“Non è opportuno riaprire le scuole in presenza perché la diffusione del virus sta aumentando e non abbiamo ancora un sistema di tracciamento che consenta attraverso i tamponi diffusi di identificare e isolare i casi”. Luigi Nigri, vice presidente dei pediatri italiani e referente di quelli pugliesi, già tra i primi a sollecitare la chiusura delle scuole in presenza, non nasconde le sue preoccupazioni dopo le vacanze natalizie.
“Io credo – ha precisato - che dopo queste festività ci sarà un aumento dei casi, stiamo facendo pochissimi tamponi, io ho ricevuto telefonate di persone che dal 29 o dal 30 gennaio attendono ancora un appuntamento per fare il tampone. Questo significa che c’è gente che ha i sintomi, con le scuole chiuse, e che vive in casa con i ragazzi. Significa che passate le festività, quando riprenderemo a fare i tamponi, qualunque luogo in cui si crea aggregazione come le scuole costituirà un pericoloso luogo in cui il virus potrebbe farsi strada”.
“Quello che non funziona – ha spiegato Nigri - è il sistema del tracciamento, noi riceviamo ogni giorno dei dati che secondo me non sono reali , la diffusione del virus sta aumentando, se si leggono bene i dati i segnali ci sono, dico che non è opportuno riaprire le scuole sino a quando non si mette a punto un sistema organizzativo che consenta di essere veloci e rapidi nel fare i tamponi per identificare e isolare i casi”.