, un processo condannò in tutti i gradi di giudizio i responsabili e gli alti dirigenti dello stabilimento, liberando finalmente le vittime di questi soprusi.
Il film, nello specifico, racconta la storia di
 Caterino un uomo semplice e un piuttosto rude, appartenente agli operai che lavoravano a Ilva . Caterino vive in una masseria, caduta in disgrazia, e sogna insieme alla fidanzata di trasferirsi in città. Quando i capi azienda decidono di fare di lui una spia, incaricata di individuare i lavoratori di cui è necessario liberarsi, Caterino diventa ombra dei suoi colleghi e prende parte agli scioperi soltanto per denunciarli. Quando anche lui chiede di essere trasferito alla Palazzina Laf, non sapendo bene quale degrado vi si nasconda, Caterino scoprirà che quello che credeva essere un paradiso è in realtà una machiavellica strategia per provare psicologicamente i lavoratori fino a spingerli a dimettersi o ad accettare il demansionamento. A sua spese scopre anche che da un inferno del genere non esiste una via per uscire.

Lu.Lo. 

Ultima modifica il Martedì, 10 Ottobre 2023 14:16