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Giornale di Taranto -
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E’ importante ragionare sull’emergenza, sulle scelte che si possono operare solo oggi, ma nell’emergenza perenne relativa al vecchio modello di sviluppo del nostro territorio stiamo perdendo il senso della prospettiva che ci deve consentire di immaginare una strategia economica e sociale di diverso respiro.

Antonio Marinaro parla nella veste di presidente dell’Agenzia di Sviluppo di Terra Jonica, lo strumento nato dalla comunione di intenti tra Camera di Commercio, Provincia e Comune  di Taranto, e che oggi, dopo il rinnovo del cda, si ritaglia uno spazio più strategico nell’intento di studiare e valorizzare, nonché mettere a fattor comune le grandi potenzialità di un territorio vasto come quello della città capoluogo e della sua provincia. Del Cda fanno parte oltre al Presidente Antonio Marinaro, anche la professoressa Francesca Poretti Mele (Comune di Taranto) e il prof. Francesco Zerruso (Cooperativa Nove Lune).

Abbiamo un gap da recuperare proprio in termini di visione sia delle iniziative da mettere in atto, sia del loro eventuale impatto economico e occupazionale. Limiti e potenzialità che attraverso la costituzione del Comitato tecnico scientifico dell’Agenzia vogliamo colmare offrendo strumenti ulteriori agli attori istituzionali che dovranno programmare lo sviluppo – dice Marinaro.

Abbiamo già individuato alcune assi strategiche che sarà opportuno affinare e potenziare – commenta ancora – ma crediamo che si possa, anzi si debba, cominciare dal patrimonio naturale e culturale della provincia ionica, provando ad innovare, ad essere coraggiosi e modellando sul territorio anche sistemi di governance pubblico-privato in grado ad esempio di creare sviluppo,  occupazione e eco-sostenibilità grazie a interventi sulla riqualificazione della città vecchia di Taranto, dei borghi storici, dei territori costieri o dell’unicum tarantino del Parco delle Gravine.

L’Agenzia di Sviluppo di Terra Jonica, sta già lavorando su alcuni progetti insieme ai componenti del Comitato Tecnico Scientifico appena insediato.

Il patrimonio custodito nei musei o nei parchi archeologici del nostro territorio è vastissimo – spiega Marinaro – per questo abbiamo pensato  ad una maggiore identificazione con le realtà circostanti, con la stessa identità del paesaggio di cui quei reperti o quegli scavi sono testimoni. E’ il modello del museo diffuso che racconta l’insieme non solo il particolare, e su cui stiamo lavorando, ad esempio, attraverso un progetto di valorizzazione delle pre-esistenze proprio nell’area limitrofa alla sede del Museo MArTA.

Un lavoro che riguarda la città capoluogo ma anche i comuni della provincia ionica.

Per questa ragione già dalle prossime settimane l’Agenzia di Sviluppo di Terra Jonica avvierà colloqui con tutte le amministrazioni comunali della provincia di Taranto, a cominciare dal Comune capoluogo con cui condivide già alcune ipotesi di lavoro.

Quasi un milione e 500 visitatori hanno consacrato anche quest’anno il successo della Fiera che a Los Angeles per la sua diciannovesima edizione ha portato all’attenzione del mercato e del grande pubblico statunitense, la migliore produzione mondiale di olio extra vergine d’oliva.

Una Fiera ma anche un Concorso internazionale con un parterre di venti giudici provenienti dall’intero globo (USA, Italia, Argentina, Francia, Spagna, Nuova Zelanda, Uruguai, Cile, Australia – ndr) e che quest’anno ha consegnato la prestigiosa medaglia d’oro anche a una piccola produzione della provincia di Taranto.

Al Los Angeles Extra Virgin Olive Oil Competition finiscono sul podio ben due oli prodotti tra le campagne di Palagianello.

L’azienda agricola tutta made in Taranto prende il nome dall’antica denominazione dialettale della nostra regione. Si chiama Puije e porta sulla vetta del mondo due oli EVO, Rea e Anfitrite, un deciso e un delicato che delle origini elleniche della provincia di Taranto ne hanno fatto un vanto culturale.

Abbiamo appreso delle due medaglie d’oro solo qualche giorno fa – ammette Monica Pica, responsabile marketing dell’azienda agricola tarantina – e per noi piccoli produttori, ossessionati dalla qualità e dall’immagine del nostro patrimonio agricolo e identitario da portare nel mondo, è stato un riconoscimento che ci ripaga dal grande lavoro di ricerca e innovazione produttiva compiuto in questi anni.

Un successo per l’impresa agricola, ma soprattutto un successo per Taranto che sui mercati mondiali arriva con una eccellenza che parla anche dei territori di produzione.

I nostri ulivi secolari sono nello stesso scenario in cui attecchirono i miti della terra e del mare (Rea dea della fecondità e figlia di Urano e Gea, e Anfitrite una delle nereidi legate al mito del mare – ndr), - dice ancora la Pica – e probabilmente a Los Angeles oltre alla qualità del prodotto siamo riusciti a trasmettere anche tutto il fascino di una terra che ha in se molte potenzialità ancora inespresse. Ecco perché condividiamo la vittoria con i tanti produttori olivicoli e agricoli in generale che lavorano quotidianamente al cambio di paradigma produttivo e di sviluppo della nostra provincia.

Cambio ai vertici del Movimento Turismo del Vino Puglia. I soci, giunti da ogni parte della regione, si sono riuniti ieri in Assemblea presso la sede legale a Bari, per eleggere il nuovo Consiglio che resterà in carica per il mandato 2018-2020.

Si amplia a 10 il numero dei consiglieri, data la corrispondente crescita del numero delle cantine associate al Consorzio con tante riconferme e alcune new entry. Nominati: Gianfelice d’Alfonso del Sordo (Cantina d'Alfonso del Sordo) per la provincia di Foggia; Sebastiano de Corato(Rivera) per la provincia di Barletta - Andria - Trani; Doni Coppi (Casa Vinicola Coppi) e Alessandra Tedone (Torrevento) per la provincia di Bari; Maria Teresa Basile Varvaglione (Varvaglione 1921) e Giuseppe Sportelli (Amastuola) per la provincia di Taranto; Giuseppe Palumbo(Tormaresca) per la provincia di Brindisi; Marcello Apollonio (Apollonio Casa Vinicola), Piernicola Leone de Castris (Leone de Castris), Gianvito Rizzo (Feudi di Guagnano) per la provincia di Lecce.

Il nuovo Consiglio ha quindi eletto il nuovo presidente del Movimento, a cui va l’importante compito di guidare 70 tra le migliori aziende vinicole di Puglia, la più ampia rappresentanza della regione, con l'intento di avvicinare i consumatori al mondo della produzione e far conoscere i territori, la storia e la tradizione enologica locale.

La presidenza è stata conferita a Maria Teresa Basile Varvaglione
Accetto con grande piacere questo nuovo incarico - dichiara la neo presidente. Ringrazio Sebastiano de Corato e il Consiglio uscente per aver portato a livelli di maturità il Consorzio. Mi impegno a far sì che il Movimento Turismo del Vino Puglia continui ad essere il motore della crescita dell’enoturismo regionale, valorizzando le eccellenze dei nostri territori vitivinicoli e condividendo a fondo obiettivi, progetti e opportunità”.

Alla vicepresidenza del Consorzio nominato Gianvito Rizzo

Maria Teresa Basile Varvaglione raccoglie il testimone da Sebastiano de Corato che ha guidato MTV Puglia per due mandati consecutivi, limite ultimo fissato da Statuto per la guida del Consorzio. 
"Lascio la Presidenza in ottime mani. In questi ultimi 6 anni - ha dichiarato Sebastiano de Corato - il settore è cresciuto ed ha raggiunto una sua maturità, ma c’è ancora molto da fare per potenziare questa rete di azienda. In pochi anni abbiamo sviluppato un nuovo modo di fare turismo, legato al territorio, alle sue bellezze paesaggistiche e alle eccellenze enologiche della nostra regioneSono certo - ha concluso de Corato - che il nuovo presidente saprà lavorare egregiamente in questa direzione".

Resta in carica il direttore Vittoria Cisonno.

 

Un itinerario intriso di religiosità e suggestione. Sabato 24 febbraio (ore 19.30, auditorium Chiesa Matrice Santa Maria Assunta) inaugurazione, a Mottola, del percorso “La via della Passione, storia e arte nel solco della fede”, in cui saranno esposte le statue delle processioni del Venerdì e del Sabato Santo. Luoghi nevralgici saranno le Chiese del Carmine, del Rosario, dell’Immacolata e di Santa Maria Assunta, grazie alla sinergia tra le omonime Confraternite e il sostegno del loro padre spirituale, l’arciprete don Sario Chiarelli.

In occasione dell’apertura, è previsto anche un convegno tematico alla presenza dei 4 priori: del Rosario Nicola Ciarella, dell’Immacolata Michele Sanarico, di Sant’Antonio da Padova Cosimo Quero e del Carmine Vito Greco che racconteranno le novità in programma quest’anno. Per l’occasione, si registra anche la prestigiosa presenza degli storici mottolesi Pasquale Lentini, Vito Fumarola e Domenico Rotolo che avranno il compito di ripercorrere la tradizione e il significato dei Misteri. Subito dopo il convegno, sarà possibile visitare la mostra.

“Ognuna di queste Chiese- spiegano gli organizzatori- rappresenta uno scrigno di arte religiosa e forte pietà popolare. Sulla scorta di quanto avviene durante il periodo natalizio con la via dei presepi nel centro storico, per le festività pasquali abbiamo immaginato di poter accogliere fedeli e visitatori alla scoperta della nostra Settimana Santa”.

Mottola, infatti, sta diventando sempre più conosciuta per i Misteri che rappresentano tutta la tradizione e la devozione popolare di questo angolo di Puglia. L’idea è di creare un percorso immersivo: ad esempio, grazie ad un impianto di filodiffusione, sarà possibile ascoltare le melodie inconfondibili delle marce funebri. Anche i negozi allestiranno, a tema, le loro vetrine: faranno così la loro comparsa foto d’epoca, abiti confraternali e l’immancabile troccola, pronti a regalare un’atmosfera unica.

L’iniziativa, al suo debutto, registra il coinvolgimento di tutte le locali confraternite e rappresenta una iniziativa unica, inserita nel contesto dei Riti della Settimana Santa, dal momento che sarà visitabile sino al prossimo 24 marzo, sabato delle Palme.

“Quattro le Confraternite, quattro le Chiese coinvolte- concludono gli organizzatori- che apriranno le loro porte a tutti coloro che vorranno approcciarsi ai nostri Riti. Abbiamo creato un evento sinergico per regalare un progetto nuovo. Alla città, che con grande trasporto vive la Settimana Santa, ma anche a turisti e visitatori provenienti dai Comuni vicini. Questa per noi rappresenta un’occasione per promuovere quello che facciamo e che ci impegna per un anno intero”.

Negli ultimi anni la storia politica d’Italia fra XIX e XX secolo ha conosciuto una rilettura profonda, frutto degli stimoli che sono venuti dalle nuove ricerche di storia culturale e dalla feconda contaminazione con altre discipline.

Gli storici dell’età contemporanea si sono rivolti con rinnovato interesse a tematiche riguardanti la sfera emozionale della politica, la dimensione simbolica e rituale, la costruzione delle identità e dei sentimenti di appartenenza, le memorie pubbliche e private, le rappresentazioni collettive.

 

In questo filone di studi si inserisce “Italia immaginata: sentimenti, memorie e politica fra Otto e Novecento”, ultimo volume di Fulvio Conti, professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Firenze.

Il volume, edito per i tipi di “Pacini Editore”, cerca di gettare luce su alcuni importanti fenomeni politici che hanno caratterizzato l’Ottocento e il primo Novecento: la partecipazione femminile al Risorgimento, l’influenza esercitata dalle relazioni affettive nell’evoluzione del sentimento patriottico e della fede politica, il culto dei martiri caduti nelle lotte per l’indipendenza e per la libertà, l’uso pubblico di Dante Alighieri quale simbolo d’italianità, il ruolo della tradizione scientifica nella costruzione dell’identità nazionale, il contributo peculiare che la massoneria ha dato a questo processo, l’eredità del Risorgimento e le divisioni che esso ha lasciato nell’immaginario collettivo.

 

Il volume “Italia immaginata” di Fulvio Conti sarà presentato a Taranto, presso il Palazzo della Cultura - Biblioteca Civica “Acclavio”, in via Salinella n.31 al Piazzale Bestat, alle ore 17.00 di lunedì 26 febbraio. Sarà presente d’autore.

La manifestazione, con ingresso libero, è organizzata dal Comitato Provinciale dell’Istituto per la Storia del Risorgimento di Taranto, e si avvale del patrocinio del Comune di Taranto e della Società di Storia Patria della Puglia.

I lavori, introdotti e moderati dall’avvocato Francesco Guida, saranno aperti dai saluti istituzionali del dottor Franco Sebastio, Assessore alla Cultura del Comune di Taranto, e del professor Giovangualberto Carducci, presidente della Sezione di Taranto della Società di Storia Patria della Puglia (SSPP).

L’opera sarà poi presentata dalla professoressa Vincenza Musardo Talò, presidente del Comitato Provinciale dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano; a seguire il pubblico potrà rivolgere domande all’autore Fulvio Conti.

                                                                        

Dal 1993 Fulvio Conti coordina, con Maurizio Ridolfi, la direzione scientifica della rivista «Memoria e Ricerca». Tra i suoi ultimi libri ricordiamo “La massoneria italiana da Giolitti a Mussolini” (Viella 2014) e “La politica nell’età contemporanea”, nonché “I nuovi indirizzi della ricerca storica” curato insieme a Massimo Baioni (Carocci 2017).

 

Sabato 24 e domenica 25 presso il centro commerciale Mongolfiera si terrà il “Trofeo città di Taranto” di calcio Balilla. Ad organizzare l’evento la Lega italiana calcio balilla in collaborazione con A.S.D. Taranto calcio balilla. Dieci le squadre che si scontreranno, entrambe di 8 giocatori nella formula triplo KO con specialità volo, tradizionale e never four.

Il torneo si svolgerà sui nuovi tavoli LICB 2018 “Top revolution”. Saranno premiate le prime tre squadre classificate. Alla prima classificata oltre al trofeo e alle medaglie, l’iscrizione e l’alloggio per le fasi finali dei campionati nazionali (dal valore di 500 euro). Alla seconda classificata l’iscrizione per le fasi finali dei campionati nazionali (comprensiva della divisa completa). “Siamo molto fieri di ospitare questo torneo regionali, segno che il nostro centro commerciale sta diventando sempre di più un punto di riferimento per la città. Il nostro obiettivo è proprio questo: al di là dell’aspetto commerciale, far diventare la Mongolfiera un riferimento culturale per Taranto”, commenta Stefano D’Errico, direttore Mongolfiera Taranto.

Questo il programma per la due giorni: sabato 24 ore 18 dimostrazione e tiri tecnici  e la possibilità di sfidare i campioni regionali e nazionali.

Domenica 25 ore 18 torneo a squadre.

Per info e iscrizioni chiamare il numero 329. 9224026 – Max Giumentaro, responsabile LICB Puglia.

Un nutrito gruppo di soci di Legambiente e di cittadini di Taranto ha effettuato nei giorni scorsi una ricognizione dello stato dell’area del fiume Galeso, sia nella parte relativa alle sorgenti che in quella della foce.  Si tratta di un luogo di grande bellezza, oggetto negli anni passati di interventi e finanziamenti pubblici volti alla creazione di un parco, il Parco Letterario del Fiume Galeso, con l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare  l'unico corso d'acqua che sfocia nel primo seno del Mar Piccolo, celebrato – tra gli altri -  da Virgilio e da Orazio, e di un C.E.A. un Centro di Educazione Ambientale. 

 

Il fascino che ancora promana da questi luoghi, dalla vegetazione che occupa le sponde del fiume alla visione del Mar Piccolo da una prospettiva diversa a quella cui si è abituati, è attualmente compromesso dalla presenza di cumuli di rifiuti che deturpano l’area, dalla sorgente alla foce, senza soluzione di continuità: una devastazione fatta  di materiali edili, calcinacci, sanitari, mobili, elettrodomestici, persino resti di barche e gommoni, e poi bottiglie di birra, vaschette di polistirolo, plastica.

 

Una discarica abusiva a cielo aperto  che   costituisce una parte rilevante e aberrante del paesaggio e in cui spicca la presenza di rifiuti pericolosi, costituiti da manufatti in eternit, e di RAAE, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, con il loro possibile carico di sostanze nocive per l’ambiente e la salute,  come i metalli pesanti  che rappresentano un potenziale pericolo ambientale, che Legambiente Taranto ha immediatamente  segnalato al Comando della Polizia Municipale e di cui ha richiesto la rimozione immediata.

 

Legambiente ritiene che non sia possibile assistere rassegnati  al perpetuarsi indisturbato di uno scempio che, gradatamente, rischia di rendere alieno alla collettività uno dei luoghi simbolo della nostra città, una delle “Delizie Tarantine” citate da Tommaso Niccolò d’Aquino. Per questo chiediamo alla Amministrazione Comunale di Taranto  un intervento straordinario di radicale pulizia dell’intera area, per asportare tutti i cumuli di rifiuti che ne distruggono la bellezza e restituirla alla piena fruibilità da parte dei tarantini che, specie se si fa riferimento ai più giovani, ne ignorano spesso persino l’esistenza.

 

Crediamo non sia accettabile che questa parte del territorio comunale sia una sorta di zona franca ove condotte illecite finiscono per essere considerate “normali” e, quindi, di fatto  tollerate  e che vada prevista l’adozione di sistemi di sorveglianza che costituiscano un serio disincentivo al suo utilizzo illegale a partire dal suo uso quale discarica di rifiuti da parte di incivili e di ecocriminali.

 

Per Legambiente è incredibile  che, a distanza di oltre vent’anni, intuizioni come il Centro di Educazione Ambientale e il Parco Letterario del Galeso restino  nel novero delle opere eternamente incompiute e perciò incapaci di assicurare il recupero e la salvaguardia di questo pezzo di territorio.

Se a questo aggiungiamo l’inquinamento delle acque alla foce, confermato la scorsa  estate dai tecnici della Goletta Verde di Legambiente, la misura appare davvero colma: è tempo che tutti gli enti e i soggetti interessati, dal Comune alla Provincia, dalla Regione al Commissario straordinario per le bonifiche, assumano la rinascita del Galeso e del territorio che lo circonda come una priorità della propria azione portando a termine i progetti esistenti ed assicurandone, anche attraverso l’istituzione di un’area protetta, il futuro.

 

Giovedì 22 al teatro Orfeo si terrà il musical “Robin Hood”. Tra i protagonisti anche un tarantino ormai famoso nel mondo dei musical. Il
suo nome è Maurizio Semeraro, 35 anni amante della musica e del teatro.
Lo zecchino d’oro a 5 anni, tastierista e voce del gruppo “Ninfea” da giovanissimo, sei poi approdato al musical durante i tuoi studi all’accademia unica di Bari. “Dopo tre anni e mezzo ho partecipato ai provini del musical di Actor dei e l’ho superato. Mi sono trasferito a
Roma ed ho iniziato la mia carriera”.
Hai collaborato con moltissimi nomi importanti del panorama teatrale, musicale e dello spettacolo in generale. Quale l’esperienza che
ricordi con più piacere?
“Ho avuto numerose esperienze sia in musical sia in prosa, ma quella che più di tutte mi ha gratificato è stato il ruolo di Leonetto in Poveri ma belli con la regia di Massimo Ranieri. Con questo ruolo ho avuto moltissime soddisfazioni. Ma ricordo con piacere anche i Promessi Sposi di Michele Guardì, Aladin il musical (con 150 repliche), Alice nel paese delle meraviglie, W Zorro, Rapunzel, Billy Elliot (In cui ero il pianista che accompagnava il protagonista, ruolo che mi ha dato tanta soddisfazione), Evita ed ora Robin Hood”.
In questi anni hai anche lavorato anche nel teatro sperimentale.
“Ho collaborato con una compagnia che si chiama Divano occidentale orientale con cui abbiamo fatto uno spettacolo molto bello e
particolare”.
Ma non solo teatro, perché fai parte anche di un gruppo musicale
originale.
“In un anno sabbatico sono rientrato nella mia terra, in Puglia dove esistono tantissime realtà artistiche belle ed ho conosciuto dei grandi artisti che fanno parte del gruppo Mezzo tono, conosciuto in tutto il mondo per musica a cappella. Con loro giro tutto il mondo e portiamo la musica italiana a cappella”.
La Puglia è sempre con te.
“Si, è la mia radice, la mia linfa e per questo quando posso corro qui e vivo nella realtà artistica pugliese e collaboro negli spettacoli della mia terra. Ultimamente ho curato per esempio la co-regia di uno spettacolo teatrale di un giovane di conversano Vito Di Leo”.
Ora sei in tournée con Robin Hood dove fai la parte di Fra Tac.
“È uno spettacolo bellissimo, intelligente, accattivante di Beppe Dati con Manuel Frattini e Fatima Trotta per la regia di Mauro Simone. I miei
compagni di viaggio sono straordinari e ci divertiamo molto sul palco. È proprio una bellissima compagnia e spero che domani a teatro  i miei concittadini si divertiranno come noi”.
Taranto è la tua città: un messaggio.
“Taranto meriterebbe un palco più grande per poter ospitare tanti spettacoli con allestimenti diversi. Il teatro Orfeo purtroppo è un po’ piccolo e le compagnie sono costrette spesso a ridurre le scenografie. Questo è un peccato. Taranto merita di sicuro di più sotto ogni punto di vista. A tutti i miei conterranei voglio dire che tanti tanti anni fa non ho avuto bisogno di andare via dalla mia regione per studiare. E oggi, rispetto ad allora, ci sono delle realtà bellissime in Puglia, soprattutto a Taranto, che possono aiutare a realizzare il vostro sogno ed affrontare il mondo dello spettacolo. Rivolgo il mio invito a tutti i genitori a portare i ragazzi a teatro, perché il teatro insegna tantissimo, È un momento di cultura importante a cui i ragazzi vanno abituati sin da piccoli“.

 

E’ oramai partita la macchina organizzativa della prima tappa del Trofeo Optisud, il prestigioso  e spettacolare evento sportivo che avrà luogo a Taranto i prossimi  3 e 4 Marzo 2018.  ll “Trofeo Optisud” (in passato conosciuto come Trofeo dei Tre Mari), è un evento nazionale di grande importanza: una regata velica dedicata ai giovanissimi velisti della classe Optimist, per la quale sono già previste ben 300 iscrizioni da tutta Italia.

 

Come è noto il “Trofeo Optisud” prevede tre tappe (Taranto, Napoli e Formia): è un grande onore per la nostra città ospitare la prima tappa che viene organizzata dai Circoli Velici tarantini congiuntamente con il Comitato VIII Zona della FIV e la preziosa collaborazione della Sezione Velica della Marina Militare Italiana.

 

La regata, caratterizzata da una grande partecipazione di oltre 300 timonieri, richiederà un importante sforzo organizzativo e collaborativo del Consorzio dei Circoli tarantini e della stessa città): basti pensare a 300 famiglie e a circa tremila spettatori. Per l’evento è stata già sensibilizzata l’Amministrazione Comunale, l’Autorità di sistema portuale e la Confindustria. La location ideale per un evento di questa portata sarà il Molo Sant’Eligio, il Marina di Taranto per eccellenza.

 

La macchina organizzativa è formata dai Circoli Velici di Taranto e provincia: Lega Navale Italiana, OndaBuena Academy,  Circolo Velico Alto Jonio, Circolo Azimuth, Sporting Club Pulsano. L’evento può contare infine sul patronage istituzionale, sulla collaborazione operativa di Assonautica Italiana e sul patrocinio di Confindustria Taranto.

 

Il Trofeo nazionale Optisud intende favorire la diffusione dell’attività velistica giovanile, incentivando il confronto sociale  tecnico tra atleti provenienti da tutta Italia. Le regate a livello nazionale – come questa – sono organizzate con la supervisione della FIV Federazione Italiana Vela e la collaborazione dell’Associazione Classe Optimist.

 

“Abbiamo accolto con grande favore questa iniziativa  non soltanto perché i valori dello sport vanno sempre sostenuti e incentivati – ha sottolineato il Presidente di Confindustria Taranto Vincenzo Cesareo – ma anche in funzione delle molteplici prerogative della nostra risorsa mare, che si esprimono ancora in percentuale residuale  rispetto alle sue reali potenzialità. Altrettanto importante è la valenza di questo tipo di manifestazioni in funzione di un consolidamento della nostra offerta turistica, che già comincia ad esprimersi in forma più strutturata rispetto al passato comprendendo itinerari di carattere culturale, paesaggistico, museale e naturalmente enogastronomico.  Mi aspetto pertanto una ricaduta significativa e naturalmente ringrazio gli organizzatori per questa opportunità”.

 

L’evento nazionale potrà certamente produrre ricadute positive in termini di immagine positiva della città e di leva attrattiva per il turismo e l’economia locale.  Vasta la partecipazione fattiva di partner istituzionali e privati.

Numerose novità in arrivo per il mondo dell'agricoltura: da agevolazioni fiscali a fondi e sovvenzioni, abolizioni di imposte a carico di coltivatori e imprenditori agricoli. La legge di bilancio 2018 viene valutata positivamente da Coldiretti Taranto: “Guarda con attenzione all’agricoltura, prevedendo numerose misure che facilitano la crescita del settore come la decontribuzione per i giovani agricoltori e la sterilizzazione delle aliquote Iva”.

Per i giovani agricoltori under 40 è stato riconfermato l’esonero triennale dal pagamento dei contributi previdenziali e una riduzione contributiva nel limite del 66% per i primi 12 mesi e del 50% per un ulteriore anno. “Una misura importante – spiega il presidente di Coldiretti Taranto Alfonso Cavallo – che contribuirà a sostenere la sempre più crescente domanda di giovani, che vogliono fare impresa ed investire in agricoltura. La legge di Bilancio, poi, così come concepita, può anche incentivare l’occupazione dei giovani nelle imprese operanti nel settore agricolo, ma non solo”.

Diventano, infatti, strumentali le agevolazioni contributive legate all’assunzione – stabilizzazione di giovani, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Dal 1° gennaio, i datori di lavoro privati possono beneficiare dell’esonero dal versamento del 50% dei contributi previdenziali per un periodo massimo di 36 mesi.

Novità anche in materia di Irap. “Per l’anno 2018 – ricorda Coldiretti Taranto – ne è consentita la piena deducibilità (in luogo del 70%) per ogni lavoratore stagionale impiegato per almeno 120 giorni per due periodi di imposta a decorrere dal secondo contratto stipulato con lo stesso datore di lavoro, nell’arco temporale di due anni, a partire dalla data di cessazione del precedente contratto”.

Buone notizie anche per il settore agrumicolo, particolarmente sviluppato nell’arco occidentale della provincia ionica. “La nuova legge di Bilancio – spiega Aldo Raffaele De Sario, direttore Coldiretti Taranto – ha istituito un fondo in favore del settore agrumicolo e delle imprese ad esso legate, finalizzato ad incentivare l’aggregazione e la competitività delle produzioni”. Importante, nella manovra, anche la “sterilizzazione degli aumenti Iva e accise su beni di prima necessità come carne, pesce, uova, riso, miele, zucchero con aliquota ferma al 10% e al 22% per vino e birra.

Aumentato, poi, di dieci milioni di euro per il 2018 e il 2019 il fondo per il rilancio del comparto cerealicolo al fine di sostenere l'aumento della qualità del grano e per favorire la conclusione di contratti di filiera, che valorizzino il lavoro degli agricoltori. Avviata anche la lotta allo spreco alimentare: incentivi per l'acquisto di beni strumentali per favorire la distribuzione gratuita di generi alimentari e non per limitarne gli sprechi.

Viene anche estesa al 2018 l’indennità giornaliera di trenta euro per i lavoratori della pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca, nel periodo di fermo pesca, nel limite di quaranta giorni nel corso dell’anno, con uno stanziamento di 5 milioni annui.

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