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Giornale di Taranto -
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Attenzione

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SCAFATESE - TARANTO 1-3

 

Taranto (4-3-3 ) : Mirarco, Pambianchi, Marino ,Prosperi ( 5° s.t. Ciarcià), Cicerelli, Oretti, Marsili , Porcino,  Genchi (31° s.t. Giglio), Gaeta (16° s.t. D’Avanzo) , Gabrielloni     

In panchina : Borra, Colantoni, Tarallo, Vaccaro, Leggieri, Russo.

All. Battistini

Scafatese (3-4-1-2)  : Gallo; Natino (15° s.t. Romano), Caiazzo, Cirillo, Comegna ; Avino, Cuomo, Manzo, Mattioli; Farriciello (30° s.t. Rizzo), Marcucci  

In panchina : Mangini, Amendola, Scognamiglio Lombardi, Tedesco, Perrino, Marano      

All: Amura

Arbitro :   Meocci di Siena

Marcatori 13° p.t. Prosperi (Ta), 29° p.t. Marcucci (Sca) ; 9° s.t. Genchi (Ta), 47° s.t.   D’Avanzo (Ta)

Ammoniti   Prosperi  (Ta) , Marino (Ta) , Cirillo (Sca) , Caiazzo (Sca)

Angoli   9  Taranto  4  Scafatese                                                                                                                                  

Spettatori :  600 circa (più di cento provenienti da Taranto)

 

Prova di maturità superata. Taranto guadagna stima e punti nella trasferta insidiosa di Scafati. Il tasso tecnico dei rossoblu alla fine emerge e cancella l'ansia propria di una gara campana, soprattutto tenendo conto della fame di punti di una delle urltime della classe comunque in grado di imbastire un buon assetto tattico specialmente nel primo tempo.

Ma il Taranto di Battistini non bada a fronzoli. Attacca in gruppo, si difende bene, pressa alto e se occorre sa andare in contropiede. Soprattuto, il Taranto di Battistini sembra aver preso coscienza di se'.

Il recupero di Ciarcia', oggi esterno di ripresa, quindi nel suo vecchio ruolo. Il sacrificio del capitano goleador Prosperi, costretto alla sostituzione per la variazione dell'assetto tattico, quindi Genchi che non perdona e Marsili sempre più padrone della mediana... definiscono un quadro che quantomeno lascia sperare che da oggi sino alle prossime undici domeniche non tutto è perduto. Quantomeno il secondo posto è alla fine del tunnel.

Giornata pro Taranto, comunque. Potenza e Andria out. 

Domenica allo Iacovone ci sarà il Monopoli che oggi ha fermato la capolista. Altra gara ostica. 

Taranto-Brindisi 2-1

Taranto (4-3-3 ): Mirarco, Ibojo, Prosperi,  Marino;  Cicerelli ,Oretti(21° s.t. Ciarcià), Marsili , Porcino; Genchi (41° s.t. Giglio), Gaeta (11° s.t. D’Avanzo), Gabrielloni      

In panchina : Borra, Colantoni, Pambianchi, Vaccaro, Tarallo,  Russo,  All. Battistini

Cavese (4-2-3-1): Pizzolato; Ivone, Ferrara, Ciano, Raho; Danucci , Pollidori; Loiodice, Ancora, Varsi (14° s.t.Lorusso); Molinari(20° s.t. Esposito)  

In panchina : Cattafesta, Mannone, Dinielli, Mastrogiacomo, Tagliente, De Vivo, Ascione    All: Castellucci

Arbitro :   Annaloro di Collegno

Marcatori   :    23° p.t. Varsi (Br), 25° p.t. Genchi (Ta) rig.  , 27° s.t. Genchi (Ta)

ammoniti   :  Prosperi  (Ta) – Ivone (Br) – Ibojo(Ta) - Rahi (Br)

espulsi       :  Ciano (Br) al 28° s.t.

Angoli   :      5  Taranto    3  Brindisi                                                                                                                                     

Spettatori :  5000 di cui oltre 500 brindisini 

Un grande Marsili, accompagnato da un Genchi finalmente solo (con Gaeta e Gabrielloni ai lati, e poi da D'Avanzo). Venti minuti di alta scuola, firmati da Ciarcia', anche per lui il 'finalmente' e' d'obbligo dopo quattro mesi di stop... 

Ed ecco che il Taranto fa il Taranto, nel suo stadio, nella domenica del ricordo di un certo Erasmo Iacovone, patrono laico di una città sempre alla ricerca di speranza. ovunque. 
Il Brindisi approda sullo Ionio nel giorno sbagliato, dunque,  e si becca un rigore contro e una palla servita (Marsili) al limite del fuorigioco (Genchi) con il cecchino in forma play off e al 15esimo bersaglio di stagione. 
L'altro cecchino, Molinari ex di turno, ha toccato pochi palloni, ha subito tanti fischi e ha tentato di beffare Mirarco con una punizione poco velenosa. Tutto qua.
Il suo mister, alla metà del secondo tempo, bene ha fatto a sostituirlo. Per lui e per la sua squadra. Le fughe per un contratto... costano.
Per il resto, un bel derby davvero. Tre gol, sofferenza sino alla fine, grande lotta a centrocampo e Brindisi che ha tenuto botta ai padroni di casa sino al 2-1, momento topico che ha determinato anche l'espulsione di uno dei due centrali biancazzurri.
Il Taranto mostra carattere, insomma, e il Brindisi perde quota.
Una domenica positiva per i rossoblu che strappano due punti a Potenza e Andria. Comunque lontane. 
Ancora troppo lontane.
Domenica trasferta a Scafati dove i punti servono come il pane. Ma anche questo Taranto, oggi pomeriggio, ha mostrato di essere affamato. Finalmente.

 

 

BISCEGLIE - TARANTO     0- 0

BISCEGLIE (4-2-3-1): Vicino; Lacriola, Esposito, Lanzolla , Anaclerio ; ,Guadalupi , Lanzillotta;  Khalil (32° s.t. D’Ancora), Zotti (13° s.t. Lacarra), Logrieco; Patierno (20° s.t. Presicce)     

In panchina : Licastro, Gambuzza, Viscuso, Colia, Abbinante All. : De Luca

 

TARANTO FC (4-4-2)  :  Mirarco ;  Cicerelli  , Marino,   Prosperi , Colantoni (1° s.t. Gabrielloni) ; D’Avanzo (1° s.t. Ibojo),  Vaccaro (32° s.t. Oretti), Marsili , Porcino ;   Genchi , Giglio,     

In panchina : Borra, Lecce, Tarallo, Girardi, Gaeta, Russo    All.  : Battistini

Arbitro :    Provesi di Treviglio

Ammoniti    :      Marino (Ta) – Porcino(Ta) – Oretti (Ta) - Lacarra (Bi) – Patierno (Bi) - Esposito (Bi) – Presicce (Bi) – Anaclerio (Bi) – Lanzolla (Bi)

Angoli   :   2 Bisceglie -7   Taranto         

Spettatori : 1.200 

Gara brutta tra squadre depresse dal loro stesso incedere in aletto campionato che continua a stentare. Partite tra le favorite, Bisceglie e Taranto si ritrovano al cospetto di un pubblico scettico e alla fine deluso.manzi, quello tarantino per larga parte latita la trasferta, tradito da quel ritocchino a prezzi di cui sinceramente il Bisceglie poteva anche fare a meno.

Ma andiamo alla gara, ovvero allo spettacolo che non c'è stato e al tasso tecnico francamente deludente così come il tabellino racconta. 

Diciamo subito che il pallino e' quasi sempre nelle mani del Taranto che però sfrutta  poco le sue individualità e quando le chiama in causa ne resta oggettivamente deluso. Genchi non è in giornata, Pocino non è il solito (venti metri più avanti è altro ruolo rispetto a quello del fluidificante) Maesili troppo nervoso, Giglio evanescente, Gabrielloni sacrificato in panchina quando entra non dá' segni di vita.

il resto è corsa improduttiva.

Genchi si mangia un paio di occasioni, il Bisceglie nella ripresa reclama giustamente un rigore e Mirarco parà un gol praticamente già fatto da Patierno.il peggiore in campo, l'arbitro. In ritardo su alcune decisioni (fuorigioco) e totalmente in errore sul rigore negato al Bisceglie.

Andria semore più lontana. Anche Potenza se ne va. E domenica allo Iacovone arriva il Brindisi, l'altra pugliese deludente.

 

 

TARANTO-SAN SEVERO 1-0 

 

TARANTO (4-2-3-1): Maraglino; Cimino (Fonzino 28' st)  Pambianchi (D'Avanzo 18 St) Prosperi, Porcino ; Marsili, Oretti (Vaccaro 7' st) Tarallo, Gabrielloni, Mignogna, Genchi. All. Favo
In panchina: Pizzaleo, Marino, Ibojo, Russo, Gaeta, Colantoni. All.: Massimiliano Favo.
 
 
SAN SEVERO (3-5-2): Carotenuto; Mastrangelo  Colucci, Mustone, Galullo, Favilla ( De Leo 36' St) Florio (De Bellis 40 St)! Dell'Aquila (Saracino 28 St)  Montechiari. Cammarota, Favilla All. De Felice
In panchina: Coccia, Arnese, D'Errico, La Gatta. 
 
Arbitri: D'Ascanio di Ancona (Ciangalini e Di Giacinto)
Spettatori 1500 circa (abbonati 1149)
Marcatori: 
Angoli: 13-5 per il Taranto
Ammoniti: Carotenuto (S) Marsili (T) Porcino (T) Montechiari (S)
 
 
di ANGELO DI LEO
 
Minimo sindacale col massimo sforzo. San Severo inutilmente in campo, Taranto costretto a rincorrere se stesso e il gol per averla vinta.
Gol al tredicesimo angolo, alla quindicesima occasione al 92 esimo minuto.,
Tutto in salita e tutto difficile sembrava, ormai, per un Taranto sterile nonostante la produttività espressa. I rossoblu si regalano così la seconda vittoria consecutiva (prima volta in questo campionato) e risalgono la graduatoria in attesa di darsi una regolata tecnico-tattica in vista delle sfide che verranno.
 
Primo tempo. Tanto rumore per nulla.
Tarallo, Genchi, Gabrielloni, Mignogna, Prosperi. Cinque nomi per nove occasioni  mancate. Il Taranto esprime potenza e superiorità, entrambe sterili. Il San Severo si presenta con cinque under, meno del previsto, resiste alla crisi societaria e intanto cede al Taranto Ciccirello, under e terzino destro... Casualmente non a referto.
I primi quarantacinque minuti vanno in archivio per la mole di occasioni prodotte e per alcuni esperimenti che Favo riteneva di poter compiere più serenamente.
Serviranno cambi opportuni.
 
Secondo tempo.
La ripresa comincia da Vaccaro, non a caso, nuovo arrivo che nella ripresa rileva Oretti, impalpabile anche oggi.
Al decimo Vaccaro-Gabrielloni e Genchi ci provano uno dopo l'altro, una sorta di batteria che trova impacciato (ma fortunato) il portiere dauno in cui soccorsoarriva Mastone salva il terzo tiro sulla linea. 
Quattro minuti dopo nuovo tiro di Gabrielloni che stavolta trova Carotenuto ben piazzato. 
Favo prova ad allungare la squadra e toglie Pambianchi (difensore centrale) inserendo D'Avanzo  (esterno destro giunto dalla Cavese). Un minuto, la prima occasione con la maglia del Taranto. Il tiro si infrange sul destro di Carotenuto, formato Garella.
Al 26' San Severo tenta il colpo con Montichiari che azzarda un tiro coraggioso dal basso verso l'angolo alto sul primo palo. Maraglino c'è.
Il Taranto ha il merito di non mollare e in pieno recupero spinge ancora.
Genchi al 46' spara verso la porta con tutta la rabbia possibile. Il portiere va in angolo,
Mignogna batte e imbecca Gabrielloni che quasi in ginocchio sblocca dando ali rossoblu tre punti meritati e sudati.
Domenica a Pozzuoli, campo storicamente difficile. Ma questo Taranto ha il dovere di vincere anche la'. La vetta e' lontana ma siamo solo a Natale.
 
 
 
 

TARANTO-ARZANESE 2-1

TARANTO
: Mirarco, Colantoni, Porcino, Marsili, Pambianchi, Ibojo, Russo (Carbone 37' St) Ciarcia' (Oretti 22' St) Gabrielloni, Mignogna (Genchi 13 st)  Pia'. all Favo
In panchina: Piazzaleo, Tarallo, Prosperi, Conti, Fonzino,Cimino.

ARZANESE: Vigliotti, Savarise, Criscito, Tarascio, Baratto, Pellini, Giacinti, Gatta, Longobardi (Figluila 41st) Barone (Elefante 19 st) Esposito. All. Matrisciano
In panchina: Della Gatta, Montagna, Cavaliere,  Castaldo, Navas, Ottaviano, Carginale.

Arbitro:  Nicoletti di Catanzaro (Sifonetti e Catalano di Rossano)
Angoli: Taranto 9, Arzanese 2.

Spettatori 2000  circa (1149 abbonati). Incasso non comuinicato
Espulso Elefante (A) 91 st. Ammoniti Vigliotti (A) Barone (A), Ibojo (T), Pia' (T)

di ANGELO DI LEO
Sino all'ultimo respiro. Il Taranto non molla ed evita la contestazione che stava montando sugli spalti sempre più deserti dello Iacovone. 

Con un pareggio al 90esimo e e il gol vittoria al 92esimo, la squadra di Favo dribla i fischi ma non nasconde i difetti. Anzi, paradossalmente li evidenzia guadagnandosi comunque una settimana di respiro prima del comoplicato derby di Andria.
Una partita controversa, giocata male ma risolta alla meno peggio. Colpo di fortuna oppure segno di svolta? Lo dirà la prossima trasferta.

Primo tempo.
Taranto senza Genchi e Gaeta e col modulo ormai consueto anche se il 4-3-3 all'occorrenza diventa 4-4-2 con Gabrielloni prima punta e Pia' d'appoggio.
Il Taranto produce gioco e domina la mediana ma Gabrielloni e Pia' sembrano più interessati al gol di fattura che alla sostanza. Il pubblico rumoreggia e pretende concretezza.
Arzanese poca cosa, dettaglio evidente già dalle prime battute. Ma la storia della gara dirà ben altro, nonostante il gap tecnico che traccia la differenza (sulla carta).
Il Taranto si spegne, in effetti, e l'Arzanese alzo lo sguardo oltrepassando l'area. Si arriva alla mezz'ora senza sussulti e tra quaclhe sbadiglio di troppo.
Il Taranto regala addirittura palloni che per due volte Longobardi non sfrutta. Aria di beffa autunnale.
Al 40esimo Arzanese si fa viva e sveglia il pubblico dal torpore con un bel tiro da fuori area di Barone. Primo tempo inguardabile.

Fischi meritati. Pubblico scarso ma molto scettico.

Secondo tempo arrembante, nei primissimi minuti. Pia' reclama un rigore e viene ammonito. Il Taranto ci prova swenza  convinzione. L'assenza di Genchi svuota un intero reparto mentre il centrocanmpo sembra in vacanza,. L'Arzanse si ritrova (quasi a propria insaputa) di fronte a Mirarco sciupando quanto possibile, denunciando i limiti tecnici che le saranno fatali. Ma il gruoppo c'è e tiene bene il suo campo.
Favo tenta la mossa, però. Fuori Migogna, Porcino ha licenza di attacare la fascia sinistra, Genchi entra e diventa l'ariete con Pia', Gabrielloni e Russo a supporto. 

Il Taranto passa al 4-2-3-1 e spinge, l'Arzanese di nuovo in leggero affanno.
Al 28' il 'capolavoro' tanto temuto. Stavolta l'Arzanese approfitta dell'errore rossoblu. Ibojo appoggia su Colantoni ma la palla si ferma tra i due e Savarise (numero 2 degli ospiti) ne approfitta sulla destra e con una finta si libera di tutti. Avanza di qualche metro e sorprende Mirarco (fuori dai pali) scagliando la palla all'angolo destro.

Gol a sorpresa che scalda uno stadio sconsolato.
Il Taranto inserisce Carbone mentre Pia' (36esimo secondo tempo) tocca il primo pallone della ripresa facendosi respingere il tiro in calcio d'angolo.
Al 43' Gabrielloni trova la girata vincente: un rimpallo manda la palla in rete. Pareggio liberatorio.
Il Taranto, sorprendendo anche se stesso, acciuffa la gara mentre in tribuna già si tracciavano bilanci funesti.
Poco dopo, la vittoria che non t'aspetti. in pieno recupero, Marsili batte un angolo e Oretti svetta su tutti: GOL, Iacovone impazzito.... !!!

Vittoria che salva tutti. Illudersi però sarebbe un errore. C'è un Taranto con genchi e un Taranto senza Genchi. Se poi il centrocampo si concede un giorno di ferie...

 

TARANTO-POMIGLIANO 2-0


TARANTO: Mirarco, Colantoni (Conti, 18 st) Porcino, Marsili, Pambianchi, Ibojo, Russo (Russo, 28 St) Ciarcia', Genchi, Mignogna, Gaeta (Gabrielloni, 18'st)
All.Favo
In panchina: Pizzaleo, Tarallo, Prosperi, Fonzino, Oretti, Cimino.

POMIGLIANO: Di Costanzo, Esposito, Difinizio, Marinelli, Follera, Sgambato, Minicone (Somma 28 st) Derosa, Cozzolino, Panico, Suriano (Marasco, 15 st)
All. Seno
In panchina: Miraglia, Rea, Luongo, Pingue, Pontillo, Tenneriello, D'Ovidio.

Arbitro: Sartori di Padova (Cortese e Paglianiti di Vibo)

Marcatori: Genchi 32 pt (TA) Genchi 39 St (TA)
Ammoniti: Ciarcia', Gabrielloni e Carbone (TA) e Marinelli (Po)

Spettatori: 2000 circa, incasso non comunicato.
Angoli 7-3 per il Taranto


di ANGELO DI LEO
Il Taranto vince e convince almeno i duemila spettatori che oggi gliavevano rinnovato la fiducia dopo questo inizio altalenante di campionato.

Favo azzecca la mossa della catena di sinistra e il trio Porcino-Gaeta-Mignogna risponde ai comandi.

Il Pomigliano non conferma il proprio valore (10, uno in meno dei rossoblu sino a stamane) e gioca solo per dieci minuti. Poi assiste, subisce e tenta di contenere. Finirà 2-0, risultato che sta pure stretto specie per quanto prodotto nel primo tempo.

Primo tempo
Favo schiera tre punte (Genchi e Gaeta supportati da Mignogna) conferma Russo e fa debuttare dal primo minuto il centrale Ibojo.
Pomigliano rapido in ripartenza. In dieci minuti due occasioni, la prima delle quaIi (Marinelli) impegna Mirarco in angolo.

La gara dei campani, però, finisce qui.

Poi sarà un monologo rossoblu.
Il Taranto risponde subito, del resto, con un colpo di testa di Genchi.
Al 21esimo prima vera occasione: Porcino crossa da sinistra e Gaeta, di testa, colpisce il paolo alla destra di Dicostanzo.
Tre minuti dopo gran lavoro di Russo, ancora sulla sinistra. Ne scarta due, l'under che uscirà tra gli applausi. Serve Ciarcia' che però manca la palla, arrivando in corsa, davanti alla porta.
Gara gradevole. Il pubblico si diverte. E' un Taranto diverso rispetto alle prime tre casalinghe.
Porcino è il padrone della fascia sinistra. Cross perfetto di nuovo per Ciarcia' che però liscia clamorosamente al volo.

Mezz'ora di gioco, il Taranto ci crede e insiste.
Al 32esimo arriva il gol meritato.
Mignogna, da sinistra, crossa sulla testa di Genchi che in terzo tempo, stile basket, arriva in corsa e schiaccia alla destra del portiere campano. Ovazione.
Al 39esimo altre due occasioni, la prima con Russo (liberato da Genchi) e poi ancora con la punta rossoblu.
Un primo tempo così, quest'anno, allo Iacovone, non si era mai visto.

Secondo tempo

Squadre invariate. Primo sussulto: punizione di Mignogna con relativa parata di Dicostanzo (il portiere alla fine risulterà il migliore in campo del Pomigliano).
Favo inserisce, dopo un quarto d'ora, Conti e Gabrielloni per Colantoni e Gaeta. Cambio tattico ma non di mentalità. Anzi, raddoppio nell'aria.
Al 22 Genchi spara alto da undici metri. Taranto cerca il gol, Pomigliano cerca se stesso sperando magari in uno svarione rossoblu o in un colpo dei suoi attaccanti.

Ma la giornata è rossoblu.
Al 26esimo Gabrielloni chiude fiacco, di testa, sul solito invito di Porcino dalla sinistra. Tra i campani entra Somma per Minicone.

Nel Taranto, Carbone rileva Russo (applausi a scena aperta).
Passa un minuto e Genchi tira a botta sicura ma Esposito respinge con la tibia davanti al suo portiere.
Al 32esimo, Conti di interno sinistro ci prova a giro. Di Costanzo vola e respinge
Al 34esimo gran tiro da quaranta metri di Mignogna. Di Costanzo si conferma ottimo portiere.
Cinque minuti dopo il raddoppio meritato: Genchi approfitta di un errore in disimpegno della difesa campana e di sinistro fionda verso l'incrocio sinistro.

Stavolta Dicostanzo vola invano.
C'è spazio e tempo, infine, per una doppia occasione Genchi-Mignogma. Ma il contropiede non regala il terzo gol.

Buon Taranto, pochi spettatori. Prima vittoria allo Iacovone.

Domenica trasferta a Gallipoli, sarà la prova del nove.




 

di ANGELO DI LEO

La delibera è la numero  34 del 31 luglio 2014. Da quel giorno è nel cassetto del sindaco Stefàno e segna un punto di non ritorno per i conti del Comune, al di là di quanto già traccia (negativamente) l'aut aut della Corte dei Contiin relazione al BILANCIO 2012.

Qui si tratta del piano di estizione redatto dai liquidatori del Comune di Taranto, documento chiuso a grande richiesta dello stesso sinadco, ma che segna un -187 mln da onorare. Boc più residuo debiti commerciali.

 

Totale massa attiva: 226.226.627,53 euro

Totale massa passiva: 537.714.059,19 euro


 

Eccoli i numeri finali del dissesto del Comune di Taranto.

La massa passiva è stata transatta al 50% dell'accertato per 281.973.690,98 euro: si tratta dei crediti ritenuti formalmente esigibili da parte dei richiedenti, quindi abbattuti per via della procedura semplificata.

La somma accantonata per le offerte transattive non accettate (obbligo di mettere da parte il 50%) è di 73.034.824,50 euro). Si tratta, in questo caso, di offerte transattive non accettate dai creditori richiedenti e aventi titolo. Il pagamento in questo caso avverrà al 100%.

Resta da finanziarie (debiti ancora da pagare alla data del 31 luglio 2014) la differenza pari a 182.705.543,71.

Insomma, dal Piano di Estinzione depositato in Viminale la scorsa estate e spedito contestualmente a Palazzo di Città, si evince un debito residuo al termine delle procedure che supera i 180 milioni, cifra che comprende la stima di 100 milioni riferita all'eventuale transazione Boc.

Nessuno ne parla. In pochi hanno letto queste carte.

Eppure sono agli atti dal 31 luglio scorso.

 

 
TARANTO (4-4-2): Mirarco; Colantoni (Gabrielloni, 29 st) Marino, Pambianchi, Porcino; Ciarcià, Marsili, Conti (Mignogna, 7' st) Russo; Genchi (Gaeta, 20' st)  Pià. 
In panchina:  Pizzaleo, Tarallo, Ibojo, Prosperi, Fonzino, Oretti, 
All.: Massimiliano Favo.
 
MONOPOLI (4-4-2): Turi; Avantaggiati, Esposito, Castaldo, G. Pinto; Cortese (Russo, 31' st)  Gori (Laboragine 39' st) Salvestroni, Grimaudo; Murano, Manzo (De Luisi, 26' st).
In panchina: Pino, Zizzi, Florese, Angelillo, Roncone, Fiume. 
All.: Francesco Passiatore.
 
ARBITRO: Gabriele Agostini di Bologna (Andrea Micaroni di Pescara – Giulio Basile di Chieti)
MARCATORI: Cortese (M) 28' pt. MANZO (M) 42' pt. PAMBIANCHI (T) 33' st. GABRIELLONI (T) al 95'
 
di Angelo Di Leo
Squadra che non molla non perde. E rimedia pure ai due errori grossolani che nel primo tempo avevano quasi regalato la vittoria ad un Monopoli cinico e ordinato. 
Novantacinque minuti duri e vissuti sino alla fine, come derby comanda.
Gabrielloni, grazie ad un assist perfetto di Mignogna (ancora troppo in panchina e non si capisce perché !) assegna il punto al Taranto e impedisce al Monopoli di capitalizzare due errori della difesa ospite e niente di più.
Gara davvero strana quella odierna. 
Primo tempo anomalo, possesso palla del Taranto. Genchi che non trova il gol per due volte e si pesta i piedi con Pia', centrocampo che macina palloni inutilmente e Monopoli guardingo e fortunato. Ci pensano i difensori del Taranto, infatti, a sbloccare la gara: prima Porcino (comunque tra i migliori, come sempre) che valuta male un rimbalzo e di fatto libera al tiro Cortese (destro all'angolino alla destra di Mirarco). 
E poi PAMBIANCHI  che si fa superare dalla punta biancoverde e costringe il portiere ad un atterraggio di fortuna (ammonizione) scatenando il rigore.
Due errori della miglior difesa del campionato, due gol. Troppo per una squadra che sembrava potesse passare in vantaggio sino alla prima mezz'ora.
Monopoli guardingo, fortunato e abile nel difendersi.
La ripresa comincia, non a caso, con una traversa colpita da Genchi e si trascina sino alla mezz'ora con i rossoblu sempre nella metà campo del Monopoli. 
Il Taranto non molla, prende coraggio e questa volta è il Monopoli a spargere regali. Il portiere, infatti, si fa sfuggire una palla che sembrava agevole su tiro di  Pambiachi.
Poi,rossoblu all'attacco e Pià' che si vede respingere un gol fatto sulla linea.
Ribaltamento di fronte e Monopoli che sfiora il 3-1. 
Infine, lo spunto di Mignogna che alla Pirlo scova in area Gabrielloni. L'under non delude e pareggia.
La quasi rissa finale non fa nemmeno notizia. Scene
 

 

Taranto: Mirarco, Colantoni (Colantoni, 32 st) Porcino, Marsili, Pambianchi, Marino, Ciarcia' (Pia, 13 st) Oretti, Genchi, Gaeta, Carbone (Mignogna, 13 st) All. Favo

In panchina: Pizzaleo, Tarallo, Prosperi, Ibojo, Conti, Russo.

Scafatese: Gallo, Mastellone, Siano, Cuomo, Abate, Pansi, Ascione (Manzo, 46 st)  Esposito, Evacuo (Malafronte, 24 st) Avino (Pisani, 32 st)  Natino. All. Esposito 

In panchina: Caliendo, Amendola, Cirillo, Farriciello, De Santis, Polizzi

Ammoniti: Colantoni

Angoli 4-0 per il Taranto

Spettatori 3558 (di cui 1149 abbonati). Incasso: 22.827 euro.

 

di ANGELO DI LEO

 

Il Taranto domina ma non tira in porta. E se lo fa sbaglia o si ritrova davanti il portiere che fa la parata della vita (colpo di testa di Oretti a colpo sicuro).

Il Taranto in casa non sa vincere e perde ancora punti preziosi (6 allo Iacovone).

Finisce tra i fischi di un pubblico che “merita di più”, sarà il coro finale della curva.

La gara dice poco. O meglio, racconta i limiti di un gruppo solido al quale manca fantasia, la giocata che risolve e asfalta la discesa.

Impegno e corsa non mancano, infatti. Servono idee, però. Soprattutto, occorre maggiore estro contro difese schierate e catenacciare. Cercasi guizzi dei singoli, insomma.

Invece, 95 minuti di gioco corale spesso inutile condito da tentativi vani in orizzontale, senza mai (quasi mai) puntare all'area piccola.

Lo scout è la sintesi fredda di una domenica inutile.

Al diciannovesimo scambio rapido Gaeta-Colantoni e Carbone chiude male mandando al lato, di prima. 

Prima occasione di una gara giochicchiata a centrocampo da entrambe.

Taranto in netto e puro 4-4-2 con la novità Oretti al posto di Conti e Gaeta al posto di Mignogna.

Scafatese con un duttile ma improduttivo 4-3-3 che all'occorrenza diventa 4-1-4-1.

Pochi minuti dopo Genchi, di testa, quasi accompagna la palla nelle mani del portiere. Marino, poco dopo, mette fuori su punizione di Marsili.

A fine frazione, Oretti raccoglie un rimpallo e tira verso la porta sguarnita ma Gaeta manca la deviazione vincente. Tutto qua nonostante un possesso di palla pressocché continuo.

Secondo tempo senza cambi.

Pressione Taranto: tre angoli in otto minuti. Oretti (al debutto dal ptrimo minuto al posto di Conti) finalmente indovina due aperture da sinistra a destra, dando respiro ad un Taranto che di fronte al muro campano non riesce proprio a pensare.

Scafatese inquadrabile, comunque. Taranto in crescita, specie sulla fascia sinistra dove Porcino domina grazie anche all'apporto di Mignogna (entrato nella ripresa).

Favo si gioca la carta Pià. Carbone passa a destra.

Il Taranto continua a spingere con Porcino e Colantoni ma la Scafatese controlla e mette in conto qualche rischio. Ma il gruppo è compatto dietro la linea della palla.

Il Taranto insiste a pieno organico ma non riesce a trovare la porta. Pressione inutile per 95 minuti. Prima vera occasione al 35', non a caso. Cross di Genchi e Pia' di esterno colpisce il palo.

Un minuto dopo, Porcino crossa da sinistra e Oretti di testa praticamente segna... se non fosse per il grande istinto di Gallo (paratona).

Ma il Taranto riprende ad attaccare senza mordere. Un presidio sterile di spazi e fasce. Corsa... lanci... aperture... con poco costrutto. La porta resta sempre troppo lontana.

Infine, il rischio. La Scafatese quasi fa il colpo.

Manzo entra e si mangia un gol: si invola in contropiede mentre i calciatori del Taranto ingenuamente si fermano per reclamare un improbabile rigore. Mirarco chiude bene ed evita il danno.

Finisce 0-0. Dieci punti in classifica e zone alte troppo lontane.

 

 

 

 

il contributo di Angelo  Di Leo

Poteva chiudere i conti nel primo tempo, il Taranto di Favo.

Dopo il gol sorpresa di Rao, il più veloce della storia dei derby ionico-adriatici, la squadra rossoblu non si è scomposta. Ha organizzato la reazione, ha quadrato gli spazi, ha consumato palloni e terreno avanzando metro dopo metro, passo dopo passo. 
Il primo tempo del Brindisi finisce dopo l'esultanza iniziale per un gol bello quanto inatteso. 
Poi solo Taranto, in mezzo al campo come sulle fasce, a limite dell'area come di fronte al portiere (Cartapesta) bravo su Genchi e fortunato perché Carbone sbaglia un rigore in movimento, sciupando il servizio argentato portato in area dal centravanti (ancora una volta il migliore in campo).
Il Brindisi non sa gestire il vantaggio. Denuncia problemi tra le linee e si fa anche tradire da Molinari, ombra di se stesso e lontano dal ricordo lasciato a Taranto. Uscirà tra gli applausi timidi dei brindisini e tra i fischi nemmeno convinti di qualche tarantino (presenza anonima, quella dell'argentino).
Un punto per parte, insomma. 
Troppo poco per il Brindisi fermo a bassa quota e pochino per il Taranto che avrebbe potuto vincerla questa gara, se solo avesse sciupato di meno onorando con cattiveria il lavoro prodotto da Ciarcia' e Genchi  e infine Marsili che comincia a prendere forma.
Favo, da par suo, legge ancora bene la gara (era successo già domenica scorsa e a Francavilla) e inserisce prima Gaeta (autore del pareggio) e poi Gabrielloni, stravolgendo la tattica in nome di un concetto chiaro e forte: si può vincere. 
Taranto sprecone, dunque. Squadra che può fare di più credendoci un po'. 
Brindisi nei guai. Tra i soldi spesi e i punti conquistati, la differenza è troppo evidente.
Ma siamo solo alla quinta giornata.
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