Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto -
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 153

Accusato di stalking ai danni della sua ex compagna finisce in manette subito dopo la disperata denuncia della vittima. Si tratta di un 34enne tarantino che all'alba è stato rintracciato ed arrestato dagli agenti della Sezione Volante. Stando a quanto comunicato dalla Questura, i fatti si sono verificati in città,  in uno stabile del quartiere "Paolo VI", lo stesso in cui abita la donna e lo stesso in cui l'indagato si sarebbe recato questa notte nel tentativo di parlare con  colei che aveva ormai deciso di interrompere qualsiasi tipo di rapporto. Secondo la ricostruzione dell'episodio illustrata dalle Forze dell'Ordine, per entrare nel palazzo l'uomo avrebbe sfondato la vetrata del portone; dopodiché, si sarebbe presentato davanti all'uscio dell'appartamento della ex bussando violentemente  con l'obiettivo di farsi aprire e chiarire ogni cosa. E' stato a quel punto che la poveretta ha allertato la Centrale Operativa della Questura segnalando quanto stava accadendo. Preso atto della denuncia, sul posto sono subito giunti gli agenti della Volante, ma del presunto autore degli atti persecutori non c'era più traccia. Ad ogni modo, dopo aver raccolto quante più informazioni possibili, i poliziotti sono riusciti a risalire al protagonista della vicenda e a fermarlo mentre si trovava nel proprio domicilio. Espletate le formalità di rito, l'uomo è stato dichiarato in arresto e messo a disposizione dell'Autorità giudiziaria.

Tre concerti in tre orari differenti in tre diverse sale. Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto sarà protagonista, sabato 20 settembre, dell’iniziativa “Note museali”, nata dalla collaborazione tra Ministero dei Beni Culturali, Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, Invitalia e Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

 

Il MARTA diventerà, per un giorno, anche un luogo dove ascoltare musica di qualità: i musicisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia eseguiranno dal vivo il Quartetto per archi in do magg. K465 di Mozart.

 

Per assistere ai concerti – in programma alle 17.00, alle 19.00 e alle 21.00 - sarà sufficiente possedere il biglietto d’ingresso al museo.

 

Un evento inedito, che unisce dimensione museale e rappresentazione artistica: la musica verrà eseguita durante la visita al museo, proponendosi al pubblico non come alternativa, ma come ulteriore offerta culturale.

 

“Note museali” ha già fatto tappa a Napoli e, dopo Taranto, si sposterà a Melfi e a Roma.

 

L’intera iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto “Mumex - Poli museali di eccellenza del Mezzogiorno”, gestito da Invitalia con l’obiettivo di valorizzare i musei del centro-sud con un alto potenziale di sviluppo e la capacità di generare benefici economici e sociali sul territorio.

 

Merce rubata per un valore di circa 6mila euro. E' quanto scoperto nella mattinata odierna  dagli agenti del Commissariato di Grottaglie, al termine di articolate indagini, all’interno di un garage sito nel centro storico della "Città delle ceramiche".
Stando alla ricostruzione dei fatti illustrati dalla Questura, nel corso dei consueti servizi di controllo del territorio, mentre stavano  percorrendo la SS. che conduce a San Giorgio Jonico i poliziotti hanno incrociato due giovani a bordo di un Apecar di color arancio. 
Alla vista dell’auto delle Forze dell'Ordine, il conducente del motocarro imboccava una strada serrata per poi abbandonare il mezzo e darsi a precipitosa fuga (insieme all'altro individuo) nelle campagne circostanti. A quel punto, gli agenti non hanno potuto far altro che accertare che l’Apercar era oggetto di furto ed aveva applicata anche la targa di un ciclomotore già sotto sequestro.
Avendo avuto modo di riconoscere i due giovani che si trovavano a bordo del mezzo, gli agenti hanno ispezionato una zona del centro storico della città  abitualmente frequentata dai sospettati. Nel corso dell’operazione i poliziotti hanno proceduto al controllo di un vano seminterrato privo di serratura e con le ante chiuse. Una volta entrati nel locale, gli investigatori del Commissariato hanno rinvenuto un vero e proprio deposito di merce tra cui 2 scooter, numerosi pezzi di ciclomotori, telai smontati, motori per ciclomotori, motoseghe a scoppio ed elettriche, gruppi elettrogeni, saldatrici, trapani, avvitatori a batterie, idroplulitrici, videoproiettori e tante altre attrezzature (tutte poi inventariate, recuperate e sequestrate per le successive indagini) molte oggetto di recenti furti commessi proprio a Grottaglie. E non basta. Gli agenti hanno anche recuperato importante documentazione, la stessa che ha fugato ogni dubbio su chi potesse avere nella disponibilità il deposito appena controllato: vale a dire uno dei due ragazzi che prendeva posto sul motocarro. A seguito di precisi indizi di colpevolezza, due giovani, rispettivamente di 20 e 18 anni, fortemente sospettati di essere gli stessi che si trovavano a bordo dell'Apecar, sono stati  denunciati in stato di libertà per ricettazione.
 

TARANTO- Il recupero di tre ceppi di ancore in piombo di epoca romana che si trovavano adagiati ad una profondità di circa 30 metri sui fondali del Mar Jonio rappresenta il bilancio dell'ultima brillante operazione portata a termine dal Servizio Subacqueo della Soprintendenza ed il Reparto Operativa Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, nell’ambito dell’impegno delle varie istituzioni volto a recuperare e preservare il patrimonio archeologico sommerso. I dettagli dell'operazione effettuata a largo di Torre Castelluccia (litorale di Pulsano) sono stati illustrati presso Il Chiostro di San Domenico, sede della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, nella mattinata odierna. Sono intervenuti, il Soprintendente Archeologo, dott. Luigi La Rocca e i funzionari archeologi dott.ssa Laura Masiello e dott. Arcangelo Alessio, per la Guardia di Finanza, il Colonnello Maurizio Muscarà, Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Bari ed altri ufficiali del Corpo ed il sindaco della città di Pulsano, l’Avv. Giuseppe Ecclesia. Come illustrato ai giornalisti, il rinvenimento dei reperti archeologici è stato solo l’ultimo atto di un’intensa attività di ricerca subacquea avviata, a seguito della segnalazione di un cittadino, dai Sommozzatori del II Nucleo della Stazione Navale Guardia di Finanza di Bari – stanziati a Taranto. Individuati i reperti, in una prima fase i finanzieri hanno monitorato l’area allo scopo di scoprire se vi fossero soggetti interessati al trafugamento del materiale archeologico dal sito. Un sospetto che si è poi rivelato infondato circostanza che ha permesso di dare il via alle operazioni. Svoltosi mediante l’impiego dei mezzi navali e del personale specializzato delle fiamme gialle, il recupero dei reperti è proseguito sotto la supervisione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia sino al completo recupero dell'intero materiale. Per dovere di cronaca si ricorda che nel giugno dello scorso anno, è stato recuperato un relitto di epoca medioevale, sommerso nelle acque della darsena di “San Nicolicchio”, situata all’interno Porto Commerciale di Taranto, la cui presenza era stata precedentemente segnalata dallo stesso nucleo sommozzatori delle fiamme gialle. Conclusa l'attività di recupero, curata per la Soprintendenza dal geom. Giuseppe Garofalo e dal dott. Angelo Raguso, è stata allestita una mostra nella quale viene illustrato anche il contesto storico dell’impiego dei mezzi navali dell’epoca. Nel corso della conferenza stampa è stato rimarcato come il significativo rinvenimento costituisca un ulteriore tassello utile alla ricostruzione della storia delle rotte marittime che sin dall’antichità, senza soluzione di continuità, hanno collegato le coste del Mediterraneo ed in particolare il litorale ionico, intensamente antropizzato sin dall’epoca preistorica. Tutto il litorale tarantino risulta costellato da reperti isolati o relitti, come ad esempio, per citare i più consistenti ritrovamenti, il relitto con carico di laterizi di Torre Saturo, il relitto con sarcofagi di marmo recuperato negli anni ’60 a Torre Sgarrata, i due relitti spiaggiati a Lido Silvana ancora sommersi, i sarcofagi semilavorati in marmo di San Pietro in Bevagna e le colonne in marmo rinvenute a Porto Cesareo. A questi si aggiungono numerosi reperti provenienti da diverse località, sicuramente da mettere in relazione con naufragi di imbarcazioni non ancora rinvenute. I ceppi d’ancora recuperati, una volta restaurati, potrebbero fornire ulteriori informazioni relative a possibili iscrizioni, come di frequente attestato in altri esemplari di simile tipologia. Proseguono ulteriori approfondimenti ed indagini nell’area circostante al rinvenimento, che potrebbero rivelare la presenza di altri reperti e ulteriori preziose informazioni circa la storia del litorale della Provincia Jonica.

MILANO- Importante opportunità per un Istituto scolastico tarantino. Il Touring Club Italiano ha scelto la III H del Polo Commerciale Pitagora di Taranto tra le classi finaliste della VIII edizione di “Classe Turistica - Festival del Turismo Scolastico” il concorso rivolto alle120.000 classi di 8.500 scuole superiori in tutta Italia organizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Classe Turistica 2014, come ogni anno, un alto contenuto valoriale poiché, oltre 100 anni fa il Touring è stato il primo ad introdurre l’idea e la pratica della gita scolastica. Oggi il Touring continua a promuovere il viaggio d’istruzione oltre che come attività di svago anche quale occasione di approfondimento culturale, umano e formativo per meglio coniugare le esigenze della gita “tradizionale” con le richieste e i gusti degli studenti.

La III H del Polo Commerciale Pitagora di Taranto potrebbe aggiudicarsi il primo posto della categoria “Vieni da noi”, per gli studenti che hanno deciso di promuovere la loro città, grazie al video “Vieni a conoscere Taranto” un lavoro fatto con passione che racconta la storia della loro città e del territorio circostante. 

 

 

L’elaborato ha riscosso ottime critiche dalla giuria composta da Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano, dal cantante Simone Cristicchi, dalla giornalista Barbara Gallucci, dallo scrittore Carlo Pizzati, da Lucrezia Argentiero, giornalista filmaker, e da Chiara Vigini  Presidente dell’Istituto Regionale per la Cultura Istriana Fiumana e Dalmata di Trieste.

 

 

Anche per l’edizione 2014 il Touring Club Italiano apre il concorso non solo a tutte le scuole superiori d’Italia, ma anche alle scuole appartenenti alle minoranze italiane di Istria, Fiume e Dalmazia. L’iniziativa si inserisce nelle attività del Tavolo di lavoro fra MIUR e Associazioni degli esuli istriani-fiumani-dalmati che si avvale del contributo dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Fondazione Cassa Risparmio Gorizia e Carso14  ed è dedicata alla storia del confine orientale italiano.

Alunni di scuola materna maltrattati in classe. Si tratta dell'inquietante sospetto che questa mattina ha determinato l'applicazione di una misura interdittiva per due insegnanti che esercitano in un istituto pubblico statale del capoluogo ionico.

Le ordinanze, che sospendono dal servizio le maestre per due mesi, sono state eseguite dagli Agenti della Squadra Mobile della Sezione “Reati contro i minori” al termine di un'indagine avviata lo scorso anno a seguito di segnalazioni fatte da alcuni genitori. Che, non sapendosi spiegare il perché dei continui cambi di umore dei propri figlioli, avevano deciso di rivolgersi alle Forze dell'Ordine affinchè trovassero una risposta alle loro domande.

Come illustrato dagli investigatori nel corso di una conferenza stampa tenuta in Questura, la successiva inchiesta (a cui è stato dato il nome "Mamme coraggio"), supportata anche dall’utilizzo di alcune telecamere posizionate all’interno delle classi, ha consentito  di accertare i numerosi maltrattamenti che sarebbero stati posti in essere dalle due maestre indagate nei confronti dei loro alunni tutti di età compresa tra i tre e i cinque anni, nonché l’utilizzo di un costante linguaggio offensivo e mortificante.

In molti sostenevano che la vittoria di una settimana fa all'esordio in campionato non doveva illudere più di tanto. Ed i fatti stanno dando ragione. Il Taranto è ancora un "cantiere" aperto, è ancora una squadra in cerca di una sua fisionomia e di rinforzi. Sia chiaro: la compagine rossoblu ha tutte le attenuanti del caso, ma è bene fare presto perché il torneo di Serie D è un'avventura lunga e difficile, un'avventura in cui si incontreranno formazioni che non regaleranno nulla, proprio come la Cavese che allo "Iacovone" ha imposto l'1-1 agli uomini di mister Favo. Un pareggio che deve essere accettato dai tarantini con filosofia, soprattutto alla luce di come si erano messe le cose in campo. Già, perché poco dopo la metà del primo tempo i campani erano passati in vantaggio con un bel tiro dell'attaccante Marzullo. Da quel momento in poi per il Taranto è stata una sofferenza sino al 36' della ripresa, quando Giuseppe Genchi ha riportato in parità il match con un bel diagonale rendendo meno amaro il pomeriggio domenicale. La partita, disputata di fronte ad un pubblico non certo delle grandi occasioni (si parla di circa 1.500 spettatori), non è stata esaltante, però è servita a far capire quali sono gli attuali limiti dei rossoblu e ad aiutare a dimenticare il brutto capitombolo interno di mercoledì scorso in Coppa Italia. 

Quello di Bari è stato l'ultimo (ma non per importanza) degli appuntamenti pugliesi. Dopo aver visitato i territori del Foggiano flagellati dai nubifragi dei giorni scorsi e dopo essersi recato a Taranto per valutare in prima persona la questione Ilva, il presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi ha inaugurato la 78esima edizione della Fiera del Levante, la Campionaria considerata uno dei simboli storici di una regione che, nonostante le sue contraddizioni, vuole contribuire a far ripartire al più presto la "macchina" Italia.

Mantenendo un ritmo oratorio incalzante che non ha di certo annoiato la vasta platea, il premier  ha sottolineato come sia arrivato il momento di ricordarci cosa è stato e cosa deve essere il Paese; un Paese in cui il futuro sembra stia diventando una minaccia perché la classe politica non è riuscita a cambiare il corso delle cose, un Paese che ha bisogno di riforme istituzionali e costituzionali per poter risorgere. E a tal proposito, il premier ha voluto chiarire il suo pensiero. Lui  non crede che l'Italia uscirà dalla crisi facendo le riforme, qualsiasi tipo di riforma (da quella del lavoro a quella della pubblica amministrazione). Non basterà tutto questo. Un messaggio poco incoraggiante che ha assunto contorni ancora più foschi quando Renzi si è detto certo che se non inizierà a farle, le riforme, questo Paese non avrà neanche più la credibilità per guardarsi allo specchio.

Lui, il presidente del Consiglio, in appena mezz'ora ha parlato di tutto. E fra i tanti temi presi in esame non poteva mancare la  Puglia, la padrona di casa. Qui il governo non si occuperà soltanto del Gargano, delle infrastrutture, dell'Alta velocità (vedi il collegamento Napoli-Bari). Il premier ha dichiarato che: "Non lasceremo che su Taranto si giochi la sconfitta della dignità dell'uomo. A Taranto non è più una partita che riguarda soltanto l'Ilva, non è più una partita che riguarda solo i posti di lavoro, che pure sono tanti; è in ballo l'idea stessa di un rapporto tra diritto al lavoro e diritto alla salute. Si vuol far credere che le due cose vadano in contraddizione. Noi dobbiamo vincere la sfida dell'Ilva a Taranto per dimostrare non soltanto che l'occupazione ha un futuro, ma anche che la siderurgia e Taranto devono essere il simbolo per il quale si può coniugare insieme la capacità di attrazione di investimenti stranieri, la dimensione ambientale, la creazione di posti di lavoro."

Creazione dei posti di lavoro che non può prescindere dalla formazione.  "Dobbiamo far ripartire le università - ha sostenuto Renzi- . Non dobbiamo inseguire chi se ne vuole andare, se vuole fare esperienze all'estero... che vada, ma dobbiamo dimostrare che questo Paese potrà tornare ad essere attrattivo per i "cervelli" nel momento in cui nelle università si darà più spazio agli studenti e ai loro sogni e meno a qualche "barone"...  Solo quando le università torneranno ad essere attrattive il nostro Paese diventerà di nuovo grande. C'è tanto, tanto da fare. Si poteva cominciare  già  30, 20, 10 anni fa. Ma adesso basta lamentele e pianti inutili.  Dobbiamo essere convinti di essere nel Paese più bello del mondo con le qualità, delle donne e degli uomini che lavorano, più attrattive del mondo."

I problemi da risolvere non mancano, c'è ancora molto su cui impegnarsi. E su questo non c'erano dubbi. Ma, come ha ripetuto più volte Renzi, guai a mollare e a non andare avanti. In poche parole, chi si ferma è perduto.

 

L'acqua, l'elemento primario, sorgente di ogni forma di vita, nella cultura popolare dell'Alto Salento è anche il simbolo di antiche e preziose tradizioni musicali e gastronomiche che oggi vengono lentamente recuperate. Sabato 13 settembre, alle 21, sulla spiaggia di Punta Penna Grossa, ritmi e sapori danno un saluto all'estate con l'appuntamento Musiche di Terra Madre: La pizzica d'acqua, un incontro fra musiche e gusti della tradizione con lo spettacolo dei Taricata. Il gruppo folkloristico riprende in chiave fedele al costume popolare locale il rito della pizzica d'acqua in riva al mare, un concerto suggestivo seguito dalla degustazione diacquasale, ricetta della tradizione, preparata con il paniere dei prodotti sostenibili di Torre Guaceto.

Musiche di Terra Madre: La pizzica d'acquaorganizzato dal Consorzio di Torre GuacetoSlow Food Alto Salento e Fondazione Slow Food per la Biodiversità, è un incontro di musica e cultura intorno alla Comunità del cibo di Torre Guaceto, rivolto a far riscoprire una delle più antiche tradizioni popolari dell'Alto Salento, oggi ancora non molto conosciuta. La pizzica d'acqua, infatti, è una particolarità del ciclo coreutico, tipica delle zone umide del territorio dell'Alto Salento. Durante il cerimoniale, la tarantata o il tarantato si immergono continuando a ballare, traendo sollievo dall'acqua e stemperando così la fatica.

Nello spettacolo, il gruppo Taricata ripropone il rituale tipico della sua zona d'origine (San Vito dei Normanni) in una veste autentica, densa di drammaticità e spettacolare. La musica, il ritmo travolgente e le prorompenti performance dei ballerini in riva al mare della Riserva di Torre Guaceto, contribuiscono ad una performance che rapisce il pubblico. Il tarantismo, fenomeno fortemente radicato in tutta la penisola salentina, ha assunto caratteri peculiari nell’agro di Torre Guaceto e in tutto l'Alto Salento: proprio in questa area sono riscontrabili gli unici casi di tarantismo d’acqua presenti in Salento. La tradizione popolare riconosceva la causa di tale tipologia di crisi del morso della tarantola d’acqua, frequente nel territorio del parco della riserva. Al termine dello spettacolo, verrà offerta a tutti i partecipanti una degustazione di acquasale, ricetta tradizionale a base di pane e ortaggi coltivati all'interno dell'Oasi di Torre Guaceto.

La partecipazione all'evento è gratuita. Punto di incontro: parcheggio di Punta Penna Grossa, ore 21. Inizio concerto ore 21,30. Inizio degustazione ore 22,30.

Mare, sole, spiagge, vacanze... Nonostante ci siano ancora dei nostalgici che di tornare alla vita di tutti i giorni non ne vogliono sapere, cominciamo a rassegnarci: la stagione balneare è arrivata al capolinea. Ed in attesa di tracciare i bilanci ci sono già i primi rimpianti, come quello di non aver potuto sfruttare occasioni che avrebbero potuto dare un impulso all'asfittica economia tarantina.

Sì, può sembrare strano, ma anche in questo difficilissimo periodo storico c'è qualcuno che vuole dare una mano al territorio, che vuole realizzare qualcosa di concreto, che vuole creare delle opportunità di lavoro. Si tratta della Società di Mutuo Soccorso San Michele Arcangelo, un sodalizio senza alcun scopo di lucro costituito nel 2006 su iniziativa di un gruppo di iscritti al Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) e all'Associazione Nazionale della Polizia di Stato (ANPS). Da un paio di anni i soci stanno tentando di ottenere in concessione dal Comune di Taranto un'area di San Vito, che insiste su un tratto di Viale del Tramonto (lo stesso sui cui dal 1973 al 1988 la Polizia gestiva una spiaggia), per far sorgere uno stabilimento balneare destinato agli appartenenti alla “San Michele Arcangelo”. Il progetto è stato regolarmente redatto e presentato all'Amministrazione comunale nel gennaio del 2013, ma sino ad oggi pare non vi sia stato alcun riscontro da parte dell'autorità competenti in materia.

Una situazione che lascia perplessi i promotori dell'iniziativa tenuto conto che con la realizzazione dell'opera si sarebbe potuto provvedere all'inserimento dei figli dei soci al lavoro (attraverso cooperative, società di giovani, associazioni culturali); al recupero e riqualificazione di una zona che purtroppo è abbandonata a se stessa (è diventata un ricettacolo di rifiuti di diverso genere); al ripristino della parte di litorale eroso dalle maree attraverso la sistemazione di nuova sabbia; alla creazione di uno stabilimento dotato di tutti i servizi possibili (dal pronto soccorso alle passerelle per disabili, dai bus navetta ai campi per beach volley, da punti ristoro a zone per giochi per bambini). Quelli elencati sono solo degli esempi di tutte le finalità che si propone la “San Michele Arcangelo”, società che sinora si è sobbarcata ogni tipo di spesa per la messa a punto del progetto e che chiede al Comune solo la concessione in uso dell'area per almeno un quinquennio. Il tutto senza alcuno scopo di lucro.

A tal proposito giova ricordare che la mission dell'Associazione (che conta ben 511 iscritti fra appartenenti alla Polizia, loro parenti e sostenitori) è quella di promuovere forme di solidarietà tra gli associati finalizzate alla realizzazione di iniziative come viaggi, gite, festeggiamenti, commemorazioni, convegni, visite guidate, meeting. E non solo. L'Associazione vuole essere di aiuto ai poliziotti e ai loro familiari nella promozione di servizi importanti nella vita sociale. Fra gli esempi spiccano la costituzione di asili nido; scuole materne; ludoteche; servizi di sostegno scolastico; biblioteche; sale giochi, tv e lettura; centri di ritrovo per ragazzi; l'indizione di borse di studio; centri di accoglienza per anziani; strutture sportive; infine, strutture balneari. Già, anche strutture balneari, come quella che potrebbe sorgere a San Vito, ma che per adesso è solo un progetto. 

Pagina 7 di 10