Dal nuovo contratto per il settore alimentare una grande occasione per i territori tarantino e brindisino. Di questo è più che convinto il segretario generale della Fai Cisl AntonioLa Fortuna che sulla questione ha inviato lanota che di seguito pubblichiamo.
Non è mai mancato il contributo di mobilitazione e di lotta degli oltre 500 tra lavoratrici e lavoratori dipendenti di Heineken (Massafra), Borsci Liquori, Caffè Ninfole (Taranto), Sfir, Indesil (Brindisi), Conserve Italia (Mesagne), nel rivendicare la firma del Contratto nazionale di lavoro del settore industria alimentare 2016-2019, sottoscritto con Federalimentare venerdì scorso a Roma.
E’stato un percorso articolato, tra assemblee, presidi presso le Prefetture, scioperi, volantinaggi, portato avanti con grande determinazione dalla Fai Cisl territoriale insieme con le altre sigle confederali della categoriaagro-industriale-ambientale, per un C.c.n.l. che oltre a determinare un aumento retributivo scaglionato nel quadriennio pari a 105 euro - 35 dei quali quest'anno – e la conferma di un’articolazione salariale su 14 mensilità, ha sancito il principio della partecipazione dei lavoratori alle dinamiche dell’impresa.
Bilateralità di settore, formazione congiunta, nuove modalità su telelavoro e lavoro agile (smartworking),sono ulteriori punti qualificanti di questo Contratto che conferma pienamente la validità del primo livello nazionale, inteso come strumento di tutela e di difesa dei diritti normativi e salariali in questo caso del settore industria alimentare e che, al contempo, rafforza ed estende significativamente il secondo livello di contrattazione aziendale o di territorio, rilanciando i temi dell’innovazione, della produttività, della competitività e delle condizioni di lavoro.
Il Contratto, inoltre, consente di eleggere i Rappresentanti di sito dei lavoratori per la sicurezza, prevede il congedo retribuito di sei mesi per le donne vittime di violenza edattiva un fondo specifico a sostegno dei lavoratori che perdono l’occupazione a due anni dalla pensione.
Lo stesso fondo che interverrà, altresì, per lavoratori i quali volontariamente trasformeranno il contratto da tempo pieno a part-time e promuoverà un ricambio della manodopera (turnover), come vero e proprio ponte generazionale.
Non possiamo che confermare la nostra personale soddisfazione anche a nome delle lavoratrici e dei lavoratori che rappresentiamo, per le ricadute economiche, sociali ed occupazionali positive che la firma del Contratto determinerà anche per il nostro territorio Taranto Brindisi.”