In molti sostenevano che la vittoria di una settimana fa all'esordio in campionato non doveva illudere più di tanto. Ed i fatti stanno dando ragione. Il Taranto è ancora un "cantiere" aperto, è ancora una squadra in cerca di una sua fisionomia e di rinforzi. Sia chiaro: la compagine rossoblu ha tutte le attenuanti del caso, ma è bene fare presto perché il torneo di Serie D è un'avventura lunga e difficile, un'avventura in cui si incontreranno formazioni che non regaleranno nulla, proprio come la Cavese che allo "Iacovone" ha imposto l'1-1 agli uomini di mister Favo. Un pareggio che deve essere accettato dai tarantini con filosofia, soprattutto alla luce di come si erano messe le cose in campo. Già, perché poco dopo la metà del primo tempo i campani erano passati in vantaggio con un bel tiro dell'attaccante Marzullo. Da quel momento in poi per il Taranto è stata una sofferenza sino al 36' della ripresa, quando Giuseppe Genchi ha riportato in parità il match con un bel diagonale rendendo meno amaro il pomeriggio domenicale. La partita, disputata di fronte ad un pubblico non certo delle grandi occasioni (si parla di circa 1.500 spettatori), non è stata esaltante, però è servita a far capire quali sono gli attuali limiti dei rossoblu e ad aiutare a dimenticare il brutto capitombolo interno di mercoledì scorso in Coppa Italia.
Domenica, 14 Settembre 2014 17:52
Taranto-Cavese 1-1: un deludente pareggio per rossoblu ancora troppo macchinosi In evidenza
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