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Giornale di Taranto - LIBRI/ Giovedì al Caffè letterario la presentazione di “Anna sta coi morti” del tarantino Daniele Scalese
Martedì, 11 Luglio 2023 11:05

LIBRI/ Giovedì al Caffè letterario la presentazione di “Anna sta coi morti” del tarantino Daniele Scalese In evidenza

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di  Luisa Campatelli

 

Ripetere una parola, ritrovarla ovunque, come a voler trasferire nel segno sulla pagina tutto ciò che evoca, per ammansirlo, addomesticarlo, introiettarlo e liberarsene. In “Anna sta coi morti” il romanzo di Daniele Scalese pubblicato da Pidgin Edizioni accade questo, come in una spiazzante alchimia che rende familiare l’estraneo e viceversa. Dentro queste pagine ci sono la storia di un amore, la sua crisi, l’annuncio di una malattia e quello di una nascita, beffardamente e intrinsecamente insieme. Sembra un esperimento e in effetti lo è. 

“Forse dovrei passare da mamma, oggi. Voglio dirle della gravidanza”. 

Dirlo poteva darmi coraggio, come se una parola potesse produrre delle consegue. Anna si strinse a me. Sentii la vita. Poi il solito odore. La morte si era incastrata tra i capelli e i vestiti”

La scrittura di Scalese è di quelle che inchiodano, riconducendo tutto all’essenza. Il romanzo  racconta di situazioni che ci si vorrebbe strappare di dosso, come l’odore della morte, come se non ci appartenessero.

“E com’è scrivere?”

“È come riaprire i ricordi. Forse serve solo dimenticare”.

Succede, leggendo questo libro, di domandarsi se c’è un’uscita di sicurezza, per prendere una boccata d’aria, prima di tornare in profondità. Succede di sentire al tatto i luoghi che abbiamo dovuto frequentare anche quando avremmo voluto scappare: l’obitorio, il bosco, la casa in cui non si riesce più ad essere felici. 

E forse lo abbiamo fatto. Restando. In questo romanzo vita e morte combaciano. Nell’attesa. Anzi nelle attese, che sono due: quella di un figlio e quella di lutto. La verità si svela nei contrasti, oscillando tra l’intimità e la sovraesposizione mediatica della malattia, in spazi che diventano divano, cuccia, rifugio, gabbia. 

“Anna sta coi morti” sta lì a ricordarci che l’uscita di sicurezza non c’è.

“Le persone sono ciò che hanno, io avevo soltanto lei. Nello specchio del bagno mi vedevo come Anna. La malattia era anche la mia”. 

I dialoghi sembrano strappi, che lasciano brandelli di stoffa dalle forme solo apparentemente indecifrabili. Dialoghi brevi come i telegrammi, interrotti come i sogni. 

Anna sta coi morti - ha detto l’autore nell’intervista rilasciata a Gianluca Garrapa per Satifictione.eu - racconta come si aspettano una morte e una nascita, all’interno di una coppia che si sta sgretolando. La gravidanza di Anna dovrebbe compattare la coppia mentre la malattia ne accelera l’allontanamento: il libro è un gioco a chi tira di più”.

La corda però non si spezzerà, forse…

Daniele Scalese nasce a Taranto e vive a Milano. Ha pubblicato due romanzi (Le streghe, Virgilio, e Non desiderare la roba d’altri, Porto Seguro) e racconti per Risme, Gradozero, Sulla quarta corda, La Repubblica, Lorem Ipsum.

“Anna sta coi morti” sta viaggiando per l’Italia. Giovedì 13 approda a Taranto. Daniele Scalese sarà ospite di Casa del Libro Mandese. La presentazione si svolgerà a partire dalle 19 al Caffe Letterario Cibo per la Mente.

Dialoghera con l’autore Marina Longo. Seguiranno altre presentazioni pugliesi, il 16 all’Arci Rubik di Guagnano, il 23 sul sagrato della Cattedrale di Nardò, il 28 a Gallipoli.

 

Ultima modifica il Martedì, 11 Luglio 2023 19:52