Nessuna chiusura della sede distaccata di Taranto della Corte d'Appello. A gettare acqua sul fuono sono i parlamentari tarantini Gianfranco Chiarelli (Forza Italia) e Michele Pelillo (Partito democratico).Così come segnalato all'indomani dell'incontro dell'on.le Gianfranco Chiarelli con il ministro Orlando dello scorso 27 agosto, che aveva indotto il responsabile della giustizia a soprassedere alla decisione, allora prossima, di chiudere la sede tarantina della Corte d'Appello, si sono susseguiti altri incontri ed un intenso lavoro in commissione giustizia della Camera. Un pressing bipartisan su due fronti, quello nella commissione, ad opera del capo gruppo di Forza Italia, e quello interno alla maggioranza, fortemente sostenuto dall'on.le Michele Pelillo.
Allo stato, quindi, si conferma lo stop alla chiusura. Una decisione maturata dopo una attenta valutazione delle argomentazioni e dei dati che Chiarelli e Pelillo hanno presentato al governo. Un lavoro di squadra che, puntando alla soluzione di una questione di grande rilevanza per il territorio ionico, ha visto i due parlamentari tarantini unire le forze mettendo da parte ogni vincolo di appartenenza. I due esponenti politici, entrambi anche avvocati, soddisfatti per l'importante risultato ottenuto, continueranno comunque a mantenere alta la guardia, "al fine spiegano - di prevenire nel futuro eventuali altri possibili provvedimenti che, stante il perdurare della crisi che interessa il Paese, potrebbero ancora potenzialmente penalizzare un territorio che ha già dato tanto in termini di sacrifici".