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Giornale di Taranto - MARZO TARANTINO/ Oggi Giuseppe Fiorello al Savoia di Taranto per la presentazione di “Stranizzi d’amuri”
Giovedì, 30 Marzo 2023 06:46

MARZO TARANTINO/ Oggi Giuseppe Fiorello al Savoia di Taranto per la presentazione di “Stranizzi d’amuri” In evidenza

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Questo pomeriggio, giovedì 30 marzo alle 17.00Giuseppe Fiorello sarà al cinema Savoia di Taranto (via Leonida, 25) per incontrare i giornalisti e presentare il suo primo lungometraggio da regista per il cinema, “Stranizza d’amuri”, prodotto da Ibla Film con Rai Cinema, in associazione con Golden Goose e Silvio Campara. Distribuito da BIM Distribuzione.

Stranizza d’amuri è liberamente ispirato alla storia di Giorgio Agatino Giammona, 25 anni, e Antonio Galatola di 15, vittime del delitto di Giarre, in provincia di Catania, avvenuto il 13 ottobre del 1980. Scomparsi da casa due settimane prima, furono trovati morti, mano nella mano, uccisi da un colpo di pistola alla testa. In un primo momento si parlò di omicidio-suicidio, ma il clima di omertà fu rotto dalla nascita del primo circolo Arcigay, che cinque anni dopo divenne nazionale proprio grazie a quei due ragazzi della provincia di Catania, accusati di omosessualità e vittime del pregiudizio e dell’omertà dei loro concittadini.

 

Il delitto rivelò subito la sua matrice omofoba e le indagini portarono all’individuazione di un colpevole, Francesco Messina, nipote di Toni Galatola, all’epoca tredicenne e dunque impunibile. Il giovane sostenne che a chiedergli di essere uccisi fossero state proprio le due vittime sotto minaccia di morte: riferì alle forze dell’ordine che i due lo costrinsero a sparar loro minacciandolo che, in caso contrario, lo avrebbero ucciso. Due giorni dopo, però, Messina ritrattò tutto. A oggi, quel delitto non ha ancora un colpevole.

STRANIZZA D’AMURI - SINOSSI: Giugno 1982, in una calda Sicilia accompagnata dalle musiche di Franco Battiato e che freme per la Nazionale Italiana ai Mondiali di calcio, due adolescenti, Gianni e Nino, si scontrano con i rispettivi motorini lungo una strada di campagna. Dallo scontro nasce una profonda amicizia, ma anche qualcosa di più, qualcosa che non viene visto di buon occhio dalle famiglie e dai ragazzi del paese. Coraggiosi e affamati di vita, Gianni e Nino non si curano dei pregiudizi, delle dicerie e vivono liberamente. Una libertà che gli altri non comprendono e non sono disposti ad accettare.