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Giornale di Taranto -
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I lavoratori del reparto ristorazione ospedaliera hanno voluto
rivolgere una nota al presidente della Regione Michele Emiliano sulla
questione mense.

"Ai lavoratori della ristorazione ospedaliera sembra doveroso
ringraziare pubblicamente il Presidente Michele Emiliano incontrato
sabato 3 febbraio al termine del convegno organizzato da U.S.B. “Prima
di tutto c'è la salute”.Il ringraziamento scaturisce dalla
disponibilità del Presidente a confrontarsi direttamente con i
lavoratori, in merito all'annosa vicenda della gara d'appalto
regionale delle mense ospedaliere. I lavoratori hanno avuto la
possibilità di continuare a manifestare e motivare l'assurdità dei
contenuti del questionario di gara, esprimendo seria preoccupazione in
merito alla facoltà dell'azienda vincitrice, di utilizzare centri
cotturi distanti anche svariati chilometri dagli ospedali e di servire
ai malati
cibi preparati utilizzando il cook and chill (i cibi cotti e poi
surgelati). Il Presidente ha proposto ai lavoratori di incontrarli a
breve, chiedendo loro di preparare una
relazione con suggerimenti fattibili che mirino a migliorare la gara a
tutela dei lavoratori, non
trascurando la qualità del servizio e dei pasti da servire agli
ammalati. Nel frattempo ha confermato di aver bloccato momentaneamente
la gara.
A nostro avviso, con questo atteggiamento il Presidente si dimostra in
linea con la posizione  assunta nella vertenza Ilva a carattere
nazionale, mostrando di non voler commettere l'errore del Governo
centrale che, durante la gara pare sostenga, nell'acquisizione, le
esigenze del privato negando diritti e dignità ad un intero
territorio.
Per ultimo, ma non per importanza, il ringraziamento dei lavoratori è
rivolto al loro segretario
provinciale Francesco Rizzo, che nonostante sia impegnato nella
vertenza sindacale più grande a livello europeo degli ultimi anni, non
trascura gli impegni presi nel seguire la gara della ristorazione
ospedaliera".

 

Ed è arrivata la festa più pazza del mondo. Tra colori, scherzi e coriandoli il carnevale è pronto ad esplodere in tutta la sua allegria. Domani, martedì grasso (13 febbraio), presso il centro commerciale Mongolfiera ci sarà un gran galà dedicato ai più piccini. A partire dalle ore 18 Carnaval party con supereroi e principesse che animeranno l’intera serata. Poi maghi e animatori daranno vita a spettacoli straordinari. Infine la sfilata delle allegre mascherine che coinvolgerà tutti i presenti.

 

“Sarà una vera e propria festa, in cui tutti potranno divertirsi – dichiara Stefano D’Errico direttore di Mongolfiera Taranto -. La nostra piazzetta si trasformerà in un luogo in cui l’evento Carnevale prenderà vita. I bambini saranno i veri protagonisti, ma anche i più grandi potranno liberare il fanciullo che è in loro, e divertirsi in questa pazza festa del 2018. Assicuriamo a tutti tanta allegria, tanta musica e tanto buon umore”.

I consumatori sono sempre più orientati verso il cibo sano e frutta e verdura a km0 per le loro proprietà salutistiche. Vanno letteralmente a ruba melanzane, zucchine, pomodori, insalate croccante e lattuga, aglio a trecce e cipolla rossa, arance e mele tutto l’anno, albicocche, pesche e nettarine durante l’estate e i pomodorini.

Di qui, anche il successo del Mercato di Campagna Amica, a Taranto, in occasione delle passate festività natalizie, che, date le richieste dei consumatori, sta continuando sempre in via Mignogna ogni venerdì. I tarantini, ma non solo, sono sempre più orientati verso l’acquisto di vaschette di frutta già tagliata e sbucciata, pronta all’uso senza doversi “sporcare le mani” e da gustare come snack rompi - digiuno durante la giornata o come risparmia - tempo.

Una tendenza, questa, che nella provincia ionica come in gran parte della Puglia, sta cambiando anche i criteri di scelta degli acquisti: per i consumatori la freschezza è l’elemento principale nell’acquisto delle verdure, seguito dalla stagionalità e dal prezzo conveniente.

“I consumi di prodotti bio – commenta Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Taranto – continuano ad aumentare e il settore biologico può diventare uno strumento di valorizzazione e un bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità al prezzo giusto. La continua richiesta di prodotti freschi e di stagione stimola l’imprenditore biologico a inseguire ulteriori forme di contatto commerciale con il consumatore, sempre più preoccupato a ricercare sicurezza alimentare, qualità e maggiori informazioni sui metodi di produzione”.

La percentuale dei tarantini che acquista prodotti a denominazione, bio o dagli agricoltori tradotti tiene rispetto allo scorso anno a conferma del fatto che la crisi non incide sul bisogno di sicurezza alimentare dei cittadini, che continuano ad esprimere un forte interesse per le produzioni a elevato contenuto salutistico, identitario e ambientale.

“Sono le produzioni a Km0, quelle offerte dal Mercato di Campagna Amica – aggiunge Aldo Raffaele De Sario, direttore Coldiretti Taranto -, che arrivano al consumatore senza essere imballate o confezionate. Sono sostenibili, fresche e consentono di acquistare, insieme al prodotto, anche i profumi e i sapori di stagione: ogni stagione è diversa per il palato, la vista e l'olfatto del consumatore attento alla propria salute, che riscopre, così, anche i sapori tipici dei prodotti che nascono e crescono secondo natura”.

Mercoledì 14 febbraio a partire dalle ore 16.00, presso il plesso “G. Falcone” dell’Istituto Comprensivo “L.Pirandello di Taranto,si terrà il flash mob “One Billion Rising”, rientrante in un’azione più ampia del progetto Gens3, finanziato da Fondazione con il Sud e che vede collaborare l’Istituto Pirandello con la rete di associazioni Gens. 

Durante le diverse attività alcune mamme volontarie dipingeranno dei teli bianchi in modo spontaneo plasmando le loro emozioni e la loro voglia di essere presenza forte e libera!

Si tratta di una grande manifestazione di massa, lanciata a San Valentino del 2013 per richiedere di porre fine alla violenza sulle donne nel mondo. Fu Eve Ensler che, partendo dalla drammatica statistica per cui una donna su tre in tutto il pianeta sarà picchiata o violentata nel corso della propria vita, è riuscita, attraverso il ballo, come forma di manifestazione, nel giorno di san Valentino, a cui hanno aderito più di 200 paesi, che da allora ogni anno si riuniscono per aderire all'iniziativa e ballare sulle note musicali del tema  “Break the Chain”, per ribadire l'importanza di ottenere finalmente un cambiamento nel sistema. Il ballo è stato scelto in quanto espressione del corpo gioiosa, libera, sacra, dirompente, contagiosa. Anche ora nel 2018, il tema di questa grande rivoluzione continua con una chiamata a concentrarsi sulle donne, tuttora emarginate, con l'obiettivo di centrare l'attenzione mondiale sul problema della parità di genere. Lo scopo della manifestazione è rompere il silenzio: dar voce a tutte le storie che sono state sepolte, negate, cancellate, modificate, e minimizzate da sistemi patriarcali e sessisti. “One Billion Rising” è un invito a liberarsi dalla prigionia, dall'obbligo, dalla vergogna, dal senso di colpa, dal dolore, dall'umiliazione, dalla rabbia, e dalla schiavitù.

Anche in Italia lo scorso anno 250mila persone hanno partecipato a oltre 150 eventi in tutta la penisola. Quest’anno la parola d’ordine di One Billion Rising è solidarietà: solidarietà contro lo sfruttamento delle donne, solidarietà contro il razzismo e il sessismo ancora presenti in tutto il mondo. One Billion Rising vuole ribadire che non c’è nulla di più potente di questa solidarietà globale, di un corpo unico e coeso capace di far parlare un miliardo di persone con una sola voce. 

“Come Istituto e come donne abbiamo accettato di aderire a questa manifestazione che crediamo sia  importantissima per dare un segnale forte alla società e soprattutto ai giovani – riferisce la Dirigente Scolastica Antonia Caforio -. Studenti, insegnanti e genitori ci ritroveremo nella nostra scuola e saremo un tutt’uno con il resto del mondo, a sostegno delle donne”.

Di seguito il programma completo: 

Saluti istituzionali e accoglienza (a carico della Dirigente scolastica Antonella Caforio e di una operatrice dell'Associazione Accogliere Insieme/Rete gens)

Lettura de “L'ufficio della schiavitù sessuale” 

Proiezione Video https://www.youtube.com/watch?v=C3WrT8HG4wY

Flash mob “Break in the Chain” 

Lettura de: “La mia rivoluzione inizia nel corpo” 

Coreografia “Vietato Morire” (a carico delle allieve della scuola di Ballo Nevida Dance di Paolo VI – Taranto)

Lettura e video di “Preghiera di un uomo”

 

Saremo in strada e se non sarà Macerata sarà tutto il resto d’Italia, Taranto compresa.

Giovanni D’Arcangelo, segretario organizzativo della CGIL ionica, annuncia così le iniziative che sabato animeranno il territorio nell’ambito della campagna “Mai più fascismi”, voluta proprio dal sindacato confederale insieme a ANPI e Libera.

A Taranto saremo molti di più – dice – con noi ci sarà anche l’ARCI, le associazioni che si occupano di accoglienza, il variegato mondo delle associazioni e dei movimenti che come noi credono che i fascismi si sconfiggono con la conoscenza, con l’unità democratica, con la fermezza delle Istituzioni.

Dopo la violenza, l’odio, la xenofobia e il razzismo scatenatosi nella nostra società dopo gli eventi tragici di Macerata, l’idea che possa riproporsi il tema razziale come fenomeno “giustificazioni sta” di fronte a atti di pura violenza, abbiamo l’obbligo di tornare umani e resistenti – commenta ancora D’Arcangelo – e per questo chiederemo nella giornata di sabato di firmare l’appello per lo scioglimento dei gruppi e delle organizzazioni neofasciste e per chiedere che il virus dell’odio non contamini anche le nostre istituzioni democraticamente elette.

Ottant’anni fa accadde qualcosa di terribile e anche quella volta il fenomeno venne inizialmente sottaciuto e sottovalutato – scrive ancora Giovanni D’Arcangelo – quando piangemmo morti e miseria dicemmo “Mai più”, lo stesso che invochiamo oggi.

Sabato mattina la CGIL, insieme agli altri promotori dell’iniziativa, sarà in Piazza Maria Immacolata con un banchetto di raccolta firme in favore dell’appello “Mai più fascismi”. Alle 11.00 (raduno alle 10.45) sarà lungo la scarpata del Lungomare di Taranto (vicino alla Rotonda – come da foto) per la cerimonia di deposito in mare di una corona di fiori in ricordo delle vittime nel Mar Meditteraneo.

Ricorderemo – conclude D’Arcangelo - chi quel mare l’ha solcato mettendo a rischio la propria vita e chi in quel mare ha trovato la propria tomba. Saremo umani, saremo accoglienti, come l’Italia che vogliamo essere.

Hanno già dato la loro adesione all’iniziativa anche Arci e Arci Futuria, l'associazione Ohana e la cooperativa Babele.

Domani, sabato 10 febbraio l’USB ha proclamato uno sciopero per il gruppo di supermercati Megagest (DOK, FAMILA…). “L’azienda chiede di fare gli straordinari durante l’estate e durante le festività, ma senza pagare i lavoratori, dando loro il riposo compensativo. Ciò si può fare, ma solo in accordo con le sigle sindacali, cose che il gruppo Megagest non ha fatto: si è arrogata il diritto di una legge senza entrare in contatto con i sindacati. E per i lavoratori che non accettano, c’è il trasferimento. Ovviamente negano, ma è accaduto a diversi lavoratori che domani saranno con noi in presidio”, spiega Francesco Rizzo, coordinatore USB. “Inoltre l’azienda obbliga i lavoratori a effettuare dei corsi di aggiornamento non retribuiti e fuori dall’orario lavorativo, a 70/ 80 km di distanza da Taranto, mentre il contratto di lavoro prevede che questi corsi vengano effettuati in loco con retribuzione e durante gli orari lavorativi. Tutto questo crea moltissime difficoltà soprattutto alle mamme lavoratrici dei supermercati. Ci chiediamo come un’azienda impegnata nella beneficenza, poi si comporti in questa maniera coi lavoratori? Un’azienda dai due volti...”.
Il presidio si terrà a partire dalle ore 9.30 davanti ai supermercati Dok in via Medaglie d’Oro a Taranto

 

San Valentino a ritmo di rock’n roll e atmosfere anni ’50 con il grande pianista Matthew Lee, da Elvis Presley a Bruno Mars, da Domenico Modugno a Edoardo Bennato. “Suonerò il mio rock'n'roll insieme alla grande Orchestra della Magna Grecia” ha preannunciato l’artista in merito al concerto “Wonderful Piano” che si terrà mercoledì 14 febbraio alle ore 21 al Teatro Orfeo di Taranto, nell’ambito della rassegna “Eventi Musicali”. La voce e il piano di Matthew Lee saranno accompagnati dall’Orchestra della Magna Grecia diretta dal maestro Valter Sivilotti.

 

Matthew Lee, nato a Pesaro nel 1982, è uno straordinario performer, pianista e cantante, un talento degli 88 tasti, innamorato del rock’n roll. Nella sua pur giovane carriera vanta oltre 1200 concerti disseminati in tutto il pianeta. Il padre musicista gli trasmette la passione per lo strumento, studia pianoforte ma l’ascolto dei dischi di Elvis Presley cambierà in maniera radicale il suo approccio. Definito “the genius of rock’n’roll” dalla stampa internazionale, recentemente ospite di Fiorello a “Edicola Fiore” e del prestigioso show di Gigi Proietti su RaiUno, vincitore del Coca Cola Summer Festival 2015 nella categoria giovani e nominato ambasciatore dell’aeroporto di Charleroi per il 2017, Matthew Lee è tra i principali protagonisti di uno dei trend internazionali di maggior appeal, il rilancio delle atmosfere anni 50. “Per quanto mi riguarda - ha dichiarato - essere d’altri tempi non significa rimanere ancorato al passato, ma semplicemente recuperare valori importanti, che forse stavamo rischiando di perdere, il tutto però rivisto in una chiave attuale, non ‘un’operazione nostalgia’ ma un qualcosa che spero possa essere percepito come una novità”.

Il nuovo lavoro “Pianoman” è un disco frizzante, travolgente, entusiasmante dove i cardini sono appunto il pianoforte e la voce. Nell’album convivono la musica classica, il pop, il rock, il soul, lo swing, il country, il blues, la melodia, la canzone d’autore, un caleidoscopio di stili e generi reinventati ed amalgamati dall’inconfondibile rock’n’roll touch di Matthew. Sonorità super contemporanee ed atmosfere vintage, pervadono le 12 canzoni dell’album a cui si aggiungono 2 sorprendenti brani strumentali e tre interludi di solo piano. Nello spettacolo “Pianoman” è accompagnato da 3 musicisti di primissimo livello (Frank Carrera alla chitarra, Alessandro Infusini al basso elettrico e Matteo Pierpaoli alla batteria). Ha partecipato a importanti manifestazioni tra cui il Cincinnati Blues Festival in Ohio (Usa), il Jazz club Hotel Meridien di Parigi (Francia), il Festival di Sao Vincente (Capoverde) e il Musikmesse di Francoforte (Germania).

 

Valter Sivilotti è un pianista, compositore e direttore d’orchestra. Le sue composizioni musicali, per la quali ha ricevuto prestigiosi premi, vengono eseguite nei teatri di tutto il mondo. Ha lavorato scrivendo e arrangiando per i più noti artisti provenienti dal mondo della canzone d’autore tra cui Sergio Endrigo, Tosca, Ron, Elisa, Antonella Ruggiero, Alice, Milva, Giusy Ferreri, Neri Marcorè, Simone Cristicchi, Dario Vergassola, Enzo Iacchetti, Gigliola Cinquetti, Mogol. In qualità di arrangiatore ha collaborato anche con artisti provenienti dal mondo della musica jazz e della musica etnica tra cui Glauco Venier, Norma Winstone e Klaus Gesing.

 

Il programma della serata:

Bruno Mars – Just the way you are

Edoardo Bennato – L’isola che non c’è

Matthew Lee – Non mi credere

Little Richard – Long tall sally

Domenico Modugno – Volare

Gioacchino Rossini – Tarantella

Bobby Darin – Splish splash

Tony Renis – Quando quando quando

Matthew Lee – E’ tempo d’altri tempi

Paul Simon – Bridge over troubled water

Kurt Weill – Mack the knife

Elvis Presley – Jailhouse rock

Matthew Lee – La più bella canzone d’amore

Francesco Orizi – Hey Ho

Fabio Concato – Fiore di maggio

E.Di Capua/E.Presley – It’s now or never

Le strutture tecniche della Regione sono al lavoro per individuare i canali di finanziamento, sia regionali che europei, per dare corpo e sostanza alla legge regionale speciale per Taranto approvata a maggioranza (hanno votato a favore il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle, contrario il centrodestra compresi gli esponenti tarantini dello schieramento) nella seduta dello scorso 16 gennaio del Consiglio regionale. Lo ha assicurato, giovedì sera, il dott. Pasquale Orlando, dirigente il settore Sviluppo economico Regione Puglia, lo ha ribadito il presidente della Giunta regionale,  Michele Emiliano, davanti alla gremita platea del Salone di rappresentanza della Provincia di Taranto dove si è tenuto l’incontro sulla legge Taranto (o Liviano che dir si voglia) e sugli strumenti finanziari ad essa collegati (“E ora troviamo le risorse - La legge speciale per Taranto, finanziamenti ed esiti attesi", questo il tema dell’iniziativa organizzata in collaborazione con l’associazione “ Le città che vogliamo”).

“Stiamo valutando la possibilità di accedere concretamente alle risorse che l’Unione europea mette a disposizione con i fondi comunitari", ha infatti detto Orlando ricordando come questo lavoro “ sia cominciato prima che la legge fosse approvata dal Consiglio regionale e che stiamo portando avanti con l’obiettivo di accrescere le potenzialità economiche nel processo di pianificazione strategica. Abbiamo già delle relazioni con le strutture tecniche della dg Sviluppo regionale della Commissione europea per condividere alcuni percorsi e rafforzare l’attenzione che la commissione europea ha per questo territorio". E, a riprova dell’impegno della struttura, il suggerimento del responsabile del settore Sviluppo economico Regione Puglia all’amministrazione comunale di Taranto, rappresentata all’incontro dall’assessore Massimiliano Motolese, di accedere al bando, aperto dall’Unione europea e che scade a fine marzo, che riguarda le azioni urbane innovative e che abbraccia tematiche che riguardano l’ambiente, con specifico riferimento al tema della qualità dell'aria, l’housing sociale,  e i temi dello sviluppo locale. “A mio avviso - ha concluso il dott. Orlando - questa è un’occasione importante per rafforzare concretamente il percorso di sviluppo sostenibile. In quest’ottica, la legge speciale per Taranto può svolgere un ruolo di importante acceleratore”.

Tesi, quelle di Orlando, ampiamente condivise dal presidente Michele Emiliano che ha rilanciato. “La sfida che la giunta regionale deve recepire  - ha, infatti, detto, il presidente della Regione - è quella di dar vita alla pianificazione strategica. Devo dire che è la prima volta che la pianificazione strategica diventa uno strumento ordinario per approcciare le politiche regionali connettendole a quelle degli attori locali. È una sperimentazione - ha aggiunto Emiliano  - che potrebbe riguardare una modifica delle leggi sulla programmazione della Regione Puglia che sono piuttosto antiche”.

Certo, ha aggiunto Emiliano, la giunta non può fare tutto da sola nei 120 giorni previsti dalla legge per la redazione del piano strategico, per cui diventa fondamentale “il gioco di squadra tra città,  stakeholder, politica come Taranto ha saputo fare, per esempio, ai tempi all’amministrazione Cannata. Per cui - ha poi concluso il presidente della Regione - vanno individuati schema e concretezza degli obiettivi. La Regione metterà a disposizione tutte le risorse necessarie individuandone le fonti di approvvigionamento. A Taranto sono stati già stanziati più soldi che sull’intero territorio regionale”.

Insomma, notizie confortanti rese note nel corso dell’incontro aperto dal consigliere regionale Gianni Liviano. “In Europa  e  nel mondo, - ha spiegato Gianni Liviano - molte città hanno mostrato la capacità di invertire con successo le proprie condizioni di declino, apparentemente inesorabile, in nuove prospettive di futuro ricreando condizioni competitive e di coesione sociale. Sono città di media grandezza, spesso legate da un destino comune legato al ciclo di vita di grandi imprese storicamente lì  insediate. Il destino delle One Company Town appare segnato quasi sempre da grandi investimenti industriali, dalla generazione di ricchezza distribuita ma anche dalla distruzione di risorse identitarie e fattori competitivi originali, dall’accelerazione dell’attrattività urbana anche oltre i confini territoriali, all’abbandono urbano e al degrado dei processi di de-industralizzazione legati alla fase discendente del ciclo di vita degli investimenti di grandi industrie. Taranto non sfugge a questo destino e, se può dirsi, lo accentua nei suoi fenomeni più dirimenti. La legge speciale per Taranto - conclude il consigliere regionale tarantino - dà atto di queste condizioni di partenza che vanno oltre i normali disequilibri tra aree della nostra regione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda si sono sintonizzati i consiglieri di maggioranza presenti al dibattito, Marco Galante dei Cinque stelle, Mino Borraccino di Liberi e Uguali, Giuseppe Turco de La Puglia con Emiliano. L’esponente pentastellato ha rimarcato come la legge speciale apra le porte “alla chiusura dell’Ilva e, quindi, ridisegna il futuro di Taranto” mentre sia Borraccino che Turco hanno sottolineato la valenza dello strumento di legge, “al quale il collega Liviano ha lavorato con tenacia e caparbietà”, per la riconversione del territorio ionico.

Di carattere tecnico del scientifico, infine, gli interventi del dott. Franco Milella, esperto di Sviluppo locale, e del prof. Rino Montalbano, docente del Politecnico di Bari (entrambi hanno collaborato alla costruzione della legge per Taranto), i quali hanno sottolineato l’importanza del mantenimento dell’asse di formazione potenziando l’orientamento in uscita dagli istituti superiori per arginare la fuga verso altre realtà universitarie italiane.

Prima di tutto la salute: nessun ricatto per Taranto. È questo il leit motiv che ha pervaso l’intero convegno USB che si è tenuto questo pomeriggio presso l’Hotel Mercure Delfino a Taranto. Un convegno ad ampio raggio dove hanno partecipato centinaia di persone. Al centro l’Ilva e l’annoso problema del binomio salute-lavoro, ormai non più tollerabile. A relazionare Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB Taranto, Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto, Gabriele Buttinelli, ricercatore ISS-USB, Sergio Bellavita, USB Lavoro privato nazionale, Pierpaolo Leonardi, USB Nazionale, Luciano Manna, Peacelink.

Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto: “Se acquisiamo come punto di svolta gli accadimenti del 2012, nella vicenda lunga e complessa che ne è scaturita per Ilva e la città di Taranto, c’è un prima e un dopo, rappresentato dall’insediamento di questa amministrazione comunale. Ci siamo naturalmente sforzati di coniugare le esigenze dell’occupazione con i diritti inalienabili dei cittadini, ma per la prima volta ci siamo assunti il coraggio di scardinare il tabù per il quale salute e lavoro stanno sullo stesso piano. È ormai evidente che le questioni della salute e dell’ambiente, per la gran parte della nostra comunità, sono del tutto sovraordinate alle questioni del lavoro e degli investimenti. Il che equivale finalmente a tutelare prima di tutto proprio la salute dei lavoratori dello stabilimento. Ricordiamo a tutti che prima della forte presa di posizione degli enti locali, non erano prioritarie, nell’ordine del giorno dei tavoli romani su Ilva, questioni come la copertura dei parchi minerali, della bonifica dell’amianto e della valutazione del rischio sanitario. Riteniamo che i prossimi 15 giorni siano cruciali per ricercare un corretto equilibrio tra l’interesse pubblico e quello privato con la convinzione che ora debbano essere i potenziali investitori a fornire adeguate garanzie al territorio e non il contrario”.

 

Sergio Bellavita, USB nazionale: “La storia Ilva compresa tutta l'oscura vicenda della sua cessione è la  rappresentazione più fedele del livello di degrado del paese. Arcelormittal non è la soluzione per Taranto come non lo era la famiglia riva. USB ha il coraggio della verità anche quando tutto sembra andare in direzione opposta. Sosteniamo il ricorso di regione e comune anche contro chi è supino agli interessi Delle imprese. Taranto e i suoi cittadini hanno diritto a un risarcimento da questo paese e non permetteremo nuove speculazioni”.

 

Luciano Manna, Peacelink: “Come Peacelink siamo molto contenti di quest’incontro che ha messo insieme Istituzioni e società civile per parlare di un tema che ci tocca da vicino più che mai e che merita al più presto una risposta concreta. Ci auguriamo che i politici e le amministrazioni si facciano promotrici verso il prossimo Governo e lo smuovano verso la riconversione che non rappresenta un’utopia, visto che in altri paesi esiste già una progettualità e, in alcuni casi, già l’attuazione. Oggi abbiamo l’opportunità di comprendere le intenzioni della politica nei confronti del territorio, una terra che vuole guardare al futuro senza tecnologie obsolete e altri rischi ambientali e sanitari”.

 

Michele Emiliano, presidente Regione Puglia: “Taranto non ce la fa più e la Regione ha preso atto delle necessità della comunità e ha deciso di seguirla affettuosamente, battendosi per i diritti dei cittadini finora violati. Dopo una serie di incontri, in cui ho fatto presente tutte le irregolarità di quest’assegnazione di vendita a Mittal, siamo stati tenuti fuori dal tavolo ed ora gli scambi avvengono tramite documenti perché il Governo ha paura di parlare con noi, perché ogni cosa che dicono è una prova contro di loro. Negare l’esibizione del contratto di vendita è una cosa che non ha precedenti, in quanto si parla di una comune acciaieria e no di affari militari, per cui non ci dovrebbe essere alcun segreto da custodire. Ma a questo punto dobbiamo credere che il contratto contenga delle garanzie tali all’acquirente che sono sproporzionate e che porterebbero all’annullamento del contratto stesso. Siamo intenzionati ad andare avanti, non faremo un solo passo indietro, perché la trattativa avvenga alla luce del sole nella tutela della città e dei cittadini”.

 

Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB: “Non accettiamo più ricatti e non siamo più di sposti a trattare, perché per troppi anni si è giocato sulla salute di noi cittadini, ma è arrivato il momento in cui non si può tornare più indietro. Vogliamo garanzie concrete, con atti concreti a tutela del territorio e di chi lo abita”. 

“La Campania e la Calabria, come noto, hanno già predisposto i loro relativi piani di sviluppo strategici. Ora, sono in attesa a giorni dell’approvazione da parte della Corte dei Conti del Dpcm sulle Zone economiche speciali. Le due Regioni in questione, quindi, sono già pronte per la presentazione delle loro Zes. Tenendo presente che il piano di sviluppo strategico è un atto preliminare fondamentale, a che punto sono quelli della Puglia per la Zes Adriatica Bari – Brindisi e la Zes Ionica Taranto, nonché Zes interregionale Taranto-Matera?”

È l’interrogativo principale lanciato dall’on. Ludovico Vico a dieci giorni dall’approvazione del Dpcm sulle Zes.

“Ricordo – spiega l’on. Vico – che il piano di sviluppo strategico deve contenere la documentazione necessaria ad identificare l’area interessata e i soggetti economici e politici coinvolti, nonché le agevolazioni concesse”.

Ma le domande poste dal parlamentare ionico al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, all’assessore regionale allo Sviluppo Economico Michele Mazzarano e al coordinatore tecnico delle Zes pugliesi Aldo Berliguer, non finiscono qui.

“A che punto è la mappatura relativa ai 4.408 ettari rientranti nelle aree Zes pugliesi? – continua l’on. Vico – Quanti andranno alla Zes Adriatica e quanti alla Zes Ionica? Quali sono le aree già indicate oltre alla partualità e alla retroportualità dei tre porti? E quali le agevolazioni che la Regione Puglia è obbligata a prevedere nelle Zes? Se ciò fosse complicato, mi permetto di suggerire che basterebbe copiare quello che ha fatto la Regione Campania. Nella vita, è consentito, anzi consigliato, copiare ciò che gli altri fanno bene, come appunto la regione Campania che ha previsto nel suo piano strategico il seguente regime fiscale: esenzione Ires, Irap, Imu e Tari per i primi tre periodi, oltre alla riduzione sui contributi per i lavoratori dipendenti a tempo interminato ed altro. E per le semplificazioni normative, di competenza della Regione Puglia, cosa sta prevedendo? Anche in questo caso suggerirei di copiare le proposte della Regione Campania, come l’abrogazione delle norme che impongono restrizioni o divieti non giustificati all’avvio delle attività; i tetti unici in materia di commercio e attività produttive, ecc. Ed ancora: quali sono le proposte della Regione Puglia per la infrastrutturazione nelle aree specifiche?”

“E sulla Zes interregionale Taranto-Matera – aggiunge l’on. Vico –, a che punto siamo? Il presidente della Regione Puglia ha definitivo l’intesa con il presidente della Regione Basilicata? Compete, infatti, alla Puglia accettare la proposta con la quale la Regione Basilicata chiede di associarsi alla Zes Ionica. E il presidente Marcello Pittella, ha proceduto ad avviare le procedure in tal senso?”

“Allineare la Puglia alla partenza della Zes Campana e a quella Calabrese – conclude Vico – significa assicurarsi nel Mezzogiorno una pari competitività per i porti pugliesi, evitando che gli investitori si riversino a Napoli e Gioia Tauro. Valorizzare e rendere competitiva la portualità pugliese, significa permettere alla Puglia di stare nei grandi traffici mediterranei e soprattutto in quelli della via della Seta. Questa è una delle sfide che la Puglia non può perdere. Avanti tutta e ognuno si assuma le responsabilità di eventuali ulteriori ritardi”

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