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Giovedì, 25 Maggio 2023 13:53

MORTE SUL LAVORO/ Incidente in un cantiere a Monopoli: due operai perdono la vita In evidenza

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Sono stati schiacciati e sepolti da detriti di terra e roccia Cosimo Lomele e Vito Germano, i due operai di 62 e 64 anni, che ieri mattina sono tragicamente morti mentre svolgevano il proprio lavoro all’interno di un cantiere alla periferia di Monopoli, nel Barese. Secondo quanto ricostruito i due erano dipendenti di un’azienda di Conversano che stava svolgendo, in subappalto, delle opere di urbanizzazione in un cantiere privato, dov’è in corso la realizzazione di alcuni appartamenti. Ieri mattina, mentre stavano posizionando dei grossi tubi per alcune condutture all’interno dello scavo, profondo almeno cinque metri, un costone ha ceduto, implodendo e travolgendoli. Per loro, purtroppo, non c’è stato nulla da fare: sono rimasti schiacciati da terra e roccia. È servito un lungo intervento dei vigili del fuoco per estrarre i corpi. L’intera area è stata sottoposta a sequestro con l’arrivo del pubblico ministero di turno della Procura di Bari, Savina Toscani. La polizia, intervenuta con gli uomini del commissariato di Monopoli, ha portato via anche la documentazione relativa al cantiere. Sulle due vittime è stata disposta l’autopsia, che sarà svolta lunedì prossimo dal professor Francesco Introna all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. Le due vittime, entrambe originarie di Conversano, città ad appena 17 chilometri dal luogo dell’incidente, lasciano mogli e figli. Germano sarebbe andato in pensione il prossimo anno. Per la giornata di domani il sindaco, Giuseppe Lovascio, ha proclamato il lutto cittadino, in attesa della data dei funerali, che potrebbero essere fissati per la prossima settimana. “La nostra comunità è rimasta sconvolta da questo evento drammatico – ha detto Lovascio -, siamo vicini alle famiglie dei due lavoratori, due persone oneste, per bene, vittime di una tragica fatalità su cui aspettiamo venga fatta luce”. I sindacati, di Cgil, Cisl e Uil, hanno parlato di “tragico e intollerabile stillicidio di infortuni gravi e morti sul lavoro”, ma anche che “i cantieri continuano ad essere uno dei luoghi di lavoro più pericolosi, con un numero inaccettabile di incidenti, con decessi e infortuni che spesso provocano danni permanenti ai lavoratori”. Per questo occorre “investire massicciamente in sicurezza e legalità”, “più controlli, più ispettori, il rispetto delle norme, l’estromissione dai bandi pubblici delle aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e che non applicano i contratti nazionali sottoscritti dai sindacati più rappresentativi e l’istituzione di una procura speciale in materia”.(foto di repertorio)

Giornalista1

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