di Luisa Campatelli
Il 16 luglio scorso scrivemmo che su Tempa Rossa sarebbe potuto profilarsi uno scontro istituzionale. Tutto questo alla luce del “no” espresso dal Consiglio comunale e della ferma posizione assunta dal sindaco Stefàno in quella circostanza “abbiamo chiesto chiarimenti al progetto che non sono arrivati per cui non possiamo dare parere favorevole a scatola chiusa”. Però, per dare a quel “no” (peraltro supportato da un articolato ordine del giorno del Pd) un valore spendibile in consessi diversi e per così dire superiori a quello municipale, sarebbe stato necessario che il primo cittadino avesse adottato una variante al piano regolatore, cosa che non risulta sia stata fatta.
Dopo la delibera consiliare gli Industriali ionici sono partiti all’attacco, prima del presidente Vendola, cui è stato chiesto di prendere posizione, quindi di Renzi e Napolitano, il tutto accompagnato da manifestazione pubblica con discesa campo dei massimi leader locali. Sul fronte opposto, gli ambientalisti hanno fatto sentire le loro ragioni. Sullo sfondo, una città spaccata.
Il parere favorevole espresso in sede romana dalla Conferenza dei servizi, che è la novità di questi giorni, sposta indubbiamente l’asticella più in alto. A questo punto dubitiamo che lo scontro istituzionale possa consumarsi visto che le istituzioni locali sembra abbiano optato per la ritirata….strategica.
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Ombrelloni aperti a settembre e ottobre in Puglia, per battere il maltempo e la crisi economica che hanno ridotto le presenze turistiche questa estate. “L’idea” è del presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, che ha scritto agli assessori regionali al demanio, Leonardo Di Gioia e al Turismo, Silvia Godelli per proporre l’allungamento della stagione balneare nelle spiagge. |
Più passa il tempo, più si trova.
Credevamo di sapere tutto, o quasi, attorno al mai dimenticato attore castellanetano Rodolfo Valentino; conosciamo i suoi film, la sua vita e la sua morte; conosciamo i suoi tragici amori, le donne che l’hanno amato e, talvolta, usato; eravamo convinti che questo mito del cinema non avrebbe avuto più nulla per sorprenderci , ad ottantotto anni della sua morte.
E invece no; ultimamente si sta scoprendo, o meglio, riscoprendo, il Rodolfo Valentino poeta, un raffinatissimo poeta, capace di emozionare, coinvolgere e regalare momenti di assoluta freschezza .
Edvige Cuccarese, profonda conoscitrice di Rodolfo Valentino poeta, ha raccolto alcune delle sue poesie in un volumetto che presenterà al Museo Rodolfo Valentino di Castellaneta martedì 19 agosto 2014alle ore 20,30; con lei due giovani talenti musicali, la violinista Tiziana Toscano e la chitarrista Floriana Laporta. Le note di Paganini, Bach e altri classici si fonderanno alle parole delle struggenti poesie di Rodolfo Valentino, quasi a sottolinearne la profonda bellezza.
Un evento raffinatissimo che non mancherà di coinvolgere emotivamente il pubblico. Un coro generale, quello della Fondazione Rodolfo Valentino e del suo staff, che in pochi anni ha portato il museo dedicato al mito fuori dai confini di Castellaneta.
“Sarebbe davvero una perdita per la cultura non fare arrivare a conoscenza di un più vasto pubblico le poesie di Rodolfo Valentino che è stato, lasciatecelo dire con un pizzico di orgoglio, il simbolo mondiale dell’Italia e della nostra terra”, dicono i responsabili della Fondazione Rodolfo Valentino.
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Pubblichiamo una testimonianza dal presidio permanente presso il nido di tartarughe Caretta Caretta scoperto a Campomarino
Stamane un risveglio solito, ma essendo un giorno di ferie, è uno di quei giorni in cui lo spirito si anima di voglia di nuove scoperte, di nuove emozioni.
Si è deciso quindi di fare qualcosa di diverso, qualcosa di speciale…
Si parte verso Taranto per incontrare Fabio, responsabile del WWF di Taranto il quale ci porterà al presidio a tutela del nido della tartaruga Caretta Caretta .
Chiunque non abbia mai vissuto un interesse specifico verso la natura e gli animali, si ritrova a vivere la proposta con relativo slancio e a partire con la consapevolezza che, in ogni caso tra il mare e la spiaggia, che hanno davvero tanto da offrire, la giornata potrà comunque essere ricca di piacevoli momenti.
Ebbene una volta giunti sul sito, ecco che guardandosi attorno si comincia a respirare un’aria diversa, non ci si ritrova solo in una bella spiaggia dal mare stupendo in compagnia di bagnanti e campeggiatori, se si guarda, con gli occhi di chi vuole vedere oltre cio’ che ci mostra il senso della vista, ebbene lì comincia il vero spettacolo.
Un occhio al nido delle tartarughe con la curiosità di chi immagina quei piccoli esserini li intenti a crescere per poi partire verso la loro prima corsa per la vita, un nido meticolosamente circondato da una rete al fine di proteggerlo contro ogni avversità, i volontari accorsi per partecipare alla sorveglianza del sito, tra i quali Nicola e Venera, intenti a destreggiarsi tra bambini e passanti curiosi e in un punto antistante il nido un telo steso raffigurante “Le tartarughe” e su di esso sassi e conchiglie raccolte dai bambini e pronta la colla per una composizione d’effetto.
Con altri ragazzi Venera comincia ad unire cio’ che la natura ci ha lasciato dopo aver effettuato il suo corso: le pietre pomice a far da corpo e i gusci dei molluschi a far da zampe…ecco riprodotta una tartarughina.
Sempre all’occhio umano, puo’ sembrare un lavoretto da asilo e invece andando a fondo, ogni cosa riporta alla consapevolezza di voler cogliere un momento di grande valore umano e di senso di comunità unito ad un grande senso di responsabilità di questi ragazzi.
Il clima diventa di genuina amicizia e nel fare da “guardia” alle 21 uova rimaste al nido, sopraggiungono altri ragazzi a trascorrere con noi la notte, si impara quanto, con poco ma tanto senso di condivisione, si possa trascorrere piacevoli momenti a contatto solo con la natura, senza grandi organizzazioni o attrezzature da spiaggia particolari, ma talvolta con semplicemente un paio di asticelle tenute su dalla sabbia a far da stendino.
La scelta di questa mamma tartaruga di venir a depositare le uova su questa spiaggia ,sarà stata dettata da tanti fattori scientifici ma, oltre, io ci vedo anche un messaggio importante che spesso viaggia sul famoso social network, e che tanti condividono probabilmente solo perché d’effetto: (Dalai Lama) “Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere”.
Doniamo a noi stessi, proteggendo la NOSTRA natura, la NOSTRA VITA, i nostri animali “ALI PER VOLARE” perché si puo’ volare anche solo con il cuore con un battito accelerato per un ‘emozione.
Facciamo in modo di non distruggere fosse anche il piu’ piccolo filo d’erba affinchè ci siano “MOTIVI PER RIMANERE” e soprattutto guardiamo con gli occhi di chi pensa in comunione con il prossimo e di chi raccoglierà i frutti del nostro impegno e costruiamo muovendo i nostri passi in maniera che ci siano “RADICI PER TORNARE”.
Questo è il valore dell’essere umano, il rispetto per cio’ che ci circonda, il dono dell’oggi e la speranza per domani il ciclo irrefrenabile della vita che sta a noi proteggere sempre e comunque.
Nell’attesa di quel meraviglioso accelerarsi del battito di cuore che avverrà alla schiusa delle uova, ringrazio Fabio e tutti i volontari del WWF perché oggi piu’ di ieri sono consapevole di quanto significhi per noi il loro grande impegno nella lotta contro il degrado dell’ambiente naturale.
x il WWF e per il nostro Mondo
Tiziana D.
Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Vito Massimano
A Taranto è in atto “l’operazione passato”, una sorta di ritorno alle origini, al mito di Sparta e della Magna Grecia.
In soldoni si tratta di una serie di manifestazioni (le tarantiadi sono solo uno dei possibili esempi) che, unitamente ad uno studio abbozzato sulla carta teso a fare del mito di Sparta un vero e proprio brand, si propongono di risvegliare la coscienza collettiva e l’orgoglio dell’appartenenza cercando nel frattempo di tirar su due soldi con il turismo.
Iniziativa sbagliata? No per carità, tentativo ammirevole anche se il confine oltre il quale un’idea meritoria si trasforma in una buffonata senza senso è molto sottile e merita un supplemento di attenzione e serietà.
Tale responsabilità prescinde dai bravi organizzatori degli eventi in questione diventando un fatto che interessa tutta la città la quale deve abbandonare la voglia di saper apparire spartana cercando di saperlo essere, senza riempirsi grottescamente la bocca con un mito che è quanto di più lontano esista da ciò che Taranto è diventata.
Il pericolo è che, senza tale operazione verità, Taranto tenda a voler diventare un enorme set cinematografico popolato di disperati che, come i centurioni abusivi intorno al Colosseo,posano per una foto in abito d’epoca in cambio di due spicci.
Gli Spartani erano un popolo di guerrieri che avevano ben presente cosa fosse l’onore, il coraggio e la lotta dura contro chiunque osasse minacciare il proprio sacro territorio tanto che,nella ormai famosa battaglia delle Termopili, trecento valorosi irriducibili tennero rabbiosamente testa all’esercito Persiano grande quasi quattro volte quello del condottiero Leonida.
Non da meno erano i discendenti Tarantini che, con l’aiuto di Pirro, dettero non pochi grattacapo all’esercito Romano.
Prova ne sia la ormai epica vicenda di Filonide il quale, dimostrando fierezza e scarso timore reverenziale, si sollevò la veste e orinò sulla toga degli ambasciatori romani giunti a Taranto con l'intento apparente mediare.
La Taranto moderna non è così, non ha nemmeno un briciolo dell’amor proprio di quella gente.
L’orgoglio spartano è una coglioneria che si sfoggia vacuamente in pubblico per gonfiare il petto come atto di folclore.
Noi non tuteliamo la nostra terra e a Roma al massimo mandiamo le letterine del sindaco, presi come siamo dalla consolidata moda tarantina di inviare missive ora per convocare inutili tavoli tecnici per (non) risolvere le vertenze aperte, ora per chiedere vanamente che la Costa Concordia venga smantellata dalle nostre maestranze.
Alle missive in genere da Roma non risponde nessuno perché gli spartani “arraganati” non sono né temuti né tantomeno rispettati.
Come dire: siamo stati rappresentati da Filonide mentre oggi le nostre lettere vengono trattate come la toga degli ambasciatori di cui sopra.
"Ridete finché potete, Tarantini, ridete! In futuro dovrete a lungo versare lacrime!", sembra quasi che si siano avverate le parole di Postumio, il console romano oltraggiato da Filonide, visto che nel frattempo troppe volte, almeno negli ultimi settant’anni, Roma ci ha abbandonato al nostro destino (con noi poco spartanamente collusi) dopo averci saccheggiato dal punto di vista industriale, ambientale, militare, sociale, culturale, sanitario e infrastrutturale.
Adesso, via Sicilia, ci mandano anche gli immigrati, o migranti come amano poeticamente chiamarli, come se noi non avessimo ferite aperte e come se non sapessimo che per noi non ci sono risorse, mentre loro ci costano qualche miliardo di euro l’anno (per chi volesse è consultabile lo studio della Fondazione Leone Moressa mentre, secondo L’Espresso, la sola operazione Marenostrum è costata 600 milioni in sei mesi).
La storia si ripete e magari, dopo il regalo di Alfano, Taranto ritornerà ad essere l'Emirato di Taranto proprio come l’ insediamento musulmano sorto a partire dall'840 e composto da guerrieri provenienti dalla Sicilia (ecco appunto) che rese la nostra città per circa un trentennio scomoda presenza islamica nel Mezzogiorno, al pari dello stato costituito a Bari da Khalfùn, direttamente collegato con Baghdad, sede dell’allora califfato (proprio come oggi!).
“Se un uomo libero passerà di qui nei secoli a venire, possa ascoltare le nostre voci provenire dalle antiche pietre”, questo recita un epitaffio posto nel luogo ove morirono eroicamente i trecento Spartani guidati da Leonida.
In estrema sincerità: possono i Tarantini di oggi definirsi Spartani? Cosa diranno di noi le antiche pietre?
Vito Massimano
Se tutto dovesse filare liscio e dovessero essere riaperti i termini per i rispescaggi, il Taranto Calcio, che ha già pronta la Polizza Fideissoria, potrebbe veramente approdare il serie C. Un sogno che si realizza - conferma il Presidente Fabrizio Nardoni - che voule a tutti i cisti accontentare i migliaia e migliaia di tifosi tarantini. Il tutto dovrebbe accadere dopo il 18 agosto ed è una soluzione che sarà resa possibile per una sere di coincidenze ed opportunità quali la risalita in serie B, che andrebbe a 22 squadre, di Novara e iuve Stabia e della delibera da parte della Lega che dovrebbe accogliere la richiesta del Taranto, data ormai per certa. Siamo convinti di farcela - prosegue Nardoni - e con la squadra che stiamo mettendo su con il Presidente Campitiello faremo un grande campinato.
Con ordinanza della polizia locale, n° 360 del 13/08/2014 è stata modifica la precedente ordinanza n° 355/2014, pertanto sono stati disposti nuovi divieti temporanei di circolazione in concomitanza con lo svolgimento della manifestazione canora “Battiti Live” in programma domenica17 agosto 2014. Tali divieti riguardano:
· Ponte S. Eligio (Ponte di Pietra) – Lungomare Vitt. Emanuele II (ringhiera) –P.za Castello – Lungomare Vitt. Emanuele III – via Anfiteatro.
Pertanto, nella fascia oraria compresa tra le ore 10:00 e le ore 24:30 i percorsi delle linee sono così modificati:
LINEE 3 e 8 DIREZIONE CIMITERO TRA LE ORE 10:00 E LE ORE 13:00:
ð LINEA 3 CONSIGLIO – CIMITERO:DALLE ORE 10:00 ALLE ORE 13:00
ANDATA:da Piazza Ebalia svolta su via Berardi – dx via P. Amedeo – dx via Leonida – sx via Mazzini – via C. Battisti – via Rondinelli – Ponte Punta Penna –via Galeso- Via Orsini - P.za Gesù –CIMITERO.
RITORNO:CIMITERO – via Orsini – raccordo Superstrada –Ponte Punta Penna –via Magnaghi – via Cugini – sx via Leonida – sx via Oberdan –riprende consueto percorso.
ð LINEA 8 LAGO DI GARDA – CIMITERO: DALLE ORE 10:00 ALLE ORE 13:00
ANDATA: da Piazza Ebalia svolta su via Berardi – dx via P. Amedeo – dx via Leonida – sx via Mazzini – via C. Battisti – via Rondinelli – Ponte Punta Penna – uscita Croce –CIMITERO PORTA EST.
RITORNO: CIMITERO - via Orsini – raccordo Superstrada – Ponte Punta Penna – via Magnaghi – via Cugini – sx via Leonida – da via Japigia riprende consueto percorso.
SERVIZIO DALLE ORE 10:00 (escluso 3 e 8)
ð LINEE 1/2 – 16 – 27 direzione Ponte Girevole:da via Cugini svoltano a sx per via Leonida – a dx per via Oberdan ed effettuano capolinea in Piazza Ebalia da dove ripartiranno per i percorsi inversi percorrendo via Berardi svolta a dx per via Principe Amedeo e proseguono sul consueto tragitto.
ð LINEA 3 (andata e ritorno) DALLE ORE 13:00:ogni corsa termina e riparte da Piazza Ebalia.
ð LINEA 5 Consiglio-Margherita: da via Crispi svolta a sx per via Oberdan ed effettua capolinea in Piazza Ebalia.
ð LINEA 5 Margherita-Consiglio: riparte da Piazza Ebalia per proseguire su via Oberdan secondo il consueto tragitto.
ð LINEE 8 (DALLE ORE 13:00) – 14 – 20 – 28 direzione Ponte Girevole: da via Minniti svolta a sx per via Oberdan ed effettuano capolinea in Piazza Ebalia da dove ripartiranno per i percorsi inversi percorrendo via Berardi svolta a dx per via Principe Amedeo e proseguono sul consueto tragitto.
ð LINEA 21 direzione Ponte Girevole: giunta a Piazza Ebalia effettua capolinea da dove ripartirà per il percorso inverso percorrendo via Berardi svolta a dx per via Principe Amedeo e prosegue sul consueto tragitto.
ð LINEA 32 (andata e ritorno):da via Cugini svolta a sx per via Leonida e prosegue fino a V.le Virgilio e riprende il consueto tragitto.
ð LINEE 4 – 9 – 11 – 13 – 15 – 17: svolgeranno il consueto servizio.
ð CORSE PER e DA ILVA:le corse pomeridiane e serali di linea 1/2 e 8 dopo il transito da P.za Ebalia si porteranno su via Berardi – P. Amedeo – C. Battisti per imboccare il ponte Punta Penna. Le corse pomeridiane e serali di linea 27 e 28 giunte a V.le Magna Grecia proseguiranno per il Ponte Punta Penna.
SERVIZIO NAVETTA DA PARCHEGGIO SARAM A P.ZA EBALIA: DALLE ORE 15:00 ALLE ORE 24:00al fine di consentire la mobilità tra l’area di sosta presso il parcheggio SARAM di via Rondinelli e P.za Ebalia, è istituito un bus navetta che effettuerà il seguente percorso:
ð Ogni 30 minuti da SARAM– via Magnaghi – via Cugini – sx via Leonida –dx via Oberdan – Piazza Ebalia – via Berardi – via P. Amedeo – via Leonida – via C. Battisti – via Rondinelli SARAM.