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Giornale di Taranto - QUADRO SONORO/ Il premio Oscar Marinelli si immerge nella bellezza del Museo di Taranto e compone “Il Sogno di Marsia”
Martedì, 13 Dicembre 2022 19:23

QUADRO SONORO/ Il premio Oscar Marinelli si immerge nella bellezza del Museo di Taranto e compone “Il Sogno di Marsia” In evidenza

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Le emozioni e le sensazioni che possono suscitare la visita, a Taranto, della Cattedrale di San Cataldo, della Concattedrale Gran Madre di Dio e del Museo archeologico nazionale, adesso sono arricchite anche da un quadro sonoro. Un brano musicale in grado di dare espressività sonora alla bellezza dei luoghi raccontandoli anche con la musica oltrechè con le tracce della storia. Dopo la Cattedrale e la Concattedrale, due luoghi simbolo della città - la prima è stata ricostruita 950 anni fa, la seconda, firmata dal celebre Gió Ponti, inaugurata poco più di 50 anni fa -, oggi è stato presentato il quadro sonoro relativo al MarTa, il Museo archeologico nazionale di Taranto. Il MarTa è uno dei principali riferimenti internazionali per la comprensione e la conoscenza della civiltà e della storia della Magna Grecia, epoca di cui Taranto fu capitale nell’antichità. Il quadro sonoro del Museo è stato composto dal maestro Premio Oscar Dario Marianelli. L’opera scritta da Marianelli ed eseguita dall’Istituzione concertistica orchestrale della Magna Grecia si potrà ascoltare solo recandosi al Museo e collegandosi a un QR Code. Stesso sistema di ascolto anche per i Quadri sonori della Concattedrale e della Cattedrale, composti, rispettivamente, da  Remo Anzovino e da John Rutter. 

 

 Il quadro sonoro relativo al Museo è stato presentato oggi in una conferenza stampa dallo stesso compositore Marianelli, dalla direttrice del Museo nazionale, Eva Degl’Innocenti, dall’assessore alla Cultura del Comune di Taranto, Fabiano Marti, e dal direttore artistico dell’orchestra Magna Grecia, Piero Romano. A proposito dell’uso dell’aulos nel quadro sonoro del MarTa, Marianelli ha detto che “l’idea di riportare in vita il suono di uno strumento che non si ascoltava da 1500 anni, è stata la grande ispirazione”. “Osservare questi strumenti muti che sono festa per gli occhi quando si osservano nei Musei, mi è sembrata - ha proseguito il compositore - la grande occasione per ridar voce all’aulos di cui si era persa la tecnica esecutiva e costruttiva”. Da questa scelta è poi nato il coinvolgimento del maestro Barnaby Brown. “Un esperto di archeologia musicale - ha detto la direttrice del MarTa, Degl’Innocenti - che nello studio e nella ricerca su questo strumento ha usato un metodo indiziario che usano gli archeologi per le attività di ricerca”. Per la prima volta è stato scritto un pezzo per aulos e orchestra. Il brano dura dieci minuti. Il QR code è installato su un leggio nel Museo di Taranto e la composizione diventerà “un quadro musicale” di esclusiva proprietà del Museo. “Abbiamo dato musica e voce alla storia” ha commentato il direttore artistico dell’Ico Magna Grecia, Romano, mentre l’assessore Marti ha infine dichiarato che l’idea dei quadri sonori “è quella di valorizzare gli aspetti storici, culturali, naturalistici di Taranto attraverso la musica, che diventa così lo strumento principale di conoscenza e promozione”.