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Giornale di Taranto -
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Il mese di settembre è ancora utile per fruire delle aperture prolungate serali e visitare le collezioni eccezionali del Museo Nazionale Archeologico di Taranto:

 

Venerdì 5 settembre, le collezioni del MARTA saranno visitabili fino alle ore 22.00 (chiusura biglietteria ore 21.30). Alle ore 20.15, come di consueto, è prevista una visita guidata gratuita a cura di archeologi della Soprintendenza (prenotazione telefonica al numero 099/4532112).

Ingresso a pagamento, riduzioni ed esoneri come da normativa.

 

Sabato 6 settembre, la fruizione sarà possibile fino alle ore 23.00 (chiusura biglietteria ore 22.30), nell’ambito del programma Open Days promosso dall’Agenzia Puglia Promozione. Le visite guidate gratuite sono fissate per le ore 20.15 e 21.30 (prenotazione telefonica al numero 099/4538639). Durante l’apertura del sabato sarà fruibile anche il Teatro virtuale.

Ingresso gratuito.

 

Il percorso museale è arricchito dalla presenza delle opere scultoree e pittoriche di Giacomo Manzù, uno degli artisti più rilevanti del secolo scorso.

         Si ricorda inoltre che Domenica 7 settembre, prima domenica del mese, l’ingresso al MARTA è gratuito dalle ore 8.30 – 19.30, chiusura biglietteria ore 19.00.

Confindustria Taranto ritiene urgente la convocazione di un  tavolo di crisi in Prefettura, con il sindaco ed i parlamentari, al fine di richiedere interventi urgenti al ministro della Difesa ed individuare soluzioni immediate per scongiurare i rischi di chiusura o, nei casi migliori, di drastico ridimensionamento che a breve, salvo novità, riguarderanno le aziende della navalmeccanica impegnate nella manutenzione delle navi.

Insomma,è' allarme anche sul fronte Arsenale. Fino alla fine dell'anno in corso e per tutto il 2015 i lavori di manutenzione delle navi non potranno godere di risorse né ordinarie né straordinarie. A confermare le notizie già trapelate nei giorni scorsi è stato il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, in un incontro con il presidente di Confindustria Taranto, Vincenzo Cesareo, e con il presidente della sezione Navalmeccanica, Vincenzo Calabrese.

Nel corso del confronto, durante il quale l'ammiraglio ha mostrato grande disponibilità e sensibilità rispetto alla situazione che si prospetta soprattutto per le imprese che operano nella manutenzione del naviglio, è emersa a chiare lettere la mancanza di fondi che possano garantire una anche minima programmazione dei lavori per il prossimo 2015; prima ancora che sulle cause, l'attenzione si è spostata sugli effetti che l'assenza di prospettive di lavoro, da qui a un anno (senza considerare gli anni successivi) si produrrà inevitabilmente a carico del cospicuo patrimonio umano e imprenditoriale che opera nella navalmeccanica.

Un settore forte di grandi professionalità e competenze da sempre fiore all'occhiello di Taranto e che oggi, alla luce degli scenari che si delineano, privi di qualsiasi spiraglio, rischia seriamente di scomparire, senza peraltro alcuna possibilità di ripresa a breve considerati i tempi lunghi  prospettati dai vertici della Marina Militare rispetto alla carenza di risorse. Anche la fine dell'anno in  corso, peraltro, registra un “tutto esaurito” sul fronte dei finanziamenti: la gran parte dei lavori in itinere sono stati già finanziati e ultimati nei tempi previsti e talvolta in anticipo, a conferma della grande efficienza e competenza delle aziende private.

E' quindi una situazione senza “se” e senza “ma” quella che già si delinea a Taranto. Una condizione che, malgrado la più volte citata strategicità dell'Arsenale di Taranto, peraltro ribadita dallo stesso ammiraglio De Giorgi nel corso dell'incontro, pone pesanti dubbi circa il futuro di un pezzo fondamentale e imprescindibile del tessuto industriale tarantino e del  pregevole patrimonio umano e professionale che lo stesso rappresenta. Allo stesso tempo, rischiano di essere vanificati i tentativi di diversificazione già in atto da parte dello stabilimento Arsenale per consentire sia alla Marina Militare sia all'imprenditoria locale vantaggi  reciproci attraverso l'adozione di nuove forme di contratto. In primis, l'istituto della permuta,  utile sia in un’ottica di ottimizzazione delle risorse  e quindi di contestuale mantenimento della competitività dello stabilimento, sia in termini di nuove opportunità di lavoro (per le aziende dell’indotto). E' purtroppo evidente come, alla luce della mancanza di risorse da qui ai prossimi mesi, anche le nuove forme di rapporto fra Marina Militare e industria, pur costruite con grande impegno e già forti di risultati positivi, rischino anch'esse di esaurirsi a causa di un humus non più favorevole. 

"E' un'altra tegola - commentano Cesareo e Calabrese - che si abbatte su un territorio già fortemente provato, un altro campanello di allarme che non può ammettere né atteggiamenti di rassegnazione né semplici prese d'atto: al Premier Renzi Confindustria aveva già prospettato, nella lettera di agosto, la situazione riguardante, fra le altre, lo stabilimento Arsenale, parte integrante e fondamentale del tessuto economico della città e della sua provincia. Ora quella questione riveste il carattere dell'urgenza ed ogni determinazione assunta dal Governo rispetto al Sistema Taranto, pertanto, dovrà tener conto anche di questa ennesima, grave necessità".

 

 

 

    Sono sette le eccellenze dell’agroalimentare e dell’artigianato individuate dalla Camera di commercio di Taranto nell’ambito di “eccellenze in digitale” promosso da Google in collaborazione con Unioncamere, per diffondere la cultura dell’innovazione digitale e favorire l’utilizzo del web per la promozione del Made in Italy. L’iniziativa si inserisce all’interno della campagna e-Skills for jobs della Commissione Europea e ha il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico.

    Il progetto prevede il supporto alle imprese nel percorso di digitalizzazione con l’ausilio dei 107 giovani formati da Google e Unioncamere, ospitati da 52 camere di commercio italiane, tra cui Taranto.

Sono stati analizzati i mercati, i canali distributivi, la possibilità di attivare o incrementare l’export, il gradimento dei prodotti più rappresentativi e di qualità della provincia ionica. Al termine della ricerca, condotta dalla Camera di commercio di Taranto e dai due borsisti Marcella Cavallo e Michele Leone, sono stati selezionati i prodotti e le aree di riferimento su cui si concentrerà l’attività di digitalizzazione: artigianato artistico della ceramica di Grottaglie, vino Primitivo e Negroamaro di Manduria (Doc), olio extravergine d’oliva (Dop), pane e prodotti da forno di Laterza, caciocavallo, capocollo di Martina Franca, conserve e sughi pronti.

“Sin da subito – spiega il presidente della Camera di commercio di Taranto Luigi Sportelli – abbiamo colto lo spirito e la portata innovativa di eccellenze in digitale e per questo vi abbiamo aderito. Il progetto è entrato nella sua fase operativa e dopo aver individuato le produzioni, si passerà a contattare le imprese che operano negli ambiti prescelti. La vera forza dell’iniziativa è quella di puntare sull’utilizzo delle nuove tecnologie per promuovere e far conoscere sui mercati nazionali ed esteri le nostre produzioni di qualità. Si tratta di un segnale importante che vede protagoniste le Camere di commercio, autentico presidio di promozione, sviluppo e studio del tessuto produttivo e commerciale”.

    Il presidente Sportelli sottolinea che “grazie a Internet, oggi aziende di ogni settore e dimensione possono far conoscere i propri prodotti, anche di nicchia, oltre i confini nazionali raggiungendo nuovi mercati e nuovi clienti in tutto il mondo. Recenti studi dimostrano che, al crescere del livello di maturità digitale, aumenta la percentuale di imprese che fanno export. Solo una quota minima delle nostre imprese, però, sfrutta tutte le potenzialità di Internet per accrescere il proprio fatturato”.

    Tra le Pmi manifatturiere, infatti, la stragrande maggioranza ha un proprio sito web ma solo il 16% fa attività di e-commerce. Marcella Cavallo e Michele Leone si occuperanno dicondividere con le imprese un programma di lavoro per la digitalizzazione. Entro la fine di settembre prenderanno avvio le attività formative e  di diffusione.

Il progetto è destinato a tutte le imprese interessate, iscritte presso la Camera di commercio di Taranto ed in regola con il pagamento del Diritto annuale. Le attività di sensibilizzazione si avvieranno, dunque, d’ufficio, ma le realtà imprenditoriali produttrici nei settori individuati sono, comunque, invitate a contattare i borsisti presso la Camera di commercio di Taranto ai seguenti indirizzi e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

La solennità religiosa, la festa civile con la musica e lo sport, le testimonianze di fede e di vita, la solidarietà e la riconoscenza all’impegno confraternale. Dall’8 al 21 la Città Vecchia di Taranto sarà lo scenario della “Festa grande a Gloria di Maria Santissima Addolorata”. Fitto il programma, promosso dalla Confraternita dell’Addolorata di Taranto, attraverso il Priore Ing. Raffaele Vecchi ed il Padre Spirituale Mons. Cosimo Quaranta.La Confraternita di Maria SS Addolorata e San Domenico a partire dal prossimo 8 settembre e sino al 21 darà vita ai festeggiamenti per Maria SS Addolorata il cui culto devozionale da secoli viene incentivato in San Domenico, nel cuore della Città Vecchia.

Gli eventi prettamente religiosisi terranno nell’ambito del settenario dall’8 settembre, giorno in cui si ricorda la natività della Beata Vergine Maria e giorno della cerimonia di intronizzazione della Madonna, e sino al 15 settembre, giorno della festa della Beata Vergine Addolorata, quando  durante la SS Messa solenne delle 19 celebrata dal padre spirituale, si terrà il Rito della Professione di Fede per i nuovi associati. Quest’anno il numero di novizi e novizie che hanno chiesto di diventare confratelli e consorelle è cresciuto tantissimo rispetto agli ultimi anni e tanto porta felicità alla stessa Confraternita perchè viene visto come una valutazione positiva dell’operato della stessa Fratellanza soprattutto in campi di solidarietà e carità nei quali mai si era cimentata in maniera così strutturata ed organica come da un anno sta facendo. Il 21 settembre poi, domenica, nella giornata della solennità della Beata Vergine Addolorata, alle 11, SE l’Arcivescovo di Taranto, Mons. Filippo Santoro, celebrerà la santa messa mentre nel pomeriggio, a partire dalle 1730, si terrà la tradizionale processione della Titolare per le vie del centro Storico: una Processione che vedrà il simulacro della BV Addolorata attraversare per la prima volta il Ponte di Pietra e volgere il proprio sguardo ad una parte di Città martoriata dalla grande industria, e raccogliere preghiere e richieste proprio di quei suoi abitanti che tanto hanno sofferto e continuano a soffrire. Il volto della Vergine, attraversando il Ponte, sarà rivolto ad Est e proprio in quella direzione traguarderà le alte ciminiere dell’industria pesante volgendo la propria benedizione a tutti gli uomini di buona volontà che si stanno impegnando per la risoluzione del più grande problema di questa città ed a tutti i cittadini di Taranto così bistrattati e mortificati nella loro speranza di Vita.

A latere una serie di interessanti eventi civili:

Sabato 13 settembre, alle ore 20, nella Chiesa di San Domenico: consegna del Premio di Bontà “Cuore di Donna”; l’attrice Sarah Maestri relazionerà sul tema “Più forte della morte, l’Amore”. Al termine verranno consegnate le borse di studio e la medaglia d’oro a ricordo dei 50 anni di iscrizione alla Confraternita e diplomi ed attestazioni di vita confraternale.

Domenica 14 settembre, la Confraternita Maria Santissima Addolorata e San Domenico di Taranto, con la Federazione Italiana di Atletica Leggera, ed il patrocinio di Comune di Taranto e Coni, promuove la corsa podistica su strada competitiva di 10 chilometri e non competitiva di 5 km “Corri per l’Addolorata”. La manifestazione sportiva è valida per il Gran Prix di Terra Jonica “Memorial Francesco Pignatelli”; Raduno dei partecipanti ore 8.30 in Piazza Fontana, partenza alle ore 9.30 da Piazza Fontana.

Una manifestazione questa che darà la possibilità a tutti di gareggiare percorrendo i migliori scorci di una Taranto Vecchia e di un borgo cittadino che sono colmi di spunti paesaggistici meravigliosi, si raggiungeranno lungo il percorso le chiese di San Cataldo, di San Giuseppe, di San Pasquale, della Madonna del Carmine, guarderemo le chiese di San Domenico, di San Francesco, del SS Crocifisso, si sconfinerà con gli occhi nel blu del mar Grande e del mar Piccolo, si animerà una Città che ha bisogno di sentirsi viva, di prendere coscienza delle proprie potenzialità, di essere sorridente e gioiosa nelle sue manifestazioni di Vita.

Le iscrizioni per i professionisti potranno essere effettuarle con l’apposita procedura sul sito www.cronogare.it;  per i “corridori liberi” (non professionisti), si potranno effettuare presso l’esercizio commerciale “Shopping Sport” (via Campania angolo corso Italia); si chiuderanno venerdì 11 settembre.

Martedì 16 settembre, presso la Chiesa San Domenico alle ore 20: “Klassika Nova”, con l’Orchestra giovanile “Ottagono musicale” dell’associazione culturale “W. Hershel” diretta dal Maestro Paolo Battista.

Dal 18 al 20 settembre Festa in Piazza Fontana con il Mercatino.

Parole di Vita”: incontri per meditare e riflettere con esperienze di vita e di fede. L’agenda degli incontri: il 17 settembre alle ore 19.30 a Palazzo Pantaleo Ania Goledzinowska; il 18 settembre alle ore 19.30 a Palazzo Pantaleo Matteo Marzotto; il 19 settembre alle ore 19.30 a Palazzo Pantaleo Fabio Salvatore; il 20 settembre alle ore 18.30 alla Chiesa San Domenico Don Aniello Manganiello.

Sabato 20 settembre, ore 21.30: “Pendio in Festa”, presso Largo San Pietro Imperiale, Largo Candelli ed Arco San Giovanni, Serata con canti, musiche e degustazione culinaria; porterà a tutti la Sua Arte musicale il maestro Francesco Greco con l’opera “La Vita di Maria” e tutti potranno poi ascoltare la musica soul su vinile attraverso la maestria del DJ Goffry, brani di “musica dell'anima”, di quella musica che nacque dalla fusione delle sonorità del blues e del gospel con i modi della canzone pop. Il Pendio sarà in Festa in onore della BV Addolorata.

 ‘Tari Taranto’: il silenzio di AMIU ed  Amministrazione Comunale mette in allarme  gli operatori del commercio e del turismo, giustamente  preoccupati dalla notizia delle ultimissime ore che si starebbe lavorando per approvare   nuovi consistenti  aumenti della tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Intanto,dagli uffici di Confcommercio è partita  l’altro ieri la ennesima richiesta di incontro all’indirizzo del presidente dell’AMIU, Federico Cangialosi, e del sindaco, Ippazio Stefano. Il Comune di Taranto, in controtendenza con la linea adottata da buona parte dei  Comuni della provincia, ad oggi non si è aperto al confronto con le rappresentanze delle categorie, malgrado l’impegno assunto con delibera del Consiglio comunale  del 30.11.2013, di individuare percorsi finalizzati a ridurre il carico delle imprese.

Nel corso del Consiglio comunale del novembre scorso  i capigruppo della maggioranza sottoscrissero inoltre un documento con il quale, seppure in modo affrettato, venivano assunti alcuni impegni:  in direzione di una generale rivisitazione del sistema impositivo locale ( Tari, Tosap,  etc.), e dell’avvio di un tavolo che garantisse al partenariato un confronto costante riguardo ai processi decisionali finalizzati a riqualificare la gestione della macchina amministrativa  e dei servizi comunali e a costruire percorsi di nuovo sviluppo della economia jonica in grado di restituire fiducia alle imprese.

“Auspicavamo  che il confronto promesso – afferma  il presidente di Confcommercio, Leonardo Giangrande – fosse   avviato immediatamente, giacché, come abbiamo sempre detto,  la ipotesi di nuovi consistenti  aumenti  rischia, nel contesto economico attuale, di far scattare la molla della protesta, questa volta difficilmente controllabile. Lo scorso anno  dopo una occupazione pacifica del Consiglio comunale, con la quale ottenemmo una riduzione degli importi dell’ultima rata, ribadimmo la necessità di individuare percorsi di razionalizzazione del processo di raccolta e smaltimento rifiuti, finalizzati a contenere i costi. E’ passato purtroppo un anno e dopo un primo incontro con i vertici dell’Amiu, siamo ancora in attesa di essere convocati per stabilire tempi e modalità operative della raccolta differenziata dei rifiuti speciali prodotti dalle imprese. Intanto apprendiamo, da voci di corridoio,  che si starebbe invece lavorando sul fronte dei numeri, mirando soprattutto a fare cassa”

Nei giorni scorsi intanto l’Amiu  ha reso noto che la modalità del servizio porta  a porta di raccolta degli imballaggi in cartone, avviato quotidianamente in modo sperimentale nel periodo estivo, viene modificato e che sarà attuato a giorni alterni.

"Ancora una volta - aggiunge Giangrande - un modus operandi discutibile, che non tiene in alcun  conto processi di collaborazione e di confronto con le categorie interessate e che invece conferma le critiche al sistema mosse da Confcommercio. Ed infatti, è  corretto avviare una sperimentazione in piena estate, quando le attività commerciali non operano a pieno regime?  La maggiore produzione degli imballaggi segue una stagionalità, se ne è tenuto conto?  Si può avviare un nuovo servizio diretto una categoria, senza coinvolgerla? Si può sospendere un servizio diretto ad una categoria, senza darne adeguata comunicazione?"

"Genera profondo stupore il rifiuto reiterato della direzione tarantina dell’Eni S.p.A., di riscontrare le nostre richieste di convocazione che, a partire dallo scorso giugno, abbiamo formalizzato per discutere sull’emergenza occupazionale denunciata dall’Impresa appaltatrice Ottomano Carmine".

E' una ferma presa di posizione quella assunta da Vito Licesso, segretario generale della Filca Cisl, il quale considera "davvero inaccettabile che una grande società come l’Eni, storicamente presente in questo territorio oggi alle prese con emergenze sociali ed occupazionali diffuse, si comporti con disprezzo circa le sorti lavorative presenti e future anche delle maestranze dell’appalto edilizia industriale che hanno reso fortemente competitivo lo stabilimento ionico con le loro specifiche professionalità. Il risultato di tale diniego è, al momento, che oltre 20 padri di famiglie monoreddito, in un primo tempo dichiarati esuberi, sono già stati licenziati e che i rimanenti circa 50 dipendenti della stessa Ottomano vorrebbero legittimamente  conoscere se ci sono le condizioni per la ripresa a pieno ritmo delle attività a seguito di nuove commesse che, come è negli auspici di tutti, possano restituire loro serenità e far rientrare eventualmente il personale espulso. E’ del tutto ovvio - conclude Lincesso - che il direttore di stabilimento, l'ing. Luca Amoruso, non possa più ignorare le nostre richieste di convocazione ulteriormente reiterate, senza scalfire la credibilità dell’Eni S.p.A. e, soprattutto, senza assumersi la responsabilità di sottrarsi al confronto sindacale con tutte le risposte sociali conseguenti".

        

Cosa unisce la 71^ edizione del Festival del Cinema di Venezia, l’associazione internazionale di protezione ambientale Green Cross fondata e diretta da Mikhail Gorbaciov , con il GAL Colline Joniche?

Il progetto integrato della Green Road è stato a portarci fin qui – spiega Antonio Prota, presidente del GAL della provincia ionica dal tappeto rosso della Mostra del Cinema di Venezia, mentre sta per partecipare al Work Shop dedicato a cinema e green economy previsto proprio nell’ambito  del Premio al Cinema Green (Green Drop Award) che Green Cross International promuove ormai da tre anni all’interno dell’importante cornice veneziana.

Il cinema in realtà è un grande strumento, forse uno dei più importanti, per scegliere la meta per un viaggio o lasciarsi suggestionare dalle culture e dalle colture di un popolo. Così il modello di sviluppo eco-sostenibile che il GAL ha sintetizzato nel programma messo appunto per la GREEN Road, a cavallo tra una ruralità e un ambiente e un paesaggio da difendere e da riscoprire in chiave turistica, sbarca a Venezia sotto forma di prassi da seguire: modello interessante anche per una contaminazione cinematografica.

La Green Road è stata presentata ufficialmente stasera alla Mostra del Cinema di Venezia nel work-shop intitolato “La Green Economy per il cinema: dalle Film Commission alla produzione per la promozione delle culture e degli ambienti locali”.

Il modello che proponiamo va oltre il potenziale turistico di un territorio – spiega Antonio Prota – è la prova empirica che da qui si possa ripartire con dinamiche che siano in grado di sovvertire l’idea stessa dello sviluppo mono-prodotto. Ne parliamo con passione da anni e ci onora particolarmente farlo in un contesto come la Mostra del Cinema di Venezia e il premio ideato da Green Cross perché significa proporre Taranto e la sua provincia non più come un laboratorio virtuale ma un banco di prova reale e possibile. Siamo convinti che Taranto sarà in grado di stupire in bene per una volta, perché il nostro non è un racconto immaginario, è un percorso fatto da uomini e donne che stanno cercando di organizzare la speranza.

La Tavola Rotonda a cui ha preso parte Antonio Prota, come presidente del GAL Colline Joniche, si è svolta nella Sala Fondazione dello Spettacolo dell’Hotel Excelsior a Venezia.

L’evento si è svolto sotto l’egida di Green Cross International, della Città di Venezia, del Ministero dell’Ambiente, della Fondazione Ente dello Spettacolo ed è affiancata dal contributo dell’ANAC (Associazione nazionale autori cinematografici) dell’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e del PNRA (Programma nazionale di ricerche in Antartide).

Nella foto in Allegato il Presidente Antonio Prota (da sinistra) con Blasco Giurato (giudice del Green Drop Award e direttore della fotografia del film premio Oscar “Nuovo Cinema Paradiso) e Martino De Cesare.

La scuola è un diritto di tutti che va tutelato, soprattutto in un periodo di crisi in cui tante famiglie, scese al di sotto della “soglia di povertà”, non riescono nemmeno a comprare quaderni e matite per i figli.

Per aiutare i figli di queste famiglie in difficoltà Coop Estense ha pensato di chiamare a raccolta, per il secondo anno consecutivo, soci e consumatori con “Una mano per la scuola”, una iniziativa solidale che ricalca la collaudata formula del “banco alimentare”, solo che, invece di alimentari, i cittadini potranno donare articoli per la scuola.

 

Nei prossimi due weekend all’ingresso dell’Ipermercato Ipercoop di Taranto, al Quartiere Paolo VI sulla via per Montemesola, i soci e consumatori troveranno volontari, con colorate pettorine e badge, che distribuiranno le sportine dedicate a questa raccolta: potranno così acquistare quaderni, penne, matite, astucci, gomme, in pratica tutto ciò che compone il tradizionale corredo scolastico.

All’uscita riconsegneranno ai volontari le sportine con il materiale acquistato che sarà poi donato alle famiglie più bisognose del territorio, queste saranno individuate dalle stesse organizzazioni di volontariato che così garantiranno un diretto utilizzo di tutti i prodotti donati.

 

La raccolta avverrà nei prossimi due fine settimana: sabato 6 e domenica 7 settembre, e sabato 13 e domenica 14 settembre; nel capoluogo jonico il coordinamento della rete associativa e dei volontari è stato realizzato dal Centro Servizi Volontariato (C.S.V.) Taranto con il quale Coop Estense collabora proficuamente.

Le associazioni che aderiscono per la provincia di Taranto sono: Il Ponte, GVV (Gruppo Volontariato Vincenziano) di Taranto e di Manduria, Amici di Marcellino, Infanzia e Solidarietà, Emiliani Statte, CAV (Centro di Aiuto alla Vita) Taranto, Amici di Manaus, CAV (Coordinamento Associazioni di Volontariato) Martina Franca, Caritas Diocesana di Taranto, Un mondo di colori, A.B.F.O. (Associazione Benefica "Fulvio Occhinegro"), Fondazione “Vanni Longo”, Centro San Gregorio Magno di Manduria e Vides Paolo VI.

 

L’anno scorso nei 25 punti vendita Coop Estense che, in Emilia, Puglia e Basilicata, hanno aderito a “Una mano per la scuola”, grazie alla generosità di soci e dei consumatori sono stati raccolti oltre 50.000 quaderni, 45.000 matite e gomme, 147.000 penne, pennarelli e colori e 300 astucci e zaini: un risultato eccezionale, raggiunto grazie al contributo di ben 1000 volontari.

E' il caso che Michele Emiliano e l'assemblea regionbale del Pd "prendano una posizione netta contro il super inciucio che va delineandosi in questi ultimi giorni ovvero la malsana idea di presentare un candidato presidente e una lista di consiglieri provinciali in comune tra Forza Italia e Pd per le elezioni provinciali. Un super inciucio che va concretizzandosi sempre più dopo le dichiarazioni rese da diversi esponenti del Partito democratico". E', questo, l'appello che l'associazione L'altra Taranto-Sì al cambiamento, riunitasi nei giorni scorsi alla presenza del consigliere comunale Dante Capriulo, lancia all'indirizzo del segretario regionale del Pd.

Questa scellerata decisione - sottolinea L'Altra Taranto - avrebbe la nefasta conseguenze di allontanare sempre di più la politica dai cittadini, più di quanto non lo stia facendo l'esecutivo con le nuove riforme del Senato e delle Province, enti ormai diretta emanazione della classe politica. Sarebbe un ulteriore smacco per la politica seria, quella fatta con dedizione, senso del dovere ed attaccamento nei confronti delle istituzioni e dei cittadini che rappresentiamo ed ai quali dobbiamo rendere conto delle nostre azioni politiche. Il cittadino vedrebbe questa «alleanza» come un ulteriore tradimento della sua fiducia, offertaci con il voto alle precedenti elezioni”.

 

L'associazione “l'altra Taranto – Sì al cambiamento” tiene inoltre a precisare, in virtù della drammatica crisi che sta investe la città e la provincia di Taranto, in primis ambientale, sanitaria ed occupazionale, che ogni spazio d'azione istituzionale "debba essere incentrato nel dare risposte alle istanze di cambiamento radicali che percorrono la nostra comunità. In questo valzer di nomi ed accordi più o meno chiari, dominati dalle segreterie di partito, crediamo che serva una proposta che sposi un progetto di rinnovamento e di diverso sviluppo delle comunità ioniche. L'era delle industrie pesanti a Taranto è finita ed i cittadini, per mezzo delle associazioni politiche e di promozione sociale, hanno dimostrato il loro rifiuto per questo obsoleto modello di sviluppo. Progetti quali “Tempa Rossa” devono essere cancellati dalle agende politiche dei prossimi rappresentanti di questo territorio. Non consentiremo che venga emesso un solo nanogrammo per metro cubo in più di emissioni inquinanti in questa città già martoriata dall'inquinamento. Anzi, dobbiamo ridurre drasticamente quello che già grava sulla città".

 

Per quanto concerne le bonifiche e la realizzazione dei provvedimenti previsti dal Piano di tutela ambientale dell'Ilva, "ogni politico che ambisce a ricoprire un incarico istituzionale nella provincia ionica - conclude l'associazione - deve battersi affinché ciò non siano più parole prestate al vento ma che diventino atti concreti per il bene delle comunità ioniche".

Un nuovo infortunio mortale si è verificato, ieri mattina, all'interno dell'Ilva. La vittima, Angelo Iodice di 54 anni, è un lavoratore della provincia di Caserta e dipendente dell'azienda campana dell'indotto "Global service".

L'addetto dell'appalto era impegnato in alcune attività di manutenzione nell'area dell'acciaieria 1. Lo scorso 27 agosto, a tarda sera, in questo reparto e' deragliato un carro siluro provocando la fuoriuscita di circa 200 tonnellate di ghisa. Il rovesciamento della ghisa incadescente (1600-1800 gradi di temperatura) aveva quindi fatto fondere i binari e reso impraticabile la zona,

La Global Service stava ora lavorando proprio al ripristino di questi binariStando ad una prima ricostruzione l'uomo sarebbe stato travolto sul binario da un mezzo meccanico guidato da un altro operaio. Non è chiaro se la vittima abbia attraversato improvvisamente i binari o se sia stato il conducente del mezzo a non accorgersi della presenza dell'operaio. La dinamica dell'incidente è, comunque, al vaglio degli inquirenti.

L'ennesima morte bianca nell'Ilva di Taranto ha fatto subito scattare la protesta. I sindacati, infatti, hanno immediatamente proclamato uno sciopero di 24 ore in tutto lo stabilimento a partire dal secondo turno della giornata di oggi, giovedì 4.

Particolarmente duro il commento di Marco Bentivogli, segretario nazionale della Fim-Cisl, e di Mimmo Panarelli, segretario rpvinciale Fim-Cisl i quali giudicano "grave e inaccettabile un altro morto a Taranto. Dopo una serie troppo frequente di rischiosi  incidenti e dopo mesi in cui continuiamo a sollecitare l’azienda affinché si ristabilisca una più forte azione di prevenzione, la morte di un lavoratore e’ ancor più inaccettabile. Da mesi - concludono Bentivogli e Panarelli - chiediamo il recupero di una gestione industriale dello stabilimento che recuperi i ritardi sulla manutenzione sulla sicurezza e sul funzionamento stesso dello stabilimento".

La morte dell’operaio della ditta 'Global Service' dell’appalto Ilva di Taranto, avvenuta peraltro nella stessa giornata in cui si commemora l’eccidio dei minatori di Buggerru, "collega tragicamente passato e presente, ammonendo tutti a non dare mai nulla per scontato in materia di diritti e di sicurezza sul lavoro”. Lo dichiara Geremia Mancini, segretario generale dell’Ugl, per il quale “la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano una battaglia fondamentale per qualsiasi organizzazione sindacale che, sollecitando il senso di responsabilità e il rispetto delle norme in tutte le parti in causa, lavoratori, imprese e istituzioni, pone le condizioni per una reale prevenzione degli incidenti e delle malattie, ma anche per una nuova cultura del lavoro e dell’impresa, che dovrebbe  iniziare già dalle scuole elementari. Da parte di tutta l’Ugl - conclude il sindacalista - non solo un doveroso messaggio di cordoglio per la famiglia dell’operaio, ma l’impegno concreto a portare avanti questa battaglia fondamentale”.

Intanto, se dovessero emergere responsabilità dell’Ilvao dell’azienda della quale la vittima era dipendente, l’Anmil di Taranto è pronta a costituirsi parte civile nel relativo procedimento. "Se dovessero trovare conferma le prime notizie frammentarie, ovvero che l'incidente sarebbe avvenuto nelle operazioni di ripristino di un binario sul quale era recentemente deragliato un carro siluro, - spiega Emidio Deandri, presidente Anmil Taranto - questa ennesima morte bianca all’interno dell’Ilva sarebbe la tragica conferma di quanto abbiamo già sottolineato in occasione di altri incidenti. Nel mentre - prosegue Deandri - i commissari si barcamenano per recuperare prestiti per la mera sopravvivenza dell’Ilva, senza che il Governo abbia un progetto chiaro e definito sul futuro della siderurgia nazionale, la perdurante crisi finanziaria dell’Ilva, e conseguentemente dell’indotto, ha comportato una sensibile riduzione dei fondi destinati alle attività manutentive degli impianti nel siderurgico che ha abbassato drasticamente il livello di sicurezza sul lavoro degli operatori".

 

Più in generale, da mesi l’Anmil ha sottolineato che, quando si svolgono lavori impegnativi in condizioni disagevoli, come quelli svolti spesso su grandi impianti industriali, "bisogna avere la massima concentrazione e la mente sgombra da pensieri immanenti, come quelli sul futuro della propria famiglia, sulla possibilità di continuare a pagare il mutuo, di far proseguire al meglio gli studi ai figli. Da mesi invece i dipendenti dell’Ilva e dell’indotto assistono impotenti a un susseguirsi di notizie contrastanti che aumentano l’incertezza sul proprio futuro lavorativo, nonché sulle retribuzioni correnti, con la tensione che aumenta di giorno in giorno. Se non vogliamo che in futuro nel siderurgico tarantino ci siano ancora “morti bianche” e gravi incidenti invalidanti, - conclude Deandri - è necessario che il Governo si faccia carico della questione ILVA dando precise risposte a chi ogni giorno, salutando moglie e figli per andare al lavoro, non sa se tornerà più a casa".

Ad esprimere il proprio cordoglio per la morte dell'operaio è il gruppo del Nuovo centrodestra alla Regione Puglia. "Esprimiamo il nostro cordoglio ai familiari, agli amici, ai colleghi di Angelo Iodice, dipendente della ditta ‘Global Service’, vittima questa mattina di un tragico incidente sul lavoro all’interno dell’Ilva di Taranto. Uno stabilimento - sottolinea il Ncd - che non riesce a trovare pace, e nel quale non si respirano soltanto polveri che mettono a grave rischio la salute, come evidenziato da inchieste e da una casistica terribile, ma anche un clima di incertezza e precarietà sempre più diffuse che non può non ripercuotersi anche sulla manutenzione, sulla prevenzione, sulla sicurezza, sulla tenuta psicologica e fisica di quanti vi operano quotidianamente, alle prese con continue spade di Damocle incrociate e ben affilate. E questo - conclude la nota - rende ancora più dolorosa questa nuova tragedia, che non può essere archiviata semplicemente come l’ennesima ‘morte bianca’, ma induce in riflessioni profonde e amarissime. Necessarie e inderogabili per scongiurarne altre, per mettere la parola ‘fine’ a un elenco che rappresenta una sconfitta amarissima per ognuno di noi".

Secondo Ada Lenoci, coportavoce dei Verdi Taranto, è difficile pensare "che sia un caso se in due settimane si verificano due incidenti gravi e in due anni quattro morti; tutto ciò sembra al contrario la conseguenza di impianti vecchi e di modalità gestionali poco attente alla sicurezza. Del resto se la catena di comando è composta da personale nominato dal governo e da altro assunto dai Riva è difficile che funzioni a dovere e a ciò si aggiungono il clima di incertezza sul futuro dell’impresa e la mancanza di liquidità. Insomma dobbiamo ribadire che la scelta del governo Monti di commissariare l’Ilva . conclude Lenoci - presenta adesso il suo orrendo conto: non ha risolto il problema dei lavoratori, né quello della città e in più ha lasciato sul terreno ben quattro morti. Invitiamo il governo Renzi a cambiare rotta di 180° e a predisporre la fase di uscita dall’acciaio sporco a tutela di tutti i soggetti coinvolti".

 

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