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Giornale di Taranto - Giornalista1
E' molto fiducioso il Presidente del Taranto Calcio Fabrizio Nardoni (nella foto) per l'incontro di domenica prossima 9 settembre contro la neopromossa Manfredonia che al debutto è stata sconfitta dal Monopoli per 1 a 0. La squadra foggiana, pur essendo una compagine che affronta un campionato molto difficile, si presenta con un organico molto ben affiatato allenato dal tecnico De Luca che nel primo turno si è presentato, pur giocando in trasferta, con un modulo tutto d'attacco un 4 -3 - 3 che la dice tutta sulla mentalità della formazione biancazzurra. Di questo deve tenerne conto sicuramente il tecnico rossoblù Maiuri costretto a vincere per non perdere già dalle prime uscite le posizioni di alta classifica dopo il pareggio della scorsa settimana in casa con la formazione di Vico Equense. Una partita quella con la formazione campana che sembrava stregata e che è stata interpretata dai giocatori ionici forse con poca sufficienza. Un atteggiamento che ha fatto infuriare l'allenatore tarantino che chiedeva maggiore attenzione e più gioco di squadra. Ma la formazione rossoblù è squadra ben attrezzata che siamo convinti nelle prossime settimane farà molto bene perché possiede un organico di alto valore che ha solo bisogno di trovare la giusta intesa. D'altra parte la buona prova contro il Real Metapontino in Coppa Italia la dicono tutta sulle potenzialità della compagine tarantina. Ieri sera a tarda ora riunione del Consiglio di Amminstrazione.
Il pranzo della domenica ha sempre rappresentato il principale momento in cui la famiglia si riunisce per raccontarsi tutti gli avvenimenti e confrontarsi. Per questo l’’Auser provinciale di Taranto ha deciso di riunire di domenica, per un festoso “pranzo sociale”, gli anziani che da sempre trovano affetto e solidarietà nell’associazione di volontariato che si occupa della terza età. Di fatto per molti di loro l’Auser di Taranto, con i suoi volontari sempre pronti ad ascoltarli e a tendere una mano, rappresenta una vera e propria “famiglia”, in alcuni casi l’unica su cui poter contare. Il “debutto” di questa nuova iniziativa dell’Auser di Taranto, che dovrebbe ripetersi periodicamente nei prossimi mesi, si terrà domenica prossima, 9 settembre, presso la sede provinciale dell’Auser, in via Rintone n.65 a Taranto; avvisando preventivamente l’organizzazione (099.4777600) gli anziani potranno anche essere prelevati da casa e riaccompagnati dai volontari dell’Auser. In passato queste riunioni si sono tenute presso ristoranti, ma il costo eccessivo impediva la partecipazione a molti anziani; per questo, grazie all’impegno dei volontari dell’Auser, d’ora in poi il pranzo sociale domenicale si terrà direttamente presso la sede Auser di Taranto, in modo da consentire al maggior numero di persone di prendervi parte: è richiesta la prenotazione (099.4777600) e un piccolo contributo di soli dieci euro per “fare la spesa”. Domenica prossima, in particolare, agli anziani che interverranno saranno presentate le iniziative di socializzazione in corso di organizzazione per i prossimi mesi, delle quali gran parte si terranno presso la stessa sede dell’Auser: corsi di ballo e di attività motorie per la terza età, laboratori di uncinetto e découpage, tornei di burraco e di altri giochi di società. Come è ormai tradizione, inoltre, l’Auser di Taranto organizzerà a favore degli anziani anche alcune gite ed escursioni in località termali e di villeggiatura. Nell’occasione l’Auser ricorda che è sempre attivo, 24 ore su 24, il servizio di telefonia sociale e aiuto alla persona “Filo d’Argento”: con una semplice telefonata al Numero verde 800-995988, totalmente gratuita, gli anziani possono trovare una risposta concreta ai loro bisogni. Si può richiedere la consegna della spesa o dei farmaci a casa, compagnia domiciliare, servizi di “trasporto protetto” verso centri socio-sanitari per visite o terapie, come anche avere più semplicemente la compagnia di una voce amica al telefono.
Come donne e uomini di buona volontà, come dirigenti o semplici associati alla Cisl, non possiamo che accogliere e fare nostro il “grido della pace” di Papa Francesco, elevatosi alto domenica scorsa da Piazza San Pietro in occasione dell’Angelus, anche aderendo ciascuno pur con piena libertà di coscienza all’appello dello stesso Santo Padre a condividere sabato prossimo, 7 settembre, la preghiera e il digiuno perché “… l'umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace!” I venti di guerra che spirano minacciosi negli ultimi tempi, con riferimento alla Siria, sembrerebbero più corrispondere ad interessi di lobby che a reale disegno di pacificazione di un’area geografica in continua sofferenza politica, sociale e religiosa. Papa Francesco intuisce i pericoli connessi ad ogni genere di strategia guerrafondaia, anche se ammantata di presunta diffusione della democrazia, perciò ha quasi gridato “vogliamo un mondo di pace, vogliamo essere uomini e donne di pace, vogliamo che in questa nostra società, dilaniata da divisioni e da conflitti, scoppi la pace; mai più la guerra! Mai più la guerra! La pace è un dono troppo prezioso, che deve essere promosso e tutelato.” Ecco allora che la ricetta del Papa appare rivoluzionaria pur nella semplicità delle sue espressioni cui ci ha abituati “… il dialogo, il negoziato, l’incontro …” ovvero l’impegno che ha valenza universale, anche per coloro che fossero privi del dono della fede, di riconoscere nell’altro il proprio fratello e di operare nel segno della corresponsabilità per il bene comune. Operare sempre perché “… Non è mai l'uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza!” L’uso della violenza, ed è sempre Papa Francesco che sollecita ulteriormente la nostra riflessione, non è solo quella delle armi ma anche quella della parola, della maldicenza, dell’offesa di quella che Egli etichetta come “la gioia oscura del pettegolezzo.” Crediamo che la valenza pastorale di queste riflessioni di Papa Francesco confermi e rilanci pienamente il magistero del nostro Arcivescovo Mons. Filippo Santoro, il quale proprio nel recente messaggio per l’8^ Giornata per la Custodia del Creato ha esortato tutti indistintamente a “disinquinare i pozzi del dibattito pubblico che sembrano più secchi che inquinati” . Noi pensiamo che solo attraverso il rispetto della persona, una forte coesione sociale ed un reale esercizio della responsabilità si possa corrispondere al bisogno di progresso umano, sociale, culturale che viene avanti, spesso in modo impetuoso, da ogni angolo del mondo. Daniela Fumarola
Festeggiamenti in onore della Madonna Stella Maris, protettrice dei pescatori. Stella Maris l’8 settembre che tradizionalmente rappresenta una delle feste popolari più sentite in Città Vecchia e a Porta Napoli. Ha richiamato tantissima gente da tutta la città e dalla provincia, attirata dalla ‘festa grande’ (dopo la celebrazione liturgica), un evento che si realizza ogni anno grazie all’impegno dei pescatori e della gente legata al mare, ed al contributo delle organizzazioni amiche.
Non ci sarà una seduta del Consiglio regionale prima della Fiera del Levante, ma la ripresa dell’attività consiliare c’è tutta in via Capruzzi e mercoledì 11 settembre, alle 15, i consiglieri saranno comunque in Aula, per un incontro tecnico sul piano paesaggistico territoriale. Alle 15, il vice presidente Angela Barbanente, con la collaborazione dei dirigenti dell’Assessorato all’urbanistica, illustrerà filosofia, criteri e cartografia dell’importante strumento di pianificazione del territorio. Il presidente dell’Assemblea, Onofrio Introna, ha verificato la disponibilità dell’assessore ad incontrare il Consiglio per una prima presa di contatto sul piano, cui seguiranno ulteriori confronti e approfondimenti, anche con i capigruppo. Nel fare il punto delle altre decisioni, Introna rende noto inoltre che la Conferenza ha dato via libera all’iter dell’articolo unico che ripristina il Comitato tecnico dell’Autorità di Bacino. Approderà in commissione, dove si svolgeranno le audizioni dei vertici dell’Autorità e poi in Consiglio. “Non si può abrogare con legge regionale un organismo previsto – e prorogato fino al 2014 - da una legge statale”. Si tratta quindi di modificare la legge regionale n. 19/2013, di semplificazione dei procedimenti amministrativi, nella sola parte che ha disposto la cancellazione del Comitato. È uno degli argomenti affrontati nel corso della Conferenza dei presidenti dei gruppi, che d’intesa con l’Ufficio di Presidenza ha definito il calendario delle attività consiliari, all’avvio della sessione autunnale. Introna inviterà i presidenti delle commissioni a definire un calendario dei lavori che consenta di smaltire l’arretato, con particolare riguardo alle proposte legislative giacenti, d’iniziativa dei consiglieri regionali. Sempre in tema di prerogative dei componenti dell’Assemblea, il presidente solleciterà gli assessori ad una maggiore attenzione al “sindacato ispettivo dei consiglieri”, assicurando risposte puntuali alle interrogazioni e interpellanze. Quanto alla chiusura o accorpamento delle sezioni distaccate dei tribunali, il Consiglio regionale è orientato ad adottare un ordine del giorno, nella prima seduta plenaria, con la richiesta al Governo centrale di un’attenta valutazione dei costi e benefici territoriali del provvedimento. Farà il suo corso anche la proposta di legge a sostegno dell’occupazione nell’editori, redatta dall’Ufficio legislativo consiliare in collaborazione con l’Associazione della Stampa di Puglia. Saranno sentiti anche i rappresentanti delle altre figure professionali, a cominciare dai poligrafici, e resta il nodo della dotazione finanziaria, che dovrà essere affrontato d’intesa con la Giunta. Difficile, per Introna, che l’intervento legislativo possa trovare risorse “nell’esangue bilancio autonomo regionale”. Si dovranno cercare nei finanziamenti comunitari - tanto più in vista della nuova stagione dei fondi europei 2014-2020 – come già si è fatto nel caso del bando per sostenere le antenne locali nel passaggio al digitale terrestre.
La tarantina Roberta Vinci approda ai quarti di finale del Torneo di Tennis US Open uno dei più importanti al mondo. Ha battuto in due set l'italiana Giorgi che era riuscita a conquistare gli ottavi di finale proveniente dalle qualificazioni, grazie ad una serie di belle ed entusiasmanti vittorie. Con questa vittoria la Vinci si consacra fra le più forti giocatrici di tennis del mondo. Nei quarti se la dovrà vedere con la brindisina Flavia Pennetta anche lei vittoriosa nel suo ottavo di finale.
Il Consiglio Comunale di Taranto è stato convocato dal Presidente Piero Bitetti per il 5 settembre in 1a convocazione alle ore 9.00 e d il 6 settembre in 2a convocazione con 39 i punti all'ordine del giorno. Si discuterà di Piazza San Pio x, di Recupero, sviluppo e sicurezza della Città Vecchia, dell'Aeroporto di Grottaglie e della candidatura a Taranto capitale europea della cultura, della zona a Porto Franco per Taranto. Saranno discussi numerosi punti sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio, ma si parlerà di argomenti specifici quali il Regolamento per la gestione del sito web del Comune, l'adesione al Polo bibliotecario, e poi due punti che riguardano l'AMIU e cioè la concessione in usufrutto di 16 mezzi e le procedure per l'erogazione dei servizi resi dall'AMIU che non rientrano nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti (spazzamento, raccolta, trasporto e gestione degli impianti, i trattamento rifiuti). Ultimo, ma non ultimo per importanza si discuterà di dismissioni, tema questo da anni al centro del dibattito per puntare ad un nuovo sviluppo della Città.
Per il Consigliere Regionale PDL Giuseppe Cristella basta vincoli soffocanti allo sviluppo ed al lavoro.” “La Puglia intera, ed in particolare la Provincia di Taranto, stanno scontando pesantemente le pianificazioni vincolistiche di una maggioranza regionale che si riempie la bocca di “lavoro” e fa di tutto per boicottarlo. Basta pensare ai danni provocati dalle istituzioni di miriadi di “Parchi” poi abbandonati al degrado per averne dolente conferma. Di tutto c’era bisogno pertanto, mentre il tasso di disoccupazione nella nostra Regione s’impenna di quattro punti in un solo anno e si moltiplicano le crisi industriali, tranne che di una nuova ondata di vincoli e divieti quali quelli contenuti nel Piano Paesaggistico regionale, significativamente varato in pieno agosto con conseguente, immediato scatto delle norme di salvaguardia, che lo rendono immediatamente operativo con buona pace delle comunità locali, dei diritti dei cittadini e del principio democratico in quanto tale. Non si può pertanto non rilanciare la richiesta di revoca del Piano che consenta un confronto realmente libero ed aperto sui suoi contenuti: un provvedimento che rientra pienamente nei poteri della Giunta e che il Consiglio potrebbe anche reclamare con un’apposita mozione, visti anche gli autentici strafalcioni già denunciati dai Colleghi quali l’incredibile proliferazione di aree a pascolo, financo nei centri abitati. In tal senso credo che occorrerà muoversi nei prossimi giorni, contando sull’attenzione anche dei Colleghi di maggioranza, posti anch’essi di fronte ad un fatto compiuto.” Per il Consigliere regionale PdL, Pietro Lospinuso invece “A fronte delle gravi incongruenze presenti nel Piano Paesaggistico adottato dal Governo regionale il 2 agosto scorso e pubblicato il 6 dalla Giunta regionale (rinnegamento di strumenti urbanistici anche appena adottati con tanto di VAS, ritorno diffuso alla civiltà della pastorizia prioritariamente al quale sarebbe forse opportuno quantomeno re-inventare i pastori ecc.), la pur brava Angela Barbanente e Vendola non possono chiudersi dietro il formalismo del fatto compiuto per rigettare la nostra richiesta di revoca di un provvedimento ampiamente sbagliato e comunque totalmente squilibrato a danno del lavoro e dello sviluppo. Una richiesta, peraltro, che non nega affatto le finalità del provvedimento, ma si propone di perseguirle con il consenso delle comunità interessate, previa un’effettiva concertazione anche sui dettagli, nei quali notoriamente si nascondono le insidie più devastanti. Certo è che non è possibile continuare a boicottare, nel caso attraverso lo scatto delle misure di salvaguardia, con misure invasive e soffocanti un’economia che già perde colpi di per sé in un crescente, inquietante depauperamento delle nostre popolazioni. Questa non è una questione in cui dividersi tra maggioranza e minoranza. E’ un tema su cui si gioca immediatamente un pezzo importante di quel che resta del futuro dei Pugliesi. E non ci sono intransigenze che tengano”./
“E’ la dimostrazione che le criticità e le problematiche dell’Azienda che denuncio da due anni sono più che fondate.” È il commento del Consigliere regionale de La Puglia per Vendola, Francesco Laddomada a seguito della nota congiunta delle Organizzazioni Sindacali in merito alla presunta situazione deficitaria delle Ferrovie del Sud – Est. “Da oltre due anni – afferma Laddomada – cerco con ogni mezzo di suscitare attenzione su quelle che sono le criticità e la mala gestione dell’Azienda di trasporti, invitando le competenti autorità regionali a occuparsi della vicenda per evitare che la situazione degenerasse, ma lettere, interrogazioni, richieste di audizioni, verifiche del nuovo piano industriale, sono state puntualmente ignorate”. “Oggi le OO.SS. – continua l’esponente di PpV – denunciano, tra l’altro, l’organizzazione improvvisata del lavoro aziendale ed in particolare del gruppo autolinee di Taranto, carenza di autisti e conseguente aumento dei carichi di lavoro, l’avanzato stato di deterioramento delle macchine, tanto per citare qualche esempio. Problematiche che ho cercato di sottoporre all’attenzione da tempo ma che per motivi che mi sfuggono (o meglio sono chiarissimi), sono state irresponsabilmente ignorate. Il rischio è, come al solito, che a causa della cattiva gestione di dirigenti improvvisati, alla fine siano i lavoratori a pagarne le conseguenze. E ora di dire basta, è ora che chi ne è preposto si assuma la responsabilità di far luce su quello che, da anni, sta accadendo in questa azienda”. “L’auspicio – conclude Laddomada – è che in ogni caso non ci siano ripercussioni sui lavoratori, perché in tal caso chi ha responsabilità precise in questa vicenda se le dovrà assumere, cosa che non ha fatto fino a questo momento”
“Si è fatto un gran parlare, negli ultimi giorni, sulla situazione del porto di Taranto, sollevando problemi rispetto alla possibile fuga di Hutchinson Evergreen a seguito dei presunti ritardi dei lavori da effettuare al porto. Non sappiamo quali siano i fini di coloro i quali si sono affrettati a far sorgere tali dubbi, certo è che non crediamo che produrranno benefici per lo sviluppo del porto”. Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia, afferma che “chi solleva perplessità, dimentica che fino a qualche settimana fa l’autorità portuale di Taranto, in estrema solitudine, ha ottenuto, dopo un lungo e faticoso braccio di ferro, la liberazione del molo polisettoriale, centrando anche una soluzione positiva per la questione relativa alla Terminal Rinfuse. Inoltre, la stessa autorità portuale sta lavorando intensamente per la realizzazione degli interventi sulle banchine e della grande vasca colmata per il conferimento dei fanghi del dragaggio dei fondali del porto. Pertanto, è quanto mai strano che, in pieno mese di agosto, vengano avanzate preoccupazioni che non agevolano i lavori che devono essere cantierizzati, compresa la piattaforma logistica”. “E’ molto strano – aggiunge Pugliese – e incomprensibile che certe questioni, che per lunghi anni sono rimaste paralizzate, assieme a tante altre opere delle quali si è finito per perdere traccia (tanto per citarne alcune della lunga lista, il distripark e agromed) e che pure avrebbero contribuito in maniera corposa al processo di sviluppo e di crescita del porto, nonché ad una nuova spinta occupazionale, siano state dimenticate proprio da chi ora si affanna a sollevare dubbi su dubbi”.
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