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Giornale di Taranto -
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Ritorno al format tradizionale per l'Isola che vogliamo che domani, mercoledì 13 agosto, torna in Città Vecchia per il secondo appuntamento con l'edizione 2014. Messa in archivio l'esperienza dell'anteprima sperimentale di sabato, con una grossa mole di indicazioni che torneranno utili all'organizzazione per le edizioni a venire, la kermesse ritrova la formula itinerante che da sempre ha caratterizzato la manifestazione, con ben quarantasette postazioni disseminate nell'Isola.
 
Venticinque le postazioni tra i vicoli che tornano a riempirsi di intrattenimento e musica, ma anche di appuntamenti con la cultura ed il teatro. La scelta di puntare su un'offerta musicale di qualità, dopo la performance di alto spessore offerta dall'Orchestra dello Scorpione nella prima serata, è confermata dalla scelta di musicisti di calibro e di atmosfere raffinate anche nel corso della seconda serata. Si segnalano in tal senso il concerto jazz del “Salvatore Russo trio” featuring Stochelo Rosenberg in piazza San Francesco (ore 22.00) e il live di Luminal in Piazza Fontana (ore 22.30). Alto tasso di spettacolarità per l'intrattenimento leggero in Piazza Duomo, che dalla 21 in poi sarà animata da spettacoli ogni mezz'ora, tra i virtuosismi del Circo Laboratorio nomade Charleston, spettacoli di fuoco e danze sui tessuti.
 
Per gli amanti della cultura tornano i raffinati appuntamenti con gli appuntamenti critico-letterari a cura di Pasquale Vadalà. Nella splendida cornice di Palazzo Pantaleo, la rassegna "Taranto Illuminata" sarà quest'anno incentrata - senza in ciò esaurirsi - su tre figure storiche che hanno segnato profondamente e positivamente il rapporto dei tarantini con la loro città, così come la percezione che gli italiani ebbero di quest’ultima. Si comincia domani con una conversazione su Antonio Rizzo che vedrà protagonisti Adolfo Corrente e Aldo Perrone. Per l'occasione, nel bel palazzo settecentesco Pantaleo, sarà aperta al pubblico dalle ore 18 alle ore 24 la collezione “Alfredo Majorano”, nucleo essenziale del museo etnografico – antropologico. 
 
Cantiere Maggese e il Chiostro di Santa Chiara saranno invece punto di riferimento per gli amanti del teatro che, presso la Chiesa di San Domenico potranno ammirare a cura del Teatro Crest la rappresentazione "Per grazia ricevuta, l’alluvione del 1883" di e con Giovanni Guarino (ore 21.00 con replica alle 22.30).
 
Non si esaurisce tra i vicoli il programma della seconda serata de "L'Isola che Vogliamo". Nel programma di mercoledì 13 si inserisce, infatti, l'attesissima apertura del percorso degli ipogei. Diciotto in tutto le postazioni che, grazie al lavoro di ricerca e al supporto organizzativo di Nello De Gregorio e dell'Associazione Nobilissima Taranto, comporranno il percorso ideale di riscoperta della Taranto Sotterranea. Ad impreziosire il suggestivo camminamento nella parte più nascosta e sconosciuta della Città Vecchia, una vasta offerta espositiva che metterà alla prova le possibilità di rendere gli ipogei veri e propri contenitori culturali. Il percorso degli ipogei verrà inaugurato alla presenza delle autorità civili alle ore 18.30, in via Cava 99. Per l'occasione Giovanni Guarino del Teatro Crest metterà in scena "Falanto, il mito della Fondazione"
 
Con quello degli ipogei inaugura anche il percorso del gusto, ideato con l'Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia: cinque i "Luoghi del Gusto" che proporranno menù tipici e prodotti enogastronomici locali a prezzi calmierati. Programma completo sul sito internet www.isolachevogliamo.it
 
PIAZZA CASTELLO
Infopoint Associazione Terra, Distribuzione piantine.
 
IPOGEO VIA CAVA 99
 
Apertura Percorso Ipogei Isola che Vogliamo. Ore 19.00 – Spettacolo teatrale: Falanto, il mito di fondazione (A cura di Giovanni Guarino Teatro Crest)
 
 
CHIESA SAN DOMENICO
 
Teatro Crest presenta : Fede e teatro. “Storie, pietre, persone… raccontano la città”, progetto a cura di Giovanni Guarino
 
Ore 21.00 e Ore 22.30: Narrazione teatrale "Per grazia ricevuta, l’alluvione del 1883* (una città tra fede e speranza)
 
PALIO DI TARANTO CAFFÈ
Ore 21.00 concerto live Icewall ('80s)
 
PALAZZO GENNARINI
Ore 19: “Viaggio nell’affascinante mondo delle farfalle” a cura del Museo di Storia Naturale Bios Taras
 
PIAZZA SAN FRANCESCO
Ore 22.00 – Concerto jazz live “Salvatore Russo trio” featuring Stochelo Rosenberg
 
PALAZZO PANTALEO “Taranto Illuminata”, (a cura di Pasquale Vadalà) Mostra collezione Majorano e convegno su Antonio Rizzo.
 
h. 20.15: “L’erezione della consapevolezza”, Pasquale Vadalà presenta Stefano Delacroix. Sulla falsariga del suo ultimo testo, “Nigredo”, romanzo storico ambientato nella Francia rivoluzionaria, Delacroix affronterà tematiche esoteriche, quali i 7 principi ermetici, il paradiso perduto, le antiche tecnologie (7 Specchi esseni, Aretè).
 
h. 21.15: “Antonio Rizzo, l’alta cultura e la forza civile della nostra comunità”. E’sempre più necessario, in questi giorni di grandi incertezze e di rinnovata consapevolezza degli errori compiuti, trarre esempio e stimolo dalla figura di Antonio Rizzo, giornalista de “La voce del popolo”, polemista apprezzato in tutta la nazione, grande e vincente difensore dell’abitato multimillenario che chiamiamo “città vecchia”. Come pure da quel gruppo di attivi intellettuali che insieme a lui preservarono ciò che poterono per i posteri. Conversano Adolfo Corrente ed il professor Aldo Perrone.
 
IL PROGRAMMA TRA I VICOLI
 
PALAZZO GALEOTA
Ore 21.00: Antroposimbolo di Shambhu Rito Pittorico III Percorso II Serie
 
PIAZZETTA DELLI PONTI
 
Ore 21.00 – Mexico 70’, Dj set EDDY PILLER, Dj set Goffry, Attilio Monaco, Celeste
 
PIAZZA S. COSTANTINO
 
Ore 21.00 e Ore 23.00 Spettacolo delle Guarattelle a cura del gruppo “Trasformazione Animata” accompagnato dal musicista Francesco Paolo Manna
 
PIAZZA DUOMO
 
Ore 21.00: Circo Laboratorio nomade – Charleston (25’)
Ore 21.30: Belle in Bolla (Pavone/Mezzapesa) (30’)
Ore 22.00: Selvaggia Mezzapesa – Tessuti aerei / Spettacolo di fuoco (40’)
Ore 23.00: Lembos di Amalia Franco (40’)
Ore 24.00: Jand di Francesco Sgro e Pino Basile (45’)
 
CHIOSTRO S. CHIARA
 
Ore 21:00 Serata a 78 giri, storielle e canzonette tra il 1928 e il 1948 di Francesco Greco, teatro di animazione e musica dal vivo
Ore 21.30 Maestri di Strada, testi scelti dalle trascrizioni dei dialoghi tra educatorie giovani dei Maestri di Strada e brani tratti dal libro “ Insegnare al principe di Danimarca “ di Carla Melazzini. Letture scelte a cura di Cesare Moreno e Ilaria Iorio, regia teatrale Nicola Laieta, con Giuseppe Cerrone, Nicola Laieta, Giulia Musciaccio, Ilaria Arra, Renato Bisogni. Musiche Riccardo Veno
 
Ore 22.00 – Spettacolo e Reading Teatrale “Non nascondere l’assurdo liberare i sogni”,
Ore 22.30 – Monologo Teatrale “Schegge di Amaritudo Vitae”,
Ore 23.00 – Monologo Teatrale “Me sfasterio – Voci di Periferia”.
 
CANTIERE MAGGESE – LARGO S. GAETANO
 
All’interno: Massimo Chianese (MasoArt) presenta la mostra itinerante “Genialità o Pazzia” : ritratti di personaggi noti realizzati con tecnica aerografia.
 
All’esterno:
Ore 21.00: Spettacolo Teatrale “Isteria d’Amore” Monologhi/Dialoghi/Danza – Commedia brillante.
Ore 22.00: Spettacolo Teatrale “Amore in guerra”
Ore 23.00 – Concerto live Sunday Sickness + Dj set punk/new wave/synth pop
 
PIAZZA FONTANA
 
Ore 21.00: Live “Beba Winigi in Duo”
Ore 21:45 Concerto Live “Nevica su Quattropuntozero”
Ore 22.30: Concerto Live “Luminal”
A seguire dj set Madesi (Radio del Capo)
 
VICO CALO’
 
Ore 20.30: Corner culturale a cura di NoiCiProviamo. Progetto no-profit per portare i libri nei quartieri della città
 
CANTIERE MAGGESE VIA CAVA 90
- Esposizione abbigliamento etnico Faraway
- “L’Arte dell’Antica Magna Grecia”, performance su tela di Tiziana Lazzarini e Irene Scialpi “La casa dei sogni”
 
MUDI – MUSEO DIOCESANO
Il Museo sarà aperto alle visite dalle 20.00 alle 23.00. Il costo del biglietto d’ingresso sarà ridotto a 3 euro. Info e prenotazioni Telefoni utili : 0994716003 – 3335661281 / Mail :  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
S. MARIA DELLA SCALA
 
Visita guidata della Chiesa dalle 18.00 alle 24.00 – Ingresso libero
 
CATTEDRALE S.CATALDO
 
Il Duomo sarà aperto sino alle ore 23.00
 
CHIESA S. ANNA
 
La chiesa sarà aperta dalle 20.00 alle 23.00
 
CHIESA S. MICHELE
 
La Chiesa sarà aperta e visitabile dalle 20.00 alle 23.00
 
CHIESA S. AGOSTINO
 
La Chiesa sarà aperta e visitabile dalle 20.00 alle 23.00
 
CASTELLO ARAGONESE
 
Gli orari serali di apertura al pubblico sono i seguenti: 18.00 – 19.30, 20.00 – 21.30, 22.30 – 24.00, 24.00 – 01.30, 01.30 – 03.00
 
CASA DI S. EGIDIO
 
Orari 18.00 – 24.00. Visita guidata gratuita con contributo libero.
 
ACROPOLI DI TARANTO: LE VIE DEL SACRO, postazione itinerante. 3.500 anni di religiosità nella Città dei 2 mari – Visita guidata a cura dell’associazione ‘Turisti a Taranto’. Appuntamento ore 18,30 davanti al Municipio in piazza Castello.
Durata: 60′
 
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POSTAZIONI IPOGEE
 
1) Ipogeo Arco Paesiello – Mostra uniformi Militari di Marco Arena
2) Ipogeo Palazzo Bellacicco – Esposizione Taranto Spartana
3) Palazzo Fornaro – Esposizione sul “Principato di Taranto in Epoca Orsiniana”
4) Ipogeo Palazzo Baryon (Santamato) – Esposizione Confraternite dell’Addolorata e di Monreale
5) Ipogeo Largo Gennarini – “Il Simposio”
 
Collezioni private
 
6) Ipogeo Vico Calò – Mostra “Antichi giochi della Tradizione Tarentina” di Nicola Giudetti
7) Ipogeo Palazzo Stola – Iperurano presenta Visual Artist di Gianluca De Robertis
8) Ipogeo Palazzo Mannarini “Le Fogge” – Mostra di Arte Sacra di Fedele Massante
9) Ipogeo Osservatorio Geofisico Luigi Ferraiolo – Mostra strumentazione scientifica
 
Installazioni artistiche
 
10) Ipogeo Palazzo Gennarini – Esposizione “Cartoni Rianimati” di Luciano Greco
11) Ipogeo Palazzo Galeota – Mostra scultorea di Augusto Bruschi
12) Ipogeo Piazza S. Francesco – Mostra Scultorea Canova 2.0 di Davide Intelligente
 
Percorso rupestre
 
13) Ipogeo Cantiere Maggese Via Cava – “Taranto e i Tarantini” personale di Enzo Falcone
14) Ipogeo Via Cava 99
15) Ipogeo S. Andrea degli Armeni
16) Fornace Via Cava 76
17) Ipogeo Palazzo Delli Ponti
18) Frantoio Normanno Via Cava 93

 

La bonifica del Mar Piccolo è uno degli interventi più complessi che il neo commissario alle bonifiche dell’area di Taranto, Vera Corbelli, dovrà affrontare.  Un intervento particolarmente atteso, soprattutto dai produttori di mitili che più duramente hanno dovuto pagare il prezzo dell’inquinamento industriale.  
Come è noto allo stato attuale vi sono tre diverse ipotesi di tecniche di bonifica: il capping; il dragaggio; l’intervento sui microorganismi. Si tratta di valutare cosa è meglio, per la riqualificazione delle acque  anche  in funzione del ritorno  alle attività di mitilicoltura, tradizionalmente praticate nei seni del Mar Piccolo. 
"Dagli organi di stampa - sottolinea Confcommercio da sempre vicina alle istanze dei mitilicoltori ioici - si è appreso che in questi giorni l’Arpa ha consegnato al neo commissario la relazione scientifica attinente le fonti e la natura degli inquinanti, e che pertanto spetta ora ai tecnici -coordinati dalla dott. Corbelli-  entrare nel merito della scelta del metodo da adottare".
Ragion per cui la categoria dei mitilicoltori di Confcommercio Taranto, unitamente alle  altre rappresentanze delle categorie del settore (Agci Pesca, Clai, Lega Pesca, Unci Pesca), nelle scorse ore ha sollecitato un incontro con il neocommissario finalizzato ad un confronto tecnico sulle ipotesi di intervento "anche in relazione alle eventuali ripercussioni che la individuazione della tecnica da adottare potrà avere sul pieno e tempestivo utilizzo del Mar Piccolo. I mitilicoltori, da sempre custodi del buono stato di  salute del Mar Piccolo, dalla quale è dipesa la qualità ovunque riconosciuta della cozza di Taranto, - conclude Confcommercio - chiedono di poter svolgere un ruolo attivo e partecipe nelle scelte che  si andranno a compiere". 
 
 
 

 La ripresa delle attività del tavolo  interistituzioanle per la risoluzione delle criticità dell’Area jonica e la convocazione di una prossima riunione. E’ questo che chiede il sindaco di Taranto, Ezio Stefàno al presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, da disporre eventualmente immediatamente dopo le ferie estive.
Con una lettera il primo cittadino sollecita al premier la necessità di un incontro per definire alcune tematiche già avviate nel solco delle attività del Tavolo interistituzionale e per delineare nuove strategie a sostegno del territorio.

La palla, adesso, ritorna nella metà campo del governo dal quale il sindaco Stefàno adesso  attende ora una risposta ma soprattutto una data certa di convocazione a palazzo Chigi.

C'è la necessità di un esame comparato tra il progetto, redatto dall’Amministrazione provinciale,  per la messa in sicurezza della strada Circummarpiccolo ed il progetto del Piano per la tutela e fruibilità della Riserva Naturale Regionale Orientata Palude La Vela e aree contigue. Un'esigenza, questa, avvertita dalla sezione di Taranto del Wwf che ha inviato una lunga lettera sull'argomento al sindaco Stefàno ma anche al commissario della Provincia di Taranto, Mario Tafaro, e alla Regione Puglia nonchè ad un numero imprecisato di addetti ai lavori.

Dopo un lungo excursus che ha portato alle progettazioni in questione, il Wwf Taranto chiede al sindaco Stefàno la verifica della compatibilità tra quanto progettato dall’Amministrazione Provinciale e quanto progettato dall’Amministrazione Comunale per la praticabilità della strada Circummarpiccolo di Taranto; la soluzione della riqualificazione ambientale degli impianti dismessi di maricoltura ex Ajvam s.p.a. per adibirli a sede dell’ecomuseo del Mar Piccolo e del Mar Grande, un sito di interesse regionale da realizzare e da gestire di concerto con il Polo Universitario Jonico e con l’IAMC sezione di Taranto; il rinvaso e l’ambientalizzazione del relitto della Salinella e aree contermini, come chiesto dal Consiglio di Quartiere e prescritto dalla Regione Puglia, con acclusa realizzazione di uno dei “Giardini etnobotanici del Vecchio di Còrico” nell’ambito della città costruita per sperimentare, anche a Taranto, un nuovo modello di vivere il verde tramite la pratica dell’agricoltura urbana e sociale.

A tal proposito, "in spirito collaborativo", il Wwf ha chiesto un incontro al sindaco assicurando, dal canto suo, "una partecipazione ai lavori preparatori del nuovo P.U.G.per ricominciare a pensare ad uno sviluppo diverso della nostra città". 

"Quale idea di sviluppo abbiamo in mente per la città di Taranto?". A porsi la domanda è Piero Bitetti, presidente del Consiglio comunale, a una settimana dalla manifestazione indetta da Confindustria Taranto. Un argomento, quello dello sviluppo dell'area ionica, del quale si discute in realtà da diversi anni  ma, evidentemente, sottolinea Bitetti, non si è ancora giunti a una sintesi di proposte e progetti capace di suscitare il più ampio consenso possibile tra le forze sociali, le associazioni di rappresentanza del mondo economico, le istituzioni locali".

Secondo il presidente del Consiglio comunale, infatti, la città sembra frastornata "da una discussione lacerante e poco costruttiva. Si è detto – per usare un’espressione di questi giorni – che Taranto è divisa tra chi si schiera per il no a nuovi insediamenti produttivi e chi invece auspica investimenti massicci in settori strategici per l’economia, a prescindere dall’impatto ambientale che essi potrebbero provocare. Credo fermamente - aggiunge Bitetti - che questa rappresentazione, vera o verosimile che sia, non colga a pieno la complessità dei problemi che abbiamo il dovere di affrontare. Taranto deve innanzitutto considerarsi al centro di un’area geografica che possiede straordinarie potenzialità e mi riferisco, ovviamente, al territorio provinciale che da alcuni anni chiamiamo Terra Ionica. Se nel breve periodo – questa è la mia opinione – non possiamo fare a meno del contributo economico e quindi occupazionale assicurato dall’attuale apparato industriale, è pur vero che sono molteplici le possibilità da sfruttare per tratteggiare un futuro diverso. Pensiamo per esempio al polo aerospaziale di Grottaglie, alla catena del freddo, all’insediamento di aziende di trasformazione di fibre di carbonio, al sistema di trasporto intermodale porto-aeroporto che va implementato e posto al servizio dell’intero sistema produttivo provinciale".

Per non parlare della portualità ionica che "ha le carte in regole per fare il salto di qualità, tenendo conto anche che l’area ionica è collocata nel cuore del Mediterraneo, crocevia di imponenti traffici commerciali che coinvolgono a vario titolo paesi africani, mediorientali ed europei. La risorsa mare, che peraltro esprime la principale e innata vocazione cittadina, deve essere valorizzata al meglio ed in quest’ottica risulta decisivo il rilancio della mitilicoltura. La Terra Ionica si distingue inoltre per la qualità delle produzioni enogastronomiche: basti pensare a Ginosa, Laterza, Manduria, Martina Franca. Per non parlare, ma anche questa non è una novità, dell’importanza del nostro patrimonio storico e culturale, fattore essenziale per immaginare una comunità, quella ionica appunto, capace anche di ben figurare in ambito turistico. È su questi temi - conclude Piero Bitetti - che, probabilmente, andrebbe concentrata la nostra attenzione, uscendo dalla palude di una contrapposizione spesso sterile e troppo ideologicamente connotata, recuperando i rapporti tra le istituzioni e tra queste e le holdings. Beninteso: tutte le opinioni sono legittime, ma poi occorre fare sintesi e spingere sull’acceleratore dello sviluppo. A chiedercelo sono le decine di migliaia di disoccupati che al futuro guardano non con ottimismo ma con disperazione, sono i giovani che non hanno più voce per protestare ma che dalle istituzioni attendono risposte concrete".

 

L’arrivo  a Taranto , nei giorni scorsi,  della  nave da crociera francese Belle de l’Adriatique è stato salutato con un entusiasmo forse eccessivo, ma comprensibile  per una città affacciata sul mare, ma toccata  solo da mercantili e navi militari.

Fiori, pubblicazioni omaggio, accoglienza di cortesia  allo sbarco dei  135 passeggeri in visita alla città, a riprova di come il crocierismo sia per Taranto  una meta molto ambita, ma purtroppo ancora distante dai  numeri importanti di Bari (oltre 604 mila passeggeri nel 2012)  

Taranto, pur avendo i requisiti di base (la posizione strategica nel Mediterraneo,  un territorio accogliente e ricco di testimonianze storico-artistiche, la vicinanza all’area Unesco dei  Sassi di Matera,  il buon  clima) per ambire a sviluppare questo settore turistico,  non si è mai seriamente cimentata per sviluppare le condizioni per proporsi sul  mercato del crociere.

Ecco perchè secondo la Confcommercio di Taranto "è ora dunque di dare una svolta ad una ambizione che, seppur legittima, deve essere supportata da azioni concrete. Il turismo crocieristico  non può prescindere da un’adeguata infrastrutturazione del territorio. In quest’ottica - aggiunge Confcommercio - è un fatto, e forse l’unico ad oggi,  il processo di integrazione tra porto e territorio avviato dall’Autorità portuale, attraverso un progetto di riqualificazione del waterfront portuale in funzione di un prossimo sviluppo del traffico turistico, come, alla presenza del Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha spiegato il  presidente Sergio Prete, lo scorso 3 luglio (nel convegno organizzato da Confocommercio, ndr)".

Per cui, secondo i vertici dell'associazione commercianti, la realizzazione di un Port Exhibition Center (centro espositivo multimediale) da realizzare in ambito portuale,   darebbe "un valore aggiunto al Centro Servizi Polivalente (con annessa stazione passeggeri e crocieristi) la cui gara di appalto per l’affidamento della progettazione e esecuzione dei lavori è ormai partita. Su tutto questo potrebbe innestarsi il progetto della Banchina ex Torpedinere in Mar Piccolo, in merito al quale l’Autorità ha fatto redigere uno studio di fattibilità per l’utilizzo ai fini della nautica da diporto e trasporto passeggeri. Il progetto rimesso nel 2013 alla attenzione dei Ministeri della Difesa e dei Trasporti è stato bloccato dalla  recente decisione dei vertici militari di continuare a riservarsi la disponibilità della banchina per scopi militari. Decisione che probabilmente potrebbe  essere rivista se a livello ministeriale  si individuasse un percorso alternativo utile a soddisfare i bisogni militari e civili.  Ovviamente - conclude Confcommercio - è indispensabile una forte e concertata azione della politica e delle istituzioni, accanto al presidente dell’Autorità Portuale, perché il Governo prenda in seria considerazione questa ipotesi progettuale che qualificherebbe il Borgo e darebbe grande respiro economico e sociale  al territorio urbano".

Una formula fortemente rinnovata perché, spiega l'Associazione Terra, "l'obiettivo di riaccendere i riflettori sulle potenzialità di Taranto Vecchia è stato centrato, adesso occorre puntare su destagionalizzazione e incoming turistico". L'Isola che Vogliamo torna il 9 agosto per la quarta estate consecutiva ad accendere le serate di agosto in riva allo Jonio, vestendo panni assolutamente differenti da quelli usuali, ma non stravolgendo la formula vincente grazie alla quale centinaia di migliaia di visitatori hanno imparato ad apprezzare l'iniziativa. I momenti sperimentali e quelli più vicini alle origini della manifestazione saranno segnalati dalla calendarizzazione degli appuntamenti: al mercoledì, come da tradizione, quelli improntati alla formula classica della kermesse, al sabato i momenti meno tradizionali. "Rifiutiamo la logica secondo la quale formula vincente non si cambia - spiega in un comunicato stampa Terra - anzi, siamo convinti che di abitudini ci si spegne. L'Isola che Vogliamo ha sdoganato un modo di fare eventi en plein air, itinerante e partecipato che ha riscosso molto favore, al punto da essere più volte riproposto in altri contesti, Ne siamo orgogliosi e compiaciuti, così puntiamo su ulteriori elementi di interesse in un'Isola che ha tanto da offrire, non solo vicoli". Le principali novità rispondono al nome di Festival dello Scorpione e di ipogei sotterranei. "Noi nell'Isola amiamo restare tutto l'anno - spiega Terra - e chi quotidianamente percorre questi vicoli conosce il ruolo della musica nel punteggiare le giornate della Città Vecchia. Musica è tradizione, è cultura popolare. Musica è mediterraneo, leva strategica in tanti approdi turistici. Soprattutto, musica è un esperimento per l'Isola. Il 9 agosto portiamo a Taranto per la grande anteprima dell'Isola che Vogliamo un'eccellenza che la città deve conservare per gli anni a venire, il Festival dello Scorpione. Lo faremo in un concertone-evento che per la prima volta nella storia della nostra kermesse non sarà itinerante, bensi concentrato nella sola piazza Castello, per affermare che questo splendido teatro naturale può ospitare grandi eventi". Dal Burkina Faso alla Palestina, dalla Sicilia a Taranto: in tutto sbarcheranno nell'Isola per la grande anteprima 9 voci, 22 musicisti, oltre 21 strumenti musicali tra contrabbassi, violini, violoncelli, tromba, trombone, ance, flauti, clarinetti, tube, ukulele, battenti, chitarre, our, arpe celtiche, bassi, batterie, percussioni, tamburelli, organetti, didjeridoo. "Il II Festival dello Scorpione è da punto di vista dello spettacolo un evento impressionante: abbiamo puntato con entusiasmo al connubio con le sonorità proposte dal direttore Mimmo Gori perché rappresentano in musica l'anima meticcia, aperta al mediterraneo e alle contaminazioni di quest'Isola". A partire da mercoledì 13, l'Isola che Vogliamo tornerà a proporre i suoi percorsi itineranti tra i vicoli della Città Vecchia, ma con grandi novità. Ai percorsi delle Chiese e del Sacro, promossi in collaborazione dell'Arcivescovato, a quelli del Gusto, ideati come un evento nell'evento con l'assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, e alla classica apertura by night del Castello Aragonese, permessa dalla Marina Militare, vanno ad aggiungersi due percorsi ad oggi inediti. "Per la prima volta nella sua storia, tutti gli ipogei della Città Vecchia resteranno contestualmente aperti, diventando contenitori per mostre e installazioni. Se ciò sarà possibile è in gran parte merito del lavoro di riscoperta e di ricerca dell'Associazione Nobilissima Taranto e di Nello De Gregorio. Questo è il percorso che vorremmo restasse vivo anche dopo l'Isola che Vogliamo, come attrattore turistico e contenitore culturale stabile". Una suggestione, quella sotterranea degli ipogei, che farà il paio con quello aereo delle terrazze musicali. Insomma i quattro appuntamenti con L'Isola che Vogliamo, che vedono il Comune di Taranto come partner organizzativo dell'Associazione Terra, promettono ancora una volta di portare alla luce opportunità e realtà dimenticate della Città Vecchia. Media partner dell'iniziativa sarà Studio 100 Tv, grazie alla quale L'Isola che Vogliamo punta a rafforzare il proprio brand e la visibilità dell'altra Taranto oltre i confini locali. I programmi completi delle serate del 9, 13, 16 e 20 agosto sono disponibili sul sito ufficiale www.isolachevogliamo.it

 

 
E’ stata avviata la procedura di gara afferente l’affidamento dell’appalto per la progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori del “Centro Servizi Polivalente per usi portuali al Molo S. Cataldo nel Porto di Taranto”, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. 
Il quadro economico del suddetto intervento prevede un importo complessivo di € 12.755.000,00, di cui € 11.161.098,99 posto a base di gara. 
Con la realizzazione del Centro Servizi Polivalente, l’Autorità Portuale intende attivare un processo di riqualificazione del waterfront portuale e di integrazione tra città e porto, generando una continuità tra spazi pubblici e interconnessioni pedonali che dalla Città Vecchia si sviluppano fino 
al Borgo. L’edificio polifunzionale assumerà, inoltre, il ruolo di Stazione marittima, nell’ottica di incentivare e supportare la utilizzazione turistica dello scalo ionico, e conterrà ampi spazi per attività direzionali dell’Autorità Portuale, per la promozione della cultura marittima, Auditorium Polifunzionale – Sala Convegni e spazi polifunzionali per attività espositive e didattiche. 
Il progetto, il cui preliminare è stato acquisito nell’ambito di un concorso di progettazione, è stato redatto da un raggruppamento di professionisti guidati dal Prof. Rosario Pavia dell’Università di Chieti-Pescara. 

In principio era il San Raffaele. Poi è diventato San Cataldo. Fatto sta che, santi e non santi, il nuovo ospedale a Taranto si farà. Tempo stimato: sette anni. Tanti ne servono, infatti, per la realizzazione di una struttura all'avanguardia che, in una città inquinata e con una vera e propria emergenza sanitaria come Taranto, serve come il pane.

E ieri a Bari sono state poste le basi per la nascita del nuovo ospedale con la firma del discilplinare da parte del presidente della Regione, Nichi Vendola, e dell'assessore regionale alla Sanità, Donato Pentassuglia, che darà il via alla fase di progettazione. Sono numeri imponenti quelli che accompagnano l'intera struttura che, una volta ultimata, potrà contare su 715 posti letto totali, 290 posti letto chirurgici e 70 per day hospital e day surgery. Undici le sale operatorie previste. I piani fuori terra saranno 4 mentre quelli entro terra 1 per un'altezza totale di 22,50 metri su una superficie dell'area pari a 220mila mentre la superficie totale coperta è di 90mila metri quadri. La superficie per posto letto, invece, è di 125,8 metriquadrati. il tutto per un esborso complessivo di 207 milioni 500mila euro.

La nuova struttura opsedaliera potrà contare sulla dotazione di grandi macchine, che consentirà la sostituzione delle macchine già presenti (in parte già obsolete o che lo diventeranno alla data di realizzazione del nuovo ospedale), nonché il contestuale potenziamento dei livelli quantitativi e qualitativi di assistenza sanitaria. Ovvero: 3 acceleratori lineari; 1 Tac Simulatore; 1 IORT; 1 sala predisposta per Cyberknife;  2 Gamma camere; 1 Pet/Tac; 3 RMN; 4 Tac; 1 angiografo biplano; 2 angiografi.

Con questo primo disciplinare è finanziata la fase di progettazione definitiva e clinico gestionale che vedrà: l’aggiudicazione entro aprile 2015 e la consegna di tutti gli elaborati di progettazione definitiva entro dicembre 2015. Con il secondo disciplinare (da siglare entro dicembre 2015) sarà finanziata la fare di progettazione esecutiva e lavori di realizzazione, che dovranno essere realizzati con i seguenti tempi: l’aggiudicazione dell’appalto integrato entro il 2016, 6 mesi per progettazione esecutiva, entro il I semestre 2017 cantierizzazione dei lavori, la cui durata programmata è di 3 anni e 6 mesi (chiusura dei lavori programmata per il dicembre 2020). A seguire l'acquisizione (2021) di tutte le tecnologie e messa in funzione del nuovo ospedale "San Cataldo". Sulla base del cronoprogramma approvato entro 7 anni da oggi la Puglia dovrà aspettarsi un nuovo grande ospedale.

"Si tratta di tempi assai diversi dai 20 anni richiesti per l’attivazione del Nuovo Ospedale della Murgia – ha sottolineato l'assessore Pentassuglia – e la Regione Puglia vigilerà in modo stringente con tutti i suoi organi e con le strutture tecniche perché i tempi siano rispettati e sia applicato il massimo rigore e la massima trasparenza in ogni fase di attuazione dell’opera”.

P. D'A.

Un fresco cocktail musicale, anzi ghiacciato come si conviene in estate, agitato non mescolato, con un ingrediente base: i più popolari successi del grande repertorio gospel americano e quelli dei musical che hanno dominato i cartelloni di Broadway.

Questa è la proposta dell’Orchestra ICO della Magna Grecia per allietare, con il frizzante concerto gratuito “Gospel Simphony”, sei serate nelle piazze di altrettanti comuni del territorio jonico.

È una nuova iniziativa dell’Orchestra ICO della Magna Grecia, organizzata in collaborazione con le Amministrazioni comunali che l’hanno sposata mettendo a disposizione le location, per permettere ai cittadini e ai turisti di trascorrere una serata ascoltando buona musica.

 

Sul palco di  “Gospel Simphony” ci saranno la cantante tarantina Simona Galeandro, vincitrice nel 2008 del Festival “Voci e Volti Nuovi di Castrocaro”, i “Wake Up Gospel Project”, un gruppo vocale gospel di Martina Franca che riunisce “voci” di tutta la Puglia, e l’Orchestra ICO della Magna Grecia diretta da Giovanni Rinaldi, il raffinato musicista che ha curato gli inediti arrangiamenti per grande orchestra dei brani in programma.

 

Queste le sei “date”, tutte gratuite, della tournée: sabato 2 agosto (ore 20.30) in piazza San Giorgio a San Giorgio Jonico, lunedì 4 agosto (ore 21.00) in Villa Peripato a Taranto, mercoledì 6 agosto (ore 21) in piazza Guglielmo Marconi a Ginosa, giovedì 7 agosto (21.30) in piazza Castello a Monteparano, domenica 10 agosto (ore 21.30) in piazza Vittorio Veneto a Faggiano e lunedì 11 agosto (22.30) in piazza Angelo Casalini a San Marzano di San Giuseppe.

 

Nella prima parte del concerto sarà sfatato un mito, quello che il gospel è un repertorio esclusivamente natalizio; si aprirà, infatti, con due medley effervescenti: il primo proporrà tre brani gospel (“I will follow him”, “Holy queen” e “Joyful”) dal film “Sister Act” con protagonista Whoopi Goldberg, mentre il secondo cinque canzoni gospel portate al successo da Whitney Houston: “I love the lord”, “Hold on help is on the way”, “Joy”, “I go to the Rock” e “Joy to the world”.

Simona Galeandro canterà poi altre due popolarissime canzoni di Whitney Houston: “Queen of the night” e “I will always love you”.

 

Dopo un medley affidato alle splendide voci dei “Wake Up Gospel Project”, la seconda parte del concerto sarà invece dedicata ad alcuni dei più popolari successi da famosi musical americani.

Si inizia con Simona Galeandro che canta “Cabaret” e “New York New York”, due canzoni evergreen di John Kander portate al successo da Liza Minnelli, e poi il trascinante Musical Medley con popolarissime canzoni tratte da moltissimi musical: “Dancing Queen”, “We Got Togheter”, “Aquarius”, “Jesus Christ Superstar”, “Evviva” e “Let the Sunshine”.

Gran finale con “I Say a Little Prayer” di Burt Bacharach e “Think” di Aretha Franklin.

 

 
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