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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

 La Giunta regionale pugliese, per accelerare le procedure di insediamento dei nuovi Direttori generali delle Asl, procedure che come è noto prevedono atti come la riunione della conferenza dei sindaci, ha disposto, fino al loro completamento, il commissariamento delle Asl con gli stessi DG designati.

         Quindi da oggi Vito Montanaro a Bari, Ottavio Narracci alla Bat, Stefano Rossi a Taranto, Giuseppe Pasqualone a Brindisi e Giovanni Gorgoni a Lecce sono nominati commissari delle rispettive Asl fino al termine delle procedure di legge.


Una sentenza del TAR ha sospeso in tutta Italia le elezioni per il rinnovo delle cariche dell'Ordine degli Avvocati. Era stato presentato un ricorso sul nuovo regolamento che il Tribunale Amminstrativo ha accollto. Tre le liste presentate a Taranto. Le operazioni di voto erano previste per il 21, 22 e 23 gennaio 2015.

Sono tre i candidati alla carica di Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Taranto che si propongono agli avvocati tarantini per sostituire Angelo Esposito per il prossimo quadriennio 2015-2018. Si tratta di Vincenzo Di Maggio, di Rocco Maggi e di Fedele Moretti che hanno presentato tre liste e che hanno già avviato la campagna elettorale. L'Assemblea è stata già convocata dal Presidente uscente (vedi allegato).In base alle nuove norme che regolano l'Ordine, saranno eletti 21 componenti del nuovo Consiglio Direttivo rispetto agli attuali 14 consiglieri. Nella convocazione è specificato chiaramente che almeno 7 seggi dovranno essere assicurati alla parità di genere. Come è noto nei giorni scorsi l'avv. Angelo Esposito è stato eletto per il quadriennio 2015-2018, dagli Odini di Lecce, Brindisi e Taranto fra i 33 componenti del Consiglio Nazionale Forense, una carica molto importante e prestigiosa che in passato è stata ricoperta solo da altri 3 tarantini: Pio Picaro, Raffaele De Palma e Cesare Mattesi. Ora tocca all'avv. Esposito che lascia dopo 11 anni la guida dell'Ordine di Taranto.

 

 

NOTA DI BIAGIO PROVENZALE SEGRETARIO PROVINCIALE TRASPORTOUNITO FIAP

 

Una rappresentanza di imprese del settore trasporti e movimento terra della provincia ionica si è  riunita nella mattinata di sabato ventisette dicembre alla presenza del Consiglio direttivo dell’Associazione Trasportounito-Fiap Provincia di Taranto, per esprimere forte preoccupazione in merito all’ipotesi – concreta – della loro esclusione ingiustificata dall’affidamento delle commesse di trasporto da qui a breve disponibili sul territorio.

Tale preoccupazione scaturisce in primo luogo dall’imminente scadenza di contratti di trasporto sinora affidati a vettori non residenti da parte di alcuni primari committenti, aventi ad oggetto i traffici da/per Taranto. Secondariamente, dall’avvio della cantierizzazione delle opere di riqualificazione in ambito portuale e dall’eventuale affidamento di una parte rilevante delle commesse di  trasporto alleaziende esterne.

Senza voler discriminare le aziende non residenti, i cui interessi sono meritevoli di analoga tutela nelle opportune sedi, appare incensurabile che in un momento di vera e propria “vertenza autotrasporto Taranto”(ILVA, ENI, EVERGREEN) sia attribuita – a parità di requisiti – priorità agli interessi portati dalle aziende del territorio ionico; aziende storiche, spesso tramandate di padre in figlio, specializzate nel settore in argomento.

Le imprese lamentano inoltre il crescente fenomeno dell’abusivismo: una minoranza di soggetti capaci di acquisire una quota rilevante del mercato locale, operando nell’inosservanza di qualsivoglia normativa o autorizzazione richiesta per legge, ed obbligando gli imprenditori “regolari” ad optare tra un ribasso scellerato delle tariffe di trasporto o, alternativamente, per il licenziamento dei propri dipendenti e la cessazione di ogni attività.

L’auspicio è quello di individuare soluzioni condivise con le Istituzioni locali ed i committenti di riferimento, già a far data dalla prima settimana del 2015. In caso contrario, ci si riserva di intraprendere, a tutela dei legittimi interessi rappresentati, tutte le azioni e le misure esperibili di carattere sindacale, nei termini e con le modalità che saranno preventivamente rese note.

 

 

 


 

 

PRIMI PASSI DEL PROGETTO - LA SPIAGGIA É AGORA'.

Cominicazione di Vittoria Cinzia Cardone – Presidente Retemicroimprese Taranto  e Antonio De Padova – Presidente Retemicroimprese.

 

Consorzio Athena ha sottoscritto in questi giorni un protocollo d'intesa con la proprietà dei parcheggi dell'isola amministrativa del Comune di Taranto località "La Spiaggetta". L'intento è quello di concretizzare un primo progetto all'interno del programma di interventi "La Spiaggia é Agorà".

Si tratta della gestione, per il prossimo periodo estivo, dei parcheggi autorizzati da parte di un primo gruppo di giovani e di donne che il Consorzio Athena intende coinvolgere all'interno del progetto che parteciperà al Bando N.I.D.I. – Nuove Iniziative D’Impresa della Regione Puglia.

Il progetto sarà presentato giovedi 22 gennaio 2015 alle ore 16,30 presso la Tenuta del Barco. – Marina di Pulsano – Coordinate GPS: Latitudine 40.35453, Longitudine 17.42772.

Pertanto, i giovani, nella fascia di età 18-35 anni, interessati al progetto, sono invitati a partecipare portando con sé copia di un documento di identità ed un proprio curriculum vitae con l’indicazione di un contatto telefonico e di un indirizzo di posta elettronica.

"La Spiaggia è Agorà" è un programma di interventi pensato per i giovani che saranno impegnati in un’opera di valorizzazione del paesaggio costiero articolato nelle seguenti iniziative:

a) realizzazione di un itinerario naturalistico;

b) itinerari subacquei;

c) valorizzazione e gestione integrata delle risorse ambientali e culturali esistenti;

d) visite ed escursioni a piedi e/o in bicicletta;

e) degustazioni delle produzioni locali presso masserie e frantoi ipogei;

f) attività di formazione continua finalizzata alla cooperazione tra strutture ricettive, gli enti di gestione dei beni ambientali e culturali, le imprese in genere; 

g) Prodotto-servizio ecoturistico: attivazione di forme di commercializzazione unica dei servizi finalizzati alla conoscenza dei beni culturali ed ambientali del territorio circostante (Alberobello, Castellana Grotte, Lecce, Matera);

h) reti creative;

i) interventi strutturali:

 centri di visita;

 strutture di accoglienza;

 sistemazione boschiva e parcheggi;

j) allestimento di un giardino botanico dunale;

k) percorso museale.

L’obiettivo è quello di promuovere nel territorio una nuova prospettiva configurando il paesaggio quale volàno di crescita. La cura delle bellezze paesaggistiche potenzia l’identificazione con la propria terra, con la sua storia e la sua cultura, da cui consegue un maggiore attaccamento ed un migliore rapporto fondato sul rispetto e sulla tutela delle risorse ambientali e della biodiversità. Si tratta quindi di un’azione che incide non solo sulla valorizzazione di una delle più belle zone dell’intera area ionica, ma anche sul suo sviluppo economico, grazie al rilancio turistico, oltre che sulla definizione di una nuova dimensione culturale.

Nell’incontro di giovedì 22 gennaio saranno definiti anche i dettagli del corso: "Operatore Tecnico Subacqueo" e sull'attività formativa del progetto "Cinema é Industria", le altre opportunità, per l’intero contesto, di fronteggiare le difficoltà economico-produttive endemiche, esacerbate dalle difficoltà create dall’attuale situazione di crisi, puntando sulle risorse naturali, storiche e culturali.

Pertanto, speriamo vivamente che i giovani rispondano in tanti a questo appello in quanto l’incontro rappresenta l’avvio della realizzazione di un modello complesso di sviluppo ispirato dalla risorsa mare.

 

Per info Retemicroimprese Via Principe Amedeo, 46 - 74123 Taranto Tel. 099-9943059; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; sito internet: www.reteathena/retemicroimprese



 

CONTINUANO GLI ABUSI DEL ‪#‎GOVERNO_PULSANESE_A GUIDA_EX_PDL NEI CONFONTI DEI CITTADINI... CON QUESTE PAROLE SI APRE UNA NOTA DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI PULSANO ANGELO DI LENA.
CON LA SCUSA DELL' ‪#‎AUTOVELOX_MOBILE IL COMUNE  - CONTINUA - INCASSA E IN MOLTI STANNO RICEVENDO I BEI REGALI DI NATALE E L' ESECUTIVO PULSANESE HA ANCHE IL CORAGGIO DI FARE METAFORE DEL TIPO :" COME SI FA AD ARRIVARE A FINE MESE "? IN TANTI ORAMAI SE LO CHIEDONO STANTE IL MOMENTO DI CRISI ECONOMICA GENERALE . E ANCORA IL IL GOVERNO PULSANESE DICE : "E' DIFFICILE CAPIRE QUANTI SACRIFICI DEBBA FARE UNA FAMIGLIA , EPPURE NON SONO COSI' DIVERSI QUELLI CHE UN' AMMINISTRAZIONE AFFLITTA DA CONTINUI TAGLI ECONOMICI STATALI E REGIONALI DEVE FRONTEGGIARE" ...GIOCATE PURE A PING PONG ECCLESIA E LATERZA ... POI LA VERITA' LA DIRO' IO AI PULSANESI ... ANCHE SE GIA' LA SANNO , ECCO PERCHE' ULTIMAMENTE URLATE COL SOTTOSCRITTO ... CON 20 ANNI DI POLITICA ALLE SPALLE ANCORA NON AVETE CAPITO NULLA....

Abusi dell' Amministrazione_comunale_di_pulsano al fine di “fare cassa”. In particolare con gli autovelox: grazie sindaco & co. per i regali che state facendo ai pulsanesi , altro che volete accarezzare i pulsanesi con la delibera di giunta sulla proroga TARI.. LA COPERTA è CORTA PER COLPA VOSTRA, E SE LA TIRI DA UN LATO RIMANE SCOPERTO L' ALTRO LATO ...

Oggi in seguito alla mia richiesta delle copie verbali di contestazioni a mezzo autovelox mobile di tanti cittadini multati dall' amministrazione comunale di pulsano a guida centro dx , il responsabile pro tempore mi ha risposto a distanza di 25 gg ( nonostante la sua risposta era gia' stata formulata il 27 novembre ) mettendomi per iscritto che nonostante io sia un #consigliere comunale la mia richiesta non puo' essere accolta in quanto non riconducibile all' esercizio del mio mandato per una serie di ragioni , compresa quella che il mio lavoro di ispezione ed indagine deve comportare il minor aggravio possibile per gli uffici comunali e che il mio lavoro da consigliere non deve sostanziarsi in richieste assolutamente generiche ovvero meramente emulative.

Di conseguenza deduco che il responsabile del settore della polizia municipale protempore vorrebbe dirmi in termini giuridici ( che lui ha omesso di scrivermi ) che la mia richiesta non puo' essere accolta ai sensi del d.lgs.196 del 2003 ( legge sulla privacy ) e art. 22 della 241 dell 1990 non avendo interesse concreto attuale e diretto .

peccato che Gli autovelox non sono tutti uguali e affinché le multe siano valide devono avere determinate caratteristiche – purtroppo non sempre presenti – e molto spesso diventano oggetto di cronaca locale circa gli #abusi delle #Amministrazioni comunali al fine di “fare cassa”. In particolare, gli autovelox :

-devono essere omologati dal Ministero dei Trasporti, sembra un’ovvietà ma purtroppo non lo è;

-devono essere segnalati in maniera evidente agli automobilisti con cartelli e/o segnali luminosi e, se si tratta di autovelox mobili in dotazione ad una pattuglia, questa dev’essere anch’essa ben visibile (insomma: la pattuglia non deve mimetizzarsi fra i cespugli);

e tra l' altro ci sono anche dei #ricorsi_accolti dai giudici di pace :

-La Pubblica Amministrazione è tenuta ad apporre idonea segnaletica che riporti le seguenti indicazioni: il tratto di strada su cui l’accertamento viene effettuato; il tipo di accertamento, cioè che esso avviene con meccanismi automatici e senza l’obbligo di contestazione immediata (in virtù del disposto di cui all’art.4/4 comma L.168/2002); la legge che consente tale tipo di accertamento; i tipi di infrazione per i quali vengono utilizzati i dispositivi ed i mezzi tecnici di controllo del traffico.”

Questo il principio promosso dal Giudice di Pace di Ginosa nel giudizio di opposizione avverso il verbale per infrazione rilevata a mezzo Autovelox.

Obbligo di informazione per cui la P.A. “con tutti gli strumenti di comunicazione possibili” deve rendere esaurientemente consapevoli gli utenti della strada di dove e per quali ragioni la rilevazione dell’infrazione e la sua contestazione avvengono in deroga a quanto disposto dagli artt.201 Cds e 384, 385 del Reg.Esec.Cds..

E’ nullo, pertanto, il verbale di contestazione qualora non adempia a siffatte prescrizioni.


 

Coinvolti ed sui temi della criminalità organizzata, usura e estorsioni gli studenti degli Istituti superiori: “Liside”, “Pacinotti” e “Aristosseno.”        “Oltre 600 questionari, distribuiti in forma anonima ai ragazzi di tre Scuole Superiori della Città di Taranto. Presto si farà lo stesso a livello provinciale. Dalle prime risposte scarsa fiducia nelle Istituzioni, ma soprattutto nella politica. Pochissimi hanno sentito parlare di questi problemi a scuola”.

 

Successo del Progetto a cura dell’Ufficio Antiracket/Antiusura della “Confesercenti Taranto” cofinanziato dalla locale Camera di Commercio, che si è proposto di sensibilizzare il mondo giovanile sui problemi dell’usura e del racket delle estorsioni attraverso la somministrazione di un questionario agli alunni delle quinte classi degli Istituti Superiori: “Liside”, “Pacinotti” e “Aristosseno” della Città di Taranto, che hanno aderito al progetto in maniera entusiasta. “L’indagine – afferma il Responsabile dell’Ufficio Antiracket Dott. Michele Cagnazzo – ha come finalità avvicinare i ragazzi al sistema Stato in maniera più trasparente e fiduciosa, facendoli sentire quasi parte integrante di un grande gioco di squadra, all’interno del quale ognuno cerca di fare la propria parte”. Continua Cagnazzo – dal mio insediamento a Responsabile dell’Ufficio ho ritenuto decisivo investire risorse ed energie nelle scuole con un impegno costante nel tempo. Intervenire sull’educazione delle coscienze non è cosa che possa farsi in maniera episodica. Gli effetti delle attività sulle coscienze si possono verificare solo nel tempo. Insomma seminare quel seme che possa far germogliare la convinzione che vivere nella legalità e nella solidarietà è possibile e conveniente.” Le prime risposte al questionario, non sono state incoraggianti. A fronte di 600 questionari diffusi per sensibilizzare i ragazzi sui problemi legati alla criminalità e verificare quanto ne siano a conoscenza: quasi tutti hanno detto di avere scarsa fiducia nelle Istituzioni e soprattutto nella politica; Pochissimi coloro che hanno detto di aver sentito parlare di criminalità a scuola, mentre le notizie degli altri arrivano da organi d’informazione e cittadini; Pochi anche quelli che hanno ammesso di essere a conoscenza dell’esistenza di associazioni e strutture che combattono la criminalità. E’ un’iniziativa interessante quella denominata “Sviluppo = Legalità” lanciata dall’Ufficio Antiracket della Confesercenti in città, i cui esiti verranno resi noti entro i primi giorni dell’anno prossimo quando verrà stilato un Report finale, che sarà oggetto di un dibattito pubblico Scuole, Istituzioni, Forze dell’Ordine e Organi d’Informazione. L‘obiettivo (attraverso il questionario formato da 43 domande,di cui riferiamo a parte) è stato quello di sollecitare i giovani a discutere di usura, estorsioni e di criminalità in generale, dell’incidenza sulla vita cittadina e sulla loro vita; a verificare quali siano le loro conoscenze dei fenomeni, e più in generale cosa pensino di legalità e rispetto delle regole. A cosa servirà il questionario? Risponde Cagnazzo, coordinatore del progetto – “da una parte a capire quanto questi temi sono conosciuti dai ragazzi che si apprestano a diventare adulti ed entrare in una nuova fase della loro vita, sia essa lavorativa sia essa di prosecuzione degli studi iscrivendosi all’Università; dal’altra a comprendere attraverso quali canali vengono a conoscenza di questi fenomeni – scuola, famiglia, media, amici – e quanto avvertano e sentano questi problemi come qualcosa che li riguarda e coinvolge oppure se li sentano distanti.”
L’Ufficio Antiracket della Confesercenti  istituito a settembre di quest’anno, in prima fila nella lotta ai fenomeni di usura ed estorsioni, ha fatto dell’informazione e della comunicazione la sua ragion d’essere. Dichiara Cagnazzo – “il senso delle iniziative che metteremo ancora in campo è parlare di fenomeni criminali nella nostra città, organizzare dibattiti nelle scuole, far sapere alle vittime di usurai e taglieggiatori che ci sono leggi dello Stato che li aiutano economicamente purché denuncino. Più si parla di questi argomenti meglio è, perché se conosciamo i fenomeni criminali in generale abbiamo gli strumenti non dico per abbatterli ma quanto meno per fronteggiarli.” Conclude il Responsabile dell’Antiracket – “ritengo che l’impegno professionale per assicurare un adeguato servizio deve essere coniugato con quello volto a contribuire alla diffusione di una capillare e sempre più effettiva cultura della legalità. In quest’ottica ho sempre assicurato costante disponibilità alla partecipazione a convegni e incontri sulla legalità presso scuole ed associazioni, nel tentativo di fornire un contributo alla crescita del senso civico delle nuove generazioni, attraverso il quale anche fenomeni complessi come la criminalità organizzata possano trovare serio ostacolo alla loro diffusione e radicamento sul territorio. Vale davvero la pena dedicare del tempo a questo impegno.”

Il Questionario. Alcune delle domande rivolte agli Studenti delle Quinte classi degli Istituti Superiori, nell’ambito del Progetto “Sviluppo = Legalità”.

Sono 43 le domande, anche a risposta multipla, contenute nel questionario somministrato direttamente dall’Ufficio Antiracket/Antiusura della Confesercenti a 600 studenti delle quinte classi degli Istituti Superiori: “Liside”, “Pacinotti” e “Aristosseno” di Taranto,nell’ambito del Progetto denominato “Sviluppo = Legalità”. Le prime riguardano più in generale i fenomeni di usura ed estorsioni: “hai mai sentito parlare di racket o pizzo?”; “ritieni che il pizzo limiti la libera concorrenza e di conseguenza il progresso e lo sviluppo dell’economia della tua città?”; “hai mai sentito parlare di usura?”. Si passa poi a chiedere ai ragazzi: “se le istituzioni scolastiche possano contribuire alla formazione della cultura della legalità e alla diffusione di un uso responsabile del denaro per prevenire i rischi del ricorso al credito illegale?”. Altre domande hanno riguardato: “il grado di fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura nel contrasto ai fenomeni criminali e mafiosi” (da molto a nulla, le solite quattro opzioni); “se conosci associazioni antiracket o altre strutture che operano sul territorio: se si, quali sono?”.
Agli studenti nel questionario è stato chiesto solo d’indicare se maschi o femmine, l’età e l’Istituto.

 


La crisi morde e non dà tregua. Si vive con  incertezza e paura questo Natale nelle case dei 9 lavoratori dipendenti della Carmed Italia, gestore del magazzino di temporanea custodia doganale  del TCT, e  agente portuale delle navi del gruppo Evergreen Marine Corporation/Italia Marittima.  Un'incertezza che li ha spinti a scrivere una lettera al presidente dell'Autorità portuale Sergio Prete.  I lavoratori, dopo aver appreso dall'azienda che intende avviare le procedure per una drastica riduzione del personale a causa della mancanza di commesse, chiedono a Prete di sensibilizzare Istituzioni e società  coinvolte nell’utilizzo del Molo polisettoriale affinchè  venga assicurata una prospettiva lavorativa certa, una volta che i lavori di ammodernamento dello stesso, saranno terminati.

Ecco, di seguito, il testo integrale della missiva

Il dirottamento delle navi Evergreen verso il porto di Pireo e la chiusura del Terminal contenitori  per via dei lavori di ammodernamento della banchina del Molo Polisettoriale hanno messo a repentaglio il futuro non solo dei lavoratori di Taranto Container Terminal (TCT) ma anche di quelli dell’indotto.

Tra questi figurano anche i 9 dipendenti dell’agenzia marittima Carmed Italia srl, ai quali l’azienda ha comunicato nei giorni scorsi, di voler avviare le procedure per una drastica riduzione del personale. Tale decisione è stata motivata con la quasi totale assenza di commesse. La Carmed Italia era infatti, il gestore del magazzino di temporanea custodia doganale  del TCT, e  l’agente portuale delle navi del gruppo Evergreen Marine Corporation/Italia Marittima che, come è noto, da alcune settimane hanno cessato di scalare il porto di Taranto.  

Il futuro appare dunque drammatico non solo per gli scriventi ma anche per i colleghi di altre agenzie marittime, case di spedizione ed imprese di trasporto. Gli ammortizzatori sociali attualmente in essere non consentono infatti a piccole realtà aziendali come la Carmed Italia di garantire una forma alternativa di reddito che si prolunghi fino al marzo/giugno 2016, periodo in cui si stima siano completati i lavori di riqualificazione ed adeguamento della banchina del Molo polisettoriale ed  il relativo dragaggio dei fondali.

Scopo della presente è la richiesta di un incontro con il presidente Sergio Prete per manifestare la nostra preoccupazione ed  approfondire i temi di cui sopra. Ci  preme soprattutto fare chiarezza sul cronoprogramma dei lavori da cui, al momento, dipende il futuro  dei dipendenti della Carmed Italia e di  tutte le aziende dell’indotto.

Per gli scriventi sarebbe opportuno che il presidente dell’Autorità portuale richiedesse  a tutte le società coinvolte, dal vettore al terminalista, di farsi carico delle responsabilità di assicurare a tutti i lavoratori, compresi quelli dell’indotto, una prospettiva lavorativa certa, una volta che i lavori di ammodernamento dell’intero Molo polisettoriale, o meglio ancora di una porzione dello stesso, saranno terminati.   

Nel frattempo sarebbe altresì necessario che l’Autorità portuale, insieme a tutte le altre Istituzioni e rappresentanze sociali,  si adoperi al massimo per sensibilizzare il vettore Evergreen a mantenere il regolare collegamento feeder con il porto di Pireo,   paventato nelle settimane scorse ma del quale al momento non vi è alcuna certezza. Ovviamente l’avvio di tale servizio di feederaggio  non risolverebbe la crisi della Carmed Italia e di tutte le altre aziende dell’indotto che si trovano in uno stato di altrettanta sofferenza, ma sarebbe un segnale inequivocabile che la compagnia di navigazione taiwanese crede ancora nelle potenzialità del porto di Taranto.

Sul piano istituzionale, alla luce dell’annuncio più volte ribadito dal Primo Ministro Matteo Renzi di voler approntare un decreto che riguardi non solo l’ILVA ma anche il porto di Taranto, è altrettanto importante che il Governo, per il tramite dell’Autorità portuale e delle altre istituzioni locali, comprenda che la crisi non coinvolge solo TCT ma l’intero scalo portuale e che, pertanto, ammortizzatori sociali ad hoc vengano emanati affinché tutte  le aziende  possano riprendere, una volta completate le infrastrutture previste e ripristinati i traffici containerizzati, le loro normali attività.

Per i dipendenti della Carmed Italia (Tullio Bovino, Anna Di Francesco, Antonio D’Elia, Roberta D’Elia, Agostino Langellotti, Luca Latte, Antonio Napolitano, Giovanni Sicilia, Simona Strazzeri)

 

 

NARDONI: «GAL PROTAGONISTI, ALL’EXPO PUGLIA PORTAVOCE PER TUTTA L’ITALIA» .

Convegno dedicato al clementine Igp e aperto agli alunni degli istituti superiori

 

"Il ruolo dei Gal nella prossima programmazione dei fondi europei sarà ancora centrale".

Lo ha confermato l’assessore regionale alle Politiche Agricole Fabrizio Nardoni durante il convegno intitolato “Nuove opportunità di impresa per i giovani”, appuntamento dedicato in particolare al Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020. Il convegno, tenuto questa mattina nel Teatro Comunale di Palagiano, ha focalizzato l’attenzione dei presenti sul prodotto “principe” dell’agricoltura locale, il clementine Igp del Golfo di Taranto, declinato nella sua veste di opportunità per i più giovani, appunto.

Il Gal “Luoghi del Mito”, quindi, che ha sostenuto l’iniziativa organizzata dal Comune di Palagiano, come già fatto nella precedente programmazione sarà ancora a disposizione per i prossimi sei anni di chi vuole intraprendere un’avventura imprenditoriale, di chi vuole migliorare la sua “presenza” internazionale, di chi vuole associarsi per essere più forte sui mercati. Con l’unica differenza che pur sostenendo le attività connesse all’agricoltura, come detto, si sbilancerà di più verso esperienze particolari: masserie didattiche e sociali, inclusione sociale, tutto ciò che ruota intorno a diversificazione e multifunzionalità del comparto agricolo.

A disposizione dei giovani, inoltre, ci saranno 100 milioni di euro: un plafond che sarà parcellizzato in interventi che andranno da 40mila a 60mila euro. Con queste risorse, quindi, anche loro potranno cimentarsi nel lavoro dei campi ma con una marcia in più rispetto alla generazione precedente: la dimestichezza con le tecniche di comunicazione e la voglia di mettersi in rete. Un auspicio praticato dal sindaco di Palagiano Antonio Tarasco, che ha affermato come, potenzialmente, le nuove generazioni saranno in grado di vendere meglio gli agrumi eccellenti che si producono nei sette comuni che compongono l’areale del clementine Igp.

Il dottor Domenico Maraglino agronomo e imprenditore, ha descritto durante la mattinata le decine di varietà che coprono un arco temporale di raccolta molto vasto, che va da settembre ad aprile. Denunciando, però, la scarsa attitudine del panorama italiano ad innovarsi dal punto di vista della sperimentazione agronomica. Cosa che non accade nel campo dell’enogastronomia: la mattinata è stata proficua anche per degustare alcuni piatti preparati dagli alunni degli istituti superiori coinvolti.

Perché questo appuntamento, come detto, è stato espressamente dedicato ai più giovani e, in particolare, agli alunni degli istituti superiori del territorio che per discipline e interessi sono maggiormente coinvolti. Gli studenti dell’alberghiero “Perrone” di Castellaneta, quindi, quelli dell’agrario “Mondelli” di Massafra e del tecnico “Sforza” di Palagiano, hanno seguito con interesse i vari interventi che si sono conclusi con le dichiarazioni dei dirigenti scolastici Vincenzo Calabrese, Vito Giuseppe Leopardo e Salvatore Marzo.

La prospettiva più immediata, ovviamente, è quella dell’Expo 2015. La Puglia ne sarà protagonista come portavoce delle esperienze di tutti i Gal italiani, come detto da Nardoni, ma anche attraverso la voce dei suoi cittadini, anche i più giovani: Palagiano, ad esempio, sta lanciando un bando per promuovere idee innovative da portare a maggio a Milano.

Il convegno è stato moderato da Nicla Pastore e vi hanno partecipato anche il delegato alle Politiche Agricole del Comune di Palagiano Vincenzo Nardelli, il consigliere provinciale Marco Natale e il responsabile misura del Gal “Luoghi del Mito” Saverio Internò.


 

Per connotare la personalità di Franco Semeraro, dirigente storico della sinistra talsanese

 

Il militante comunitario è colui che ritiene di impiegare la propria vita nell’impegno sociale per offrire il proprio contributo al miglioramento della vita collettiva. Può farlo nella dimensione politica o in quella sociale, non è animato da progetti palingenetici; scarta la tentazione dell’uomo solo al comando e predilige il paziente gioco di squadra; non ama il potere, anche se talvolta ne è coinvolto; diventa un punto di riferimento per i suoi concittadini, che si fidano di lui, a prescindere dalle idee politiche, perché ne riconoscono il naturale disinteresse. Non sto disegnando il ritratto di un santo laico, ma di una persona “normale”, convinta che si cambia la realtà non con roboanti discorsi o programmi mirabolanti, ma con l’esempio, con l’attivismo nutrito di passione e competenza.

La categoria del militante comunitario viene utilizzata da Sergio Pargoletti per connotare la personalità di Franco Semeraro, dirigente storico della sinistra talsanese, amministratore comunale, presidente di Circoscrizione, presidente di ARCI Talsano, ma anzitutto “militante comunitario” (cfr. FRANCO SEMERARO SERGIO PARGOLETTI, Il militante e la borgata, Scorpione Editrice, Taranto 2014). Ho il piacere di essere amico di Franco Semeraro, con il quale ho condiviso l’esperienza della Giunta di Sinistra con Giuseppe Cannata e poi con il sottoscritto e posso confermare che la connotazione di militante comunitario mi pare del tutto indovinata. In realtà, se ripenso alla dimensione della politica degli anni Settanta-Ottanta, posso affermare che allora nella sinistra tarantina non erano pochi i militanti comunitari, veri leader di quartiere o di borgata, fortemente immersi nel contatto con i ceti popolari e capaci di intuire problemi, le speranze come pure le critiche di quei cittadini e lavoratori che volevamo rappresentare. Questi militanti comunitari ai Tamburi, alla Salinella, a Paolo Sesto, a Talsano erano i nostri sondaggisti, coloro che intuivano se alle elezioni saremmo andati bene o male. Questi leader popolari non erano patrimonio esclusivo del PCI,  ma, con caratteristiche diverse, erano presenti anche negli altri partiti democratici, a partire dalla DC  e dal PSI.

Franco Semeraro è stato uno di questi militanti comunitari. Come assessore ai Servizi sociali, proseguendo il lavoro avviato da Giacomo Bonifazi, è stato protagonista di una stagione in cui la Giunta di sinistra avviò i programmi per gli anziani (assistenza domiciliare, soggiorni di vacanza, attività di animazione), i cantieri di lavoro per i giovani disoccupati, e poi i consultori familiari, il CMAS, gli asili nido; sino alla costruzione di mille alloggi popolari a Tramontone e a Paolo Sesto. La politica manteneva allora un forte contatto con gli iscritti e i cittadini. Riunioni affollate e appassionate si svolgevano nelle sezioni di partito e nelle feste dell’Unità. Oggi, il confronto utilizza molto la Rete e i Social Network. Ritengo che questi nuovi strumenti possano molto arricchire i rapporti politici, culturali, umani; non mi sfugge che spesso tuttavia sui Social network prevale l’ingiuria, la frase ad effetto piuttosto che l’approfondimento. In ogni caso, la Rete non può sostituire il contatto diretto, il guardarsi negli occhi, anche quando si muove una critica forte; la Rete non può sostituirsi al militante comunitario, che non è il semplice raccoglitore di tessere o di voti, ma colui che continua a battersi per i beni comuni, anche se non riveste più cariche pubbliche. Lasciato volontariamente il Consiglio comunale nel 1990, Semeraro è tornato ad occuparsi direttamente della sua borgata come presidente della Circoscrizione: a sostituire le lampadine fulminate, a vigilare sulla  qualità dei servizi pubblici, a dare impulso al varo del PIP di Talsano. E successivamente, come presidente di ARCI Talsano ad organizzare viaggi, serate culturali, gite in bicicletta, momenti di aggregazione, come un normale “militante comunitario”.

Giovanni Battafarano


 

I rossoblù battuti in casa dai Ragazzi di Panormus per 40-58

 

Non riescono a smuovere la classifica i Boys Taranto targati INAIL, impantanati a 2 punti in classifica con una partita da recuperare. La terza sconfitta consecutiva arriva al termine di un match che doveva avere il sapore della rivincita, considerato che il calendario rimetteva di fronte i rossoblù ai Ragazzi di Panormus a distanza di 8 giorni dalla gara in Sicilia.

Evidentemente i palermitani, galvanizzati dalla vittoria di ieri sera (doppia trasferta per loro) al Palaforgia di Bari per 51-38 ai danni dell’Hbari 2003, hanno saputo sfruttare il momento positivo che li attraversa, trascinati anche dalla punta di diamante Cincotta (giocatore normodotato), top scorer oggi con ben 38 punti.

Quella che alla vigilia doveva essere la gara del riscatto, in termini di risultato e di gioco, purtroppo si è rilevata una disfatta per i Boys che non hanno saputo sfruttare neanche la maggiore esperienza dal punto di vista individuale.

L’analisi è lapidaria, le scarse percentuali di realizzazione pesano molto in una gara che nella prima frazione è stata equilibrata ma che poi ha messo in evidenza lo scollamento tra nelle due fasi attacco-difesa.

Nulla da eccepire contro la bravura del team palermitano che ha saputo con “mestiere”, nonostante militi in serie B da appena tre anni, gestire il costante vantaggio durante tutta la partita. Non a caso dopo la quinta di campionato si candida con convinzione ai playoff insieme alla Lupiae Lecce Inail, vittoriosa anch’essa a Reggio Calabria contro la Kleos (25-61).

L'arbitraggio è stato di basso livello, ciò non deve creare l'alibi comunque di una sconfitta meritata sul campo.

<<Vi sono a questo punto tutti gli elementi – afferma Stefano Todaro, giocatore-presidente - per riflettere durante la lunga sosta natalizia: occorre per ritornare con “le ruote per terra”, mettersi al lavoro e cercare di esprimere un basket all’altezza dei nomi di cui il Taranto Basket dispone.  Questo è il primo campionato in assoluto per la nuova compagine rossoblù che come già dichiarato sin dall’inizio, considera questa una stagione di transizione per risollevare in futuro le sorti della pallacanestro in carrozzina in terra jonica. Ne approfitto per ringraziare ancora gli amici della Croce Rossa Italiana, sempre al nostro fianco, e per augurare a tutti iun sereno Natale e un felice anno nuovo>>.

 

 

                                            

Boys Taranto INAIL -  Panormus Palermo INAIL 40 - 58

(10-14; 8-12; 4-13; 18-19)

 

TARANTO:Todaro 5, Labellarte, Latagliata, Eletto 2, Gallipoli, Sansolino 11, Donvito 20, D’ambra, Pastore. All. Fella.

 

PALERMO:Bocimino, Cincotta 38, Di Santo 11, Gambino, Gennaro 2, Lobue 7, Messina, Fontana, Zerillo n.e. All. Gambino.

ARBITRI:Simone G. di Lazzaro (Bologna) e Viglianisi di Villa S.Giovanni (Reggio Calabria)

 

SERIE B - GIRONE D

Classifica:Lupiae Lecce Salento Inail (5 gare), Inail I Ragazzi di Panormus Palermo (5) 8 punti; Polipsortiva Kleos Reggio (5) 4;  Hbari 2003 (3), Boys Taranto Inail (4) 2; Cus Catania (3), Viola Reggio Calabria (3) 0.

 


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