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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

 

 

LE SOMME SONO STATE INDEBITAMENTE PERCEPITE DA TRE SOCIETA’ DI PALAGIANO E MASSAFRA (TA). TRE LE PERSONE DENUNCIATE ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA.

 

La Guardia di Finanza di Castellaneta, nell’ambito dei piani di controllo a tutela della spesa pubblica, ha scoperto una truffa ai danni dell’I.N.P.S. perpetrata da tre società riconducibili ad uno stesso nucleo familiare, operanti nel settore edilizio e dell’estrazione di inerti, due delle quali con sedi a Palagiano ed una a Massafra.

Dalle indagini delle Fiamme Gialle è emerso che gli amministratori delle suindicate società, attestando falsamente all’I.N.P.S. uno stato di crisi dovuto alla mancanza di commesse di lavoro, inducevano il predetto Ente ad elargire in loro favore fondi a titolo di "Cassa Integrazione Guadagni" per gli anni 2012 e 2013.

Le somme così percepite, anziché essere destinate nelle mani dei presunti dipendenti in cassa integrazione, venivano invece inserite in busta paga ed utilizzate per pagare gli stipendi ai dipendenti stessi che non erano affatto fermi ed inoperosi, bensì esplicavano la normale quotidiana attività lavorativa.

Ai dipendenti, ignari di tutto, i datori di lavoro, accampando scuse di vario genere, omettevano poi di consegnare le buste paga per evitare che si accorgessero della truffa.

Nei confronti degli amministratori delle tre società è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per il reato di "Truffa aggravata continuata per il conseguimento di erogazioni pubbliche".


“Taranto rischia un secondo dissesto, un’autentica sciagura per l’economia, per le imprese e per i cittadini”. Lo afferma il Presidente della Camera di commercio di Taranto, Luigi Sportelli, commentando la deliberazione della Corte dei Conti pugliese relativa alla pronuncia (ai sensi del D. Lgs. n.267/2000) sul rendiconto del Comune di Taranto per l’esercizio 2012.

“Da troppo tempo, quasi inascoltati, evidenziamo i danni che il dissesto dichiarato dal Comune capoluogo nel 2006 ha provocato all’economia cittadina e provinciale. I risultati economici degli attori territoriali - prosegue Sportelli - sono stati pesantemente condizionati da una imposizione fiscale elevatissima, che ne ha penalizzato e continua a penalizzarne il grado di crescita e competitività. Gli effetti del primo default sono stati devastanti, in termini di perdite economiche su quanto vantato dai creditori e, addirittura, di sopravvivenza delle imprese e delle famiglie.”

Il Presidente Sportelli ricorda che nel 2013 la Camera di commercio di Taranto ha presentato uno studio dettagliato sulla questione, lanciando un grido di allarme che nessuno ha colto. “Quest’anno - continua - nel corso della XII Giornata dell’economia, l’argomento è stato nuovamente al centro della nostra analisi: il dissesto è il momento di origine della crisi del territorio, avendo sottratto in un sol colpo a imprenditori, professionisti e cittadini oltre 378 milioni di euro di liquidità, con una procedura che ha mirato a salvaguardare il debitore (l’Amministrazione comunale) invece dei creditori, come sarebbe stato eticamente corretto.”

Ora, il massimo organo di revisione contabile censura il comportamento del Comune di Taranto, concludendo addirittura che l’Ente presenta alcuni degli indici sintomatici dello stato di dissesto finanziario. “Come è possibile -sottolinea ancora Sportelli - che in soli sei esercizi, tra il 2007 ed il 2012, una Amministrazione ripartita senza alcun debito proprio a seguito della dichiarazione di dissesto, possa già presentare una situazione così critica da generare un pronunciamento di tale severità da parte della Corte dei Conti?”.

Tra le righe del documento il Presidente dell’Ente camerale intravede un pericolo gravissimo e concreto: “L’economia tarantina potrebbe precipitare in un baratro ancor peggiore di quello, già terribile, sinora conosciuto e affrontato dalla comunità con sacrifici e perdite enormi. Stupisce che la Corte dei conti rilevi la mancanza di contradditorio da parte dell’Amministrazione comunale, in una vicenda alla quale, al contrario, essa avrebbe dovuto riservare la massima attenzione. A questo punto - conclude il Presidente Sportelli - il Comune non può più temporeggiare: è necessario che immediatamente dia corso alle prescrizioni dell’Organo di controllo regionale, riducendo le criticità al fine di evitare un secondo dissesto che travolgerebbe in modo irreversibile un’economia già duramente provata.”

Roberta Di Laura, 22 anni, emergente danzatrice classica tarantina, sarà l'unica italiana a partecipare al prossimo 38° Congresso Mondiale di Ricerca sulla Danza che si svolgerà a Tokyo dal 23 al 27 Ottobre 2014.

Roberta è entrata a far parte, dopo selezione tramite curriculum, del Consiglio Internazionale della Danza di Parigi riconosciuto dall'Unesco, massima organizzazione mondiale per tutte le forme di danza,  a soli 20 anni. e da quel momento ha ottenuto la possibilità di nominare altri membri, offrire una certificazione internazionale ai suoi allievi e partecipare ai Congressi Mondiali di Ricerca sulla Danza, eventi ai quali prendono parte centinaia di esperti del settore provenienti da ogni parte del mondo.

Il lavoro presentato per il Congresso di Tokyo si intitola "Dance and...

Japan" ed è un breve lavoro di ricerca

sul Giappone, le sue danza tradizionali, i danzatori e le compagnie giapponesi più importanti.

La presentazione del lavoro avverrà tramite video preparato dalla danzatrice in cui ella stessa illustrerà gli aspetti più importanti dello scritto unito  ad una serie di immagini e video esplicativi. Roberta ha già partecipato nel luglio scorso al 37° Congresso Mondiale di Ricerca sulla Danza svoltosi ad Atene in cui aveva presentato il  "The Importance of a Good Teacher for the Future Dancer", saggio sull'importanza della scelta del buon insegnante nello studio della danza" ed anche in quella occasione la presentazione era avvenuta attraverso la formula “absentee” ovvero tramite video.

 

 Roberta Di Laura ha iniziato a studiare danza da piccola prima a Taranto ed in seguito ha continuato gli studi  perfezionandosi  con maestri di fama internazionale quali Daniel Agesilas (Conservatorio Superiore Nazionale di Danza e Musica diParigi), Irina Sitnikova (Docente della prestigiosa Accademia Vaganova di San Pietroburgo), Vladimir Malakhov (Etoile internazionale), Arianne Lafita Gonzalvez e Vittorio Galloro (primi ballerini internazionali), Bella Ratchinskaja (Opera di Vienna), Anastasia Odvienko (Bolshoi Ballet di Mosca), Loreta Alexandrescu  (Teatro alla Scala) Marco Pierin(Etoile), Michele Oliva, Damiano Bisozzi, Luigi Martelletta, A.Fedotov e tanti altri. Ha sostenuto presso la LUDT di Mantova l’esame di ottavo ed ultimo anno per la danza classica (Metodo Russo Vaganova) con riconoscimento dall’

Ajkun Ballet Theatre di New

York. In seguito si è diplomata in danza classica, moderna e contemporanea presso lo stesso ente. Ha svolto stage di formazione presso importanti accademie quali  l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano e la Scuola del  Balletto di Roma. Ha vinto concorsi come Premio Artistico – Letterario Nazionale Giacinto Leone", "Tauria Dance Competition" ( 1’ posto per la danza  classica e 1’

posto per la danza

contemporanea) "Dal Web al  Palcoscenico", " Le Stelle del Domani" (1' posto per la Miglior Coreografia, premio come Miglior Talento e  menzione speciale dalla direttrice del Culpeper Ballet, USA) ed è stata anche premiata durante la “Notte degli Oscar” svoltasi a Statte per i risultati ottenuti nella danza. Ha  danzato in molte occasioni: “Sinfonia D’Arte (Palazzo Cultura, Taranto) "La Notte delle Chitarre" (TA), "New Stars" - Crispiano, (TA), "Notte Bianca" - Statte (TA), "Concerto di Natale 2013" – Teatro Orfeo (TA) , presso il Teatro  Monticello – Grottaglie (TA) ,in occasione della Giornata Nazionale dello Sport presso i Giardini Virgilio di Taranto, presso il Palio Cafè di Taranto, durante l’evento “Creatività Donna” svoltosi nel Castello Episcopio di Grottaglie in qualità di eccellenza femminile nel settore danza e in diversi altri eventi.

 

Roberta alterna l’attività di danzatrice a quella di studentessa in Arti e Scienze dello Spettacolo presso l’Università La Sapienza di Roma, recentemente è stata scelta anche  come modella ispiratrice per il  marchio internazionale di abbigliamento danza "Ballet Papier" di  Barcellona e tra i prossimi impegni è stata invitata a danzare presso il Teatro Viganò di Roma il prossimo Novembre.

Oggi la città pugliese ospita il terzo incontro del PON Reti e Mobilità su portualità e logistica con il presidente dell'Autorità portuale Prete, il Rettore del Politecnico di Bari Eugenio Di Sciascio, manager e rappresentanti del mondo accademico  

 

 

Taranto è protagonista della terza tappa del tour di incontri promossi dal PON Reti e Mobilità 2007-2013 nei principali porti del Mezzogiorno per confrontarsi sulle strategie di sviluppo della rete di trasporto e del sistema logistico italiano in vista della nuova programmazione europea e delle importanti riforme inerenti il sistema portuale che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta sviluppando per rendere più competitivo il nostro Paese e valorizzare a pieno le potenzialità delle infrastrutture logistiche del Sud Italia.

La conferenza “Portualità e logistica – il Sud si muove, in direzione dello sviluppo”  in corso a Taranto presso la Saletta della Chiesanei locali dell'ex caserma Rossarol, sede distaccata dell'Università degli Studi di Bari e sarà aperta dall'intervento del Presidente dell'Autorità Portuale di Taranto, Sergio Prete.

Dopo la proiezione del documentario “Il viaggio delle merci”, opera filmica sulla portualità del Mezzogiorno che ha raggiunto il record di visualizzazioni su Youtube per un prodotto istituzionale,  tavola rotonda alla quale, oltre all'avvocato Prete, parteciperanno Maurizio Dejana, Project Manager Piastra Portuale di Taranto, Alessandro Panaro, Responsabile Ufficio Infrastrutture, Finanza Pubblica e Public Utilities SRM, il responsabile degli interventi portuali del PON Reti e Mobilità, Giovanni Infante,  il Rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio e il Direttore del Dipartimento Jonico Bruno Notarnicola.

Il PON Reti e Mobilità, il Programma operativo cofinanziato dall'Unione Europea che è impegnato nella realizzazione di interventi infrastrutturali per rendere la rete di trasporto del Sud Italia sempre più efficiente, sostenibile e intermodale, ha scelto Taranto per questo incontro dedicato alla portualità del Mezzogiorno, in considerazione degli importanti interventi infrastrutturali che si stanno realizzando nel porto pugliese, per migliorare i servizi retroportuali e i sistemi intermodali, rendendo sempre più competitivo il terminal nella prospettiva di un sistema di trasporto euro-mediterraneo.

Anche grazie agli interventi finanziati dal Pon Reti e Mobilità, infatti, e al lavoro portato avanti dall'Autorità Portuale, Taranto si sta affermando sempre di più come un fondamentale nodo intermodale, un sistema logistico efficiente  e strategico per i traffici verso l'Europa Orientale, il Medio Oriente e Suez, in un quadro che con la nuova programmazione europea 2014-2020 attribuirà ancora maggiore centralità alla Puglia come piattaforma logistica e porta dell'Europa verso i mercati internazionali.  

Sit-in di protesta davanti alla Camera di Commercio di Taranto per ribadire il "NO" del Coordinamento R.S.U alla Riforma Renzi, definita una rottamazione che pregiudica posti di lavoro e servizi alle imprese.
Di seguito il testo del documento in cui si spiegano cause e finalità della protesta
"Le R.S.U delle Camere di commercio hanno attivato un coordinamento nazionale al fine di
promuovere azioni comuni da attuare simultaneamente in tutta Italia, estendendole alle aziende
speciali, alle unioni regionali ed alle società del sistema camerale.
La mobilitazione dei dipendenti pubblici e privati della Camera di commercio di Taranto si inserisce
nell’ambito della manifestazione nazionale #Pubblico6Tu e vuole informare il tessuto sociale e
le imprese tarantine sugli effetti negativi della riforma proposta dal Governo.
Il disegno di legge delega presentato dal Governo Renzi non è una riforma delle Camere di
commercio ma una vera e propria rottamazione.
Il trasferimento del registro delle imprese dalla competenza tradizionale delle Camere di
commercio al Ministero dello sviluppo economico prelude concrete inefficienze e comunque oneri
aggiuntivi per l’erario, colpendo uno dei punti di eccellenza del rapporto tra imprese e pubblica
amministrazione.
ll passaggio del Registro delle imprese al Ministero dello Sviluppo Economico nasconde in realtà
un’operazione di “privatizzazione” con costi aggiuntivi per le imprese e nessun beneficio.
Le Camere di commercio sono una componente essenziale del sistema Paese e non possono subire
una riforma che comprometterebbe la loro esistenza, impedendo di fatto l’espletamento di alcune
funzioni essenziali come quelle di assistenza alla promozione commerciale ed all’export, nonché di
sostegno al credito, e avrebbe pesantissimi riflessi sulla salvaguardia dei posti di lavoro.
Il modello di sviluppo imperniato su piccole economie locali e micro specializzazioni, privato del
supporto delle Camere di commercio e della visione d’insieme di politica economica del territorio,
rischia di amplificare gli effetti negativi della crisi economica e mettere in discussione quella parte
del tessuto produttivo tarantino che con grandi difficoltà è riuscito a resistere alla crisi.
Il sistema camerale tarantino è un valore aggiunto per le imprese e per lo sviluppo del territorio.
In una situazione strutturale di stretta sulla finanza pubblica che perdura da anni ed in un territorio
maltrattato come quello della provincia di Taranto, la Camera di commercio diventa, sempre di
più, strumento indispensabile per l’elaborazione di politiche economiche attive.
Il capitale umano (vera anima ed indispensabile forza propulsiva del sistema camerale) non deve e
non può essere sacrificato per logiche populistiche ed interessi particolaristici. Le professionalità
dei dipendenti del sistema camerale costituiscono “un patrimonio irrinunciabile” per lo sviluppo
del territorio di riferimento.
I dipendenti del sistema camerale tarantino sono pronti al cambiamento ed a supportare un
ulteriore miglioramento dell’attività amministrativa, già eccellente per efficienza ed innovazione, e
ritengono profondamente sbagliato approvare modifiche legislative incomprensibili e volte in
definitiva allo smantellamento delle Camere di commercio.
Il disegno di legge delega prenda avvio dal riordino del sistema di governance e si valutino costi
(altissimi, soprattutto a carico della fiscalità generale e dell’occupazione) e benefici (poco chiari)
della illogica sottrazione di funzioni alle Camere di commercio."

La Corte dei Conti Bacchetta il Comune di Taranto e scrive: "la situazione Finanziaria è estremamente critica, l'ente presenta alcuni degli indici sintomatici del dissesto finanziario",
"Ovviamente -è il laconico commento del consigliere del Pd Dante Capriulo- il sindaco non si è presentato nemmeno alle richieste audizioni nè ha inviato chiarimenti. Ora bisogna raddrizzare la barca."

Ho provato una profonda emozione all'inaugurazione a Taranto del Polo Scientifico Tecnologico ‘Magna Grecia’: un'idea, nata in Area Vasta Tarantina, all'epoca da me coordinata, che comincia a realizzarsi- è quanto scrive in una nota il consigliere regionale di SEL Alfredo Cervellera- Era il 2008 quando da Vice Sindaco di Taranto, col Dirigente di Area Vasta arch. La Gioia, cogliendo al volo questa proposta dell'allora Preside del Politecnico, feci firmare un Protocollo d'Intesa alla Camera di Commercio, a Confindustria, all'Università e al Politecnico di Bari, all'Arpa Puglia, al CNR per il Talassografico, alla Regione, Provincia e Comune.
In una serie di riunioni tra questi soggetti convenimmo dell'opportunità di inserire nel Polo  Scientifico anche la grande industria locale, che doveva essere la più interessata a favorire nuove tecnologie, sia per adottarle nei processi produttivi al fine di azzerare le sue stesse  emissioni inquinanti, sia per il disinquinamento complessivo del territorio.
Ricordo bene della disponibilità dell'Eni (che non si è più sostanziata, forse preferiscono pensare a Tempa Rossa....) e dell'avversione manifestata da subito della Dirigenza Ilva, interessata a finanziare il suo Centro Studi a Milano e non il costituendo Polo a Taranto.
L'impressione che ne ebbi- prosegue Cervellera- subito fu che l'Ilva fosse terrorizzata da un Polo Scientifico, non condizionabile dai Riva, con l'Arpa al proprio interno, che potesse mettere in discussione i suoi processi produttivi, basati sullo sfruttamento intensivo delle infrastrutture, a prescindere dall'altissimo tasso di inquinamento e dalle morti/malattie che producevano per la città e provincia.
Il Polo fu corredato da uno Statuto, che non mi risulta ancora firmato, per definirne la governance con la presenza, che ancora oggi ritengo indispensabile, della Regione, del Comune e della Provincia di Taranto.
Inoltre, si pensò a Laboratori autonomi dall'Università, prima sui terreni concessi dalla Fintecna prospicienti il Politecnico e poi nella struttura dell'ex Cisi, oggi sottoutilizzata.
Va dato merito al Prof. Angelo Tursi e alle strutture universitarie di aver perseguito, cogliendo l'occasione dei finanziamenti PON, quell'idea originale nonostante le macroscopiche assenze della Regione e degli Enti Locali, che ancora oggi preoccupano.
Ma quell'impostazione originaria di Area Vasta Tarantina- sottolinea Cervellera- va recuperata se crediamo davvero in uno sviluppo alternativo del nostro territorio.
 Il Polo Scientifico Tecnologico, nell'area degradata di Taranto,  se supportato adeguatamente dalle Istituzioni, compreso il Governo, come ci ha assicurato il Ministro Giannini, potrebbe costituire l'esempio più mirabile di come si possa dal basso trasformare il nostro territorio facendolo risorgere dalle macerie attuali”

I Giovani di Forza Italia intervengono sulla visita del Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, intervenuta all'inaugurazione del Polo Scientifico Tecnologico Magna Grecia, con una nota a firma del coordinatore provinciale Mimmo Lardiello.

"La visita del Ministro Giannini  a Taranto- si legge nella nota- se da un lato avviene in un contesto positivo, considerata l'importante inaugurazione del Polo scientifico tecnologico della Magna Grecia, dall'altro lato ci mette in condizione di dover tornare a chiedere che il Governo non riservi attenzioni alla città solo per passerelle e tagli di nastri ma che finalmente ci siano segnali di un'attenzione concreta e, nel caso specifico della realtàuniversitaria, che finalmente ci siano azioni tangibili sia in relazione alle garanzie che ci aspettiamo in merito alla sopravvivenza del polo universitario jonico sia in riferimento alla ripresa del percorso che torni a far parlare dell'autonomia dell'Universita' di Taranto.

Un tema quest'ultimo- conclude la nota- di assoluta rilevanza che sembra essere stato abbandonato per lasciare spazio a precarietàe progettualitàdi basso profilo, con il Comune di Taranto poco incline a dare garanzie di continuitàma piuttosto impegnato a ricercare visibilitàeffimere e poco efficaci. Confidiamo nell'impegno dell'infaticabile Rettore Uricchio e dei nostri parlamentari per ottenere finalmente le risposte che cerchiamo".

“Il leader della Uil Angeletti ha ragione e conferma quanto sostengo da tempo: con la politica del ‘no’ a tutto, la Puglia e Taranto saranno il porto di partenza dei nuovi italiani emigrati”.
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Pietro Lospinuso. “Su Tempa Rossa –prosegue- il centrosinistra sta portando avanti il suo progetto, che ha come obiettivo quello di farci diventare tutti più poveri come decine di anni fa. Il segretario della Uil ha detto una cosa sacrosanta: tutti i più fervidi sostenitori dei ‘no’ pregiudiziali dovrebbero avere il buon gusto di offrire il loro posto di lavoro a coloro che, proprio a causa di questa ritrosia allo sviluppo, diventeranno disoccupati. La Giunta di Taranto, in questo dibattito ideologico e non concreto, ci sguazza tanto da aver approvato la delibera di adozione del piano regolatore portuale vietando tutte le opere relative al progetto Tempa Rossa che, sempre per il Comune, includerebbe l’allungamento del pontile di 350 metri. Fanno finta di non sapere, in altri termini, che quest’opera è strategica per il porto e non è funzionale solo a Tempa Rossa. Infatti, i fondali sono bassissimi e l’allungamento del pontile rappresentava una soluzione per facilitare l’attracco di tutte le navi. Ma a Stefano e al resto della politica di sinistra tutto questo non importa, presi come sono dal cavalcare l’onda della propaganda in vista delle primarie, rimangiandosi anche quanto stabilito in passato. Per questo, cedere il lavoro ad altri mi sembra un’ottima idea che rispetta la legge del contrappasso –conclude- e sarebbe utile far provare la morsa della disoccupazione a chi oggi gioca sulla pelle dei cittadini”.
 
  

 

                                                                                      

Elezioni e conferme per l'Ordine dei farmacisti ionichi che ha provveduto al rinnovo delle cariche direttive. In seguito alle operazioni elettorali che si sono svolte nei giorni 17, 18 e 19 ottobre 2014, in seconda convocazione e della successiva assegnazione delle cariche, il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Taranto risulta così composto:

Presidente, Dott. Francesco Settembrini, Vice Presidente, Dott. Cosimo Sammaruga, Segretario  Dott. Pierpaolo Meliota Tesoriere Dott.ssa Paola Gravame Consiglieri Dott. Carlo Bastianelli Dott.ssa Luigia Carelli Dott. Mario Giorgio Dott. Francesco Lembo Dott. Luciano Luparelli

Sono stati eletti nel Collegio dei Revisori dei conti i ColleghiDott.ssa Antonella Fullone (effettivo) Dott.ssa Patrizia Pavone (effettivo) Dott. Domenico Resta (effettivo) Dott. Stefano Miggos (supplente).

 

 

 

 

 

 

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