L'ultimo giorno dello scorso mese di luglio la ASL Taranto ha diramato una nota per sensibilizzare i cittadini sull'uso preventivo degli alimenti: Un comunicato che il nostro giornale ha inteso riprendere in considerazione della stagione estivo, quando aumenta in maniera considerevole il consumo di prodotti legati o collegati alla mitilicoltura. In tale ottica la Regione Puglia, il Comune di Taranto e l'ASL /TA hanno messo in atto una serie di attività dedicate alla regolarizzazione degli impianti insistenti nel Mar Piccolo e Mar Grande di Taranto, alla sorveglianza delle zone di produzione ed al controllo della vendita dei mitili sull'intero territorio al fine di tutelare la salute pubblica. Allo scopo di non vanificare le azioni intraprese e a seguito del continuo aumento dei banchetti di vendita abusivi di frutti di mare ed in particolare di mitili su tutto il territorio della Provincia di Taranto, la ASL ha avvertito la popolazione dei rischi sanitari derivanti dal consumo di tali alimenti del tutto privi di qualsiasi forma di tutela. Le cozze - è ricordato nel comunicato - per poter andare al consumo umano devono essere vive e vitali ed essere commercializzate nelle pescherie autorizzate, esclusivamente transitando attraverso centri di depurazione e spedizione riconosciuti ai fini della tracciabilità del prodotto stesso. Notoriamente i molluschi bivalvi filtratori hanno al loro interno una carica batterica legata alla zona di produzione, carica che, in caso di stoccaggio del prodotto in ambienti con temperatura non controllata, aumenta in modo esponenziale, ponendo il consumatore in una condizione di rischio elevato di contrarre malattie A ciò si aggiunge la pessima abitudine di sgusciare il prodotto su tali banchetti abusivi in precarie condizioni igieniche e a temperatura ambiente con esposizione delle vaschette agli agenti atmosferici e conseguente sicuro peggioramento delle caratteristiche fisiche e microbiologiche. Si raccomanda pertanto - conclude la nota della ASL Taranto - di acquistare i mitili esclusivamente nei punti vendita autorizzati e sottoposti quindi a scrupolosi controlli sulla provenienza e sulle caratteristiche igienico sanitarie.
Gli obiettivi di questo provvedimento sono essenzialmente quelli di favorire l’attività motoria e sportiva nonché l’aggregazione sociale, in aree e spazi non destinati in modo specifico all’impiantistica sportiva e nei quali si integrano diverse funzioni quali attività culturali, associative e ricreative. In modo particolare di realizzare interventi di sistemazione in aree verdi e spazi urbani mediante l’installazione di attrezzature sportive, per consentire un loro utilizzo finalizzato allo svolgimento di attività motorie e sportive in forma libera o non organizzata e di realizzare spazi attrezzati per le attività motorie e sportive all’aperto. Destinatari dell’intervento sono enti locali; enti di promozione sportiva, federazioni sportive nazionali, paraolimpiche, associazioni benemerite riconosciute dal CONI e/o dal CIP e discipline associate riconosciute a carattere nazionale e presenti a livello regionale; società e associazioni sportive dilettantistiche purchè regolarmente affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline sportive associate, alle associazioni benemerite e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e/o dal CIP e costituite con atto pubblico, scrittura privata autenticata o registrata; associazioni di volontariato con personalità giuridica regolarmente iscritte al relativo albo regionale, che perseguono prevalentemente finalità sportive e ricreative senza fine di lucro; parrocchie ed altri enti ecclesiastici appartenenti alla chiesa cattolica nonché enti delle altre confessioni religiose; enti morali che perseguono, in conformità alle normative di settore, finalità educative, ricreative e sportive senza fini di lucro. I contributi regionali, concessi in conto capitale per la realizzazione delle opere di cui all'avviso pubblico, sono sottoposti a vincolo di destinazione. Al fine di consentire un utilizzo produttivo delle risorse finanziarie, i criteri di spesa a cui attenersi sono i seguenti: la soglia minima di accesso ai contributi regionali è stabilita in 30.000 €; l’importo massimo del progetto deve essere 150.000 €; il contributo regionale viene concesso nella misura massima del 50% della spesa ritenuta ammissibile e comunque entro il tetto massimo di 50.000 €. Non potranno essere ammesse a contributo opere realizzate prima della data di presentazione dell’istanza da parte dei soggetti richiedenti. Sono esclusi dai finanziamenti gli interventi ubicati su aree oggetto di urbanizzazione secondaria a carico dei soggetti lottizzanti.