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Giornale di Taranto - TARANTO ECO FORUM/ Il ministro dell’Ambiente: “innovazione fondamentale per superare le questioni ambientali”
Giovedì, 25 Maggio 2023 20:05

TARANTO ECO FORUM/ Il ministro dell’Ambiente: “innovazione fondamentale per superare le questioni ambientali” In evidenza

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 “La storia ambientale di Taranto é assai travagliata. Il Governo e il ministero hanno accettato la sfida della transizione ecologica sino in fondo. Dobbiamo porre oggi le premesse per raggiungere i target di decarbonizzazione con una solida sicurezza energetica, diversificando le fonti di approvvigionamento e aprirsi alle rinnovabili, sbloccando e semplificando procedure”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in un messaggio video alla prima giornata di Taranto Eco Forum 2023 promosso da da Ferrara Expo ed Eurota ETS. “Dobbiamo valorizzare - ha aggiunto - le ricchezze dell’ecosistema del Mezzogiorno e il nostro posizionamento nel Mediterraneo, centrale. Con il contributo decisivo dell’innovazione possiamo superare le tante questioni ambientali esistenti, risanando e recuperando aree del Paese dismesse per creare nuovo sviluppo. Così come speriamo che accada a Taranto alla cui area il Just Transition Fund affida nuove, consistenti risorse economiche. E così in tante aree del Paese”. 

 

 Secondo il ministro, “attorno all’economia circolare si puó creare una vera crescita sostenibile dei nostri territori. La nostra filiera ha già creato un nuovo mercato fatto di eccellenze”.

    In un messaggio letto al convegno, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha affermato che “il Governo è convinto che il Sud possa divenire un hub per l’approvvigionamento europeo del gas e rinnovabili. Dobbiamo lavorare per facilitare l’industrializzazione green delle regioni meridionali ed esperienze di successo dei progetti innovativi come la mega factory di Enel, l’investimento di St Microelectronics a Catania, gli impianti Vestas a Taranto”. Secondo Urso, “il Sud puó avviare una nuova stagione di investimenti con ricadute rilevanti sull’occupazione del territorio. Occorre mettere a sistema agevolazioni e strumenti così da ottenere il massimo risultato, penso al Piano di ripresa e resilienza che destina all’Italia meridionale circa 82 miliardi di euro o alle Zone economiche speciali, nelle quali numerose agevolazioni possono attrarre nuovi investitori anche esteri”.