Nuova ordinanza su Acciaierie d’Italia, ex Ilva, da parte del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. È stata emessa oggi e riguarda l’inquinamento da benzene. Acciaierie d’Italia, gestore in fitto del siderurgico, e Ilva in amministrazione straordinaria, società proprietaria degli impianti, “ognuna per le proprie competenze e responsabilità, hanno 30 giorni di tempo per individuare gli impianti responsabili dell’aumento della concentrazione di benzene registrata dalle centraline atmosferiche”, dispone il sindaco di Taranto. Il quale, ricalcando l’analogo provvedimento del febbraio 2020, ha inoltre intimato alle due società - AdI pubblico-privata, Ilva in as tutta pubblica - “di individuare una soluzione tempestiva al problema. Senza la quale, entro 60 giorni dall’ordinanza bisognerà procedere allo spegnimento degli impianti dell’area a caldo”. “Abbiamo ricevuto da Asl evidenze chiare rispetto al rischio per la popolazione - dichiara il sindaco di Taranto -, in particolare riguardo al danno provocato dall’aumento della media annuale della concentrazione di benzene, anche se al di sotto dei limiti di legge. Un’ulteriore relazione di Arpa ci ha consentito di correlare i picchi registrati all’attività dell’acciaieria, per questo l’ordinanza è mirata ad AdI e Ilva in as”.
“Abbiamo applicato quella precauzione che ci assegnano le norme rispetto a un problema che era stato già sollevato e affrontato anche all’interno dell’osservatorio ispirato all’articolo 41 della Costituzione, che abbiamo insediato a gennaio - conclude il sindaco di Taranto -. I nuovi elementi ci hanno messo nelle condizioni di procedere e ora attendiamo le necessarie risposte”.