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Giornale di Taranto - Giornalista1

 Si profila una situazione difficile all’ospedale di Castellaneta (Ta) San Pio a seguito del contagio da Coronavirus. Il sindaco Giovanni Gugliotti, che è anche presidente della Provincia di Taranto, annuncia: “Purtroppo i primi referti dei tamponi effettuati  all’ospedale di Castellaneta hanno registrato dei casi positivi al Covid 19”. Questa mattina, aggiunge il sindaco, “quando avremo tutti i risultati e potremo delineare un quadro completo, sarà mia premura aggiornarvi con tutti i dettagli. Ora, più che mai - afferma Gugliotti -, sentiamoci uniti e stringiamoci forte in un lungo abbraccio”. Stamattina si proseguirà effettuando ulteriori tamponi e potrebbe esserci un vertice tra autorità per decidere come intervenire sull’ospedale di Castellaneta, che è un nosocomio di carattere generale e non è rientrato nella rete Covid e post Covid delineata dalla Regione Puglia per la provincia di Taranto. Che ancora ieri sera registrava il più basso numero di contagi in Puglia con un solo deceduto di un paio di giorni fa, un novantacinquenne.

Intorno alle 21 le campane di diverse chiese di Taranto sono state fatte suonare a distesa in coincidenza con l’avvio della recita del Rosario promosso dalla Conferenza episcopale italiana come momento di preghiera collettiva contro il coronavirus. Prolungato, in particolare, il suono delle campane della Concattedrale Gran Madre di Dio che quest’anno compie i 50 anni dall’inaugurazione (fu progettata dal noto architetto Giò Ponti). Per il Rosario di stasera, l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, - come tutti gli altri titolari di diocesi in Italia - ha invitato le famiglie a mettere sui balconi e sulle finestre un drappo bianco ed un lumino acceso. 

“In qualità  di presidente della Conferenza dei sindaci Asl”, il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, in una lettera inviata stasera, ha chiesto al direttore generale Asl Taranto, Stefano Rossi, “di concerto con i colleghi sindaci, chiarimenti in merito alla riorganizzazione delle strutture ospedaliere della provincia di Taranto, così come indicate per far fronte alle esigenze sanitarie legate alla pandemia di Covid 19”. Il sindaco si riferisce all’allestimento della rete Covid 19 che farà perno sull’ospedale Moscati di Taranto, dove ha sede il reparto Infettivi, e sulla rete post Covid 19, o post acuzie, che avrà sede sugli ospedali di Grottaglie, Massafra e Mottola. “In queste ore, infatti - afferma Melucci -, sindaci e cittadini hanno avuto modo di leggere alcune note circa la riorganizzazione dei posti letto nel territorio provinciale, note che hanno suscitato interrogativi che meritano di essere rappresentati in trasparenza a cittadini e pazienti”. Interrogativi che sono stati posti soptattutto per l’ospedale San Marco di Grottaglie che non si riterrebbe adeguato al post Covid 19. Con un’altra lettera al prefetto di Taranto, Demetrio Martino, il sindaco Melucci chiede infine che il Comune abbia quotidianamente le informazioni e i dati sanitari locali anche in funzione, scrive, dei servizi di assistenza alla popolazione.

Sono tre le persone decedute oggi in Puglia a causa del coronavirus: una di 79 anni nella provincia Bat, una nella provincia di Bari e una nel foggiano. A darne notizia, il direttore del Dipartimento salute della Regione, Vito Montanaro. Il totale dei casi positivi Covid è 478, di cui: 466 attribuiti a residenti nelle province della regione; 2 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia; 10 attribuiti a residenti di altre regioni. I nuovi casi risultati positivi a Covid-19 sono 42, cosi suddivisi: 18 in provincia di Bari;  1 nella Bat; 4 in provincia di Brindisi; 16 in provincia di Foggia; 1 in provincia di Lecce; 2 in provincia di Taranto. 

 Da domani i cittadini di Martina Franca (Taranto) riceveranno a casa una mascherina per famiglia. Lo annuncia, in materia di prevenzione al Coronavirus, il sindaco Franco Ancona dopo la riunione di oggi del Centro operativo comunale. “Grazie all’importante e instancabile lavoro delle nostre aziende, a cui va la nostra riconoscenza – sottolinea il sindaco - oggi siamo in grado di donare una mascherina per famiglia utile per contenere il diffondersi del virus Covid-19”. “ E’ importante sottolineare - aggiunge - che non si tratta di un dispositivo di protezione individuale (Dpi) ma di una mascherina di cotone lavabile da indossare quando si esce di casa che può ridurre la diffusione del contagio pur essendo priva di marcatura CE”. Il Centro operativo comunale, spiega il sindaco, “grazie ai volontari, distribuirà in città le mascherine in base alle priorità e con l’obiettivo di fornirne almeno una per famiglia”. “Abbiamo rilevato che, sebbene ci siano molti controlli da parte delle forze dell’ordine sul territorio e anche diverse denunce, c’è ancora troppa gente in giro - dice ancora il sindaco di Martina Franca - mi vengono, inoltre, continuamente segnalati gruppi di sportivi che fanno attività all’aperto in zona Pergolo, pertanto ho disposto divieto di svolgere queste attività lungo l’anello esterno al campo Pergolo e in via Guglielmi”. Nella giornata odierna, inoltre, il Comune ha disposto la chiusura dei distributori automatici h24 e di ville e giardini. Il sindaco precisa infine che a Martina Franca “in questo momento non ci sono casi accertati di Coronavirus e si è in attesa di esito di tampone su due soggetti”.

 Sono 4300 le persone che negli ultimi dieci giorni i Carabinieri di Taranto hanno controllato in tutta la provincia nell’ambito delle disposizioni sul Coronavirus. Di queste, 605 sono state denunciate alla Magistratura per violazione dell’articolo numero 650 del codice penale (inosservanza del provvedimento dell’autorità), in quanto sorprese in transito, su strade pubbliche, per motivi diversi da quelli ammessi per poter circolare (lavoro, esigenze di salute o stati di necessità, soprattutto fuori dal comune di residenza o domicilio). In alcuni casi, dicono i Carabinieri, sono state fornite “fantasiose giustificazioni”. Inoltre, 25 persone sono state denunciate per violazione degli articoli 495 (false attestazioni sull’identità personale) e 496 (false dichiarazioni sull’identità personale). I trasgressori hanno infatti giustificato la propria presenza in strada con dichiarazioni non veritiere oppure hanno fornito false generalità ai Carabinieri. Inoltre, a Grottaglie c’é stata la chiusura di un circolo privato che consentiva il raduno di avventori e di due attività commerciali di generi alimentari non di prima necessità, aperte nonostante l’obbligo di chiusura. A Taranto, invece nel rione Paolo VI, denunciate in stato di libertà, per inottemperanza dell’ordine dell’autorità, 10 persone sorprese ad ammassare in una piazzetta pile di rifiuti e legna da dare alle fiamme in occasione della ricorrenza del falò di San Giuseppe. In linea generale, i Carabinieri di Taranto dichiarano di aver riscontrato, a fronte di un’intensificazione dei controlli, sia “una crescente sensibilità da parte della cittadinanza verso il rispetto delle restrizioni”, che “il sincero apprezzamento della gente per il lavoro svolto dai miliari a favore della collettività”. I Carabinieri - si evidenzia -, grazie alla capillare distribuzione sul territorio dei propri presidi, in questo difficile momento stanno garantendo “non solo la consueta fermezza nei confronti di chi trasgredisce, ma anche una costante opera di rassicurazione sociale e di affettuosa presenza fra la gente”.

di Ingrid Iaci

La chiamano “revenge spending”, letteralmente spesa per vendicarsi, il fenomeno che sta dilagando nella Cina del post-epidemia.

Sia ben inteso il paese  non si è ancora completamente risollevato dal contagio da coronavirus, oggi si festeggiano 0 contagi, ma sta certamente vedendo la famosa luce in fondo al tunnel. 

A Pechino, tolte le misure più stringenti, riaprono ristoranti, negozi, centri commerciali. 

E fuori di nuovo le code, lunghe, ordinate, ma che vengono affrontate con un’altra prospettiva: quella della rinascita. 

Incredibile ma vero, si registrano code davanti alla maison del lusso per eccellenza, Chanel!

Certo, sono tutti ancora ben distanziati, tutti ancora con le mascherine. Sarà difficile riprendere fiducia nel vicino, a quello che ti sta accanto a meno di un metro.

Il virus, in questa parte del mondo, non è ancora un brutto ricordo ma il popolo cinese si sta riappropriando di quelle libertà di cui ha dovuto fare a meno per diverse, lunghissime settimane.

In Cina ora possono riprendere a giurarsi eterno amore, così come sono liberi di andare nei parchi a fotografare i bellissimi ciliegi in fiore, fare jogging oppure dedicarsi al “tai chi chuan”, la Suprema Arte del Combattimento, che si traduce in una pratica ginnica che deriva dalle arti marziali, ma che in realtà è più simile ad una danza.

Come riporta il Sole 24ore, “Il quotidiano China Daily ha pubblicato un articolo che dà il senso dell’umore post-quarantena. Il titolo era Recovery wish list being drawn up, ovvero: si cominciano a scrivere le liste delle cose da fare per riprendersi. 

Ai primi posti ci sono: andare al ristorante, viaggiare, festeggiare e fare shopping.” 

E noi, che stiamo a guardarli al di qua dello schermo televisivo o del pc, col naso schiacciato come se fossimo dei bambini di fronte ad una vetrina di dolciumi, per il momento possiamo solo sognare.

Dobbiamo essere ben consapevoli però che la Cina ci ha anche dato l’esempio di come dobbiamo comportarci per poter uscire dall’epidemia: l’ISOLAMENTO. 

È un sacrificio duro, crudele ma dobbiamo farlo, è importante per la salute di ciascuno di noi e per quella di coloro che in questo momento stanno difendendo la vita della collettività.

La Giunta regionale pugliese, nella riunione di questa mattina in videoconferenza, ha approvato l’utilizzo del medicinale Roactemra a base del principio attivo Tocilizumab, fornito gratuitamente dalla Roche, per il trattamento della polmonite da coronavirus. Tutti i presidi ospedalieri Covid-19 saranno autorizzati alla prescrizione e alla somministrazione della terapia farmacologica nelle unità operative di Pneumologia, Malattie infettive e Terapia intensiva. Approvata, inoltre, la programmazione di 10 milioni di euro di fondi dal piano di azione e coesione,  per azioni immediate di potenziamento delle attrezzature delle strutture sanitarie per fare fronte all'emergenza. Le risorse sono state iscritte con effetto immediato nell'ambito delle disponibilità della Protezione civile. Infine, stanziati altri 36.2 milioni di euro per aiuti agli investimenti delle piccole e medie imprese. 

Programmato per venerdì scorso in Prefettura a Taranto e poi saltato, è confermato per domani il Tavolo istituzionale Taranto. Anche con l’emergenza Coronavirus non é stato disposto alcun rinvio. Domani ci saranno il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega agli investimenti, Mario Turco, e il prefetto di Taranto, Demetrio Martino. Il comunicato della Prefettura annuncia anche la presenza dell’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, essendo Invitalia il riferimento tecnico del Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto. Ma Arcuri dovrebbe essere presente solo in video conferenza. La riunione di domani a Taranto sarà articolata per incontri “individuali con i referenti delle amministrazioni facenti parte del Tavolo Cis per Taranto” annuncia la Prefettura. “La finalità - si spiega - è quella di approfondire ed acquisire la totalità degli elementi disponibili in relazione agli interventi ammessi al finanziamento nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo per l’area di Taranto”. 

 

L’ultima riunione al riguardo si è tenuta il 5 marzo a Palazzo Chigi e l’ha presieduta il premier Giuseppe Conte. In quella sede, a seguito di uno specifico Dpcm, è stato insediato il ricostituito Tavolo istituzionale Taranto ed è stata assunta da Palazzo Chigi la gestione del Contratto Taranto prima affidata al Mise. Il 5 marzo, secondo le schede di aggiornamento fornite da Invitalia, è emerso tra l’altro che se il Contratto, la cui dotazione tra risorse vecchie (riprogrammate) e nuove (stanziate) ammonta a poco più di un miliardo, dovesse mantenere prossimamente lo stesso ritmo di spesa avuto dal 2015, anno della sua istituzione, al 2019, ci vorrebbero altri dieci anni - 10,4 per l’esattezza - per completare il residuo programma di investimento. Dal quadro fornito da Invitalia, è infatti scaturito che su una dotazione complessiva di un miliardo e otto milioni, spalmati su 40 interventi, dal 2015 all’anno scorso sono stati spesi solo 327 milioni. Il 36,92 per cento. Nel secondo semestre 2019, l’avanzamento della spesa ha coinvolto soltanto 13 dei 30 interventi residui programmati ed è stata bassissima: 14,3 milioni. Gli interventi conclusi sono 10. Ampio lo spettro su cui agisce il Cis Taranto: bonifiche, ambiente, urbanistica, porto, trasporti, istruzione, sanità, beni culturali. 

 

di Ines Donatelli

Parliamoci chiaro è un momento difficile per tutti.  

Restare a casa non è andare in guerra ma sicuramente determina un cambiamento drastico sopratutto per chi era abituato ad un altro stile di vita. Ci sono momenti positivi in cui approfitti del tempo a disposizione per fare quello che avresti voluto fare da tanto e momenti di sconforto in cui non hai voglia neanche di pensare e preferiresti dormire tutto il tempo per cancellare un altro giorno dal calendario. E poi ci sono i bambini. Mio figlio, ad esempio, è in casa dal 3 marzo. 

Ieri mattina si è svegliato e ha voluto indossare la sua camicia preferita ed il grembiule : voleva esser bello per andare a scuola. Marco è un bambino vispo, attivo ed estremamente socievole. Ogni giorno si sveglia con il sorriso chiedendo di uscire e per quanto provi a spiegargli in parole semplici perché non si può andare al parco o dai nonni, quel sorriso si trasforma in pianto... perché no, a 4 anni non comprendi cosa significhi ‘brutto raffreddore’. 

Impegnare il suo tempo è la priorità durante il giorno ed il senso di colpa quando lo vedi davanti alla tv, perché non sai più cosa proporgli, provoca frustrazione e rabbia. Ma alla fine della lunga giornata, che pare a volte esser di 48 ore, i dati parlano chiaro : aumentano i casi di contagio e i decessi. Ed allora pensi che il tuo sacrificio, e quello di tante persone, è vano se ancora c’è chi indisturbato se ne va in giro come se nulla fosse prendendosi beffa di tutti noi. 

L’ emergenza sarà prolungata, lo sappiamo, e se si continua con irresponsabilità e ignoranza a fregarsene questo incubo durerà molto più del previsto. Facciamo tutti uno sforzo. Il peso portato sulle spalle da tutti risulterà più leggero. 

 

“Sempre con coraggio cerchiamo di continuare ad essere trafficanti di sogni”

(foto SkyTG24) 

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