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Giornale di Taranto - Giornalista1

di Ugo Lorusso

In occasione dei 120 anni della nascita della sezione di Taranto della Lega navale Italiana, il gruppo Supermercati Pascar,  riconoscendo l’impegno della Lega navale di Taranto in ambito sportivo e sociale a favore della città ha voluto essere al suo fianco come partner. E lo ha fatto trasformando per i nuovi e per i vecchi soci l’intera quota associativa relativa all’anno 2021 in buoni spesa da utilizzare nei  punti vendita in città e nella provincia.

La presentazione dell'iniziativa è avvenuta nella suggestiva location della Lega navale Italiana di Taranto alla presenza del direttore marketing del Gruppo Pascar,   Passarelli Carmine,  della presidente della sezione di Taranto prof.ssa Rosangela Martongelli  e di Flavio Musolino,  socio e consulente di marketing della lega navale Italiana.

“Una colonna per la cultura della città di Taranto ci lascia, il preside Anzonio. 

Sono quelle persone che non vorresti perdere mai, quel sapere vivente al quale fai riferimento anche dopo un percorso scolastico. Ed è così che abbiamo fatto nonostante siano passati 30 anni dal nostro diploma. 

Lo ricordiamo come persona attenta a ciò che accadeva nel mondo, spronando i suoi studenti alla ricerca della verità e della giustizia. Non sono stati rari i casi in cui ha partecipato ai cortei dei suoi studenti, spesso occupando la prima fila. Un uomo che è sempre riuscito a comprendere i tumulti dei suoi ragazzi e ragazze istaurando con loro un rapporto di dialogo continuo. Così anche dopo, grazie ai social. Ed è proprio sotto il suo profilo che ci siamo ricontrati tutti e tutte, senza mai dimenticare il suo sorriso sotto al grande cappello che era solito portare. 

La grandezza di un uomo si misura con ciò che lascia dietro di se, e pur sentendo un grande vuoto, oggi il Professore Anzoino lascia in eredità a tutti noi il grande amore per questa città, per  la sua cultura e la sua bellezza. 

 

Le ragazze della 5A sperimentale del Liceo psicopedagogico Livio Andronico di Taranto, del ‘92

 

Nella foto, il

Preside Anzoino fotografa la classe, si riconoscono anche il fratello, Alfredo Anzoino, docente di italiano, e il prof.Golino, docente di matematica  e suo grande amico 

L'estate senza stranieri in vacanza in Puglia costa un miliardo al sistema turistico regionale tra alloggi, alimentazione, trasporti, e shopping mentre  il clima anomalo con la finta primavera spinge i pranzi in campagna per i cittadini residenti in Puglia, dove ha riaperto appena il 20% degli agriturismi che si occupano di ristorazione.  “Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto dove le distanze si misurano in ettari, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche - afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti - ma in Puglia ha riaperto solo il 20% degli agriturismi, perché le nostre strutture non sono state messe nella condizione di riavviare le attività a causa di ristori insufficienti e a singhiozzo e costi insostenibili che rischiano di tradursi in un colpo di grazia”. “L’attuale situazione di incertezza– insiste De Miccolis - non consente agli agriturismi di riprogrammare gli impegni e far fronte agli obblighi di natura tributaria, rischiando di comprometterne la tenuta economico-finanziaria. Per superare la crisi occorrono misure finanziarie in grado di sostenere la capacità economica e produttiva delle nostre imprese e una presa di coscienza concreta delle amministrazioni comunali circa il reale stato di crisi degli agriturismi”. 

 

 E’ evidente – secondo Coldiretti Puglia - la perdita secca subita nel 2020 dalle masserie della Puglia che hanno praticamente azzerato gli arrivi di turisti stranieri e annullato le prenotazioni di italiani e del turismo di prossimità nei mesi di lockdown e con le nuove restrizioni si profila uno scenario a tinte fosche anche per Pasqua e per la stagione estiva targata 2021. La Puglia – sottolinea ancora Coldiretti - è fortemente dipendente dall’estero per il flusso turistico con ben 1,5 milioni di arrivi dall'estero di viaggiatori stranieri che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire in Puglia per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio. Ad essere colpite sono state soprattutto le città d’arte che sono le storiche mete del turismo dall’estero ma in difficoltà anche gli oltre 900 agriturismi pugliesi dove gli stranieri rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti nelle campagne. Il cibo – conclude la Coldiretti Puglia – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.

Anche a Taranto, oggi 28 febbraio, alle 18, in occasione della “XIV Giornata  delle Malattie rare”, alcuni edifici simbolo della città verranno illuminati in adesione all’iniziativa “ACCENDIAMO UNA LUCE SULLE MALATTIE RARE”.

Sono tante le associazioni a livello locale e nazionale che si occupano di patologie che in quanto “rare” riguardano pochi individui ma che, con le loro famiglie, meritano ugualmente altrettanta cura, attenzione e supporto.

Fari puntati, letteralmente, sull’iniziativa ACCENDIAMO UNA LUCE SULLE MALATTIE RARE.

In particolare,  oggi alle 18, verranno illuminati la sede della Facoltà di Medicina (ex Banca d’Italia) grazie all’Associazione Italiana Sindrome X Fragile, unitamente ad altre associazioni, e grazie al contributo di alcune importanti donazioni private; il Palazzo di città grazie al Comune di Taranto che ha voluto patrocinare l’iniziativa e il Castello aragonese grazie al contributo del Pten Italia.

Anche Papa Francesco dopo l’Angelus di oggi ha ricordato l’importanza della Giornata ed ha fatto ancora una volta un appello alla “solidarietà “, a non abbandonare le associazioni che supportano le persone affette da malattie rare e le loro famiglie.

https://youtu.be/UZd9IkWXni8

 

 

Si è spento a Taranto il prof. Tommaso Anzoino, figura di riferimento del mondo della cultura e della scuola. Nel suo ruolo di insegnante al liceo Battaglini, all’Istituto Andronico, e di preside al liceo Archita, ha accompagnato generazioni di giovani nel percorso didattico che grazie a lui è stato ricco e indimenticabile. Ai libri, alla cultura, alla scuola ha dedicato la sua vita, lascia poesie, saggi, riflessioni che negli ultimi tempi dispensava anche attraverso i social e il suo blog Master I Margarita. Ironico, appassionato, carico di umanità, era stato assessore alla Cultura nella giunta Cannata.

Tanti i messaggi di cordoglio che stanno giungendo alla famiglia anche attraverso i social, come quello del docente ed editore

Piero Massafra, che scrive “ Per il mio amico e "complice" Tommaso Anzoino. 

 

Se i nostri comuni ricordi potessero materializzarsi quando è impossibile crearne altri, caro Tommaso, la tua scomparsa sarebbe compensata dalla rimembranza, sì acerba, ma fonte sempre di affettuosa, a volte poetica, consolazione, come ci diceva il "nostro" Leopardi.”

Un grande, ironico, poliedrico uomo di cultura - scrive tra gli altri il giornalista Marcello Cometti- Un altro pezzo significativo e memorabile della città che se ne va.”

Ecco alcuni dei suoi ultimi pensieri, scritti su Facebook, legati alla sua amata scuola.

“...verso l'alba arrivano i miei sogni, poveri sogni, sempre quelli: io, alla fine dell'orario scolastico, mi metto alla porta, in fondo al corridoio, per salutare le classi che escono: buongiorno signor preside! buongiorno ragazze!”

“...insomma, questa ragazza stamattina è venuta a Taranto (da Lecce) a incontrare il suo professore di italiano e latino del corso D del Liceo Battaglini; solo che erano passati più di 40 anni; ma non è stato un incontro organizzato da Raffaella Carrà; è stato organizzato su questa piazza di comunicazione che gli esperti chiamano come la chiamano; naturalmente il professore si è molto commosso, e anche l'alunna si è molto commossa e insieme hanno convenuto che erano due "professioni" bellissime quella dell'insegnante e quella della studentessa e che era un luogo bellissimo quello in cui hanno vissuto quell'esperienza, il Liceo, la Scuola”.

 

I funerali si svolgeranno domani, 1 marzo 2021, alle 11 nella Chiesa del Ss. Crocifisso a Taranto.

Oggi in Puglia sono stati registrati 9.000 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e 1.123 casi positivi: 506 in provincia di Bari, 67 in provincia di Brindisi, 46 nella provincia BAT, 169 in provincia di Foggia, 73 in provincia di Lecce, 253 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione, 6 casi di provincia di residenza non nota. Sono stati inoltre registrati 20 decessi: 7 in provincia di Bari, uno in provincia BAT, 3 in provincia di Brindisi, 2 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.549.574 test, 109.633 sono i pazienti guariti e 32.457 sono i casi attualmente positivi.

 Un antico reperto archeologico ritrovato nel 1884 ma di origine antichissima sarà esposto per la prima volta nelle sale del Museo archeologico nazionale di Taranto (MarTa) adesso che è finito il restauro. Si tratta, spiega Eva Degl’Innocenti, direttrice del Museo, di “una statuetta in terracotta di pregevole fattura. Un rarissimo reperto - aggiunge - che raffigura una coppia nel compimento di un atto erotico. Un manufatto probabilmente risalente al I secolo a.C. che racconta anche di una storia più recente di Taranto e di una Italia appena unificata”. Questo reperto, ribattezzato degli “amanti”,  ritorna alla luce grazie al progetto di studio e ricerca, catalogazione, riordino e di digitalizzazione dei materiali dei depositi attuato dal Museo. In base ai documenti, la statuetta erotica si trova nel Museo dal 10 aprile del 1884.

 

Ritrovata nell’area di Santa Lucia, oggi in parte sede dell’Arsenale della Marina Militare, è legata alla storia della città ed in particolare alla ricostruzione topografica della Taranto ottocentesca. Il reperto è stato modellato a mano da un ignoto artista e, oltre all’ingobbio bianco, presenta delle tracce di colore sui capelli della donna, sui cuscini e nell’intelaiatura del letto che ospita la coppia di amanti. “Un reperto - spiega Degl’Innocenti - su cui sappiamo ancora ben poco. Potrebbe trattarsi di una scena propiziatoria, ma non è esclusa la valenza funeraria, visto il luogo del ritrovamento. Potrebbe infatti essere legato ad un contesto funerario della necropoli”. Nei giorni scorsi, intanto,  il Museo di Taranto - uno dei maggiori riferimenti internazionali per la storia e la civiltà della Magna Grecia - ha riaperto le porte al pubblico anche se con accessi contingentati in base aalle regole anti Covid. 

 "In Puglia è stata completata una terza rilevazione per stimare la prevalenza delle cosiddette varianti inglese, brasiliana e sudafricana tra la popolazione: quella inglese è stata individuata nel 47% dei campioni, le altre due non sono state individuate": ne ha dato notizia l'assessore alal Salute, Pier Luigi Lopalco. La Survey era stata richiesta dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità alle Regioni. La rilevazione è stata condotta e dalla professoressa Maria Chironna (coordinatore della rete regionale dei laboratori SARS Cov-2 U.O.C. Igiene – laboratorio di epidemiologia molecolare e sanità pubblica del Policlinico di Bari) e dal dottor Antonio Parisi (direttore sanitario vicario IZS della Puglia e Basilicata). Per la Puglia, sulla base del numero e dei nuovi positivi del giorno precedente (il 17 febbraio), sono stati selezionati 59 campioni. Tutti i campioni, provenienti da 7 laboratori della rete regionale, sono stati sequenziati mediante whole – genome sequencing Complessivamente la variante inglese è stata individuata in 28 campioni (47,5%). Non sono state individuate né la variante “brasiliana”, né la variante “sudafricana”. “E’ confermata – spiega l’assessore Lopalco – la necessità di alzare il livello di attenzione sulla diffusione delle varianti del virus”.

Taranto. Poetica e arte che uniscono popoli, luoghi e culture, una comunione tra Oriente e Occidente, questa è la musica dei Radiodervish, in scena sul palco del Teatro Fusco domenica 28 febbraio alle 19.30.

Più che un concerto, quello di domenica sera, sarà un reading musicale intitolato “Cuore meridiano”, quello che Nabil Salameh, voce del gruppo, definisce come «una sorta di navigazione sottocosta, lungo le rotte dei cantori che hanno raccontato meravigliosamente con i loro versi questo mare, il Mediterraneo».

Sarà un omaggio alla Città di Taranto e alla sua anima mediterranea, che rientra nelle iniziative musicali promosse dal Taranto jazz Festival, e avverrà attraverso le opere dei grandi artisti che hanno influenzato la coppia di musicisti: da Moustaki a De André, da Idir a Domenico Modugno, ma ancora Fairuz, Battiato e i Beatles, tutti reinterpretati con lo stile inconfondibile dei Radiodervish.

«Siamo particolarmente felici di portare sul palco del nostro teatro comunale un gruppo come i Radiodervish - commenta l’assessore alla cultura Fabiano Marti. Taranto è un ponte naturale tra le diverse anime del Mediterraneo e lo è per genetica geografica e per storia; da sempre una città propensa all’apertura verso altre culture e dalla Magna Grecia fino ad oggi questa terra e i suoi abitanti hanno dimostrato come sia possibile la convivenza tra popoli».

 

Domenica il palco del Teatro comunale Fusco ospiterà, dunque, la performance artistica di Nabil Salameh (voce, chitarra e percussioni) e Michele Lobaccaro (chitarra, basso e piano) ospiti del Taranto Jazz Festival,

Lo spettacolo rientra nel già corposo elenco di eventi che hanno caratterizzato e continueranno a caratterizzare l’offerta culturale della città, un poetico tassello in più quello di domenica prossima che è possibile grazie alla volontà dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rinaldo Melucci di rilanciare Taranto sotto un nuovo profilo culturale, spaziando dalla letteratura, alla musica e al teatro.

Perfetta cornice di questo grande rilancio è sicuramente il Teatro comunale Fusco, che dalla riapertura nel dicembre del 2019, ha saputo rinsaldare il legame tra cittadini e teatro grazie a opere di grande rilievo artistico, con i grandi classici in prosa e le sperimentazioni più moderne. Comune e Teatro che, nonostante la pandemia e le relative chiusure, non hanno rinunciato al desiderio di diffondere la cultura, portando il pubblico “virtualmente” sul palco grazie alle dirette streaming, modalità di fruizione ormai indispensabile in questi mesi tanto complessi.

L’evento sarà fruibile gratuitamente in diretta streaming dalle pagine Facebook di Taranto Jazz Festival, Radiodervish, Teatro Comunale Fusco ed Ecosistema Taranto.

 

I Radiodervish

Il sodalizio artistico tra Nabil e Michele nasce nel 1997 dalla volontà dei due artisti di creare una musica che riflettesse quello che è il melting pot culturale del bacino del Mediterraneo, da sempre ponte tra Oriente e Occidente.

Nel 2001 il primo album: “Centro del mundo”, titolo esplicativo delle tematiche del gruppo, seguito nel 2004 da “In search of Simurgh”, vera e propria interpretazione musicale dei versi del mistico persiano Rumi, album che nel 2006 diventa una vera e propria suite teatrale, in cui le musiche dell’album si fanno accompagnamento per le letture della regista Teresa Ludovico.

 

 

 “Non ci aspettavamo dall’azienda collaborazione, ma neanche minacce”. Lo dichiara il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, a proposito della  lettera che gli ha inviato ArceloMittal (è firmata dal direttore del personale, Arturo Ferrucci, e dal direttore del siderurgico di Taranto, Loris Pascucci) dicendogli che non avvierà nessun cronoprogramma di fermata degli impianti dell’area a caldo della fabbrica prima che si pronunci il Consiglio di Stato cui l’azienda si è appellata e che discuterà il caso l’11 marzo in udienza nella quarta sezione. La richiesta del cronoprogramma è stata avanzata dal sindaco ad ArcelorMittal due giorni fa. 

 

“Con l’eleganza che ci contraddistingue - afferma Melucci -, non abbiamo commentato la sentenza del Tar a noi favorevole, né la richiesta di appello al Consiglio di Stato di ArcelorMittal. Con la stessa eleganza non commenteremo le minacce. Continuiamo ad andare dritti per la nostra strada - conclude il sindaco di Taranto - con un’unica stella polare: la salute di cittadini e lavoratori”. ArcelorMittal, gestore in fitto degli impianti, così come Ilva in amministrazione straordinaria, proprietaria degli stessi, hanno infatti impugnato al Consiglio di Stato chiedendone la sospensiva, la sentenza del Tar Lecce dello scorso 13 febbraio. Questa ha disposto che le aziende devono in 60 giorni dal 13 febbraio, spegnere gli impianti fonte di inquinamento. Il Tar, dopo un’ampia istruttoria, ha così confermato l’ordinanza del sindaco di Taranto relativa allo spegnimento impianti di febbraio 2020 ed ha respinto i ricorsi presentati in primo grado dalle due società. 

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