UN ODORE NAUSEABONDO SI E' AVVERTITO NELLA TARDA SERATA ( ERANO CIRCA LE 21,30) DI OGGI NELLE ZONE DELLA SALINELLA E DI TARANTO DUE, MA ANCHE NELLE ZONE COSTIERE DI SAN VITO E LAMA. LA CAUSA E' PROBABILMENTE DA RICERCARE IN QUALCHE NUVOLA DI GAS PROVENIENTE DALLA ZONA INDUSTRIALE CHE A SEGUITO DEI VENTI DI MAESTRALE HANNO PORTATO LA PUZZA AD OLTRE 6-7 CHILOMETRI DAGLI STABILIMENTI. IN PRATICA PER GLI ABITANTI DELLE ZONE SALINELLA ED IN MODO PARTICOLARE PER QUELLI DI TARANTO DUE VALE IL FAMOSO DETTO CHE SE NON E' ZUPPA E' PAN BAGNATO. NEL SENSO CHE QUANDO SPIRA IL VENTO DI SCIROCCO GLI ABITANTI DI QUEI QUARTIERI SONO COSTRETTI A SOPPORTARE LE PUZZE PROVENIENTI DAL DEPURATORE GENNARINI, QUANDO SPIRA INVECE IL VENTO DI TRAMONTANA O MAESTRALE SONO COSTRETTI A SOPPORTARE LE PUZZE PROVENIENTI DALL'AREA INDUSTRIALE. FINO A QUANDO QUESTI CITTADINI SOPPORTERANNO?
In Prefettura a Bari, pochi giorni fa, è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa regionale per la costituzione di rapporti di collaborazione interistituzionale contro l’illegalità e il lavoro sommerso, al fine di attivare task force provinciali ed azioni mirate di contrasto, svolgere il monitoraggio e l’analisi dei dati sui fenomeni criminali. Tale processo auspichiamo che divenga, nei settori Agricolo e Agroalimentare, vero deterrente per chi non è in regola e, al contempo, sostegno alle numerose imprese sane, creatrici di sviluppo, affinché queste emergano sempre di più creando solida economia aggiuntiva, prodotti e alimenti di eccellenza (uva, vino, olio, ecc…) e competendo in un mercato ormai globalizzato. Tali settori così potranno, allo stesso tempo, fare rete con quelli di industria, turismo e commercio, sostenendo a pieno titolo lo sviluppo dell’intera regione. Certo, per il settore Agricolo in particolare è necessario che si punti ad uno sviluppo di sistema attraverso opportuni investimenti, nuovi controlli mirati - che avvengono oggi nonostante le esigue risorse a disposizione degli organi preposti - e, inoltre, con la repressione per ripristinare la legalità delle attività nel rispetto delle regole delle leggi e dei contratti. E, in particolare, la lotta al lavoro nero può rendere strategico lo sviluppo anche in questo settore che continua ad essere vocazionale dei nostri territori. Non possiamo pensare né tantomeno accettare, che le aziende che fanno ricorso a sistemi irregolari e al caporalato calpestino impunemente la dignità di migliaia di lavoratori, creando una economia malata e squilibrata. Il lavoro nero e sommerso, mai dimenticarlo, è il lavoro reso al di fuori di ogni regola e legalità, senza versare le dovute trattenute fiscali e spesso anche i contributi previdenziali e ciò significa, di fatto, anche sottrarre al territorio ed alla collettività nazionale, utili e risorse. I dati dell’osservatorio pugliese sui reati del settore Agricolo e Agroalimentare (O.r.s.a.) dimostrano che circa il 50 per cento delle aziende del comparto agricolo ispezionate presentava irregolarità per la forza lavoro impiegata. A Taranto su 80 aziende ispezionate 39 sono risultate irregolari, a Brindisi su 54 aziende, le irregolari sono state 27. Soprattutto in questo settore, l’illegalità e il caporalato devono essere combattuti senza fare sconti, perché significa anche, per chi si piega a questi meccanismi illegali, consegnare il proprio destino di aziende e di braccianti agricoli, donne, extracomunitari e giovani, a meccanismi illegali ed alla gestione sconsiderata del mercato del lavoro. Il Protocollo d’intesa regionale, siamo certi, andrà a rafforzare grazie al Prefetto di Taranto Dott. Claudio Sammartino, il già operativo protocollo sottoscritto il 28 ottobre 2011 per aggredire, sul versante ionico, fenomeni che riguardano il non rispetto della sicurezza sui posti di lavoro per il settore agricolo e dell’edilizia. In un situazione come quella ionico-salentina, dove la competitività delle aziende agricole è insufficiente - ad esempio, per la costituzione in forme associative o l’apertura verso nuove colture che possono aggredire il mercato locale e non solo –ma la concorrenza sleale è altissima e dove il tessuto imprenditoriale agricolo è decisamente fragile e parcellizzato, è necessario favorire un' Agricoltura di sistema dove difendere la vita dell’impresa attraverso anche l’ausilio di un sistema creditizio più elastico, agevole e tracciabile. Così come tracciabile, noi della Fai Cisl, vorremmo diventasse il lavoro agricolo rendendo più agevole l’incontro domanda/offerta e sperimentando anche una nuova gestione del mercato del lavoro attraverso la partecipazione degli Enti Bilaterali, garantendo così dal primo momento al lavoratore un’azienda sicura, dove ricevere una retribuzione adeguata nel rispetto di leggi e contratti e alle aziende garantire, lavoratori qualificati. Insomma, occorre dare finalmente strada alla cultura della legalità del lavoro, in Agricoltura.
Su proposta dell'Assessore Regionale alle Risorse Agricole il tarantino Fabrizio Nardoni è stato approvato dalla Giunta regionale, nella seduta del 5 agosto, il Programma Venatorio Regionale 2013-2014. Lo stanziamento previsto nel Bilancio 2013 ammonta a 2 milioni di euro. L’Esecutivo ha poi, conseguentemente, approvato il Calendario Venatorio. La Stagione è fissata dal 15 settembre 2013 al 29 gennaio 2014 per i residenti nella regione. Per gli extraregionali, comunque in possesso di autorizzazioni annuali o di permessi giornalieri rilasciati dagli ATC pugliesi, l’esercizio venatorio è consentito da domenica 6 ottobre fino a domenica 5 gennaio 2014. Il 15 settembre dunque, sarà il primo giorno utile di caccia,successivamente a tale data, le giornate consentite sono tre settimanali (mercoledì,sabato e domenica) . Derogando dalla regola generale, esclusivamente per i residenti in Puglia, sarà consentito esercitare l’attività venatoria, limitatamente alla specie ‘tortora’, il 1° settembre ed alle specie ‘tortora’ e ‘quaglia’ il 12 settembre. I Sindaci dei Comuni di Rocchetta S.Antonio,Lesina,Peschici e Vieste, sono autorizzati ad escludere dalla deroga i territorio interessati dagli incendi del 2007. Nel periodo 02 ottobre 2013 – 29 gennaio 2014 è vietato cacciare in forma di rastrello, a partire dal numero minimo di 2 cacciatori. Su tutto il territorio regionale è fatto divieto assoluto del prelievo della specie “Beccaccia” attraverso la “posta” ovvero durante “il passaggio” mattutino e serale. Le botti in resina o plastica poste e rimosse giornalmente per la caccia agli acquatici nelle zone lacustri sono da considerarsi appostamenti temporanei e, quindi, non soggetti ad alcuna autorizzazione. Per quanto riguarda i territori ricadenti nelle ZPS, l’attività venatoria potrà essere esercitata dalla terza domenica di settembre al 29 dicembre 2013, secondo modalità e termini riportati nel Calendario, mentre nel mese di gennaio 2014 unicamente nelle giornate di mercoledì e domenica.
L’orfano Erricuccio, cresciuto con amore dal povero scrivano Giovanni Ruoppolo con sua moglie, è il classico ragazzino capace di mettersi sempre nei guai, soprattutto perché è diventato il messaggero segreto di una coppia di amanti che si incontrano nel condominio dove risiede, complice l'assenza di un marito geloso e cornuto… Questa è la premessa che dà il via a “La fortuna con la F maiuscola”, la commedia comica scritta nel 1942 dal grande Eduardo De Filippo con Armando Curcio. È un susseguirsi di ridicoli personaggi, le classiche “macchiette” della tradizione teatrale napoletana, che danno vita sul palcoscenico a una serie di situazioni esilaranti con un finale a sorpresa… La commedia “La fortuna con la F maiuscola” di Eduardo De Filippo sarà portata in scena al Lido Saint Bon di Lama, nei pressi di Taranto, dalla compagnia teatrale "La Bisaccia” lunedì prossimo, 19 agosto, con inizio alle ore 21.00 (biglietto 5 €). Con la regia di Angelo Caracciolo, sul palcoscenico si alterneranno gli attori Ciro Fornari, Grazia Vozza, Cettina Laghezza, Angelo Caracciolo, Antonio De Carne, Beatrice De Martino, Vincenzo Cuccillato, Angelo Rossi, Lino Ciccarelli, Mimmo Scarci, Mario Muraglia, Giovanna Spinelli, Francesca Carucci e Vincenzo Cuccillato.