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La messa in sicurezza della S.S. 172 dei Trulli all’attenzione della V commissione consiliare presieduta da Filippo Caracciolo (PD). Sono stati auditi, su richiesta di Antonio Scianaro (FI), il Capo compartimento ANAS Nicola Marzi, Carmelo Di Fonzo in rappresentanza delle sede distaccata di Taranto dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici , il dirigente regionale Antonio Pulli e rappresentanti dei Comune di Fasano. Francesco Laddomada, Consigliere Regionale la Puglia in Più, nel suo intervento, ha chiesto innanzitutto agli auditi la trasmissione degli atti, attinenti sia il tratto Laureto-Fasano, sia il tratto bivio di Cigliano, Crispiano, Martina Franca - riguardanti la quarta corsia fino a San Paolo e l’allargamento in sede, ivi compreso alcune rotatorie. Laddomada ha spiegato l’importanza e l’utilità della richiesta; l’acquisizione di tali atti, infatti, permetterebbe alla Commissione di avere contezza dello stato delle due procedure e di svolgere, in futuro, anche un ruolo di mediazione o di facilitazione/velocizzazione nel rapporto tra i vari enti (ANAS, Regione Puglia, Soprintendenza, Comuni di Fasano, Martina Franca, Crispiano), per dare concreto impulso alla realizzazione degli interventi sui due tronchi della SS 172.Il consigliere Laddomada, altresì, ha invitato la Soprintendenza, al momento del rilascio dei pareri, a non limitarsi al diniego, ma ad esplicitare le proprie prescrizioni con proposte alternative, onde evitare incomprensioni tra enti, che comportano perdita di tempo a danno della socialità e con effetti negativi sul piano economico. Laddomada ha ringraziato il Presidente Caracciolo, per il modo produttivo con il quale ha iniziato a presiedere e coordinare i lavori dell’importante Commissione V. |
La sezione provinciale di Taranto della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) comunica che, dopo la pausa estiva, lunedì 8 settembre riaprirà la propria sede di Piazzale Dante 31 (Zona Bestat), con le consuete attività di counselling e ambulatorio. Restano confermati i giorni e gli orari di apertura: lunedì e martedì, dalle 17.00 alle 19.00 e il giovedì, dalle 10.00 alle 12.00.
LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI, SEZIONE DI TARANTO - ONLUS
P.le Dante 31 (zona Bestat), 4° piano – 74100 Taranto
Tel. e fax 099 4528021 – Cell. 328.1752630 – SOS LILT 800 998877
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Unitariamente CGIL CISL e UIL con la RSU del comune Castellaneta hanno firmato con l’Amministrazione Comunale il nuovo Contratto Decentrato per il triennio 2013/2015 subordinato alla valutazione del Collegio dei Revisori. La CGIL, al cui Contratto ha dato un forte contributo dopo circa quattro mesi di contrattazione serrata con l’amministrazione, ritiene l’accordo, siglato e condiviso dalla maggioranza delle sigle sindacali, soddisfacente ed esaustivo delle aspettative dei dipendenti del Comune di Castellaneta; il Contratto Decentrato infatti è stato redatto secondo i criteri del Decreto Legislativo 150/2009 (Legge Brunetta) e prevede nei suoi 23 articoli progressioni orizzontali (giuridiche, maggiori importi per alcune indennita’ e l’ampliamento delle categorie a cui corrisponderle; nonché per la prima volta l’istituto della produttività da retribuire secondo criteri di valutazione e performance indi duale e collettiva. Stessa soddisfazione però non può essere espressa sulla gestione e alcuni atti amministrativi assunti di recente dall’amministrazione comunale in particolare la Delibera 110 del 30.07.2014 dove si ripropone l’ennesima riorganizzazione delle aree (l’ultima fatta appena il 21.05.2014 , delibera 82) con assegnazione di personale e con una normativa vigente che prevede il preventivo parere delle rappresentanze sindacali, cosa che puntualmente non è avvenuta . Siamo di fronte ad una Amministrazione che continua spostare servizi e personale senza certezza di vera efficienza, a nostro parere, con l’intento di accontentare esigenze particolari e non collettive, non prestando alcuna attenzione ad Aree di vitale importanza come quella Fiscalità locale che viene ulteriormente indebolita pur essendoci figure professionali all’interno dell ‘Ente capaci e disponibili quando invece nelle stanze “nobili” di questo Comune si afferma che non vi è personale quando si tenta di esternalizare il servizio di riscossione. Ma non basta. La Delibera 119 del 06.08.2014 modificando la delibera 26/2012 (conferimento e revoca delle posizione organizzative) mostra una interpretazione da parte del Responsabile del servizio personale perlomeno azzardata sul Decreto Legislativo 39/2013 (Decreto anticorruzione) .A nulla è valso l’avvio della Concertazione richiesta dalla CGIL visto che dopo un'unica seduta è stata dichiarata chiusa dal Comune di Castellaneta, malgrado la nostra richiesta di parere dell’Organismo Interno di Valutazione . In conclusione la CGIL ritiene che oltre ad esserci dei dubbi di legittimità e procedurali sull’atto (che faremo valere nelle sedi opportune), una applicazione “di parte” del “Decreto Anti corruzione” rende il Comune di Castellaneta DISATTENTO nei confronti di quei dipendenti che svolgono quotidianamente e correttamente il proprio lavoro tenendosi bene alla larga da Aule di Tribunale e da Procedimenti Disciplinari. Non sappiamo se il Sindaco di Castellaneta in questo momento stia facendo un buon lavoro tornando indietro sui suoi passi rispetto a quando, con il suo insediamento, ritenne necessario revocare o sostituire alcuni Responsabili per motivi ritenuti allora significativamente importanti, mentre oggi invece evidentemente altri equilibri si vanno cercando.”
Michele, ci sono questioni che non possono essere liquidate in una contesa dai pensieri brevi da 140 battute.
Come quella da te posta nello scambio di battute seguito alla mia richiesta di chiarimenti sulle possibili alleanze PD-FI alle prossime provinciali a Taranto e Brindisi. Della quale si parla anche sui media nazionali e che molte preoccupazioni sta alimentando nella nostra coalizione e dentro il tuo stesso partito. Le parole di Guglielmo Minervini ed Elena Gentile esprimono il mio stesso stato d'animo. Bene: piuttosto che chiarire nel merito e sgombrare il campo da ogni ipotesi di questo genere - come è normale pretendere dal segretario regionale del PD - tu preferisci lanciare accuse pesanti nei miei confronti. Che non posso lasciare cadere, né considerare dal "sen fuggite"; né trattare alla stregua di una delle tue tante battute.
È questione di sostanza politica.
Bene. Ti ricordo che sono dal 2005 nella coalizione che governa la Puglia. Prima da consigliere, poi da assessore. Sono stato rieletto nel 2010 in una lista civica promossa da me in appoggio a Vendola. Mi sono candidato da indipendente con SEL alle politiche nell'alleanza Italia Bene Comune.
Di "occulto e trasversale" - come scrivi - nella mia storia personale e biografia politica non c’è nulla. Tutto, sempre, s'è consumato alla luce del sole. E chiedendo il conforto delle mie scelte agli elettori.
Io ho posto una questione politica generale. E tu mi rispondi con gli insulti personali. Forse non ti rendi conto: quelle parole non offendono solo me, ma i miei sostenitori, il partito che mi ha voluto capolista in Puglia, la giunta di cui ho fatto parte insieme a diversi colleghi del "tuo PD", Nichi Vendola che mi propose di diventare suo assessore.
Ti ho già invitato, nelle settimane scorse, a frenare la tua irruenza che ti porta a stravolgere il senso delle Primarie. Non ti considero avversario, corriamo con la stessa maglia, per raggiungere lo stesso risultato: fare vincere il centrosinistra in Puglia nel 2015. Siamo competitori che hanno deciso di affidare ai propri elettori la scelta di chi dovrà rappresentarli. Se continui a buttarla in rissa finisce, inconsapevolmente e inevitabilmente, per screditare la nostra alleanze e confondere i nostri sostenitori.
Mi rimproveri di non essere cresciuto nella sinistra e nei partiti.
È vero, provengo da una storia diversa. Forse più simile a quella di Renzi, per dire, che tu legittimamente consideri una speranza per il Paese. A conferma che non sono le provenienze ma le competenze, le capacità, le idee, le proposte a definire il profilo politico di ciascuno di noi.
Rinnovo l'invito: confrontiamoci sul merito dei problemi rispettandoci. Io l'ho sempre fatto. Tu no. Tu mi sfidi a giocare a rugby ma la politica è altra cosa. Abbiamo davanti 90 giorni di campagna elettorale. Non sprechiamoli.
La questione dell'IIva deve necessariamente essere inquadrata in un disegno complessivo di rilancio del territorio tarantino. La questione non può essere trattata a compartimenti stagni, ma è necessario un coordinato ed armonico progetto di sviluppo del territorio che punti non solo alla riconversione dell'Ilva e del suo indotto, ma anche alla tutela ambientale e della salute, al rilancio dell'occupazione ed all'investimento in nuove filiere produttive come il turismo, ad esempio.
Le recenti notizie sull'acquisto dell'Ilva da parte di Arcelor-Mittal, leader mondiale nel settore dell'acciaio, non devono essere interpretate né come la soluzione a tutti i problemi, né come "il problema".
L'ipotesi di intervento da parte di investitori esteri, infatti, può rappresentare anche un tassello fondamentale, ma di certo non può essere considerato risolutivo se non è sostenuto da politiche e da azioni, nazionali e locali, indirizzate verso un disegno complessivo di sviluppo del territorio.
Solo attraverso una serrata attività di concertazione tra le istituzioni locali, la Regione ed il Governo, invece, è possibile intervenire coniugando tutela ambiente, lavoro, competitività industriale e territoriale: un coordinato Piano di rilancio territoriale da concretizzarsi anche attraverso l'utilizzo dei diversi Fondi europei in grado sia di accompagnare i processi di ristrutturazione del settore siderurgico, ma anche di rispondere al forte disagio sociale ed economico e restituire un futuro ai nostri giovani. Mi riferisco, in particolare, ai Fondi strutturali regionali, ai Fondi della BEI, al Fondo Europeo di adeguamento alla Globalizzazione (FEG).
Quest'ultimo, in particolare, consente di intervenire in aree di crisi di rilevanza nazionale o regionale, come Taranto, non solo nel ridurre l'impatto sociale della ristrutturazione industriale, ma anche sostenendo i lavoratori a rischio espulsione o che si trovano in mobilità o cassa integrazione. Gli aiuti del FEG, inoltre, sono rivolti ad agevolare anche l'avvio di nuove attività di impresa, non solo di tipo industriale, ma anche del turismo, del commercio, dei servizi. Inoltre, fino al 2020 possono beneficiare del FEG anche i lavoratori autonomi, temporanei e a tempo determinato, e fino al 2017, i giovani disoccupati.
Coniugare lavoro, ambiente e salute, quindi, non può essere inteso come una "sfida epocale", ma come una intenzione concreta.
Le Istituzioni locali, in questo quadro, giocano un ruolo fondamentale. Le richieste di accesso al FEG, ad esempio, vengono inoltrate all'Europa dal Ministero del Lavoro, ma nascono e si sviluppano dalla iniziativa locale: il Comune, la Provincia, la Regione.
Anche i fondi strutturali possono rappresentare una occasione importante per Taranto, se si pone la questione sul tavolo regionale in modo da inserire interventi mirati nel nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei.
Tuttavia, senza un nuovo Piano di sviluppo del territorio che animi tutte le Istituzioni locali e regionali sarà difficile avviare un nuovo e virtuoso cammino per Taranto.
Speriamo che la molle tarentum abbia degli stimoli innovativi !!!
Clara Funiciello
già Assessore alle Politiche del Lavoro al Comune di Taranto e Consigliere Nazionale di Centro Democratico.
L'assessore alle Politiche giovanili, Guglielmo Minervini, ha partecipato oggi alla conferenza stampa di presentazione della seconda edizione della Scuola di Bollenti Spiriti, che arriva dopo il successo della prima edizione con 440 candidati e 30 partecipanti.
Le iscrizioni sono aperte fino al 15 settembre e le lezioni saranno da novembre a gennaio 2015 con un avviso a cura dell'Arti. Era infatti presente la presidente Eva Milella con il dirigente regionale Annibale D'Elia. "Learning by doing", è la parola d'ordine del corso, che non è rivolto alla platea più generale dei giovani in attesa di occupazione, ma che vuole formare 30 esperti con una nuova figura professionale di operatore di politiche giovanili (youth workers). Insomma non è una scuola per NEET (i giovani che non lavorano e che non studiano), ma per operatori che vogliano lavorare con i NEET per fare emergere i loro talenti.
La prima edizione a Taranto (nella città vecchia) si è conclusa con la formazione dei primi 30 esperti. La nuova edizione si terrà sempre a Taranto con "incursioni" nei vari territori. L'occasione è stata utile oggi per l'annuncio di due nuovi bandi: "Spirito Civico", ispirato al servizio civile nazionale e finanziato con 5 milioni del fondo politiche giovanili e "A Bottega", esperienza di formazione non formali sul campo, con 3 milioni dalle politiche giovanili: entrambi i bandi saranno calibrati su Bollenti Spiriti e saranno tra gli attrezzi a disposizione degli esperti della Scuola.
"Con le passate edizioni di Bollenti Spiriti - ha spiegato l'assessore Minervini - ci siamo rivolti ai giovani con talento. Oggi dobbiamo rivolgerci a tutti i giovani, perché "tutti i giovani sono una risorsa". Ad essi chiediamo di essere curiosi con le risorse sprecate e inespresse dei territori. Ma rivolgerci ai giovani NEET per noi è un terreno minato: spesso non sappiamo precisamente come fare e il work in progress della scuola, che mette in rete le migliori esperienze italiane e europee del settore, ci darà una mano a far emergere anche chi a 25 anni è scomparso dai radar della scuola e del lavoro, rinunciando a progetti di vita e di società.
Si tratta di molti, troppi: 1 giovane su 3 è in questa condizione inaccettabile e ad essi occorre dare risposte. Facendogli riscoprire antichi mestieri, ridando motivazione per la formazione, cercando sul territorio l'incubazione per nuove risorse".
In allegato la scheda:
LA SCUOLA DI BOLLENTI SPIRITI: AVVISO PER PARTECIPARE ALLA SECONDA EDIZIONE.
Dopo il successo della prima edizione (oltre 440 candidature, 30 partecipanti da tutta la Puglia, 2 mesi di formazione residenziale), l'ARTI ha pubblicato il nuovo avviso per partecipare alla Scuola di Bollenti Spiriti: un percorso di formazione intensiva per operatori di politiche giovanili ("youth worker"). L'avviso scade il 15 settembre.
Bollenti Spiriti, il programma della Regione Puglia per i giovani, cerca 30 giovani residenti in Puglia di età compresa tra i 18 e i 35 anni, per partecipare alla seconda edizione della scuola di formazione per operatori di politiche giovanili (youth worker). L'obiettivo della scuola, realizzata dall'ARTI con il supporto del Fondo Sociale Europeo 2007-2013, è formare una nuova figura professionale in grado di coinvolgere i giovani nei progetti e nelle attività del nuovo Piano Bollenti Spiriti "Tutti i giovani sono una risorsa", con particolare riferimento ai ragazzi e alle ragazze che non studiano, non lavorano e non sono in formazione (NEET).
La lettrice Anna Mignogna ci scrive segnalando una questione effettivamente molto importante che è quella del rispetto della Città e dell'ambiente . Dice la lettrice: Vorrei approfittare, dell' assessore all' ambiente per chiedergli come poter risolvere il problema delle cicche di sigarette per strada. Forse - propone la Mignogna - si potrebbero dotare i bar di appositi posa cenere, visto che sono i marciapiedi nei pressi dei bar ad essere i piu' soggetti a tutto ciò' . Bella idea e bella proposta per l'amministrazione comunale tarantina.