Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Giornalista1

Niente da fare per Lecce, la capitale del Barocco non sarà Capitale della Cultura 2019. Al capoluogo salentino è stata infatti preferita Matera, la città dei Sassi. Qualcuno dietro le quinte mormora che dietro la decisione potrebbe nascondersi l'influenza esercitata dai fratelli Pittella, uno presidente della Regione Basilicata, l'altro parlamentare europeo, capogruppo del Partito socialista europeo a cui fa riferimento il Partito Democratico del premier Renzi..

Nel primo pomeriggio di oggi, presso lo stabilimento ILVA di Taranto, si è verificato un incidente che ha visto coinvolto un lavoratore impegnato in un intervento di manutenzione presso l’Acciaieria 1. 
 
Da una tubazione in riparazione, contenente al suo interno calce, è fuoriuscito un flusso di materiale che ha investito l’operaio, che ha subito un’ustione al viso in prossimità degli occhi. 
 
Sul posto è prontamente intervenuto il personale del servizio sanitario di stabilimento, che ha provveduto al trasferimento presso l’ospedale “G. Moscati” di Taranto. 

Stava per entrare in un palazzo sul Lungomare, proprio quello del ristorante La Lampara (ex Assassino), quando si è' vista sfiorare dal corpo di una donna di 70 anni  che pare si fosse lanciata dall'11 piano dello stabile. L 'anziana signora è precipita sul tendone del locale quindi  al suolo. L'impatto è stato mortale. Per l'anziana non c'è stato purtroppo nulla da fare. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine che hanno avviato indagini tese ad accertare cause e dinamica dell'insano gesto.

Oggi 17 ottobre a Bari si terrà il convegno finale del Progetto Geositi della Puglia. Nella circostanza saranno presentati e discussi i risultati del servizio di ricognizione e verifica del patrimonio geologico pugliese, con il censimento dei geositi e delle emergenze geologiche, effettuato nelle aree protette pugliesi per dare attuazione alla legge regionale 33/2009 sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico.

Questa attività è stata svolta dal raggruppamento temporaneo d’imprese (Rti) che riunisce il Consorzio Uni.Versus, la Società Italiana di Geologia Ambientale (Sigea), l’Università di Bari e l’Università di Genova.

Nelle scorse settimane il Rti ha consegnato all’Assessorato regionale alla Qualità del territorio, retto da Angela Barbanente, l’elenco dei 440 siti pugliesi d’importanza geologica poi reso definitivo dalla Regione Puglia su proposta del comitato tecnico che sovrintende il Progetto Geositi, costituito da Francesca Pace, dirigente del Servizio Assetto del territorio della Regione Puglia e responsabile della Linea 4.4 Po Fesr 2007-2013, Michele Chieco e Roberto Fuiano, geologi rispettivamente del Servizio Ecologia e del Servizio Assetto del territorio della stessa Regione, Giuseppe Mastronuzzi, docente universitario del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari nonché coordinatore tecnico-scientifico.

Proprio l’Aula Magna del Dipartimento, presso il Campus universitario, sarà sede del convegno, che avrà inizio alle 9,00 di venerdì secondo il seguente programma:

 

-       Saluti delle autorità. Interverranno, nell’ordine, Pierfrancesco Dellino, Direttore del Dipartimento Scienze della terra e geoambientali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Antonio Uricchio, rettore della stessa Università di Bari, gli assessori regionali Angela Barbanente e Lorenzo Nicastro, Giuseppe Gisotti, presidente della Sigea, Carmine Viola, presidente di Uni.Versus Csei.

 

-       A partire dalle ore 10,00 sarà delineato lo scenario nazionale dei geositi attraverso gli interventi, nell’ordine, di Gerardo Brancucci, del Dipartimento di Scienze per l’Architettura, Scuola Politecnica dell’Università di Genova, che relazionerà sul tema Le potenzialità dei geositi; di Maria Cristina Giovagnoli, dell’Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale (Ispra), che parlerà de L’inventario nazionale dei geositi dell’Ispra; di Aniello Aloia, GeoPark, coordinatore nazionale del Forum dei geoparchi italiani nonché manager del Geoparco del Cilento e Vallo di Diano, e di Angelo de Vita, direttore del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che esporranno sul tema L’EuropeanGeopark Network e i geoparchi italiani: l’esperienza del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni EuropeanGeopark.

 

 

 

 

 

-       Il convegno proseguirà con lo scenario regionale dei geositi. Francesca Pace e Roberto Fuiano del Servizio Assetto del territorio della Regione Puglia, nonché Antonello Antonicelli e Michele Chieco del Servizio Ecologia della stessa Regione,  relazioneranno sul tema Azioni regionali per la conoscenza del patrimonio geologico e rapporti con la pianificazione paesaggistica.

 

-       L’azione svolta con il Progetto Geositi a livello regionale vedrà l’intervento di Giuseppe Mastronuzzi, su Metodi e metodologie di censimento, di Luisa Sabato e Ruggero Francescangeli, entrambi del Dipartimento Scienze della terra e geoambientali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, parleranno rispettivamente de La geologia della Puglia e de La geologia e la fruizione culturale. Vincenzo Iurilli della Sigea Puglia evidenzierà Le relazioni con il censimento delle cavità. 

 

-       Nel pomeriggio, a partire dalle 14,30, si svolgeranno le due sessioni sull’informatizzazione nonché sulla divulgazione e la formazione. Nella prima Pietro Blu Giandonato, del gruppo di lavoro della Rti, svolgerà due relazioni sui temi L’infrastruttura digitale del Progetto Geositi e La fruizione del portale dei geositi. Successivamente, nella seconda sessione, Antonello Fiore della Sigea Puglia e Anna Damiani di Uni.Versus Csei parleranno rispettivamente sui temi La formazione e La divulgazione.

 

-       Il convegno si concluderà con la proiezione di immagini del  patrimonio geologico della Puglia.  

 

 

Il Progetto Geositi si è avvalso anche della Struttura di attuazione dell’Azione 4.4.1 P.O. Fesr 2007-2013 composta da Mattia Carbonara e Maria Pia Antonucci del Servizio Assetto del territorio della Regione Puglia, nonché di Salvatore Valletta della Sigea Puglia come referente del Raggruppamento per i rapporti con la Regione.

 

L’importanza per le comunità pugliesi del censimento non riguarda soltanto l’aspetto strettamente scientifico, ma anche le ricadute sociali ed economiche che può generare. La consapevolezza dell’oggettiva rilevanza della geodiversità può infatti rappresentare, nei diversi contesti regionali e in relazione alle rispettive specificità, una risorsa da utilizzare in maniera sostenibile mediante futuri progetti di turismo e di conoscenza.

Un obiettivo fondamentale è, in linea con gli scopi della legge regionale 33/2009 e attraverso l’utilizzo controllato da parte delle realtà locali, salvaguardare nel tempo le caratteristiche uniche delle specificità geologiche nei territori pugliesi. Anche rispetto a questo scopo sono state perseguite le tre direttrici del progetto:

 

ü  rilievo dei siti d’interesse geologico (effettuato dall’Università di Bari);

ü  diffusione della conoscenza (Sigea e Uni.Versus);

ü  realizzazione del portale e del WebGIS dei geositi (Sigea, Università di Bari,

Università di Genova).

 

Il censimento è stato perciò presentato attraverso un’articolata campagna di divulgazione e di comunicazione che ha coinvolto diversi settori della società civile e degli enti preposti alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio geologico e naturalistico: sei scuole superiori, una per provincia, enti parco, enti pubblici, addetti al turismo, associazioni di protezione ambientale e guide escursionistiche. Le sei scuole superiori che hanno partecipato al Progetto Geositi sono state: l’Istituto tecnico Pitagora di Taranto, il Liceo scientifico Enrico Fermi di Bari, l’Istituto d’istruzione Giannone-Masi di Foggia, l’Istituto professionale Sandro Pertini di Brindisi, l’Istituto d’istruzione Egidio Lanoce di Maglie (Lecce), il Liceo statale Enrico Fermi di Canosa (Bat).

 

 

 

TABELLA RIASSUNTIVA

                 

CLASSIFICAZIONE

BA

BAT

BR

FG

LE

TA

TOTALE

Emergenze

44

9

31

37

80

33

234

Emergenze ipogee

4

0

1

5

4

0

14

Emergenze ipogee monumento naturale

1

0

0

0

0

0

1

Emergenze monumenti naturali

6

0

2

2

6

3

19

Emergenza subacquea

0

0

0

0

0

1

1

Geositi

18

11

22

13

43

17

125

Geositi monumenti naturali

4

1

0

2

3

8

17

Geositi speciali

4

3

0

1

1

0

9

Geosito speciale monumento naturale

3

0

0

0

1

1

5

Geosito speciale ipogeo

0

0

0

1

0

0

1

Geosito speciale ipogeo monumento naturale

1

0

0

0

1

0

2

Geosito ipogeo

1

0

0

2

3

1

7

Geosito subacqueo

0

0

0

0

0

1

1

Geosito ipogeo monumento naturale

2

0

0

1

0

0

3

TOTALE

88

24

56

64

142

65

439

 

·         A essi va aggiunta la Grotta dei Cavalli di Nardò, di cui non stata definita per il momento la classificazione.

Eventualmente andrebbe inserita nell’elenco della Provincia di Lecce.

 

 

I cinque sensi. E un retrogusto di rabbia

Sapori salentini e inquietudini ioniche. Sabato 18 ottobre 2014, al TaTÀ di Taranto, nell'ambito della rassegna "l’autunno dei teatri", un doppio evento: alle ore 19.30, Il pasto della tarantola, degustazione teatralizzata di prodotti tipici salentini “firmata” Koreja; alle ore 21, Capatosta di e con Gaetano Colella (in scena con Andrea Simonetti), regia Enrico Messina, produzione Crest-Teatri Abitati. La performance Il pasto della tarantola, rivolta ad un max di 30 spettatori, sarà presentata quattro volte durante la serata (ore 19.30 – 20.30 – 22.00 – 23.00): biglietto 5 euro oppure ingresso gratuito in abbinamento allo spettacolo Capatosta (10 euro), in entrambe le modalità di pagamento è obbligatoria la prenotazione. Info: 099.4725780 – 366.3473430 

 

Sabato 18 ottobre alle ore 17.30 il sen.Dario Stefàno, candidato alle primarie del centrosinistra per la presidenza della Regione Puglia sarà al Centro Polivalente "Giovanni Paolo II" per parlare di "Salute e Lavoro=Lavoro e Salute. Ripartiamo da qui!". Appuntamento, quindi, in via Lisippo al Quartiere Tamburi. Il sen.Stefàno invita tutti i cittadini a partecipare per approfondire un tema fondamentale per la città.

Legge di Stabilità 2015 approvata in CdM: manovra finanziaria da 36 miliardi con novità dell'ultima ora su tasse e agevolazioni per lavoratori, imprese e Partite IVA.

 

 

A cura di Amedeo Cottino

 

Legge di Stabilità 2015 approvata in CdM con limature al testo fino all’ultimo: rispetto a quanto preannunciato dal premier Matteo Renzi, la manovra finanziaria vale 36 miliardi (di cui 15 mld da Spending Review), rispettando l’impianto generale incentrato sui tagli fiscali ma con alcune novità (es.: credito d’imposta per la Ricerca, regime forfettario per le Partite IVA) e la corsa per inserire l’anticipo del TFR. Analizziamo le misure ricordando che il Ddl approvato è il primo passo verso l’approvazione della Legge dopo l’iter parlamentare, sottoposta anche al vaglio UE (sul rispetto dei vincoli di bilancio).

Misure finanziate

Confermati i 18 miliardi di euro di taglio delle tasse (cuneo fiscale), di cui 9,5 mld per il Bonus IRPEF da 80 euro ai lavoratori  in busta paga e 5 mld per azzerare dal 2015 la componente lavoro dell’IRAP. Uno dei “pezzi forti” per i ai datori di lavoro è la decontribuzione sulle assunzioni a tempo indeterminato per tre anni (1,9 mld). Arrivano poi 300 milioni di risorse destinate al credito d’imposta per Ricerca e Innovazione: agevolazione fiscale del 50% per incrementi annuali di spesa delle PMI che fatturano meno di 500 milioni. 

Sul piatto ci sono poi i 500 milioni per sgravi alle famiglie numerose, con esenzione ticket entro fine 2015 ed un “bonus figli” fino al terzo anno di età e proporzionale al reddito, per i bambini nati tra il 2013-2015. A questo si aggiungono: 1,5 mld per finanziare gli ammortizzatori sociali 2015 e 1 miliardo per l’assunzione di precari nella Scuola.

Bonus IRPEF

Il  bonus in busta paga viene riconfermato, senza ampliamento della platea alle famiglie numerose monoreddito (si era invece sperato di estenderlo ai redditi fino a 31mila euro in presenza di due figli a carico, 40mila con tre figli, 50mila con quattro figli, per evitare un meccanismo poco virtuoso della soluzione attuata nel 2014). Gli 80 euro diventano strutturali ma diventano una detrazione.

Anticipo TFR

Il capitolo TFR in busta paga è rimasto aperto fino all’ultimo e alla fine inserito in Finanziaria, con 100 mln di risorse (a garanzia INPS e controgaranzia dello Stato) per l’anticipo del trattamento di fine rapporto per chi vorrà averlo in busta paga. Sarà dunque il lavoratore a scegliere se farselo versare o meno e le banche anticiperanno alle imprese le risorse per pagare il TFR in busta paga. Come funziona: a fronte della richiesta del dipendente, l’impresa si fa rilasciare dall’INPS una certificazione di diritto alla prestazione, che viene poi trasmessa alla banca che, a sua volta, eroga il finanziamento. La misura sarà attivata verso la metà – previo decreto attuativo e convenzione con l’ABI (non è prevista obbligatorietà tra gli istituti di credito) – prossimo anno ma avrà effetto retroattivo sul 2015.

Partite IVA a basso reddito

Per le Partite IVA a basso reddito (sotto i 15.000 euro) è stata inserita una novità, come annunciato da Renzi in conferenza stampa:

 «Oltre 900mila Italiani avranno accesso ad uno sgravio fiscale inserito in misure già previste: anziché spendere migliaia di euro per tasse e commercialista, avrà un regime forfettario che significherà un risparmio da 800 mln per 900mila titolari di Partita IVA»

 

Detrazioni fiscali

Non c’è ancora il riordino delle detrazioni ma un gruppo di lavoro opererà per sfoltirne il numero, rispetto alle attuali 700 voci. Vengono salvaguardate le detrazioni a maggior impatto sociale come le spese mediche o i mutui sulla prima casa.

IVA

Dal 2016 viene abolito l’obbligo di Dichiarazione unificata e si fissa a febbraio la scadenza per la Dichiarazione IVA. Addio anche alla Comunicazione dati IVA.

IMU-TASI

Slittamento della misura ventilata a più riprese nelle ultime settimane e certamente attesa dai contribuenti: nessuna novità per la riforma della tassazione sulla casa con l’accorpamento IMU-TASI.

 

 

Dando seguito alla sollecitazione pervenuta da numerosi cittadini, Dante Capriulo - Consigliere Provinciale e Comunale di Taranto ha formulato una interrogazione consiliare (provinciale e comunale) mirata a sollecitare la rapida conclusione dell'iter per la riapertura degli impianti sportivi di via Colonnello Giovanni Cugini, aldilà del muro dell'arsenale della M.M.

Di seguito la lettera interrogazione:


Spett.li

> PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI  TARANTO

 

> PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE >

   SINDACO

       del COMUNE DI TARANTO

 

INTERROGAZIONE CONSILIARE CON RISPOSTA URGENTE

Presentata dal Consigliere Comunale e Provinciale Dante Capriulo

 

Io sottoscritto Consigliere Comunale e Provinciale, nell’ambito dei poteri a me conferiti dalla legge,

facendo riferimento alle sollecitazioni ricevute da molti cittadini, rivolgo formale interrogazione per

avere informazioni sullo stato del procedimento riguardante l’uso condiviso del "Centro Sportivo

Dipartimentale" della Marina Militare, situato all'interno della cintura dell’Arsenale Militare in Via

Per quelle che sono le notizie in mio possesso tale uso fu definito con atto d’intesa sottoscritto a

maggio 2008 tra la Marina Militare, il Comune di Taranto e la Provincia di Taranto.

Dal progetto si legge che la struttura sportiva, che si inserirebbe nella cronica carenza di impianti

sportivi della città di Taranto, potrebbe ospitare sino a 500 atleti contemporaneamente e comprende:

un campo da calcio, un campo da calcetto polivalente, tre campi da tennis, due da pallavolo, uno da

pallacanestro, una palestra coperta, una vasca canottieri coperta e una pista di atletica.

L’impianto sarebbe utilizzabile in particolare modo per la pratica dello sport e delle attività fisiche-
motorie per la generalità dei cittadini, associazioni e federazioni sportive, società ONLUS e per il

La Provincia si era impegnata ad effettuare i lavori agli impianti sportivi curandone la manutenzione

ordinaria mentre il Comune doveva occuparsi della cura delle aree verdi.

- lo stato di attuazione del procedimento e le motivazione per cui a distanza di oltre 6 anni dalla firma

dell’intesa la struttura sportiva non è ancora utilizzabile;

- le attività che gli enti interessati intendono mettere in campo per accelerare la concretizzazione del

- se è stata valutata la possibilità di consegnare parzialmente la struttura nella parte già completata,

per permettere di utilizzare nel più breve tempo possibile fondamentali impianti sportivi.

Dante Capriulo- consigliere comunale e provinciale di Taranto


Pubblichiamo di seguito un intervento del segretario Cisl Taranto Brindisi sulla situazione a Brindisi

Con il ripristino della rappresentanza democratica alla Provincia di Brindisi, dopo due anni circa di commissariamento prefettizio, l’elezione di domenica scorsa del neo Presidente Maurizio Bruno, al quale auguriamo buono e proficuo lavoro, riattiva le condizioni per un dialogo ed una corresponsabilità sociale con questo Ente cui la Cisl sollecita ruoli e risultati istituzionali concretamente esigibili.
E’ l’intera comunità a coltivare speranze di presente e di futuro che non possono più essere deluse, in particolare sul versante del rilancio delle condizioni necessarie ad implementare lo sviluppo in questo territorio che oggi è impantanato in una crisi sociale, ambientale, produttiva ed occupazionale senza precedenti e con livelli di sopportazione non più tollerabili.
Ne sono spia evidente le percentuali ufficiali – meno alte di quelle ufficiose - della disoccupazione specie giovanile, scolarizzata e non scolarizzata, particolarmente elevate in ogni Comune con oltre il 30% su scala provinciale ed inoltre il numero di 2 mila lavoratori ulteriori posti in c.i.g. o in mobilità solo tra il 2013 e il primo trimestre 2014, le crisi diffuse in ogni singolo settore produttivo che connota l’economia territoriale e, non ultima, l’economia di welfare ancora priva di prospettive minimamente accettabili e di lungo respiro.
L’occasione propizia costituita dalla convocazione di lunedì 20 p.v., da parte del Prefetto Nicola Prete a Palazzo del Governo di Brindisi, del Tavolo Interistituzionale per l’esame della situazione economica e sociale della provincia, rappresenta dunque una tappa rilevante perché siano esercitati ruoli sociali e soprattutto istituzionali incalzanti affinché i Parlamentari eletti nel territorio e il Governo nazionale si facciano carico delle nostre criticità e ne assecondino, nei luoghi deputati, la risoluzione in tempi brevi.
Il sindacato confederale non è stato affatto inoperoso fino a questo momento ma ha elaborato opinioni e stilato il documento che sarà alla base dell’incontro di lunedì, dove ha messo a fuoco dette criticità, esemplificandole in una memoria ufficiale inoltrata oltreché al Prefetto anche a tutti i Parlamentari ed ai Sindaci della provincia brindisina.
Riapertura di cantieri, infrastrutture ed edilizia scolastica, bonifiche e questione ambientale, politiche socio sanitarie e sociali, sicurezza e legalità, sotto utilizzazione del Porto: sono i temi prevalenti, sui quali ci aspettiamo prime risposte, con la consapevolezza, però, che solo attivando un processo strutturato di partecipazione tra tutti i soggetti istituzionali, sociali, professionali ed associativi del territorio, sarà possibile riconoscere a Brindisi un nuovo appeal territoriale, per la ritrovata capacità di saper interloquire sul mercato nazionale e su quelli europei, mondiali.
In tale ottica, rilanciamo la proposta confederale di costituzione, sul modello di quanto abbiamo ottenuto per Taranto, di un Tavolo Interistituzionale da costituire presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Roma.
Richiedere ufficialmente quel Tavolo e poterlo ottenere sarebbe già testimonianza di una ritrovata unità del territorio e della riprova ampiamente sperimentata altrove, che agire corresponsabilità istituzionale e sociale sui temi dello sviluppo e dell’occupazione può portare risultati concreti e visibili in tempi non necessariamente lunghi.

Daniela Fumarola

Confcommercio Taranto interviene sulla vicenda delle Aree demaniali concesse alla città in un articolato intervento che pubblicihiamo di seguito

Ora sono ben 28 le aree demaniali di cui ha preso formalmente possesso la città, alcune –per la valenza ambientale- di grande pregio come la Palude La Vela, Parco Cimino. Preziosissime  sotto il profilo urbanistico  ex caserma Fadini,  ex Barraccamenti Cattolica,  strategiche per le politiche di rigenerazione urbana del capoluogo jonico. Determinanti non solo per il destino futuro del Borgo umbertino, ma per lo sviluppo della città  in una visione di territorio metropolitano tarantino (Area Vasta).

Spazi urbani che hanno in se le potenzialità per divenire occasione per progettare ‘luoghi’ di incontro, per l’aggregazione sociale e  culturale e per realizzare nuovi servizi. In quest’ottica il recupero delle aree demaniali ed in particolare di Fadini e Baraccamenti ( e si spera domani ex caserma Mezzacapo e Stazione Caccia Torpediniere ) diventa l’occasione per avviare finalmente quell’invocato (da tutti gli attori del territorio!)  programma di riqualificazione urbana di cui si parla da oltre un ventennio, per la precisione già dagli anni Ottanta quando ha avuto origine il dibattito sulla dismissione delle aree demaniali e sui destini del Borgo.

Risale  agli anni Novanta un Protocollo d’intesa tra l’allora Governo, la Marina  Militare e il Comune di Taranto sulla dismissione e valorizzazione delle aree demaniali. Così come risale sempre agli stessi anni l’impegno della Marina Militare di compensare con lo scambio di nuove aree in Mar Piccolo le acquisizioni  ottenute per la realizzazione della Base Navale. Dunque, un tema attorno al quale sono ruotati tutti i ragionamenti – purtroppo molto teorici - sul futuro di Taranto.

Oggi finalmente abbiamo la opportunità: di legare la riqualificazione  degli spazi urbani, di cui ha estremo ed urgente bisogno il   Borgo di Taranto, alla valorizzazione delle  ex  aree demaniali;  di partire da un punto fermo per  dare risposte  alle aspettative dei cittadini in termini sociali, ambientali ed economici.

In questo ultimo anno  le associazioni di categoria, e tra queste in prima istanza Confcommercio, gli Ordini professionali -  in particolare  gli Architetti-, associazioni culturali, opinion leader, gruppi di professionisti, insomma i vari portatori di interessi hanno avanzato proposte, dato indicazioni, promosso percorsi e progetti per il miglior utilizzo delle aree demaniali  site nel cuore della città.

In questi anni  Confcommercio ha ripetutamente posto il problema della individuazione nel Borgo di nuove aree da destinare al parcheggio auto: si è individuata l’area ex caserma  Fadini (tra via Leonida e via Cugini) per la realizzazione di  un parcheggio pubblico multipiano. Idea in merito alla quale l’Amministrazione comunale sembrerebbe ormai decisa sul da farsi, tant’ è l’incontro dei mesi scorsi tra il Sindaco Stefano e il presidente Giangrande riguardo alla proposta avanzata da un gruppo di imprenditori disponibili a investire nel progetto. Restiamo in attesa di un incontro di approfondimento, possibilmente in tempi brevi.

Il sindaco  Stefano nei giorni scorsi ha confermato la destinazione di parte delle aree ex Barracamenti al progetto per la realizzazione del  centro polifunzionale dell’Asl; concordiamo con l’Ordine degli  Architetti che nel 2013 indicavano l’area dell’Ospedale Militare come la più idonea per realizzare servizi per la sanità. Senza voler entrare nel merito di questa scelta, certamente di indiscutibile valenza sociale, ricordiamo che ci stiamo giocando un’occasione unica ed irripetibile per dotare la città di spazi di aggregazione sociale che ben difficilmente, in un Borgo chiuso da spazi molto edificati, è possibile ritrovare. E comunque sarebbe opportuno che il Sindaco prima di assumere decisioni aprisse il confronto alle parti sociali, come ormai avviene Italia e in Europa, ed  indicesse un concorso internazionale di idee.  

 

Pagina 786 di 913