Si allarga la famiglia del Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA: dall’11 dicembre si sono infatti aggiunti tre archeologi, vincitori dell’ultimo maxi concorso per 500 funzionari indetto dal MiBACT nel 2016. Un concorso che si attendeva da tempo e che consentirà all’intero comparto “Cultura” di tirare una boccata di ossigeno, soprattutto a quelle Amministrazioni con forti carenze di organico, come il MArTA. I vincitori sono delle vere e proprie eccellenze a livello nazionale nei rispettivi ambiti di competenza, che hanno superato un arduo iter concorsuale tra oltre tremila candidati, tutti altamente formati e specializzati.
Si tratta di Lorenzo Mancini, nato a Forlì nel 1983, laureato e specializzato in Archeologia classica presso l’Università degli Studi di Bologna, dove ha anche conseguito il titolo di Dottore di Ricerca e che annovera nel curriculum anche una borsa di perfezionamento presso la Scuola Archeologica Italiana in Atene; nei suoi studi si è occupato di tematiche concernenti l’archeologia del sacro e l’edilizia cultuale di età tardo-classica ed ellenistica in Italia e nella Grecia nord-occidentale.
Simona Formola, napoletana classe ’83, laurea in Lettere Classiche e in Archeologia, Dottore di Ricerca presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” con una tesi sulle fasi preromane di Ercolano, con particolare riguardo agli studi inerenti l’architettura e l’urbanistica delle città romane e le antichità Pompeiane.
Luca Di Franco, trentuno anni, napoletano, Dottore di Ricerca presso l’Università di Napoli “Federico II” con una tesi riguardante i rilievi neoattici della Campania, che nel corso delle sue ricerche ha approfondito la tematica inerenti l’arredo scultoreo delle ville suburbane e i processi produttivi delle botteghe romane.
La prossima settimana si aggiungerà una quarta archeologa, la d.ssa Anna Consonni, e si resta in attesa anche di una quinta risorsa, un funzionario per la promozione e la comunicazione. La Direttrice del MArTA lascia trapelare una certa soddisfazione per le nuove professionalità, che affiancandosi all’esperienza e alla competenza del personale già in servizio, daranno vita ad uno staff che saprà affrontare con vigore le sfide che il futuro presenterà.
“Purtroppo – aggiunge la d.ssa Degl’Innocenti – restano ancora delle carenze in alcuni settori nevralgici per un Museo con autonomia speciale¸ in particolare nel settore amministrativo e nel servizio di accoglienza, vigilanza e fruizione; ciò talvolta non consente di esprimersi ai massimi livelli, costringendoci ad esempio all’apertura del Museo a piani cadenzati e che prossimamente potrebbe indurre ad individuare delle giornate di chiusura, in particolare durante i festivi. Guardando in prospettiva la situazione non è rosea, visto che sono ormai prossimi i pensionamenti di alcuni validi collaboratori proprio del servizio accoglienza, fruizione e vigilanza, la cui dedizione al lavoro ha contribuito in maniera determinante a tenere aperto il Museo dalle 8:30 alle 19:30 tutti i giorni, tutto l’anno. Tuttavia apprezziamo molto il lavoro e gli sforzi che il MiBACT sta perpetrando, pertanto continueremo a lavorare con il solito impegno per offrire il nostro contributo fattivo per la ripresa e lo sviluppo del territorio, guardando con fiducia al futuro”.
Ilva, Si sono Concluse oggi le assemblee USB. Quasi 3500 i lavoratori coinvolti. “abbiamo descritto esattamente qual è lo stato delle cose e abbiamo parlato anche dell'impugnativa fatta da Melucci e Emiliano sul DPCM AIA - spiega Franco Rizzo, coordinatore provinciale USB- e alla nostra domanda se sostenere o meno questa azione, i lavoratori sono stati compatti nel dare la loro approvazione”. Tanti gli interventi nei quali è emerso in maniera univoca che i lavoratori dell'Ilva non sono disponibili ad accettare il diktat da nessuno , compreso il governo, sulle questioni di carattere sanitario e ambientale. “Segnale importante questo che dimostra una grande maturità e consapevolezza dei lavoratori sul dramma sanitario e ambientale che Taranto vive - continua Rizzo -. USB ha ribadito che non farà sconti su questioni ambientali e sanitarie e anche su esuberi e salario”. Rizzo torna anche sulla questione appalto. “malgrado le rassicurazioni dei commissari circa il pagamento delle fatture scadute per le aziende dell'appalto ad oggi non solo ci risultano non effettuate , ma abbiamo notizie che diverse aziende rischiano di non poter pagare stipendi e tredicesime”.
La scuola non è più intesa come una volta come luogo di nozionismo. È una vera palestra di vita che si affianca al compito educativo dei genitori e supporta la crescita dei più giovani, sin dalla tenerissima età. E se andare a scuola è un diritto e dovere, scegliere dove poter far crescere i propri figli è altrettanto importante e fondamentale. Con questo intento sono nati gli open days, ovvero delle giornate ad hoc dove le scuole lasciano le porte aperte e mostrano tutto ciò che offrono, sotto ogni aspetto. L’istituto comprensivo “L. Pirandello” aprirà all’open day domenica 17 dicembre dalle ore 10 alle ore 12. E per l’occasione si è voluta organizzare una vera e propria festa con l’ensemble strumentale e corale dei giovani musicisti della scuola, una rappresentazione teatrale in vernacolo, il mercatino natalizio e il palio a cura di Rete gens3 per l’oggetto natalizio più creativo.
“Quest’anno abbiamo pensato ad un open day compartecipato a testimonianza dell’intento della scuola di aprirsi al territorio ed essere sempre più riferimento importante per il quartiere - spiega la dirigente Antonia Caforio -. è l’occasione per informare l’utenza sull’offerta formativa , mostrare i tanti laboratori di cui la scuola è dotata, ascoltare il concerto di Natale realizzato dai nostri alunni , ma la grande novità è rappresentata dal primo mercatino di Natale. E’ stato interamente pensato e progettato dai genitori che si sono cimentati, presso i locali dell’edificio scolastico , nella realizzazione di oggetti natalizi . E’ l’attestazione di una scuola che accoglie, ascolta e dà spazio alle famiglie per una collaborazione sempre più costruttiva e inclusiva, fatta di confronti e dove le competenze di ognuno possono contribuire a migliorare l’azione educativa. Ringrazio la Coop , l’Avis , rete Gens3 e i commercianti che in questa occasione hanno dimostrato la loro vicinanza e invito gli abitanti del quartiere a trascorrere con noi, in un clima sicuramente gioioso ma soprattutto natalizio, la domenica del 17 Dicembre”.
di Andrea Loiacono
Doveva essere una partita scoppiettante e ricca di gol e in parte lo è stata. Taranto-Potenza, match clou della 16^ giornata, mette di fronte l'ex capolista Potenza e il Taranto, reduce dal pari beffa di Manfredonia. Un'occasione per gli ionici per accorciare in ottica delle prime posizioni. Dal canto suo, il Potenza voleva ritrovare la vittoria dopo un periodo di appannamento. Mister Cazzarò sceglie di cambiare modulo e affidarsi al 3-5-2 con Pellegrino in porta; Rosania, Miale e D'Aiello sulla linea difensiva; a centrocampo Boccadamo, Lorefice, Marsili, Galdean, Li Gotti; Favetta e Diakitè in attacco. Sugli spalti circa tremila spettatori con una buona rappresentanza di sostenitori lucani sistemati nel settore ospiti. Taranto in maglia bianca mentre l'undici di mister Ragno indossa una casacca rossoblù.
Pronti via e dopo soli 7' il Potenza passa in vantaggio con lo juniores Biancola che scende sulla fascia destra, salta due uomini, vince un rimpallo e fulmina Pellegrino. Il Taranto subisce il contraccolpo della rete subita ma prova a reagire conquistando un calcio d'angolo. Al 17' Rosania colpisce di testa sugli sviluppi di calcio d'angolo ma la sfera termina alta. Al 25' il Taranto conquista il suo terzo corner. Al 32' una deviazione in seguito a un calcio piazzato battuto da Galdean da parte di D'Aiello termina fuori. Al 35' il Potenza raddoppia. Franca, capocannoniere del girone, prende palla e penetra nelle maglie difensive ioniche scaricando un missile che sbatte sotto la traversa e si insacca. Al 41' prima sostituzione della gara. Nel Potenza esce per infortunio Sicignano che viene sostituito dall'ex Ungaro. In conclusione del primo tempo un colpo di testa di Favetta termina di poco fuori.
Il secondo tempo comincia con un bello scambio tra Franca e Siclari per il Potenza che però si attardano prima di concludere. Al 5' nel Taranto entra Ancora e il Taranto sembra trasformarsi sotto il profilo della personalità. Al 15' Favetta colpisce a botta sicura ma il portiere Mazzoleni compie un ottimo intervento. Al 23' il Potenza resta in dieci per un fallo di gioco. La punizione seguente battuta da Galdean esce di un soffio a lato. Al 28' sugli sviluppi di un calcio piazzato il Taranto accorcia le distanze con un colpo di testa in mischia di Claudio Miale. Al 31' il Taranto potrebbe raggiungere il pari ma Diakitè spreca un buon pallone da ottima posizione. Il Potenza nell'ultimo quarto d'ora soffre il pressing degli ionici e prova a spezzettare il gioco con diversi cambi. Vengono assegnati 6' di recupero. I rossoblù potrebbero ancora pareggiare con un colpo di tacco di Miale da distanza ravvicinata ma il risultato non muta sino al triplice fischio. Per il Taranto aumenta il rammarico per aver regalato un tempo agli avversari. Adesso le distanze dalla vetta occupata dall'Altamura salgono a 14 e sarà necessario interrogarsi sui programmi per il prossimo futuro.
A seguito dell’incontro presso la Prefettura di Taranto, la Provincia ha già effettuato diversi sopralluoghi e reiterato i progetti di viabilità per messa in sicurezza delle strade provinciali.
Per quanto riguarda la S.P.1, la Regione Puglia ha finalmente finanziato i lavori di somma urgenza per la sistemazione del tratto “Ginosa confine Montescaglioso” e per quanto riguarda la S.P.15 e S.P.16, gli uffici tecnici provinciali sono in attesa del parere dell’autorità di Bacino previsto per completare l’iter di approvazione del progetto esecutivo propedeutico all’affidamento dei lavori.
“Sono consapevole del fatto che i problemi concernenti le strade provinciali sono ancora numerosi e complessi – ha affermato il presidente della Provincia Martino Tamburrano – ma questi lavori sono il segno tangibile dell’impegno di questa amministrazione a voler garantire ai cittadini standard minimi di sicurezza nonostante tutte le difficoltà che le Province hanno dovuto superare all’indomani della Legge di riforma Delrio e dei tagli governativi”.
“Il Paesaggio Condiviso” chiuderà la sua lunga parabola domenica prossima nel luogo simbolo di questa iniziativa.
Sarà il parco comunale di viale Stazione a Palagiano, infatti, a ospitare l’evento finale del progetto ideato dalla società “Movimex” di Lucia Lillo per conto dell’associazione cittadina di Protezione Civile “C.O.V.E.R. A.R. 27 MHz”, grazie alle risorse rese disponibili nell’ambito dell’avviso pubblico “Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici”, promosso dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e dal Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dopo una serie di eventi e laboratori portati in giro per le scuole del versante occidentale della provincia ionica, infatti, è arrivato il momento di inaugurare il nuovo corso del parco comunale, dove la vecchia struttura dei bagni pubblici è stata sostituita da un immobile funzionale e accogliente, destinato a essere fulcro di numerose attività.
Coniugando le attività statutarie dell'associazione “C.O.V.E.R. A.R. 27 MHz”, che da anni propone percorsi di tutela ambientale, poco più di un anno fa era stato avviato un percorso di sensibilizzazione tra le nuove generazioni, parallelo alle attività di recupero strutturale e funzionale dell'immobile situato nel parco comunale di Palagiano. Nel frattempo, grazie anche all’intervento dell’amministrazione comunale, l’intero parco è stato oggetto di una generale di riqualificazione.
Un progetto, “Il Paesaggio Condiviso”, che ha restituito alla città le risorse ricevute dallo Stato, con un’opera tangibile: la “condivisione”, quindi, da virtuale è diventata concreta restituendo alla collettività un utile contenitore un micro-paesaggio fruibile da chiunque, che si tratti di giovanissimi, anziani, disabili, artigiani e commercianti.
Appuntamento con il taglio del nastro per le 11 di domenica 10 dicembre, alla presenza del sindaco di Palagiano Domiziano Lasigna e del presidente dell’associazione “C.O.V.E.R. A.R. 27 MHz” Francesco Ambrosio.
La musica è per tutti: domenica 10 dicembre alle ore 19.30, presso la sede dell’Associazione “Corde Vibranti” sita in Città Vecchia, in via Pentite n. 15, con ingresso libero e gratuito si terrà il concerto “Buon Natale in Musica” (info 347.1790060).
È l’evento conclusivo del progetto “Suonare per il Sociale” che ha coinvolto giovani musicisti accomunati dalla passione del “far musica insieme”; il progetto è promosso dall’Associazione “Guitar Artium”, nella persona della professoressa Maria Ivana Oliva, in collaborazione con l’Orchestra di chitarre “Andrés Segovia” e le associazioni “Giovane Orchestra Jonica” e “Corde Vibranti”, nonché con la presenza dell’ensemble di clarinetti dell’Istituto Comprensivo “A. Moro - V. Marone” di Francavilla Fontana, guidato dal professor Cosimo Spinelli.
Il concerto prevede l’esecuzione di brani della tradizione natalizia arrangiati dai docenti ed opportunamente calibrati in base alle esigenze dei giovani musicisti che, in particolare, saranno supportati dall’oboista M° Francesco Nigro e dalla chitarrista professoressa Antonella Semeraro.
La location in Città vecchia, messa a disposizione dal liutaio Luigi Belladonna, rafforza la dimensione sociale della musica che è quella di portare cultura e distrazione nelle zone difficili della città e dello stare bene insieme.
Il progetto “Suonare per il Sociale”, infatti, nasce dal presupposto che la musica è l’espressione di valori comuni e condivisi che rappresentano e sono un patrimonio generale che accomuna ogni individuo; sono valori che permettono ai singoli di riconoscersi anche in gruppi di appartenenza sociale, azione necessaria a dare sicurezza e appoggio collettivo alla sue idee, nell’affermazione della propria identità.
Lo scopo è educare i giovani a rispondere adeguatamente alla realtà culturale in cui sono inseriti, un processo in cui la musica può avere un ruolo molto importante. Non importa se è musica colta o musica leggera. La funzione della musica è ancora quella in cui la società è chiamata a raffigurare per immagini i suoni, trasformandoli in valori personali e collettivi. La musica è per tutti!