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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

Un pubblico ampio e interessato ha preso parte alla prima proiezione di“Fuorifuoco”, il film documentario sui riti del fuoco e dei falò in Puglia presentato sabato 6 febbraio a Grottaglie.Il lavoro è stato prodotto dall'agenzia Amigdala (dinamica e giovane realtà grottagliese), scritto da Giovanni Blasi, con riprese video a cura di Giovanni Blasi, montaggio a cura di Valeria Pesare, con la partecipazione diGiorgio Consoli emusiche affidate a Elio Dubla e Dino Semeraro. 

Fuorifuoco” è stato proiettato per la prima voltanel teatro del chiostro della chiesa di San Francesco di Paola, alla presenza degli ideatori e dei rappresentanti istituzionali, religiosi e delle associazioni.

L'appuntamento gode delpatrocinio del Comune di Grottaglie (presenti il sindaco Ciro Alabrese e l'assessore alla cultura Maria Pia Ettorre); partner dell'evento Cantine San Marzano (presente il presidente, Franco Cavallo) e “Patroni di Puglia”; i promotori ringraziano il comitato festeggiamenti patronali di San Ciro (Grottaglie), il comitato festeggiamenti patronali di San Giuseppe (San Marzano), le associazioni “Medici per San Ciro” (Grottaglie)  e “La Fucarazza” (Carosino), la comunità religiosa di San Francesco di Paola (Grottaglie).

Fuorifuoco” è un reportage (della durata di trenta minuti) sul fuoco come elemento sacro, un film documentario sui riti del fuoco, un viaggio tra i falò di Puglia. La finalità è consegnare, alla memoria, le tradizioni sacre e popolari legate ai culti del fuoco, che, dagli inizi pagani, sono confluiti nella rappresentazione cristiana, protagonisti della devozione per i santi.

Le varie testimonianze sono state raccolte nell'arco di un anno in alcune realtà pugliesi: da Grottaglie, con la foc'ra dedicata al santo patrono, San Ciro, a Novoli, con la fòcara di Sant'Antonio Abate, alla fucarazza di Carosino, ai falò di San Giuseppe, a San Marzano. 

Ha dichiarato Giovanni Blasi: “L'uso del fuoco ha origine con la storia dell'uomo; abbiamo voluto raccontare il fuoco come elemento catartico, simbolo del passaggio dal vecchio al nuovo. C'è una comunità che si ritrova intorno ad un falò. “Fuorifuoco” narra la storia dei falò, nelle sue varie espressioni,religiosa, popolare o legata ai culti agricoli,attraverso le testimonianze di chi costruisce la foc'ra. Abbiamo dato voce alla gente che si impegna a portare avanti queste tradizioni”.

PerValeria Pesare è stato“un viaggio attraverso la memoria, per ricostruire la storia di un rito presente nelle nostre comunità, in maniera molto forte e diversa, in base al sentire; un modo per conservare la memoria e raccontare il rito nella sua parte più profonda, più arcaica, per capire come continua ad essere presente nelle nostre comunità”. 

“Abbiamo patrocinato quest'iniziativa – ha detto il sindaco di Grottaglie, Ciro Alabrese - perché abbiamo voluto cogliere l'opportunità di rappresentare l'elemento del fuoco che ha accompagnato la storia dell'umanità; con il fuoco si può rappresentare l'unità di una comunità. I falò rappresentano una comunità che vuole stare insieme e le tradizioni del territorio”.

 

Franco Cavallo, presidente di Cantine San Marzano, ha commentato: “E' una bellissima iniziativa, valorizza le tradizioni del territorio. Insieme al buon vino, si offre anche il nostro territorio e abbiamo la necessità di comunicare, al mondo intero, le nostre tradizioni, ecco perché abbiamo condiviso questo progetto”.

La serata ha ospitato anche la testimonianza di uno dei protagonisti del documentario: Pasquale Chirico, maestro della foc'ra di Grottaglie.

Fuorifuoco”alterna, al racconto e alle immagini delle fasi preparatorie dei falò, interviste e commenti dei protagonisti, dal messaggio dell'arcivescovo di Taranto, S.E. Mons. Filippo Santoro, raccolto in una delle cerimonie, ai ricordi degli anziani, alla voce delle istituzioni e dei giovani del territorio.

“L'obiettivo – ha spiegato Giovanni Blasi – è far sì che questo patrimonio culturale, storico, religioso, popolare, non venga disperso. La nostra volontà è portare 'Fuorifuoco' in altre località pugliesi e italiane, per continuare a far conoscere il nostro unicum di fede e folklore”. 

Risultati di prestigio, tempi di qualifica, liete sorprese. Il nuoto targato Mediterraneo Sport continua a non tradire le aspettative.

Dopo il primo turno di qualifiche per i campionati regionali di nuoto e la pausa natalizia, gli atleti arancioblù sono rientrati in acqua, nelle ultime tre domeniche di gennaio, con grandi motivazioni e spirito combattente. E le risposte non si sono fatte attendere.

Gli Assoluti, in acqua nella piscina di Modugno, hanno offerto conferme e segnali di crescita: tutti i ragazzi guidati da Roberto Bechis, infatti, nell'ultima giornata hanno fermato il cronometro battendo il loro miglior risultato stagionale, confermando la bontà del lavoro compiuto.

Da sottolineare la crescita di Simone Luccarelli, classe 2001, che già nella prima giornata si era messo in luce sui 100 dorso sfiorando il tempo limite per i Campionati Italiani: l'attesa per il conseguimento del tempo di qualifica è stata rimandata di soli sette giorni. Nella domenica successiva Luccarelli ha centrato il crono di 2'11"10 che gli permetterà di andare ai Tricolori di Riccione per gareggiare nella gara dei 200 dorso: il giovane nuotatore nella terza domenica ha sfiora il tempo di qualifica anche nei 100 delfino, dimostrandosi pronto a gareggiare con profitto in diverse discipline.

Luccarelli si è quindi aggregato ai già qualificati Marco Squitieri e Francesca Agrelli: entrambi hanno lambito la qualificazione anche nella gara dei 400 misti, proprio come Flavio Matacchiera che non è riuscito a ottenere l'impresa nei 100 delfino per poco più di un secondo. L'appuntamento per riprovarci è solo rimandato. Oltre agli atleti già citati vanno segnalate le ottime prestazioni di Gianmarco Greco nei 100 sl con 54.44, nei 50 sl con 24.58 e nei 200 sl con 1'57.91 e di Antonio d'Alessio nei 200 delfino con 2'19.87.

Gli Esordienti invece hanno cominciato nel segno dell'emozione le tre giornate di qualifiche nella vasca della piscina di Martina Franca: per molti di loro si è trattato delle prime gare della stagione. Gli altri hanno continuato il percorso di crescita e hanno fatto registrare progressi sia tecnici che cronometrici.

Il gruppo guidato da Vito D'Onghia e Davide Semeraro ha affrontato con carattere le prime prove mostrando il tradizionale spirito della Mediterraneo Sport Taranto: gareggiare e migliorarsi. Tanti piccoli atleti si sono già qualificati per le finali di aprile e giugno, tanti ci riproveranno a marzo nelle prossime sessioni di qualifiche.

Soddisfatto il direttore sportivo Massimo Donadei: «Sono contento - dichiara - dei risultati che abbiamo ottenuto, e mi complimento con gli atleti che hanno già staccato il biglietto per i campionati italiani. Sono sicuro che presto si aggregheranno al gruppo tanti altri ragazzi che indossano i nostri colori sociali».

 

 

Un teatro d'Africa. Per la rassegna “favole&TAmburi”, domenica 7 febbraio 2016, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto, va in scena Storie di Kirikù e gli animali selvaggi, testo e regia Gabriele Ciaccia e Valentina Ciaccia, spazio e voce narrante Gabriele Ciaccia, con Andrea Palladino, Valentina Franciosi, Andrea Tufo, produzione Teatro dei Colori. Il piccolo e furbo Kirikù scopre che l’acqua si è fermata dentro una grotta e che un grosso animale ostruisce il canale. Riesce a liberare la fonte e l’acqua torna al villaggio, per dissetare gli esseri umani, gli animali domestici e le piante coltivate negli orti... Biglietto 6 euro. Info: 099.4707948.

 

Valeria Parrella “rilegge” in chiave contemporanea il più classico dei miti

 

«Se mi ami devi guardarmi». Fuori abbonamento, per la stagione di “Periferie”, sabato 6 febbraio 2016, alle ore 21 al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, va in scena Euridice e Orfeo di Valeria Parrella, regia e luci Davide Iodice, con Michele Riondino, Federica Fracassi, Davide Compagnone, Eleonora Montagnana, musica in scena Guido Sodo ed Eleonora Montagnana, spazio scenico, maschere e costumi Tiziano Fario, musiche originali Guido Sodo, produzione Fondazione Teatro di Napoli. Un evento in collaborazione con “Amici della Musica” Taranto. A seguire incontro con la Compagnia. Biglietto intero 25 euro, ridotto (under 30 e over 65) 20 euro. Info: 099.4707948.

È Euridice a chiedere a Orfeo di lasciarla andare, nella rilettura del mito classico che Valeria Parrella compie nel suo testo “Assenza”, adattato per la scena da Davide Iodice. Il titolo è invertito, non a caso. Non Orfeo ed Euridice, ma “Euridice e Orfeo”, perché all’eroina è affidato il compito di sciogliere il nodo, è lei che salva Orfeo. È lei che lo obbliga a scorgere la realtà, ad attingere alla verità della morte e della perdita. Orfeo non guarda Euridice, ma è lei che lo invita a guardarla come una necessità assoluta e pacificante.

La storia è tutta orientata alla filosofia della perdita e della elaborazione del lutto. Con questo testo la scrittrice napoletana rielabora il mito di “Euridice e Orfeo” con forza, originalità, coraggio, e lo fa parlare agli uomini e alle donne di oggi, proponendone una lettura struggente e attuale: una lettura che non dimentica Gluck, Cocteau, Rilke, Pavese, Bufalino e scava alle origini del mito, fino ai toccanti versi di Virgilio e Ovidio. Respexit, “si voltò indietro”, dicono i classici per descrivere il gesto fatale di Orfeo, che scende agli inferi per rapire la donna amata e la vede svanire proprio mentre si gira verso di lei. In quella intraducibile parola latina, la radice del rispetto si fonde con la disperazione della perdita.

Orfeo stringe forte a sé Euridice in una danza struggente e solitaria. Scorrono via meticolose e poetiche le parole che la Parrella ritaglia e dissemina in un tessuto musicale suonato dal vivo da Guido Sodo, anche autore, e da Eleonora Montagnana, che manovra un manichino dalle fattezze di Euridice. La regia di Davide Iodice orienta questo canto densissimo delle emozioni in una sola lingua commovente e precisa. E gli interpreti, rigorosi, vestono la precarietà dei sentimenti e la consistenza del lutto con la loro presenza viva di carne e voce. Michele Riondino è un Orfeo annegato nel dolore per la scomparsa della sua amata, Federica Fracassi infonde grazia e impenetrabile determinazione alla sua Euridice. Infine, Davide Compagnone è un Hermes traghettatore di anime e di pensieri.

 

Lo spettacolo sarà preceduto, alle ore 18.30 nel foyer delTaTÀ, dalla presentazione del libro Assenza. Euridice e Orfeo di Valeria Parrella. Conversa con l’autrice Giulia Galli. Promossa dall’assessorato all’industria turistica e culturale della Regione Puglia, l’iniziativa è organizzata dal Presidio del libro "Il Granaio", in collaborazione con il Crest. Ingresso libero.

 

Max giusti e il suo Show"Pezzi da 90" intrattiene per due ore  il pubblico del Teatro Orfeo. Grande successo di pubblico per il prossimo protagonista del Dopofestival.

 

Andrea Loiacono

 

Sold out di risate ieri sera al Teatro Orfeo di Taranto il quale ha accolto, nell'ambito della ventiquattresima edizione della Stagione Artistica 2015/2016, il  celebre comico e conduttore televisivo Max Giusti.  Lo showman romano è tornato in così a quello che lui stesso  ha definito " Primo Amore" ovvero il teatro, dal quale mancava dal 2008 quando porto in scena  " Meraviglioso".   Nel corso dello spettacolo partito da Roma il 24 Gennaio Scorso scritto per l'occasione in collaborazione con Marco Terenzi e Giuliano Rinaldi, l' ex conduttore di " Affari Tuoi" ha saputo coinvolgere l'intera platea plasmando lo spettacolo  a seconda dei gusti dei presenti con l'ausilio   live della "Supermax Band" e di Sarah Jane Olog. Grazie ad un repertorio di personaggi  e imitazioni che hanno spaziato da i più Classici Albano Carrisi, Little Tony  sino a giungere  alla satira nei confronti di programmi Tv quali "Don Matteo" con Giusti per l'occasione  nei panni di Terence Hill  in  tunica e bicicletta,  sino a arrivare   ad "Amici di Maria De Filippi" . Ma lo spettacolo è stato anche ricco di monologhi che lo showman ha utilizzato per parlare della sua infanzia, del rapporto con il padre,  e delle estati trascorse al mare Ad Ostia; della sua città, una Capitale sempre meno pulita  ma allo stesso  tempo allegra e casciarona. Non sono mancati  a proposito delle città d'Italia  gli apprezzamenti nei confronti del Mare e della città di Taranto,  con siparietti divertenti tra Giusti e la platea, quest'ultima assoluta protagonista nel simpatico tentativo di insegnare al comico alcuni termini dialettali. Il prossimo ospite del " Dopofestival" voluto dalla Direzione Artistica  di San Remo  ha  toccato, in seguito, con il giusto mix tra  humor e sobrietà i temi più importanti d'attualità; dalla crisi occupazionale all'invito rivolto della Chiesa all'accoglienza e all'integrazione.  Non è mancato un pizzico di Ilarità nei confronti delle Sacre Scritture e dei Corinzi, celebri a detta dell'artista a differenza di altre popolazioni, solo per lo stile  architettonico dei Capitelli.  Altro  tema trattato è stato quello del cambio generazionale e del rapporto di coppia. Lo spettacolo, si è concluso dopo due ore ininterrotte, tra gli applausi scroscianti del pubblico, con un tributo  dedicato ai grandi cantautori del presente e del passato quali Francesco De Gregori, Luciano Ligabue  e Pierangelo Bertoli. insomma, il Duemilasedici  per gli appassionati del Teatro in particolare e dello storico " Teatro Orfeo", il quale ha da poco festeggiato il suo primo Centenario, non poteva  che iniziare nel modo migliore. 

Appuntamento domenica 31 gennaio, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto

 

 

Una storia di pochi centimetri di piume. Per “favole&TAmburi”, la rassegna per famiglie, domenica 31 gennaio 2016, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, va in scena “Peter Pan” di Fabrizio Visconti e Rossella Rapisarda, regia Fabrizio Visconti, con Davide Visconti, Rossella Rapisarda, Simone Lombardelli,  scene e costumi Paride Pantaleone e Claudio Micci, vincitore Premio ETI Stregagatto “Visioni d’infanzia” 2004 (migliore compagnia emergente) e Premio Benevento Città Ragazzi 2004, produzione Eccentrici Dadarò. Biglietto unico 6 euro. Info: 099.4707948.

 

La storia racconta di una una Wendy del duemila che si rifiuta di andare in collegio perché non vuole diventare grande in contrasto con il padre Arturo, scienziato perso nelle sue astruse teorie, che, dopo la morte della moglie, non vuole più credere alla fantasia o ai sogni. Ma Wendy richiama i ricordi della madre, in momenti struggenti sottolineati dalle note di Chopin: ed ecco che appare Peter Pan pronto a portare con sé Wendy nell’Isola che non c’è perché lei resti bambina e lui abbia una madre. Di lì è un susseguirsi di colpi di scena, richieste di coinvolgimento del pubblico, trucchi magici, inseguimenti all’interno di una particolare scenografia che recupera in modo intelligente il segno globale dello spettacolo circense. Allorché Arturo stesso, dopo aver chiesto l’aiuto dei bambini in sala per recuperare la figlia, arriva a credere nella fantasia, Wendy capisce che la fantasia e i sogni servono, ma crescere è inevitabile. Peter Pan torna alla sua Isola lasciando padre e figlia cambiati: Arturo capisce quanto sia necessario conservare l’infanzia dentro di sé, Wendy decide di crescere senza dimenticare la dimensione fantastica.

 

Eccentrici Dadarò nascono nel 1997, da un desiderio di in-stabilità. Stabilità nel tentativo di dare concretezza e continuità a un progetto; in-stabilità nella scelta di mantenere un’assoluta libertà di sperimentazione espressiva, cercando di non assestarsi linguisticamente e stilisticamente su quanto raggiunto in precedenza. Proprio questo elemento di eterogeneità ha permesso la realizzazione di progetti artistici destinati a tipologie di pubblico differenti e proposti con linguaggi distinti. I diversi premi nazionali e Internazionali vinti nel corso degli anni e i più di 200 spettacoli realizzati annualmente in tutta Italia e Europa, hanno fatto della Compagnia una delle realtà più solide del panorama teatrale italiano di questi anni. L’Associazione ha sede a Caronno Pertusella (Varese).

Loredana Bertè snobba Taranto; annullata all'ultimo istante la presentazione del suo Libro alla Libreria Ubik. I fans : "Siamo delusi ed amareggiati, comportamento da immatura"

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Traslocando è andata così, questo il titolo della Biografia che la cantante calabrese Loredana Bertè avrebbe dovuto presentare alla libreria Ubik di Taranto in pieno centro cittadino alle ore 18.00 di ieri pomeriggio.  In realtà, a "traslocare" nella giornata di ieri sono stati soltanto  gli appassionati della cantante provenienti da ogni parte della Puglia pur di poter incontrare la propria beniamina.  Questi ultimi, però, hanno dovuto far ritorno alle proprie abitazioni delusi in quanto la Bertè  ha deciso all'ultimo istante di disertare la "tappa" di Taranto.  Stando a quanto ci è stato riferito dai proprietari della libreria Ubik, ormai da qualche tempo molto attiva nell'organizzazione di eventi culturali di ogni genere, la cantante calabrese, gemella dell'indimenticata Mimì, dopo la tappa di presentazione  del suo libro autobiografico svoltasi ad Andria presso l'auditorium " Mons. di Donna" due giorni orsono,  ha deciso senza apparenti motivi di disertare l'appuntamento di Taranto senza fornire spiegazioni. A nulla sarebbero serviti i tentativi della casa editrice Rizzoli di convincerla sino a poche ore prima dall'evento in programma.  Un atteggiamento che ha lasciato interdetti  i proprietari  della stessa libreria  sita in via di Palma : " Il nostro intento- ci ha spiegato una delle responsabili- era quello  di organizzare un incontro con un personaggio trasversale.  Si deve tenere conto del fatto che la libreria non è uno spazio per concerti; Nonostante questo ci eravamo attivati già dalle settimane precedenti per far si che tutti gli aspetti organizzativi fossero curati nei minimi dettagli.  Ultimamente abbiamo ospitato autori e musicisti di un certo rilievo, per cui non ci resta che prendere atto con dispiacere di quanto accaduto. "

 

Una caduta di stile da parte della cantante di " E la Luna Busso" e " Il mare d'inverno" nei confronti di Taranto ma soprattutto degli appassionati del Fans Club, alcuni dei quali  provenienti da Lecce, Foggia e  persino da Reggio Calabria, come  il Sig. Francesco Tolomeo: " Sono partito ieri mattina da Reggio Calabria per poter giungere qui a Taranto  ed assistere alla presentazione del libro, ma al nostro arrivo siamo rimasti spiazzati. Sono molto deluso dall'atteggiamento di Loredana, non me lo aspettavo.

Dello stesso avviso un gruppo di ragazzi del Fans Club provenienti da Foggia:  " Abbiamo mandato alcune  mail qualche giorno fa al cast della cantante per confermare la nostra partecipazione. Quest'oggi, torniamo a casa delusi; la Bertè si è dimostrata una persona inaffidabile."

 

Solo in tarda serata, sono giunte  le scuse della cantante affidate ad  uno striminzito comunicato sulla pagina fb della Rocker, non nuova a questi colpi di scena. Gli appassionati della Bertè dovranno dunque attendere l'uscita del suo prossimo singolo scritto per lei da Luciano Ligabue la cui uscita è prevista  per le prossime settimane. In programma, anche un album di duetti con alcune delle più importanti cantanti della ribalta italiana, grazie alla collaborazione in atto con la sua amica Fiorella Mannoia.

Andrea Loiacono

 

Derby sempre controllato.Il vantaggio sulle seconde sale a +4.

 

La sesta vittoria, quarta esterna, vale la prima vera fuga. I Boys Taranto Inail vincono anche a Bari e aumentano il vantaggio a 4 punti sulla seconda classificata, la Fly Sport Inail Molise, sconfitta a Lecce. Il primato nel girone D della serie B è stato ribadito da Latagliata (nella foto durante una fase di gioco) e compagni anche al PalaLaforgia, dove l'Hbari 2003 ha dovuto inchinarsi ad una formazione più forte tecnicamente e tatticamente.

La partita è stata apparentemente in bilico per la prima metà (22-30 il risultato  all'intervallo lungo), ma i bluarancio hanno controllato senza problemi, allungando decisamente sul finire del terzo quarto, con i canestri del solito Calò (32 punti a referto) e degli altri due lunghi Sansolino ed Eletto, che coach Scarano aveva schierato inizialmente tutti insieme in una versione già provata altre volte, con Latagliata e Donvito a completare lo starting five. Oltre a Todaro, tutti gli altri componenti del roster sono entrati in campo.

La squadra barese, che ha perso Romito per limite di falli, si è disunita nel finale, come dimostra il 4-19 dell'ultimo quarto, lasciando via libera agli scatenati jonici.

“Abbiamo fatto un altro passo verso la conquista dei playoff – ha commentato il presidente-giocatore Stefano Todaro – e dalla prossima partita potremo finalmente sfruttare il fattore campo. Ci attendono due gare casalinghe, ci auguriamo che il pubblico venga a sostenerci in questi ultimi sforzi, potremmo festeggiare insieme questo importante traguardo”.

Domenica 31 gennaio contro i Crazy Ghosts Battipaglia già battuti con autorità all'andata, potrebbe essere compiuto un altro passo verso la fase che vale l'approdo alla serie A; appuntamento alle ore 11 alla palestra del Maria Pia per continuare il sogno.

Il tabellino

Hbari 2003 - Boys Taranto Basket Inail 36-63

12-14, 22-30 ,32-44

Bari:Romito 10, E. Fasano 2, P. Fasano 12,  Cramarossa. Micunco 4, Caputo 2, N'Goran 6, Loseto, Lomagistro. N.e. Mesecorto, Porreca, Damato. All. Cassano

Taranto:Frisenda, Todaro, Labellarte, Latagliata 4, Eletto 9, Gallipoli, Sansolino 4, Donvito 14, D'Ambra , Calò 32. All. Scarano

Arbitri:Marano di Napoli e Setola di Afragola.

Note:parziali  12-14, 10-16 (pt 22-30), 10-14, 4-19 (st 14-33). Uscito per 5 falli Romito.

La prima giornata di ritorno(23/1/2016)

Lecce-Termoli 68-47

Bari-Taranto 36-63

Battipaglia-Barletta 69-17 (giocata il 16/1)

Classifica

Taranto 12; Termoli 8; Battipaglia, Lecce 6; Bari 4; Barletta 0

Prossimo turno (30/1/2016)

Barletta-Lecce

Termoli-Bari

Taranto-Battipaglia (31/1)

 


                                                       

                                  

Il fuoco sacro. Un film documentario sui riti del fuoco, un viaggio tra i falò di Puglia. Trenta minuti con i quali si consegnano, alla memoria, le tradizioni sacre e popolari legate ai culti del fuoco, che, dagli inizi pagani, sono confluiti nella rappresentazione cristiana, protagonisti della devozione per i santi.

Si chiama “Fuorifuoco” il documentario prodotto daagenzia Amigdala, dinamica e giovane realtà grottagliese, scritto da Giovanni Blasi, con riprese video a cura di Giovanni Blasi, montaggio a cura di Valeria Pesare, con la partecipazione di Giorgio Consoli emusiche affidFuorifuoco”sarà presentato e proiettato per la prima volta a Grottaglie, nel teatro del chiostro della chiesa di San Francesco di Paola, in via XXV luglio 94, sabato 6 febbraio, con inizio alle ore 19, alla presenza degli ideatori e dei rappresentanti istituzionali, religiosi e delle associazioni; l'ingresso è libero e gratuito. La data cade alla vigilia del rientro della “venerata immagine di San Ciro” nella chiesa dei Paolotti, a conclusione dei solenni festeggiamenti del patrono grottagliese.

L'appuntamento gode del patrocinio del Comune di Grottaglie, partner dell'evento Cantine San Marzano; i promotori ringraziano il comitato festeggiamenti patronali di San Ciro (Grottaglie), il comitato festeggiamenti patronali di San Giuseppe (San Marzano), le associazioni “Medici per San Ciro” (Grottaglie)  e “La Fucarazza” (Carosino).

Un anno di lavoro, per raccogliere le testimonianze in alcune realtà pugliesi. Da Grottaglie, con la foc'ra dedicata al santo patrono, San Ciro, a Novoli, con la fòcara di Sant'Antonio Abate, alla fucarazza di Carosino, ai falò di San Giuseppe, a San Marzano. “Fuorifuoco” mette insieme il messaggio religioso, legato ai riti del fuoco, con la devozione dei fedeli nei confronti dei santi, con gli aspetti popolari e del folklore locale, partendo dall'assunto del ate a Elio Dubla e Dino Semerarofuoco come elemento catartico, simbolo di purificazione, rinnovamento, passaggio dal vecchio al nuovo.

 

 

Se, infatti, nelle usanze pagane e ancestrali, il fuoco era – in varie culture – strettamente legato alle stagioni e ai cicli agricoli, usato come forza propiziatoria per la semina e il raccolto, nel mondo cristiano-cattolico il fuoco, che assume, nei secoli, la forma di falò o pira dedicata ai santi, diventa la sintesi della venerazione dei fedeli, che, con la raccolta delle fascine o la costruzione delle imponenti strutture in legno, ad opera di veri e propri maestri, contribuiscono alla preparazione dei festeggiamenti che culmineranno nell'accensione.

Fuorifuoco”alterna, al racconto con le immagini e il testo delle fasi preparatorie dei falò, interviste e commenti dei protagonisti, dal messaggio dell'arcivescovo di Taranto, S.E. Mons. Filippo Santoro, raccolto in una delle cerimonie, ai ricordi degli anziani, alla voce delle istituzioni e dei giovani.

L'obiettivo – ha spiegatoGiovanni Blasi è far sì che questo patrimonio culturale, storico, religioso, popolare, non venga disperso. Abbiamo voluto realizzare un documento da consegnare alla memoria delle future generazioni, immortalare in un filmato le nostre usanze, le peculiarità di ciascun territorio legate, ognuna, dal fuoco come elemento simbolico. E' una delle caratteristiche dei luoghi della nostra Puglia, dal Salento alla provincia ionica, un esempio di resilienza all'omologazione, un'affermazione della nostra identità”.

 

 

ALLA LIBRERIA MONDADORI LA DIRETTRICE DEL MARTA' EVA DEGL' INNOCENTI: "RENDEREMO IL MUSEO FRUIBILE A TUTTI. SONO IN PROGRAMMA PROGETTI ED EVENTI. FONDAMENTALE SARA' LA COLLABORAZIONE CON UNIVERSITA' E ASSOCIAZIONI TARANTINE".

 

Un dibattito tra studiosi dell'archeologia, appassionati, massime rappresentanze della realtà museale  e cittadini  si è svolto  all'interno della libreria Mondadori  in via De Cesare  nel centro della città di Taranto.  A rappresentare il  Museo Nazionale Archeologico Marta di Taranto era presente la Dott.ssa Eva Degl'Innocenti, archeologa toscana, specializzatasi in archeologia a Pisa e già direttrice dal duemilatredici del Servizio dei Beni Culturali del Museo Coriosolis in Bretagna. Tema dell'incontro è stato il Museo di Taranto, la sua memoria storica contraddistinta dagli Ori e dai reperti conservati al suo interno, con uno sguardo al futuro indispensabile per individuare le linee guida da seguire per una città, quella ionica, che vuole recitare un ruolo da protagonista. All'incontro, moderato per l'occasione dal giornalista Marcello De Stefano hanno preso parte l'assessore alla Cultura e agli Spettacoli, il prof. Mino Ianne e l'editore Prof. Piero Massafra.  Nel corso della serata la direttrice,  che ha ricevuto l'incarico la scorsa estate vincendo il bando Internazionale del  del Mibact  ha esposto quelle che saranno le iniziative nonchè le modalità  di conservazione, fruizione e divulgazione  delle opere d'arte presenti all'interno del più importante Museo della Magna Grecia.

Taranto Centro turistico di propulsione:  " La Regione Puglia possiede attualmente l'unico distretto creativo d'Italia. Taranto, nei prossimi anni dovrà essere valorizzata ancora di più come centro di propulsione turistico ed economico.  Per far si che questo accada l'archeologia dovrà essere il motore trainante. Allo stesso tempo- ha proseguito la dott.ssa Degl'Innocenti  una realtà da non sottovalutare è rappresentata dai teatri. A Taranto esistono teatri che andranno rinforzati e rinfoltiti, ma sono certa che questa città non abbia nulla da invidiare, ad esempio, rispetto ai maggiori centri della Toscana.

Ora il Marta ha la sua autonomia. Allestimento secondo piano in dirittura d'arrivo.

"Il progetto di  completamento del secondo piano del Museo già avviato grazie alla Soprintendenza dei Beni Archeologici sta per essere portato a termine. Prossimamente completeremo l'allestimento di  questi spazi. Al suo interno vi sono opere d'arte risalenti ad una fascia temporale molto vasta che parte dal Neolitico per giungere alla metà del IV secolo Avanti Cristo. Devo inoltre esprimere il mio orgoglio e la mia soddisfazione per l'attenzione dimostrata dal Governo centrale nei confronti del Marta.  Il nostro Museo è stato infatti inserito, assieme ad altri nove Istituti diffusi sul territorio nazionale nella nuova lista dei Super Musei da parte del Ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini,  il quale ha dato così inizio alla seconda fase della riforma dei beni culturali. Questo è stato possibile - ha aggiunto la Dott.ssa Degl'Innocenti in quanto il Museo possiede un potenziale di crescita di notevole interesse. La riforma ha fatto si che si potesse finalmente avere un'autonomia finanziaria. Questo è un aspetto da non tralasciare; il rilancio del Turismo e dell'arte a Taranto passa anche attraverso i fondi provenienti dal Ministero".

Autonomia finanziaria dunque; a tal proposito sarà necessaria un'oculata  gestione degli introiti e dei ricavi. Ecco il pensiero dell'archeologa nativa di Pistoia:

"I ricavi del Museo non deriveranno solo dalla vendita dei tagliandi bensì da una serie di eventi che organizzeremo seguendo il modello dei  Musei internazionali più importanti. Basti pensare a come l'arte e la cultura della Magna Grecia attirino un gran numero di turisti americani e cinesi. Vogliamo instaurare delle collaborazioni con le  numerose imprese e associazioni che operano sul nostro territorio con abnegazione. Tali eventi non riguarderanno, però, soltanto l'archeologia. Grazie all'Architetto Augusto Ressa abbiamo presentato al Mibact un progetto per realizzare all'interno del nostro Museo un caffè letterario e una galleria d'arte che possano renderlo uno spazio visitabile ogni giorno della settimana. In questo modo esso diventerà sempre più un luogo di coesione sociale. E' nelle nostre intenzioni anche quella di realizzare un Book-shoop  per fare del museo un luogo di marketing culturale.

Valorizzazione fa rima con fruizione:

"Per poter valorizzare i nostri prodotti è necessario che essi siano facilmente fruibili. I due concetti sono strettamente correlati fra loro; predisporremo una programmazione culturale invernale  con la creazione di eventi per tutti. In questo modo le famiglie ed i propri figli potranno sentirsi partecipi della vita del Museo, sentirlo proprio. A proposito del concetto di fruizione, spetterà a noi rendere accessibili le nozioni all'utenza garantendo quattro livelli di informazione: i primi due saranno rivolti ai neofiti e a coloro che già possiedono una conoscenza di base; il terzo riguarderà archeologici, architetti ed esperti del settore, mentre la quarta fascia sarà dedicata ai più piccini, senza dimenticare le persone diversamente abili.

Museo, Università e Musica assi portanti. Stampanti tridimensionali per gli Ori di Taranto.

"Il nostro desiderio  è quello di stipulare con le Università pugliesi  delle convenzioni a tutto tondo. Sono convinta che l'integrazione degli studenti in una cooprogettazione Università-Marta sia indispensabile. In questo momento abbiamo bisogno di digitalizzare  il museo per garantire ai beni  presenti al suo interno una corretta conservazione. E' stato presentato a tal proposito un progetto PON. Saranno messe a disposizione dei turisti delle stampantitridimensionali che consentiranno di  stampare, ad esempio,  gli Ori di Taranto uno fra i tanti fiori all' occhiello del Marta. Tutto questo sarà possibile potenziando la comunicazione grazie alla realizzazione di un nuovo sito internet che possa coordinare l'immagine del Museo nei confronti dell'utenza. A proposito di comunicazione, nessuno stile comunicativo verrà tralasciato. Abbiamo intenzione di rinsaldare il rapporto con l'arte musicale. Per far questo è stata firmata una convenzione con l'Associazione "Domenico Savino" che ha già portato all'organizzazione del concerto del pianista di fama internazionale Joao Carlos Parreira svoltosi venerdì quindici gennaio. Andremo avanti,  organizzando ogni Domenica mattina esibizioni di artisti di fama internazionale alle quali si alterneranno di volta in volta,  concerti di giovani talenti. In occasione di questi  appuntamenti verranno offerti degli aperitivi da parte di aziende locali. Parte integrante di questo progetto sarà naturalmente l'Istituto Musicale Giovanni Paisiello di Taranto." In conclusione della serata, il dott. Francesco Annicchiarico specializzato in marketing culturale ha mostrato e commentato ai partecipanti  un filmato  sulle origini dell' Antica Agorà di Taranto e sull'Acropoli, dimostrando come effettivamente lquest'ultima (attuale borgo antico) fosse un centro ricco di abitazioni e di vita,  protetta sia da un lato che dall'altro da due muri  che avevano la funzione di ripararla dalle intemperie del mare.  

 

Andrea Loiacono

 

 

 

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