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Giornale di Taranto - IL CASO/2 - Liviano: "Se il Comune chiude i due asili nido dovrà restituire 145mila euro di finanziamenti alla Regione Puglia". Lettera al sindaco dei consiglieri Capriulo e Venere
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Giovedì, 09 Giugno 2016 20:20

IL CASO/2 - Liviano: "Se il Comune chiude i due asili nido dovrà restituire 145mila euro di finanziamenti alla Regione Puglia". Lettera al sindaco dei consiglieri Capriulo e Venere In evidenza

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"Ho appreso da alcuni genitori che nella riunione tenutasi in data odierna, l'assessore comunale al ramo, Mino Ianne, avrebbe comunicato l'imminente chiusura degli asili nido Magicondo e ZeroTre.  Come già comunicatoLe sia in Consiglio comunale che per mezzo stampa, il Comune di Taranto, nell'eventualità di chiusura, sarebbe obbligata a restituire alla Regione Puglia i finanziamenti ricevuti su misura 3.2.2 del P.O. FESR - asili nido". 

Comincia così la lettera che il consigliere regionale e comunale Gianni Liviano ha indirizato al sindaco Stefàno non appena venuto a conoscenza della volontà dell'amministrazione comunale, nonostante le smentite dei giorni scorsi, di chiudere i due asili nido comunali. "In particolare, per i due asili Magicondo e ZeroTre - sottolinea Liviano -, il Comune di Taranto sarebbe debitore della Regione di 145mila euro (80.000 per Magicondo e 65.000 per ZeroTre)".

Nel caso in cui il Comune dovesse comunque procedere nelle intezioni di ciudere le due strutture, "sarei nell'obbligo - conclude il consigliere Liviano - di effettuare apposita segnalazione alla Corte dei Conti per eventuale danno erariale al Comune di Taranto da addebitare alle scelte da lei compiute".

Analoga iniziativa è stata intrapresa dai consiglieri comunali del gruppo Npo democrtici per le città che vogliamo, Dante Capriulo e Francesco Venere secondo i quali quanto sta accadendo altro non è che "il frutto della mancata programmazione politica da parte dell’amministrazione, che di fatto chiude servizi sociali primari per i cittadini. Cosa grave - aggiungono Capriulo e Venere - è che a pagare questa assenza di programmazione sono i bambini e le loro famiglie. Nonostante il diritto all’istruzione e la formazione socio, educativa e pedagogica prevista in ultimo, per la fascia di età 0-3 anni, dalla legge statale 107 del 2015".

Secondo i due consiglieri comunali, la mancata programmazione politico-amministrativa "si evince anche dalla scarsa pubblicizzazione delle iscrizioni negli asili comunali, anzi facendo passare messaggi di chiusura e quindi, di fatto, scoraggiando le iscrizioni nei nidi comunali. Tra l’altro - aggiungono Capriulo e Venere - si chiude l’eccellenza degli asili comunali, riducendo di fatto il servizio".

Per completezza d’analisi è stato comunicato che i bambini iscritti al Magicondo potranno andare al Bruno Ciari in via Cagliari; che quest’ultimo avrà una apertura pomeridiana sino alle 18.30. I bambini dello ZeroTre potranno andare al Baby Club in via delle Cheradi, struttura asilare di proprietà comunale ed affidata in gestione ad una associazione.

"Gravi responsabilità per quanto accaduto - concludono i due consiglieri comunali di opposizione - risiedono anche nella programmazione triennale del personale, in quanto scientemente non sono stati previsti incrementi di personale negli asili, oggi in carenza d’organico. A ciò si aggiunge anche il rischio di restituire soldi alla Regione per finanziamenti agli asili comunali ottenuti nel recente passato. Il tutto senza nessun confronto con il Consiglio Comunale, con le parti interessate della città. Anzi nell’ultimo Consiglio, all’unanimità dei presenti, si è espresso indirizzo esattamente opposto (rafforzamento delle strutture asilari). Per tale motivo chiediamo un immediato confronto con sindaco, assessore al ramo e dirigente, che può tenersi già domani mattina nella commissione Servizi Comunali, già convocata".